lunedì 29 dicembre 2008

Ghiozzodiaco: un anno per ciascuno

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ARIETE
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Per chi abita in centro.
Lavoro: (°°°? = tre palle e un punto interrogativo) i continui cambi di sensi unici, divieti d’accesso e svolte proibite vi impediscono di uscire dal centro urbano per i primi tre mesi dell’anno. L’influenza dell’astro Codisporcum cesserà nella terza decade del mese di marzo quando riuscirete ad uscire dal centro urbano risalendo a nuoto un fosso in piena. A questo punto avrete perso il vostro lavoro MA avrete pronti molti contratti con televisioni nazionali per interviste e spettacoli dentro a labirinti vari. Insomma se sarete determinati raggiungerete la notorietà.
Amore: (°) pessimo anno in amore. Dopo che siete diventati famosi vi innamorerete di una celebrità. La porterete sulla spiaggia per fare una passeggiata romantica ma verrete sommersi dal ripascimento delle spiagge.
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TORO
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Anno ambivalente per il toro. L’incredibile fetore dell’ennesimo ripascimento spiaggia con bottini vari dragati dal porto, unito all’influenza negativa di Marte, vi renderà avversi alla maggioranza che amministra il vostro comune. In particolare sarete insultati e malmenati senza motivo da una celebrità ricoperta di fango inseguita da una/un Ariete locale.
La vostra decisione politica non vi permetterà di trovare mai, e dico mai, lavoro nel Municipio cosa che influirà negativamente sulla voce lavoro (una palla) ma che influisce positivamente sulle voci amore (°°°°), qualità della vita (°°°) e fegato sano (°°°°°).
Se non ci ripensate, la posizione - opposizione di Giove determinerà l’impossibilità di chiudere il vostro porticato mentre il vostro vicino realizza abusivamente la copia (brutta) del castello di Fenis.
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GEMELLI
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Anno complicato ma con grandi possibilità. È risaputo che i Gemelli sono appassionati frequentatori del parco di Rimigliano. Venere vi rende imbufaliti per i progetti di progressiva privatizzazione e antropizzazione del quasi ex parco naturale.
Qui gli astri si dividono. La stella Sfigattas, potente astro collocato tra il deretano della costellazione del Lupo e il pungiglione dello Scorpione, molto influente nel comune dove risiedete, potrebbe avere influenze su di voi confermando le guide politiche locali.
Se Sfigattas avrà la meglio, deciderete di incatenarvi ad una delle nuove docce a pagamento sulla duna convinti che l’Amministrazione non sia insensibile alle proteste di un cittadino e iniziando lo sciopero della fame (non della sete giocoforza).
Si prevede un’estate umida e fresca per gli amici dei gemelli, con tanto di sbirciatine in costumi da bagno e palpate galeotte. L’inconveniente è che, con Sfigattas influente sul comune, all’Amministrazione non potrà fregargliene di meno del vostro sciopero della fame (non della sete).
Amici e parenti vi costringeranno a lasciare la doccia poco prima del sopraggiungere della morte per fame. Passerete il resto dell’anno a recuperare quei cari e dolci venti chili persi nella protesta.
Tuttavia, cari amici dei Gemelli, potrebbe essere più forte l’influenza di Finalmenzius, astro lontano ma molto determinato che vi libererebbe da questa cupa prospettiva garantendovi la libera e piena fruizione di un vero Parco Naturale pubblico.
Il bello è che anche gli amici dei Gemelli possono stimolare e aiutare Finalmenzius a prevalere su Sfigattas. Si diano da fare nei primi sei mesi dell’anno.
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CONTINUA ...
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BerN
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domenica 21 dicembre 2008

Quaderni dal Consiglio - Saldi di Natale

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Via il Palazzo Comunale. Vendute le ex scuole Fucini non sappiamo dove mettere gli archivi. Facile: costruiamo qualcosa ALLA ZONA INDUSTRIALE. Gli uffici? C’entrano tutti nell’ex Alliata.
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Via i servizi Cimiteriali. L’esternalizzazione (per fortuna aperta alle sole associazioni e limitata ad un anno, per ora) passa in Consiglio alla quasi unanimità. Il prossimo Vicesindaco Nannelli vota sempre e solo insieme alla maggioranza e si esprime in salti carpiati per motivare l’immotivabile.
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Dirigenti liberi di fare quel che vogliono. Sempre più libertà di spesa per i dirigenti senza bisogno di gare d’appalto. Per acquistare beni e servizi il Comune di San Vincenzo porta la libertà di spesa dei dirigenti da 15.000 a 20.000 € (un anno fa era di 1.500 €). In più per i progetti e le consulenze esterne i dirigenti potranno scegliere chi vorranno per somme fino a 40.000 €.
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Ma non sarà troppa discrezionalità? Non c’è il rischio che tale libertà di spesa possa ingenerare fenomeni clientelari in una realtà così piccola? Non c’è il rischio che somme così consistenti lasciate all’arbitrio dei dirigenti possano persino turbare e snaturare la programmazione finanziaria dell’ente? Perché fino all’anno scorso si riusciva a fare tutto con un margine di 1.500 € e ora serve un tetto dieci volte superiore? Non sarebbe il caso di farla finita con le consulenze esterne?
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Sono adempimenti di legge. La maggioranza ha argomentato persino così sperando forse che non conoscessimo la differenza tra “dover fare” e “poter fare”. La legge infatti, uguali per tutti i comuni -abbiano questi 300 abitanti, seimila o due milioni- dispone che si possa liberare la spesa dei dirigenti fino ai 20.000 €. Noi siamo generosi. Anzi, gli amministratori sono generosi con i soldi dei cittadini.
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Sono molto generosi anche con i beni dei cittadini se è vero che oltre alla conferma netta e convinta della vendita delle ex scuole Fucini, oggi palazzo comunale, c’è stata anche l’annuncio del passaggio al villaggio turistico del parcheggio presso il Garden Club e la vendita con caratteristiche urbanistiche da urlo, di un grande lotto di proprietà comunale alla zona industriale.
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Vale la pena di spiegare meglio l’operazione: il comune ha due lotti adiacenti di simili dimensioni alla zona industriale su cui si può costruire un 2000 mq di capannoni (i terreni sono 8000 mq). Un lotto lo vendiamo riversando su di esso tutta la capacità edificatoria. L’altro lotto, su cui insistono pozzi che rendono, afferma l’amministrazione salvo poi smentirsi, inedificabile la maggior parte del terreno per l’esistenza di fasce di rispetto, lo teniamo e ci riserviamo di costruirci GLI ARCHIVI del Comune.
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Dapprima l’Amministrazione ha negato che ci fosse un collegamento con la vendita delle ex Scuole Fucini con il seguente argomento: il nostro Comune ha già sessant’anni e gli archivi stanno diventando enormi. Quando abbiamo fatto notare che se ciò fosse stato vero non immaginavamo come potesse fare un Comune come Firenze a piazzare gli archivi e abbiamo messo in collegamento lo scandalo della zona di Castello con la necessità di reperire volumetrie per archiviare pratiche, la solfa è cambiata e si è ammessa la correlazione, del tutto evidente, tra i due provvedimenti.
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Per cui l’Amministrazione conta di vendere le ex Fucini per spedire gli archivi a tre chilometri dalla sede comunale. Visto che i dirigenti possono finalmente spendere fino a quarantamila euro per le consulenze esterne consigliamo la consulenza di un geografo che possa chiarire le idee ai Nostri Amministratori.
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BerN
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giovedì 18 dicembre 2008

Un Consiglio

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Domani -ore 17:00- va in scena una delle ultime repliche del già visto e rivisto, trito e ritrito spettacolo pop-istituzionale “Consiglio Comunale”.
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Per chi si fosse perso le precedenti repliche, il teatro è la torre Galoppini ma vi dirò, dopo aver assistito a cento e più scissioni, rimpasti, rintrugli e dopo aver udito sfidare la logica e la pazienza con arroganza crescente, lo spettacolo perde d’attrattiva.
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Non credo siano i testi. Di fantasia ce n’è tanta. Probabilmente servirebbero nuovi attori. Pensate come sarebbe bello se nella compagnia Biagi oltre a qualche interessante riconferma ci fossero volti nuovi che so io, un dirigente del PD ex segretario della Margherita, l’ex coordinatore provinciale di Forza Italia, l’ex candidato Sindaco per Cambiare San Vincenzo.
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Si può fare, direi. Why not? Beh, come innovazioni sarebbero piuttosto modeste. Forse converrebbe cambiare compagnia e copione. Pare però che le repliche delle commediole insulse viste e riviste vadano forte da queste parti.
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La trama si articola in un primo momento (vigilia della campagna elettorale) in cui la maggioranza uscente, con la tuta e le scarpe sporche di cemento, mentre cerca di levarsi almeno dal viso la calcina, geme ed emette alti lai sulla speculazione esondante.
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Secondo momento le elezioni. Anche grazie alle promesse tipo “non più seconde case”, la lista vince le elezioni, indossa di nuovo la tuta e giù a impastare cemento a beneficio dei soliti.
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Terzo momento: il bilancio di metà mandato. “Il paese fa schifo? Per forza siamo in fase di cantiere. Vedrete alla fine come viene bellino!”
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Quarto momento uguale al primo.
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È evidente che sta alla cittadinanza interrompere questa catena. È evidente che sta a noi rappresentare l’alternativa autorevole cui la cittadinanza possa attivamente affidarsi. È infine evidente che sta a noi continuare nell’impegno etico di non fare nostra la trama sopra sviscerata.
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Comunque domani alle cinque non c’è gran ché in TV, andare a teatro fa sempre bene (tra l’altro l’ingresso è gratuito).
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BerN
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sabato 13 dicembre 2008

