venerdì 11 aprile 2008

PESCAGHIOZZI - ECOBLOG

Aspettando l’estate il Comune migliora. La certificazione EMAS è un traguardo importante che l’Amministrazione può raggiungere. Come?
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Notiziona, tenetevi forte, a San Vincenzo ci saranno le… ecofeste. Siete ancora vivi? Se siete privi di sensi il Blog del Forum del Centrosinistra esprime solidarietà ma niente rimborsi.
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Dunque dopo gli eco-mostri (San Vincenzo è all’avanguardia), le eco-mafie, gli eco-combustibili e le eco-balle, sono arrivate le ecofeste. Pare che alcuni si siano rotti le eco-palle di sentir mettere eco davanti a qualsiasi cosa passi per la testa agli amministratori e ad alcuni stimati opinionisti per rendere nobile e “sostenibile” qualcosa di ordinario (feste) o di indegno (balle di spazzatura campana).
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Ma l’EMAS è una cosa seria se è vero come è vero che l’Amministrazione impiega tempo, soldi e personale per seguirne le pratiche. Detto ciò si può propagandare come grande merito e avanzata politica ambientale tale da meritare un riconoscimento l’impegno di produrre la minor quantità di rifiuti possibile nelle feste? Non è una semplice misura di sobrietà?
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È positivo che ciò finalmente avvenga. Ci auguriamo che, tra un’eco-festa e l’altra, l’Amministrazione ponga rimedio:
  • alle insufficienze dei trattamenti di depurazione (certificate proprio dal percorso EMAS)
  • al disastro delle spiagge erose e ridotte a pietraie
  • alla qualità delle acque marine
  • alla qualità dell’acqua che arriva nelle case dei cittadini
  • ai parcheggi abusivi all’interno della fascia a mare di Rimigliano
  • alla dilagante speculazione edilizia
  • al peggioramento della qualità della vita
  • all’inquinamento acustico molto presente d’estate e, in alcune zone anche d’inverno (Via Sicilia)
  • al disboscamento della Valle delle Rozze (a cui è seguito un grave dissesto idrogeologico)
ECCETERA, ECCETERA, ECCETERA.
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Per il raggiungimento della certificazione EMAS un suggerimento lo possiamo dare. Basta cambiare i nomi:
ECO-Erosione
ECO-Inquinamento delle acque
ECO-Inquinamento acustico (o, al bar, ecocasino)
ECO-Abusivismo
ECO-Speculazioni
ECO-disboscamento
ECOECCETERA, ECOECCETERA, ECOECCETERA.
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Successo garantito, anzi certificato.
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Ber N

venerdì 4 aprile 2008

Glasnost


Non ci sono nuove concessioni. Il nuovo piano spiaggia è in “riduzione”. Abbiamo difeso la spiaggia libera.
Q
Quando, in ogni sede, il Forum del Centrosinistra provava ad obiettare che non era vero niente, le reazioni erano persino indignata, del tipo: “ma dico io, come vi viene in mente che un’Amministrazione responsabile decida di concedere ancora arenile quando già così poca spiaggia è rimasta per la libera fruizione!”

Visto che un anno e mezzo fa, quando il Piano spiaggia fu approvato, le nostre considerazioni non ebbero grande successo di pubblico, vediamo se oggi, con i piloni affioranti sulla spiaggia, qualcuno in più ci sta a sentire.

Rispetto a quanto vedete oggi sulla spiaggia, il nuovo piano prevede un nuovo stabilimento balneare in corrispondenza di Via dell’Orata, un altro (quello in costruzione) in via del Tirreno, e lo spostamento anziché la semplice demolizione del Bucaniere che, secondo i piani precedenti non sarebbe esistito più mentre ora dovrà essere ricollocato su quel che resta di lungomare Marconi. Per quest’ultimo intervento, oltre alla riconosciuta abilità di Fuksas per il progetto, servirà un autentico miracolo che riporti la sabbia a nord del porto altrimenti gli ombrelloni dovranno essere piantati con la trivella.

Considerate che dall’anno scorso ci sono 700 metri di spiaggia in meno grazie allo sviluppo del porto. Considerate che grazie al conseguente sviluppo dell’erosione un altro chilometro di spiaggia è ridotto e dequalificato