Questione di mira

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Sono molto dispiaciuto d’esser stato costretto ad eliminare un commento al post di ieri ma invito tutti a riflettere sull’opportunità di occupare venti o trenta commenti con analisi sulla natura arrogante e dispotica della sinistra, della destra, del PD o persino sui Gulag, sul Maresciallo Tito, sui boeri e compagnia cantando.
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Ripeto che a provocazioni così grossolane non dovrebbe seguire un dibattito o una disputa: si faccia una battuta e si chiuda lì, si lasci dire al cordiale visitatore che siamo pericolosi integralisti eredi di Stalin. Poi i commenti tornino ad inquadrare i nostri problemi, le nostre proposte. Altrimenti sbagliamo mira e, spesso ci facciamo molto male.
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Molti, non solo i provocatori, individuano due problemi nella nostra azione politica: primo non abbiamo ancora un programma, secondo è facile dire no.
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Primo non c’è fretta per avere un programma, basta che sia pronto tra un paio di mesi nessuno ci rincorre. I paletti sono già fissati e le indicazioni sono corpose anche solo leggendo alcuni commenti in questo blog. Come si snoderanno il programma di mandato (quel lungo documento da depositare in comune) e la sintesi per la campagna elettorale (quei cinque punti da poter mettere in un volantino) lo decideranno i cittadini attivi che condividano l’analisi di partenza e disposti a riconoscere come valide le rivendicazioni politiche da noi avanzate nell’ultima legislatura.
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Secondo. Sarà anche facile dire “no” ma ad un’osservazione molto rapida di cosa accade a coloro che dicono “no” e coloro che dicono “sì”, salta subito all’occhio un’importante differenza: i primi sono costretti ad un duro lavoro di opposizione, additati a capri espiatori per qualsiasi cosa, devono sforzarsi molto di più degli altri per far circolare le proprie idee mentre i secondi, associati al blocco di potere dominante, hanno la vita molto, molto, moolto più facile.
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Ora si possono fare due teorie sul perché continuiamo a dire no. Una, che va forte tra i commentatori anonimi e provocatori, individua nell’opposizione una malattia mentale. L’altra è che facciamo opposizione a queste scelte perché abbiamo idee IN CUI CREDIAMO da contrapporre e da realizzare (basti dare un’occhiata la programma 2004 – 2009 visionabile sul sito del comune).
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Quanto sarebbe stata più facile la vita di molti del Forum se, infischiandosene dei propri principi, avessero detto di "sì".
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Infine una chiosa al precedente post.
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A dimostrazione della natura fortemente ANTIECONOMICA dell’operazione “ex scuole Fucini” sarà discussa in Consiglio una strana operazione urbanistica consistente nel travaso di volumetrie su un fondo alla zona industriale dove si prevede (sottovoce) di costruire gli archivi (e non gli uffici?).
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BerN
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martedì 9 dicembre 2008

Comune addio.

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Tra feste e comunicati stampa grondanti entusiasmo è stato pubblicato il “programma triennale dei lavori pubblici”. Ci sarebbe molto da dire e molto diremo su questo riassuntino di come verranno spesi i soldi nel Biagi bis (sempre che Biagi bis ci sia) ma intendo mettere a fuoco solo la pag 9: “elenco degli immobili da trasferire”.
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Certo, elenco degli immobili da vendere sarebbe stato di cattivo gusto, sarebbe stato sincero, ma di cattivo gusto. Così è più civile, è più digeribile per tutti. Vendiamo le ex Scuole Fucini potrebbe dar fastidio a qualcuno mentre “trasferiamo le ex Scuole Fucini” è molto meglio.
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Già perché a pagina nove c’è scritta una sola cosa (per fortuna): ex scuole Renato Fucini. Non mi dilungo sul significato dei luoghi hanno avuto una funzione sociale fondamentale in passato per una comunità giovane come quella sanvincenzina. Mi interessano di più le parole: “ex scuole Renato Fucini”.
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C’è un’altra definizione per quell’edificio? Non è forse più logico chiamarlo “attuale palazzo comunale”? Infatti quell’immobile è sede di molti uffici del Comune ed è difficile immaginare un immobile più utilizzato di quello. Chiamandolo ex scuole Renato Fucini sembra quasi che nessuno stia usando il palazzo che invece è un brulicare di persone e di cui sono stati appena rinnovati gli ambienti interni: si sono imbiancati i muri, si sono spostati, riadattati aggiunti e tolti mobili …
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Nel 2009, cioè tra qualche mese, l’Amministrazione vuol “trasferire” l’attuale palazzo comunale e, almeno che non gli vogliano mettere le ruote, vuol dire che lo venderanno. Naturalmente ci sarà da chiedersi dove diavolo mettere gli uffici. Non nel palazzo Alliata, l’altro pezzo della sede comunale che ha particolari architettonici di pregio (pensiamo alla doppia scalinata) che impongono un rigoroso rispetto degli attuali ambienti interni e che pertanto risulta saturo. Forse a piano terra della biblioteca ma come? Con quali rinunce? A che prezzo?
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Si tratterebbe di rinunciare alla sala per riunioni più grande oggi a disposizione nel Comune. Si tratta di sbudellare un’altra volta il “palazzo della cultura”, oggetto di lavori appena due anni fa, si tratta di spenderci altri soldi per qualcosa che potrebbe essere semplicemente evitato.
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Basterebbe tenersi le ex Fucini ovvero l’attuale palazzo comunale. Le esigenze di spazio ci sono e impongono che l’Amministrazione si tenga ben stretto il patrimonio immobiliare che ha.
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Altrimenti qualche sciocco potrebbe pensare che ci sono interessi privati da garantire dietro a queste scelte, ancora una volta a discapito dell’interesse pubblico. E con l’aria che tira da Napoli a Firenze, non sarebbe proprio il caso di far balenare certi sospetti.
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BerN.
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martedì 2 dicembre 2008

A voi la mossa

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Mentre i commenti esondano, dico in breve un paio di cose semplici sull'assemblea di venerdì.
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Innanzi tutto ha partecipato il nucleo che ha permesso a San Vincenzo d'avere una forza d'opposizione, basata su un programma fatto di proposte, per cinque anni. In tal senso di chi aveva titolo di decidere cosa fare del Forum non mancava quasi nessuno.
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L'analisi s'è sviluppata su tutto il percorso amministrativo e, ovviamente, per ogni elemento di criticità individuato è emersa la posizione politica del Forum, il differente approccio al problema e il "come sarebbe stato meglio se ..."
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Qualcuno è rimasto deluso perché non si è costruito un programma pronto per andare alle elezioni e festa finita. Non era questo l'obbiettivo: il Forum ha già un programma e con quello concluderà la legislatura. Il soggetto che dovrà presentarsi alle prossime elezioni il programma lo deve costruire in varie assemblee sui vari argomenti.
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Ecco dunque che appare chiaro come sia un lungo percorso da riempire di contenuti e nuove energie. La partecipazione all'assemblea infatti, se non ampia (poco più di venti persone) non è stata per nulla catastrofica e per l'inizio di un percorso non è affatto male.
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Ricordo che il comitato contro il porto partì con un incontro a cui parteciparono 5 persone e finì coll'organizzare la più grande manifestazione che sia mai stata vista a San Vincenzo.
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L'importante è in realtà non aspettare gennaio come è stato ventialato in assemblea. Occorre ritrovarsi a dicembre ed insistere a parlare di tutto un po'. La strategia, il programma e, in ultima battuta, la lista la dovrete produrre voi.
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In questo senso ci distinguiamo dagli altri: partendo dall'analisi del fallimento delle politiche targate Biagi, realizziamo un nuovo progetto politico in grado di sfidare l'Amministrazione uscente sui programmi a cominciare dai concetti di limite, partecipazione e giustizia sociale.
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Se non sono stato ancora chiaro sintetizzo e schematizzo. Io e Fausto completiamo il mandato con un lavoro di opposizione basato, come è giusto che sia, sul programma del 2004. Voi dovete riprendere il filo della matassa per formare la nuova proposta politica per il 2009.
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Di tempo ce n'è poco, datevi una mossa.
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BerN
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martedì 18 novembre 2008

CONTIAMO

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GRUPPO CONSILIARE DORUM DEL CENTROSINISTRA PER SAN VINCENZO
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Privatizzazioni
Rapporti politica affari
Beni Collettivi
------------------------Vita Associativa
Questione etica
Partecipazione e democrazia
Urbanistica e territorio------
Rimigliano
Porto e opere pubbliche
-------------Diritti dei cittadini
Tutela della salute
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I CONTI DELLA SERVA
NELL'OSTERIA SAN VINCENZO
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Facciamo due conti in tasca all'Amministrazione Biagi e guardiamo in che condizioni ci lascia questa Giunta che aveva promesso cambiamento e rinnovamento "insieme 365 giorni all'anno"
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L'arrosto Biagi c'è costato caro
(e faceva schifo)
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A mandato elettorale quasi scaduto, una serata per fare il riassunto di quello che è successo a San Vincenzo e per capire quali prospettive ci siano per una proposta politica alternativa che garantisca l'interesse collettivo e l'etica nell'azione politica.
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Venerdì 28 novembre ore 21:00
Sala esposizioni (ex biblioteca)
Piazza O Mischi
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Tutti i cittadini sono invitati a partecipare
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mercoledì 12 novembre 2008

La Scuola consiglia

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Affollato il Consiglio Comunale aperto di ieri sulla Scuola.
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Molti i cittadini che hanno preso parte al dibattito con interventi (tutti contrari ai tagli Tremonti Gelmini) che hanno arricchito di contenuti e di esperienza la discussione.
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Occorre però registrare che il fronte dei contrari è tutt'altro che coeso. Se il Sindaco ha aperto il Consiglio dicendo che le proteste di queste settimane hanno già ottenuto alcuni risultati (ma quali?) per poi concludere, dopo le pesanti sollecitazioni sia del gruppo del Forum sia dei cittadini intervenuti, con un sostegno un po’ stentato al referendum abrogativo, l’area socialista, che pure ha basato la campagna elettorale 2008 sulla difesa della scuola pubblica, invita all’ONOREVOLE COMPROMESSO.
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In che cosa possa sostanziarsi “l’onorevole compromesso” nessuno l’ha specificato. L’espressione rimane quindi assai misteriosa: sarà un malizioso riferimento alla quantità di indagati e condannati presenti in Parlamento? Per altri “onorevoli compromessi” in Italia non c’è proprio spazio.
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Mentre una maggioranza schiacciante legifera la cancellazione de facto della scuola pubblica appare incredibile l’idea di scendere a patti. A chi giova una tattica di dialogo e confronto, rilanciata dal PD per bocca di Veltroni e ricordata da Camerini nel suo intervento di ieri? Il Vicesindaco, dopo una lucida analisi dei tagli, si è augurato che l’iniziativa del segretario nazionale PD – che si concretizza nella richiesta del congelamento del provvedimento e riapertura del dialogo con le parti sociali – abbia successo. Da qui le domande: a cosa si mira realmente con questo patteggiamento al ribasso? Cosa si spera d’ottenere?
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È l’impianto della “riforma” che deve essere rigettato nella sua totalità senza esitazioni e tentennamenti perché determina una subalternità della scuola pubblica alla scuola privata, perché favorisce i cittadini abbienti a discapito degli altri, perché ghettizza i figli dei migranti, perché penalizza i diversamente abili, perché si ispira ad un disegno di società classista, razzista e fortemente autoritario, un disegno in sintesi che non può essere emendato.
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L’unica via “onorevole” in questo momento per i partiti che vogliano dimostrare di avere davvero a cuore la Pubblica Istruzione – magari facendo più di un passo indietro dalla riforma Berlinguer – è quella di sostenere la lotta generosa di studenti, insegnati, genitori contro il provvedimento reazionario ed autoritario della Gelmini e viaggiare speditamente verso il referendum abrogativo. Referendum che possiamo e dobbiamo vincere come abbiamo vinto due anni fa quello sulla “riforma” della Costituzione del centrodestra.
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Per indire il referendum bastano le classiche 500.000 firme e/o 5 consigli regionali. Quindi, pur facendo la raccolta di firme anche per motivare e cementare l’opinione pubblica attorno alle ragioni del fronte contrario alla Gelmini, basterebbe che 5 dei 14 Consigli regionali del PD si esprimessero e il referendum sarebbe realtà. Cosa stanno aspettando?
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Allora, ma allora soltanto, con la vittoria del referendum in tasca e la legge 137 abrogata, sarebbe possibile, da una posizione di forza conquistata con la lotta, fare pressione sul governo affinché cessi la scandalosa pratica anticostituzionale dei finanziamenti pubblici alle scuole private e perché nuove risorse vengano investite sulla scuola pubblica di ogni grado per le retribuzioni dei docenti, la stabilizzazione dei precari, l’edilizia scolastica, le attività di laboratorio, la ricerca universitaria …
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Quello diventerebbe un onorevole compromesso o meglio, sarebbe un onorevole modo di fare politica. Il resto è invece uno schifoso tentativo di far sembrare un po’ più dolce l’amaro calice perché, più o meno, pur non potendolo dire apertamente, si condividono molte delle strategie della “riforma”.
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BerN
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A proposito, sarebbe auspicabile che una partecipazione come quella di ieri sera ci fosse, ogni tanto, anche per i Consigli comunali ordinari. Capisco che sia frustrante a seconda di quel che si ascolta, dover mantenere il silenzio, ma gli argomenti in discussione riguardano tutti ed è bene non dare al Consiglio l’impressione che possa deliberare sulle cose di tutti nell’indifferenza generale.
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martedì 4 novembre 2008

IDEE D'A SILO

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Il silo Solvay fa discutere. Finalmente. Oggi una risposta di Guidoni (PD) al dibattito dei giorni scorsi.
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La domanda sintetizzata dal giornale è: dove trovare i soldi? Più che altro, leggendo l’articolo a firma di uno dei massimi esponenti del PD nel nostro comune la domanda sembra: dove trovare le idee?
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Per chi ha fatto dell’era post - ideologica un dogma, è spiegabile che si arrivi al dunque e, senza un privato che abbia intenti speculativi che “suggerisca” l’idea, non si sappia assolutamente dove sbattere la testa. Così può persino sembrare normale che i politici chiedano le idee politiche ai tecnici.
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Pensare che, in questo caso, si tratterebbe semplicemente di osservare la realtà sanvincenzina, registrarne i bisogni, e non chiedersi dove trovare i soldi.
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Il quesito economico è, è stato e temiamo sarà un alibi. L’Amministrazione da anni getta al vento milioni di euro in consulenze e incarichi a professionisti esterni (pensiamo al mezzo miliardo di vecchie lire per la sola Variante di Rimigliano), progetta opere inutili e costose e non si accorge, o fa finta di non accorgersi, delle opportunità di riuso che esistono sul territorio.
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Pur sorvolando sul fatto che un restauro del silo poteva, anzi doveva, essere preteso dalla Solvay in cambio dell’oscena concessione per il prolungamento e l’accrescimento dell’escavazione, pur sorvolando sull’altalena politicamente inqualificabile che ha visto la maggioranza prima considerare il silo una sorta di rottame, poi un monumento, poi ancora un rottame e così via, pur sorvolando su tutto ciò, crediamo che oggi, le possibilità di usare socialmente il silo ci siano tutte e siano da cogliere.
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Se è vero che la soluzione museale appare di difficile realizzazione è altrettanto vero che l’edificio si presta ad essere usato dalla comunità come spazio libero ed aperto per l’uso dei cittadini e delle associazioni. Perché spendere 800.000€ in una cittadella delle associazioni, occupando territorio e mangiando campagna, quando abbiamo una struttura come quella del silo Solvay che con piccoli e “leggeri” accorgimenti potrebbe funzionare benissimo allo scopo?
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Centrale, ben raggiungibile, vicino – quando sarà realizzato – al Cinema Verdi, adatto a collegare e rianimare zone oggi piuttosto isolate dal paese come l’Acquaviva, la Piana e l’Acquedotto, il silo collegato con un paio di percorsi pedonali potrebbe diventare il cuore pulsante della vita associativa e culturale del paese, potrebbe costituire un luogo unico per iniziative artistiche o di valenza didattica.
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E ancora, oltre alle associazioni, è crescente la domanda di spazi da “autogestire”. Perché non investire di questa responsabilità i ragazzi e le ragazze del nostro comune facendo loro gestire uno spazio per scopi sociali? Penso ad esempio ad un vero e proprio cantiere di scambio interculturale. Un centro culturale e sociale insomma di cui una comunità giovane come quella sanvincenzina ha massimamente bisogno e che permetterebbe al Comune di tutelare il patrimonio in questione. Questa è solo un'ipotesi che varrebbe tutavia la pena di considerare e discutere.
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Il fatto che non sia stato ancora progettato nulla di tutto ciò non dipende certamente dai soldi: il Comune chiude i bilanci ogni anno con attivi di oltre un milione di euro ed ha dimostrato grande disinvoltura a spendere. Per fare un solo esempio, ha buttato via l’anno scorso 860.000€ dei sanvincenzini e 500.000€ dei cittadini UE per rifare la staccionata a Rimigliano, mettervi le docce a pagamento, nuovi cessi e illuminazione pubblica con pali di 12 metri neppure a risparmio energetico.
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Dunque, a quanto pare, i soldi sono l’ultimo dei problemi dei nostri amministratori (casomai sono un problema dei sanvincenzini). Come al solito è la volontà politica che è mancata. Anche in questo caso è necessario un cambio politico. Altrimenti, se tutto va bene, il risultato sarà un triste deserto come quello della Torre Galoppini, restaurata senza un progetto preciso e ora scandalosamente sottoutilizzata.
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Giusto per dare concretezza al dibattito ricordiamo che se va male, e vengono realizzate le soluzioni progettuali degli attuali strumenti urbanistici, al posto del silo ci sarà la TESTATA NORD, un’oscena piattaforma di ettari di cemento – munita di torre sulla sommità – con parcheggi interrati, negozi (che non vivono certo un bel momento), ristoranti …
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Un monumento al consumismo anziché alla socialità quello che hanno rivendicato gli amministratori anche quando s’è trattato di stralciare quest’oscenità dal Piano Strutturale, una nostra proposta astutamente e decisamente bocciata dalla Giunta Biagi.
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D’altronde, la maggior parte dei componenti dell’attuale maggioranza ha fatto parte della precedente ed ha partorito la TESTATA NORD. Speriamo che abbiano cambiato idea … come vedete, si tratta di avere idee o di non avere idea di cosa si sta facendo e del perché.
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BerN
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sabato 1 novembre 2008

Quaderni dal Consiglio - Il silenzio dei colpevoli

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Nessuna risposta, neppure una parola, alla valanga di critiche argomentate e circostanziate mosse dalle opposizioni (tutte) al nuovo regolamento del Comitato per la Valorizzazione di San Vincenzo.
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Nessuna risposta. Il Sindaco ha chiamato i suoi consiglieri (Per San Vincenzo + Nannelli) a votare, i Consiglieri hanno alzato la manina ma nessuno si è degnato di spiegare se il Comitato potrà fare fatture, perché il Sindaco lo ha monopolizzato legandolo alla politica ed escludendo qualsiasi rappresentanza delle opposizioni, perché è stato sciolto il Comitato Gemellaggi per poi creare un organismo che ne è la brutta copia ingigantita …
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Avviso ai naviganti.
Muta, la maggioranza s’è avvalsa della facoltà di non rispondere e dell’arroganza di votare senza motivare i propri atti. Veri democratici. Resta a testimonianza delle intenzioni dell’Amministrazione il lavoro svolto negli ultimi mesi in cui è stata strangolata l’Associazione sorta dalle ceneri dell’ex Comitato gemellaggi.
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Guadagni non convenzionali.
Il Gruppo consiliare Per San Vincenzo non se l’è cavata molto meglio sulle discussioni della Convenzionata. Sull’edilizia convenzionata di Via del Giardino la maggioranza fa saltare per aria il limite minimo di 65 mq di superficie lorda per le unità abitative.
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Non lo può fare se non con una Variante al Regolamento Urbanistico, secondo noi. Secondo la maggioranza invece si può fare, parafrasando Veltroni. Motivo? Art 58 della legge 133/2008. Invito i lettori ad andarsela a leggere sulla rete. In quel caso si accorgeranno che per variare le destinazione urbanistica dei suoli ci vuole prima un piano apposito allegato al bilancio di previsione. Naturalmente il Comune di San Vincenzo non ce l’ha.
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Ribatte la maggioranza che per attenuare il fabbisogno abitativo si è proceduto “in anticipo”. Affermazione senza senso che rivela tuttavia l’insipienza di una maggioranza che approvando due anni fa il Regolamento Urbanistico non ha escluso da questo limite di 65 mq gli interventi di edilizia convenzionate. La regolarità degli atti in quel caso sarebbe stata certa.
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La Giunta ha poi rivendicato la bontà dello strumento della convenzionata, rifiutando più o meno con gli argomenti espressi nella discussione sul Comitato, di trasformarla in edilizia popolare.
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Maggioranza impreparata
Alle interrogazioni, come al solito, non ci si prende la briga di rispondere. Il limite di superfici filtranti (30%) minimo da garantire è stato verificato in Via della Principessa 119? Chissà. È stato verificato che i confini dichiarati siano quelli effettivi? Chissà. Quali Uffici avrebbero dovuto effettuare tali controlli? Chissà.
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A voler essere buoni si può dire che la maggioranza ha fatto scena muta. Ad essere realisti si può rilevare il disprezzo per gli strumenti democratici e di controllo rimasti alle opposizioni.
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BerN
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domenica 26 ottobre 2008

ASCIATZIONI ASSOCIATE

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Dunque riassumiamo gli eventi e vediamo se qualcuno sa venire a capo della questione.
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Alcuni mesi or sono l’Amministrazione, per favorire una maggior SINERGIA (parolina magica dell’era Biagi) tra le associazioni, organizza un pachidermico comitato, diretta emanazione del Comune, di cui il Sindaco indica un triumvirato dirigente che può rimuovere a piacimento e che si occuperà un po’ di tutto.
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I contributi il Comune li darà prioritariamente alle associazioni confluite nel Comitato, poi – forse – agli altri. Tale organismo non può avere soci per scelta della stessa amministrazione che prima li prevede nel regolamento poi, all’ultimo tuffo, li fa sparire in commissione.
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Per fare ‘sta cosa qui viene sciolto “manu militari” il vecchio Comitato Gemellaggi che più o meno funzionava così:
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Presidente nominato dal Sindaco
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Gruppi consiliari soci di diritto
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I cittadini possono diventare SOCI del Comitato
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Nel corso della sua breve vita il super Comitato ha collezionato un fallimento dietro l’altro per giungere al coronamento d’avere quattro feste di gemellaggio anziché due. Le Associazioni hanno mantenuto le loro autonomie (legittimamente) e il Comitato Gemellaggi s’è ricostituito in un’Associazione non riconosciuta né accettata dalla maggioranza che ha spinto per un doppione.
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Giovedì in Consiglio ci sarà una modifica al regolamento del Comitato per la valorizzazione di San Vincenzo di questa natura: Comitato che si occuperà di TUTTO, avrà soci, triunviro nominato dal Sindaco che sceglierà altri tre dirigenti, altro dirigente in rappresentanza della Giunta (3+3+1=7) e sei nominati dall’assemblea.
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Democrazia totale, peccato che i soci possano eleggere 6 dirigenti su 13.
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Perché tutto ciò? Perché sciogliere il Comitato gemellaggi sei mesi fa e farne una brutta copia ingigantita oggi?
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Rispondete prego.

BerN
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giovedì 23 ottobre 2008

Est modus in rebus

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Avete presente l'intervento edilizio in Via della Principessa 119? Trattasi, secondo quanto abbiamo verificato, della semplice operazione di rialzare l'abitazione esistente di un piano. Lì era presente una villetta di un piano. Sorge la domanda (innocente): com'è possibile che adesso ci sia una palazzina di dimenzioni planivolumetriche molto più rilevanti? La Sovrintendenza aveva dato parere favorevole all'intervento con la prescrizione del mantenimento di tutti gli alberi. Siamo sicuri che tale prescrizione sia stata osservata?
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In ogni caso, anche se tecnicamente tutto fosse a posto, com'è possibile che nel nostro Comune si possano realizzare interventi edilizi di tale impatto?
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Eppure, volendo credere all'Amministrazione, quando fu variato il Regolamento urbanistico gli esponenti della maggiornanza sostenevano che con tali modifiche era chiusa l'era degli interventi distruttivi del tessuto architettonico esistente (definendo così l'era Roventini), finiva la possibilità di trasformare una minuscola villetta in una palazzina a discapito del verde privato e della qualità paesaggistica.
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Invece ...
Ecco il testo dell'interrogazione
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Premesso che l’intervento edilizio in oggetto rientrerebbe, per quanto abbiamo verificato, nella casistica delle M5 del vigente Regolamento Urbanistico;
Considerato il parere della Sovrintendenza che vincolava l’assenso sul progetto all’obbligo di non abbattere gli alberi presenti;
Considerato invece che già il progetto presentato dalla proprietà, accolto dal Comune, presentava una notevole difformità in tal senso, prevedendo la “rimozione” di tre alberi e il mantenimento di otto (5 lecci, 2 melograni e un olivo);
Verificato che tali previsioni sono dettagliatamente contenute nella tavola integrativa alla Relazione Paesaggistica n 6 allegata al Permesso di Costruire n 20 del 31/1/2008;
Considerato che sulla base di tali previsioni è stata stipulata la convenzione che prevede tra l’altro la decadenza a danno del concessionario nel caso che “l’esecuzione delle opere d’urbanizzazione” siano avvenute “in sostanziale difformità dai progetti approvati, con mancata ottemperanza da quanto richiesto dal Comune per il rispetto del progetto”;
Visto che gli alberi in oggetto paiono essere stati tutti abbattuti e che tale violazione comporterebbe un radicale cambiamento del progetto non solo dal punto di vista del verde pubblico ma più in generale per il valore urbanistico e paesaggistico dello stesso;
Considerata la vistosa crescita plani volumetrica dell’immobile e l’ingombro dello stesso a fronte della ridotta disponibilità di superfici filtranti nell’area;
Considerato che il progetto approvato prevedeva una superficie filtrante appena superiore al 30%, minimo previsto per Legge;
Vista la ridotta distanza tra l’immobile costruito e gli immobili adiacenti;
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SI CHIEDE
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Come sia spiegabile la discordanza da quanto contenuto nel parere della Sovrintendenza e quanto previsto nel progetto approvato;
Se e quando sia stata verificata la conservazione degli alberi secondo quanto disposto dalla Sovrintendenza o quanto meno secondo quanto previsto dal progetto approvato;
Quali iniziative intenda prendere l’Amministrazione Comunale nel caso di abbattimento di alberi al di fuori delle previsioni progettuali;
Se dovessero risultare abbattimenti impropri quali Uffici avrebbero omesso il controllo della corretta realizzazione dei progetti;
Se e quando sia stata verificata nel dettaglio e con precisione la definizione dei confini dell’intervento per stabilire la percentuale di suolo filtrante;
Se e quando sia stato verificato nel dettaglio e con precisione che l’immobile venisse costruito in modo tale da garantire il 30% di superfici filtranti all’interno del perimetro d’intervento;
Se e quando siano state verificate le distanze tra pareti del nuovo edificio realizzato con le pareti degli immobili confinanti;
A quali Uffici spettassero tali incombenze;
Se l’Amministrazione Comunale o gli Uffici competenti abbiano ricevuto segnalazione da parte dei cittadini residenti nella zona affinché venissero effettuati tali controlli;
In caso non siano stati effettuati tutti i controlli sopra richiamati se l’Amministrazione ritiene che si possa procedere anche legalmente per le eventuali gravi negligenze commesse.
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Ber N
(Bertini Nicola).

martedì 21 ottobre 2008

Consiglio di scuola

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Ecco il testo dell'odg sulla riforma Gelmini, depositato già una decina di giorni fa, che verrà discusso nel prossimo Consiglio Comunale.
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Visto il decreto del Ministro Gelmini;
Considerato l'effetto deleterio sulla scuola pubblica;
Date le risorse finanziarie pubbliche destinate alle scuole private;
Cosniderato l'espresso divieto costituzionale (ART 33) di finanziamento alla scuola privata;
Riconosciuta la logica autoritaria della riforma Gelmini come risulta, ad esempio, dalla reitroduzione delle sanzioni punitive della bella scuola prerepubblicana;
Evidenziato che il Governo nazionale tagliado risorse alla scuola pubblica non si pone altri obiettivi che quello di ridurre la spesa senza pensare alle implicazioni di carattere educativo;
Visto l'aumento delle spese militari;
Considerato l'impegno del Governo a soccorrere a suon di miliardi pubblivi i poveri banchieri inciampati nella crisi finanziaria per colpa dei piccoli risparmiatori
Il Consiglio Comunale di San Vincenzo
Riafferma l'importanza primaria del sistema educativo pubblico.
Chiede al Governo che, come previsto dalla Costituzione, l'intero impegno finanziario dello Stato raggiunga la scuola pubblica e non anche gli istituti privati;
Si esprime a favore del reperimento delle risorse necessarie al miglioramento della scuola pubblica sia nella riduzione delle spese militari sia nell'azzeramento del finanziamento, palesemente incostituzionale, della scuola privata.
Promuove e sostiene le iniziative di protesta nei confronti della riforma delineata dal ministro
Invia il presente ordine del giorno al Ministro della Pubblica Istruzione, alle Commissioni parlamentari competenti, al Presidente della REpubblica, al Preseidente el Consiglio dei Ministri.
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Potrete notare che l'odg in questione assume, in alcuni passaggi, le caratteristiche dell'invettiva. Ciò è dovuto all'indignazione che il tema suscita in chi ha scritto il documento.
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Probabilmente l'indignazione (stavolta nei confronti del Forum) ha mosso qualcuno a scrivere il seguente commento che merita di essere portato all'attenzione di tutti
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"E ci sarà anche,purtroppo,chi per altri 5 (V)(cinque)anni si divertirà a scrivere, a scrivere....!!! si fà per dire. Piuttosto a vomitare offese,scempiaggini,stupitaggini,bugie così talmente grosse che addirittura non fanno arrabbiare ma solo ridere.C'è anche chi sostiene che questo vostro blog sia stata unaprecisa terapia del vostro psichiatra. POVEROMO!!!!!!Nonostante gli sforzi enormi non riesce a venire a capo della vostra malattia. Non a ancora capito che per voi c'è solo un posto in manicomio!!! Ce ne fosse uno aperto disposto ad ospitarvi. Ciaoooooooooo. Vi voglio bene perche finche ci sarete voi questa maggioranza può stare tranquilla!!!Farete opposizione a vita. Ciaooooooooooo!"
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Stiino trancuilli i lor signori, che finche ci saremo la maggioranza non a nulla da temere!
Non è che abbiamo trovato un nuovo papabile Ministro dell'istruzione?
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Ber N
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Un ringraziamento sincero a chi commenta. In questo blog è ormai più interessante quello che scrivete voi nei commenti di quello che scrivo io nei post. Sarà un obiettivo da opposizione a vita ma è decisamente un obiettivo raggiunto.
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giovedì 16 ottobre 2008

GHIOZZONEWS

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Reduce
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Reduce della Grande Guerra, soldato francese nelle trincee della Somme, convinto che siano tornati i tempi della giovinezza, si installa in piazza della Chimera. Interpellato dichiara: “Mai visto un casino simile”.
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Exempla …
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Avendo visto i capannoni di lamiera alla diga foranea, Fidia si ricrede e presenta un progetto per modernizzare l’acropoli d’Atene. Via il Partenone e quell’altre scemenze, l’illustre architetto prevede porcilaie di eternit e statue in ondulina verde.

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PD di lotta e di Governo

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Bassanini (PD) è d’accordo su diverse cose della riforma Gelmini. Lo annuncia in un’intervista sul Corriere della sera. Per davvero. Buon 25 ottobre a chi ci va.

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Senso del sacrificio

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Rispondendo ai vertici del Partito (biunico) il Sindaco di San’Incenso dà la propria disponibilità a fare per altri cinque anni il Podestà.
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Senso del sacrificio I
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C’è chi si sacrifica per altri cinque anni a comandare
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Senso del sacrificio II
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C’è chi si sacrifica per altri cinque anni a percepire duemila euro al mese.
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Senso del sacrificio III
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C’è chi si sacrifica per altri cinque anni a decidere chi lavora per il Comune (su mandato fiduciario) e chi rimane a casa a guardare.
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Senso del sacrificio IV
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C’è chi si sacrifica per altri cinque anni a far fare agli altri quello che dice lui.

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Senso del sacrificio V

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C'e chi si sacrifica a nominare chi gli pare e piace nei consigli d'Amministrazione delle municipalizzate.

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Senso del pudore
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Siccome ho fatto un sottopasso completamente inutile perché s’è sbagliato le misure, ho aperto sedici cantieri pubblici contemporaneamente la scorsa estate impallando tutto il paese, siccome ho sbagliato quasi tutti i documenti urbanistici (persi i ricorsi al TAR del Porto, di Villa Piani, dello stabilimento balneare in Via del Tirreno), ho perso completamente il controllo del territorio, ho modificato come m’è parso lo Statuto in modo tale da potermi scegliere come mi pare gl’assessori la prossima volta, ho sciolto associazioni, ho ridotto il Consiglio Comunale a passerella di decisioni prese altrove ecc … mi ricandido volentieri. Faccio bene?

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BerN

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martedì 14 ottobre 2008

GHIOZZONEWS

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RIFORME CONDIVISE
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In un barattolo di olive verdi snocciolate andate a male ricercatore trova l’ART 11 della Costituzione. Pare l’abbia nascosto lì il PD per non dover parlare di Afghanistan o Kosovo.
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PIANIFICAZIONE CONDIVISA
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Il nuovo Piano Strutturale conterrà i principi ispiratori della variante di Rimigliano: solo 40.000 e non di più entro 5 perentori e non rinviabili dalla data di approvazione. Chi ristruttura dovrà presentare domanda entro e non oltre il termine perentorio di sette (7) in quanto sennò. COMUNQUE STATE TRANQUILLI: ci si mette sempre d’accordo.
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ASCIATZIONISMO
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Dopo le note vicende dei gemellaggi l’Asciatzione scacchisti è stata incaricata dal Comitato di curare le cacciate al cinghiale. Il Presidente dell’Asciatzione ha dichiarato: “Molto onorati." Poi ha aggiunto: "Cos’è un cinghiale?”
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ASCIATZIONISMO - ULTIM'ORA
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Sedici scacchisti feriti da fucilate nella prima battuta al cinghiale. Il Sindaco soddisfatto: "grande successo dell’iniziativa." Intanto Federancacciar arriva ultima al torneo nazionale di scacchi.
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BerN
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Si ricorda che tutte le notizie dei post "Ghiozzonews" o "Ghiozzonews quaderni dal consiglio" sono invenzioni scherzose e strampalate. Nessuno può seriamente riconoscervisi ma se la realtà dovesse talvolta aver superato la fantasia, sareste voi pronti ad incolpare quest'ultima anziché la prima? Ricordiamo ad ogni modo che le vicende si riferiscono ad un paese spagnolo immaginario (= invenzione letteraria). Niente a che vedere con realtà vicine e reali.
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lunedì 13 ottobre 2008

Che c'entra?

Sicuramente neppure la stampa ha notizie sufficienti per fare chiarezza sulla vicenda, ma leggendo che l'Assessore provinciale all'Ambiente Rocco Garufo s'è dimesso, si rimane per lo meno perplessi.
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Di motivi per dimettersi dall'assessorato all'ambiente di una provincia come quella di Livorno ce ne sarebbero, di concreti e politici, a decine:
  • la forte erosione sugli arenili tra Rosignano e Cecina (naturalmente accelerata dai progetti umani)
  • la forte erosione a sud di Cecina provocata dalle urbanizzazioni che non verrà migliorata dal nuovo mega porto-canale
  • la contaminazione da CROMO ESAVALENTE dell'acqua usata nelle case di Cecina e Rosignano
  • il dilagare della pianificazione urbanistica affidata ai privati con la crescita esponenziale di urbanizzazioni scriteriate e antiestetiche
  • il consumo di suolo spaventoso in tutta la provincia per le nuove edificazioni
  • l'accordo per l'arrivo a Piombino dei fanghi di Bagnoli
  • la speculazione edilizia prossima ventura a Rimigliano
  • il nuovo porto turistico privato di San Vincenzo
  • la situazione delle spiagge di Salivoli e di tutto il parco della Sterpaia a Piombino
  • il dilagare delle cave soprattutto nei Comuni di Campiglia, dove in un caso non si procede neppure per il ripristino secondo i progetti approvati, e San Vincenzo
  • il metodo usato in più comuni per la cosiddetta pulizia delle spiagge (uso massiccio di trattori che deteriorano l'arenile)
  • la decadenza del trasporto pubblico a favore del privato
  • l'arretratezza nella tutela della salute dei cittadini in quanto a inquinamento acustico e atmosferico
  • la diffusione degli sprechi idrici e i consumi sempre crescenti
  • la diffusione degli sprechi energetici e il crescente problema dell'inquinamento luminoso
  • l'impiego minimo di tecnologie per il risparmio idrico ed energetico

E nonostante ne abbia scritti molti, ci sarebbero altri punti ancora.

Orbene, per cosa s'è dimesso Garufo? Perché gl'hanno rubato il computer. Avete letto bene. Garufo ha denunciato il furto di un computer e il ladro dell'oggetto ha speso (non so bene come) quasi quarantamila euro. Garufo s'è impegnato a pagare la bolletta ma rassegna le dimissioni.

Perché? Mi hanno sempre insegnato che chi viene derubato è una vittima, talvolta anche il ladro è vittima della società ecc, ma di sicuro chi viene derubato è vittima. Perché dunque, avendo denunciato il furto, oltre ad impegnarsi a risarcire il conto salatissimo, Garufo presenta le dimissioni?

Qualcuno nei commenti avanzi delle ipotesi perché io non capisco e quando non capisco sto male.

Grazie.

BerN

domenica 12 ottobre 2008

SONDATI

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Il sondaggio lanciato sulle prospettive delle prossime elezioni amministrative è stato votato da 68 visitatori e questo ci riempie di orgoglio. Il primo dato è quindi la buona diffusione del nostro blog.
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Sull'esito del voto occorre che i visitatori che hanno espresso la loro opinione ora facciano chiarezza. Come in ogni schematizzazione le opzioni sulle quali ci si poteva esprimere possono essere interpretate in modi differenti.
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Soprattutto a proposito della seconda opzione: il Forum del Centrosinistra dovrebbe "creare una nuova lista civica per aggregare forze comunque omogenee" che ha ottenuto il 58% dei consensi, potreste essere più chiari?
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Ovviamente le decisioni sulle prossime elezioni amministrative saranno prese in apposita ASSEMBLEA (non telematica) ad hoc convocata e lì, anche i sessantotto votanti sono invitati ad esprimersi. Tuttavia nella certezza che le discussioni e gli scambi di opinione possano arricchire tutti quanti e rendere più profiquo il lavoro di ciascuno, è necessario chiedere ai visitatori di esprimere in modo più esteso la loro opinione commentando questo post.
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In particolare, cosa intendete per "aggregare forze omogenee"? Quali forze tra loro omogenee sono presenti nel panorama politico sanvincenzino? Si fa riferimento a forze già presenti o a soggetti che si potrebbero palesare?
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A voi la parola.
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BerN
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martedì 30 settembre 2008

GHIOZZONEWS - QUADERNI DAL CONSIGLIO

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NUMERI.
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La maggioranza è sicura: si può non specificare l'unità di misura spazio temporale senza compromettere la logicità e la correttezza dei documenti. Il prossimo Consiglio comunale sarà indetto tra 2 (due) improrogabilmente e si parlerà di poter realizzare 200, ampi e comodi, entro e non oltre il termine perentorio di 3 (tre, non facciamo i furbi, eh!).

NUMERI - PRIME CONSEGUENZE
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Da domani sarà proibito specificare il farmaco nelle ricette mediche. Anche parlando il medico dovrà limitarsi a dire: "Prenda una la mattina e una la sera, mi raccomando una. Poi ci abbina cinque, tre volte al, per cinque, mi raccomando non più di cinque.
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DEMOCRATICI.
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Il Gruppo di maggioranza riconosce che Nannelli fa opposizione pur avendo dichiarato Nannelli stesso di appoggiare la maggioranza. Intanto la moda dilaga ed è corsa per ottenere la patente di oppositore. Domani Vicesindaco, Segretario del PD e Presidente della Commissione del porto andranno a richiederla al Sindaco.
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GIOCHI DI SOCIETA'.
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Dopo il divieto per i bimbi di scavare buche o fare castelli di sabbia in battigia ecco il nuovo gioco che assicurerà allegria e serenità ai cittadini per i prossimi 5 (cinque). Parcheggi interrati ovunque, in Piazza Salvo d'acquisto, a Sud della stazione ferroviaria, in Piazza Buozzi, in Piazza Gramsci oltreché naturalmente in Piazza della Chimera (ex) e alla Torre Galoppini (ex). Chi credeva d'aver sopportato anche troppi cantieri aveva fatto male i conti.
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BerN
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mercoledì 24 settembre 2008

Buco nell'acqua

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No. Neppure nelle dimensioni e nei dettagli progettuali il nuovo stabilimento balneare, edificato grazie all’Amministrazione Biagi sul fosso delle Prigioni, è accettabile.
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Questo non secondo noi, pericolosi estremisti del Forum del Centrosinistra, ma secondo il Consiglio di Stato che ha disposto una bella cura dimagrante alle strutture dello stabilimento balneare.
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L’esito del contenzioso è interessante perché dimostra ancora una volta come, prescindendo per un istante dalla valutazione sulle scelte politiche dell’Amministrazione, persino da un punto di vista tecnico, l’Amministrazione comunale produca progetti che non garantiscono i cittadini.
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Questo naturalmente a svantaggio della collettività e dei comuni cittadini stessi, che devono ricorrere ai tribunali un giorno per la visuale del mare, il giorno dopo per la scomparsa di un parco pubblico e via discorrendo.
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Nel redigere il Piano Spiaggia, l’Amministrazione era a conoscenza del fatto che dietro ai nuovi stabilimenti sono presenti cittadini con i loro sacrosanti diritti?
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Pare impossibile che non lo fosse. Fatto sta che se il progetto di via del Tirreno non garantiva i diritti dei cittadini ivi residenti, è legittimo temere che anche i progetti degli altri DUE NUOVI stabilimenti balneari aggiunti da Biagi a discapito dell’arenile libero, possano contenere simili vizi.
Nel frattempo non dimentichiamo il dato fondamentale: la scomparsa di un bene collettivo come la spiaggia libera e l’asservimento dell’arenile agli interessi di alcuni fortunati cittadini.
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Non c’è infatti dettaglio progettuale che possa rendere più accettabile la perdita di migliaia di metri quadri di arenile sottratti alla collettività e trattati come una merce su cui guadagnare il più possibile.
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Ecco la vera colpa politica dell’Amministrazione Biagi: aver aggiunto ad un litorale già in difficoltà, altri TRE stabilimenti balneari che estingueranno definitivamente la spiaggia libera del nostro comune.
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In realtà potremmo ancora far qualcosa. Due stabilimenti balneari non esistono ancora e possono tranquillamente essere eliminati dal piano spiaggia. BASTA CHE I CITTADINI LO VOGLIANO.
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BerN
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lunedì 22 settembre 2008

GHIOZZONEWS

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EMULAZIONE
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Visto che alcuni acquistano casa a Manhattan, i vertici del PD di San Vincenzo contrattano in massa per la periferia di Poggibonsi. Prezzi alle stelle sopra l'osteria di Pino.
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RIMIGLIANO
Favorevoli anche gli Etruschi.
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Scoperta archeologica di straordinaria importanza. Un documento etrusco riporta la necessità di "addivenire a nuove edificazioni nella Tenuta di Rimigliano". Porsenna alla stampa “per lo sviluppo questo ed altro”.
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RIMIGLIANO
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Montale contattato da una medium: “San Vincenzo deve crescere, non può stare fermo”.
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POLEMICHE RIMIGLIANO
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Galileo ribatte: "Eppur si muove".
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TUTELA DEI PRODOTTI TIPICI
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L’ex opposizione chiede al Sindaco se i salami antierosioni siano DOP.

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BerN
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I contenuti dei post "ghiozzonews" sono semplici scherzetti inoffensivi. Chi dovesse credere che veramente Montale o Porsenna si siano espressi a favore di Rimigliano è pregato di tenere a bada la propria fantasia.
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venerdì 5 settembre 2008

GHIOZZONEWS

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NUOVA PRESIDENZA COMMISSIONE PORTO
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Annunciata la privatizzazione di tre ettari di praterie di posidonia. Si trovano in Val di Gori e pare che sia trippa.
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OPERE ANTIEROSIONE.
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Allarmante rivelazione scientifica: da quando ci sono i salami di mare, i muggini hanno il colesterolo alto. Un’importante multinazionale si offre di scaricare cinquecento tonnellate di yogurt avariato in mare. L’Amministrazione risponde: “Si può fare” e rassicura “nessun pericolo per la balneazione soprattutto se non ci si fa il bagno”.
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OPERE ANTIEROSIONE
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Dopo la consulenza antierosione, stanziati 50.000€ a James Bond, 35.000 a Indiana Jones e 20.000 a Eta Beta per avere notizie della pausa estiva dei lavori del porto scomparsa nel giugno del 2008.

ULTIM'ORA OPERE ANTIEROSIONE.
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Concittadini, purtroppo James Bond ha avuto un esaurimento nervoso ed ora vaga nella zona del passaggino in perenne stato di ubriachezza ad infastidire i passanti. Indiana Jones ha subappaltato l’indagine ad un reality. Il Presidente minimizza: “niente è perduto: abbiamo ancora Eta Beta”.
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ULTIM'ORA OPERE ANTIEROSIONE.
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Concittadini, ho trovato Eta Beta a divorare naftalina nel mio armadio. Ho richiuso e una pila di vestiti gli è crollata addosso: le indagini brancolano nel buio.
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VICESINDACO.
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Preoccupazione per la carriera politica del Vicesindaco: non cambia più partito da sei mesi.
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Ber N
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Ripetiamo che tutti gli avvenimenti narrati nello spazio "ghiozzonew" sono di pura fantasia. Si riferiscono ad un paese immaginario, Sant'Incenzo che l'autore immagina essere spagnolo e ubicato sul mare. Nulla dunque a che vedere con San Vincenzo e le sue beghe.
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giovedì 4 settembre 2008

Controlli

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Mentre il neopresidente Bandini ci onora di una replica sulla stampa che raccomandiamo ai lettori, sul Tirreno appare lo scoop: dal sottopasso non ci passano le barche.

Non per essere antipatici ma possiamo dire che, pur non facendo parte della commissione porto, che ce ne eravamo accorti più di un anno fa e non abbiamo esitato a segnalarlo. Se le misure non potevano che essere quelle necessarie, tanto valeva fare un sottopasso per sole automobili risparmiando la pinetina (le rampe sarebbero state più corte).
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Ma no, il progetto è rimasto quello e ora ci troviamo un sottopasso che, per come è costruito, non serve a niente. Ci meravigliamo che la sempre vigile commissione porto non abbia rilevato tale madornale errore, e pensiamo ai cantieri, ai disagi, agli incredibili ritardi subiti per un'opera che non è neppure coerente con le progettazioni.
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Già vediamo il nuovo Presidente, metro alla mano, controllare più e più volte le altezze esclamando "Eppure..., eppure m'avevano detto che..." e poi, quando s'è fatto strada l'inquietante pensiero "E ora come si fa?".
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Già perché tra le cose di cui la commissione non si è accorta c'è stata la modifica della flotta tipo, provvedimento sulla cui legittimità abbiamo espresso più di un dubbio, che ha aperto il porto a barche sempre più grosse.
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Bella frittata.
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Adesso che è stato realizzato, non val più la pena di controllare le altezze del sottopasso e anche questo episodio getta una luce inquietante sulla funzione della commissione. Ormai l'unico controllo che può avere un senso è quello dell'immagine qui sopra.
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Ber N
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mercoledì 3 settembre 2008

GHIOZZONEWS

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Nuova presidenza commissione porto.
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Quest’anno l’acqua era parecchio sudicia, ma ci si poteva nuotare lo stesso. Immediati provvedimenti per la qualità: Polpi e seppie potranno transitare solo se muniti di inchiostro euro5 o elettrico.
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Qualità.
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Polemiche per la fogna che ha invaso Corso Italia. Il gestore si sente discriminato "avete fatto il bagno nella merda tutta l'estate...".
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Acqua.
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l'Amministrazione non è più pregiudizialmente contraria a riprendersi la gestione di acqua e fogne. Ora infatti, dopo la mancata manutenzione, c'è da fare investimenti... vorrete mica farli fare al privato!
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Ber N
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Si precisa che tutti i contenuti degli spazi GHIOZZONEWS sono puri scherzi, giochi di satira, spazi di amara riflessione. Gli avvenimenti, i personaggi, le storie, le dichiarazioni contenute in questi spazi sono perciò di fantasia. Questo ovviamente non significa che alcune storie non possano persino apparire verosimili. Se qualcuno dovesse riconoscervisi sarebbe una sua, legittima, operazione di astrazione. Insomma costui avrebbe molta più fantasia di me.
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martedì 2 settembre 2008

GHIOZZONEWS

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Nuova presidenza commissione porto
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Per la sicurezza sarà allestito, al di fuori della diga foranea, un posto di blocco per l’identificazione ed eventuale detenzione di gabbiani clandestini. Allo studio la possibilità di prendere l'impronta del becco ai pulcini.
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GHIOZZONEWS

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Nuova presidenza commissione porto.
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Nuovi introiti per il comune grazie all’autovelox per totani. Vietato nuotare a più di 5 nodi nelle vicinanze della diga. L'ex opposizione, prima contraria, ora si allinea: "il clima politico è cambiato radicalmente."
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lunedì 1 settembre 2008

Vi presento un presidente

Quando il Sindaco ne propose la costituzione decidemmo da subito, sentendo puzza di bruciato, di rimanercene fuori dalla Commissione Consiliare temporanea per i controlli sui lavori del porto.
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Non ci interessava un organismo consuntivo che si sarebbe riunito per ascoltare relazioni e produrne altre. Inutili le prime, grottesche le seconde.

Questa scelta è stata contestata anche da alcuni nostri amici e collaboratori: “è sempre sbagliato non andare a discutere” ci è stato detto.

Voilà, ecco cos’è la Commissione porto. In concomitanza con l’uscita di Nannelli dal gruppo Consiliare di centro destra, il presidente Michelotti si è dimesso dando l’impressione che colui che voleva mantenere la minoranza di centro destra nella commissione -offrendo la foglia di fico alla maggioranza di essere democratica e scrupolosa nei controlli- fosse proprio l’ex candidato Sindaco.
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Dimessosi dalla presidenza Michelotti, si è dovuto procedere ad individuare un nuovo presidente della commissione.
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Non essendo disponibili i membri della minoranza ad assumere la presidenza, l’esito è stato il seguente:
il nuovo presidente della commissione consiliare temporanea incaricata di controllare i lavori del porto turistico è niente popò di meno ché il segretario del PD Alessandro Bandini.
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Bandini l’ha spuntata con un voto favorevole e quattro astenuti. Una farsa che meriterebbe di passare alla storia come emblema dello stato della nostra democrazia.
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A prescindere da questo ricordiamo l’attività principale della commissione sino ad oggi:



Con la nuova presidenza ci aspettiamo un cambio di qualità già si indovinano i primi provvedimenti:


BerN

martedì 5 agosto 2008

Contadi in contanti


Sono in debito con i gentili lettori del seguito del “documento preliminare per gli indirizzi politici per la formazione del piano strutturale”.
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Quella specie di preliminare per la grande orgia del nuovo piano strutturale che la maggioranza vuol approvare a fine mandato per ragioni ignote (alcuni possono ipotizzare che si debba accontentare qualcuno).

Dopo il “potenziamento degli assi trasversali” e la valorizzazione del “villaggio industriale di San Carlo”, il documento prende in esame un “fenomeno” sanvincenzino: la “città diffusa”.

Dicesi città diffusa il fenomeno di trasformazione dei suoli agricoli immediatamente posti a ridosso della città che ne ha snaturato i caratteri propri della ruralità”. Infatti “abbiamo assistito al proliferare di fenomeni edificatori che sempre più hanno prodotto la dilatazione del costruito, senza regole precise e programmate, nella campagna”.

È il caso di dire: Fenomenali! Questi fenomeni come li chiama ora la maggioranza, che da quattro anni rilascia centinaia di permessi di contruire nelle campagne che perdono “i caratteri propri della ruralità”, si chiamano DIA, Permessi di costruire, Concessioni edilizie, insomma si chiamano l’Amministrazione Biagi.

A fine mandato Biagi scopre che l’attività edilizia a San Vincenzo è del tutto fuori controllo tanto che si ammette candidamente che si è “costruito senza regole precise e programmate nella campagna". Quello che noi poveri tapini diciamo da anni sempre scherniti, spesso con poco stile, in Consiglio Comunale dai vari assessori succedutisi all’urbanistica che rivendicavano fieramente l’attività di controllo e pianificazione poste in essere dal Comune.

Ma di chi diamine è la responsabilità se si è completamente perso il controllo dell’attività edilizia? La risposta è lapalissiana ma che i controllori di oggi e di ieri alzino al cielo le manine ancora impastate di calcina dicendo “mammina aiuto mi sono cementato i piedi” è decisamente squallido.

L’amministrazione che ha provocato il disastro ed ora lo denuncia indignata come pensa di rimediare? Ora cari lettori potreste non credere ai vostri occhi. Ricordatevi da chi siamo Amministrati e, se non ci credete ancora potete trovare l’intero documento nella ricerca atti del sito del Comune (delibera Consiglio Comunale n 55 del 23/6/2008).

Come rimediare, dicevamo. Oltre alle solite sciocchezze sulla ricompattazione e riconnessione (in questo caso dei “tessuti di margine attraverso una specifica gerarchia formale e funzionale di valori urbani”) l’idea è la seguente:

“Nel modello storico erano le mura di difesa dell’abitato e le porte di ingresso allo stesso che costituivano il limite fisico tra la città e la campagna.
Con il nuovo Piano Strutturale ci vogliamo assegnare il compito di progettare il tracciato virtuale delle mura di San Vincenzo affinché si arrivi ad una riorganizzazione del territorio secondo la valorizzazione delle diverse identità urbane e rurali. Senza intrusione di componenti diverse fra loro e senza quella confusione di ruoli, generatrice di degrado e disordine morfologico.
[..]
Nello specifico, insieme alla progettazione del nuovo, invalicabile, perimetro murario della “città” che la distingua e la separi dal “contado”, tra gli indirizzi preliminari da perseguire per la riorganizzazione funzionale dell’intero sistema insediativo pensiamo sia necessario approfondire gli aspetti legati ai seguenti temi:
Il mantenimento, la valorizzazione e la esaltazione dei tessuti e dei luoghi che presentano una specifica identità e che contribuiscono alla connotazione dei caratteri urbani della città. (ecc…)”

Dunque gente, l’idea è questa: mura virtuali che distinguano la città dal “contado”. Avete letto bene, proprio dal “contado”. Non importa se si è arrivati in ritardo di circa cinquecento anni con il lessico, tutto fa brodo in un allegro documento come quello in esame purché sia dimostrato che non serva a niente.

Infatti queste mura virtuali, così poetiche e ridicole al contempo, ci sono già e si chiamano, molto più modestamente, LIMITI URBANI. Il problema della città diffusa s’è verificato nonostante le mura virtuali e nonostante l’Amministrazione proprio non volesse (tant’è che pare esserne vivamente dispiaciuta).

Allora che fare? Basterebbe dichiarare le zone del paese che non si vogliono sottoporre a speculazioni indegne NON edificabili ma questo nel documento manca (sarà un caso?) come manca un preciso impegno per una rigida tutela del verde urbano residuo. Anzi, tra un’invenzione giocosa ed una seria minaccia di speculazione nel documento c’è persino scritto come si vuole valorizzare il tessuto urbano:

“In primo luogo attraverso la valorizzazione anche degli spazi del verde urbano, che in una logica della ricompattazione del tessuto edilizio, non solo non dovranno essere oggetto di indiscriminata occupazione edilizia, ma dovranno, viceversa essere valorizzati con la loro riorganizzazione funzionale in un sistema complessivo di luoghi pubblici e di relazione.”

Dunque nessuna massiccia occupazione edilizia del verde urbano, solo una normale azione di edificazione che li cancelli dal territorio, come avvenuto fino ad oggi come avverrà da domani. Sempre nel segno della qualità, della valorizzazione e della bellezza. L’importante è che tutto rimanga come oggi, che si possa costruire ovunque e che si possa disporre del territorio come si fa con gli zerbini. Se poi qualcuno protesterà si potrà sempre dire che si è trattato di un “fenomeno” che, in buona fede beninteso, non siamo riusciti a contenere.

Fanno meno tristezza i fenomeni da baraccone.

BerN

mercoledì 30 luglio 2008

Quaderni dal Consiglio - Tutto è bene quel che si spaccia per bene (se non ci sono testimoni)

Ancora una volta non c’è alcun problema. Le nostre mozioni tutte respinte, le nostre argomentazioni ignorate. Ancora un Consiglio Comunale deprimente per il livello delle argomentazioni portate dalla maggioranza per supportare le proprie scelte.

ATO
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L’ATO è una sorta di comitato pubblico che dovrebbe controllare un servizio. Esiste già da diversi anni l’ATO acqua che ha così bene controllato la gestione dell’Asa del servizio idrico. Visto che con l’acqua è andata così bene, questa bella pensata sarà estesa anche ai rifiuti. Dunque tutti i comuni delle province di Lucca, Massa Carrara, Pisa e Livorno faranno parte di un unico ATO che controllerà il servizio. Chi saranno i gestori? Potranno rimanere più aziende che gestiscono i rifiuti o dovrà esserci un unico gestore comune? Con quali indirizzi strategici, con quali piani industriali e con quali livelli di occupazione. Infine quali livelli tariffari per i cittadini. È presumibile che in tutte e quattro le province si dovranno pagare le stesse tariffe. Si sceglierà di uniformare tutti i prezzi sulla tariffa più bassa o su quella più alta come è avvenuto con l’acqua?

Facciamo i maghi e proviamo a prevedere le conseguenze di questa scelta. Le tariffe saranno portate per tutti ai livelli più alti attualmente pagati nelle province, sarà consentito alle aziende esistente di fondersi in una Associazione Temporanea d’Impresa in modo tale che tutto cambi perché tutto rimanga uguale, si dirà che con tale riorganizzazione del servizio si possono risparmiare due-trecento lavoratori che saranno messi alla porta e si comincerà a fare la voce grossa per costruire qualche inceneritore senza affrontare il vero nodo dei rifiuti ovvero la diminuzione della produzione di rifiuti solidi urbani.

Queste le nostre previsioni, la maggioranza, visibilmente in imbarazzo, non fa previsioni e auspica che tutto vada bene. Speriamo che abbiano ragione loro e speriamo di sbagliare noi.

Viabilità

Problemi sulla viabilità? No, non ce ne sono. La pista ciclabile è sicura e perfettamente fruibile, la viabilità del centro urbano è ottimale ecc… Alla fine della replica della maggioranza sulla nostra mozione, il cui testo è leggibile nel post precedente, si poteva credere che i gabbiani cacassero petali di rose e che la l’acqua del mare di San Vincenzo fosse davvero pulita.

Tuttavia l’Assessore competente ha confermato che le traversine di cemento che delimitano la pista ciclabile in Via della Principessa, ora intermittenti, saranno unite in un unico cordolo, che saranno messi i catari frangenti e questo in seguito a segnalazioni.

NO. In realtà questo era il progetto iniziale poi, non avendo soldi a sufficienza, l’Amministrazione ha deciso di mettere una traversina sì e una no mettendo a repentaglio la sicurezza dei cittadini. Ora che i soldi si sono trovati, si completa l’opera. È un po’ come se si costruisse un’autostrada, la si aprisse al pubblico ma tra una collina e l’altra non si fossero fatti i viadotti per mancanza di soldi. Complimenti per la strategia.

La scelta dei tempi poi è stata tragica. Possibile non capire che a San Vincenzo certe cose vanno realizzate d’inverno? Anche su questo nessuna risposta.

Peccato che, ancora una volta mancasse la cittadinanza ad assistere a questo spettacolo piuttosto indigeribile. Finché non ci saranno testimoni l’Amministrazione potrà dormire sonni tranquilli. Dobbiamo impegnarci per essere i suoi incubi.

BerN

lunedì 28 luglio 2008

Sviati

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Ecco la mozione sulla viabilità presentata per il Consiglio Comunale di DOMANI MATTINA ALLE ORE 9:00 alla Torre.
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Come introduzione posso riferire quanto un assessore ha annunciato in occasione di una commissione consiliare: i blocchetti di cemento alternati saranno ricondotti a unità. Infatti non ci sarebbero stati i soldi per costruire da subito la pista ciclabile con il cordone di cemento omogeneo e sono stati posizionati a intermittenza.

Oggetto: viabilità del centro urbano e realizzazione della pista ciclabile nella sede stradale di Via della Principessa.
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Premesso che è stata preclusa la possibilità di accedere a Corso Italia da Via San Francesco all’altezza di Piazza Grandi;
Considerato che tale modifica alla viabilità comporta un congestionamento del centro urbano e finisce con l’aumentare il traffico anziché diminuirlo;
Ritenuta ingiustificabile la soppressione dello svincolo in questione;
Premesso che, l’Amministrazione ha realizzato una pista ciclabile lungo Via della Principessa che raggiunge il parco di Rimigliano;
Rilevato che, dalla posa delle traversine di cemento che delimitano la pista ciclabile sono già avvenuti numerosi incidenti di una certa rilevanza;
Considerato che la soluzione progettuale scelta non offre garanzie sufficienti per la sicurezza e l’incolumità sia dei ciclisti sia degli automobilisti;
Rilevato infine l’assenza di un percorso di partecipazione o quanto meno d’ascolto della cittadinanza in vista della realizzazione di opere che condizionano in modo consistente la vita di ciascuno;

Il Consiglio Comunale
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Invita l’Amministrazione a ripristinare lo svincolo all’altezza di Piazza Grandi così da decongestionare il centro urbano;
Invita l’Amministrazione a riprogettare la pista ciclabile in oggetto in modo da eliminare gli elementi di pericolosità riscontrati;
Invita l’Amministrazione a riprogettare la pista ciclabile in modo da limitarne l’impatto visivo e da renderla più sicura per automobilisti e ciclisti;
Impegna l’Amministrazione a ricercare ogni incentivo alla cosiddetta mobilità alternativa tenendo comunque presente come principale obiettivo quello dell’incolumità dei cittadini;
Impegna l’Amministrazione nella discussione di un piano complessivo della viabilità;
Impegna l’Amministrazione a porre in atto, nelle future scelte di viabilità, un percorso partecipativo serio in grado di cogliere in anticipo le istanze e le problematiche di cittadini e operatori.
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BerN

domenica 13 luglio 2008

BUCO



Oggi il Tirreno dedica giustamente un’intera pagina alla questione cave di Campiglia.
La lettura è molto interessante per chi voglia farsi un’idea dei profitti che vengono realizzati col saccheggio programmato del territorio.

Sbaglieremmo di grosso a pensare che le stesse considerazioni non valgono per San Vincenzo, non solamente perché il territorio della Cava sul Monte Calvi ricade anche nel Comune di San Vincenzo, ma anche perché la cava di San Carlo non costituisce un danno minore per il paesaggio (si vedano le dimensioni delle due cave nell’immagine riportata).

Ormai, lo abbiamo detto più volte, il ritorno occupazionale della cava di San Carlo è assai poca cosa, trattasi infatti di 46 dipendenti di cui molti esterni alla Solvay e, con l’eliminazione della teleferica si sono persi 20 posti di lavoro ma la dimensione della voragine a est di San Carlo aumenterà con velocità crescente.

In compenso il treno a gasolio che passerà sulla ferrovia che ha finito di sbudellare una valle, dopo la realizzazione negli anni ’80 della pista camionabile che condusse ad inchieste giudiziarie nei confronti degli Amministratori d’allora, permetterà alla Solvay di portare via più materiali con meno manodopera impiegata.

Solo una concezione che veda nella risorsa ambientale un qualcosa di illimitato ed asservibile ad interessi particolari e speculativi può spiegare tale condotta. Tuttavia nessuno è particolarmente turbato dalla continua e crescente sottrazione di risorse ambientali e di strategie per la riconversione delle attività estrattive non se ne parla neppure per scherzo.

A San Vincenzo, d’altra parte, c’è da parlare molto della speculazione edilizia. Eppure le dimensioni della voragine parlano da sole, e in certi casi le dimensioni contano eccome.

Ber N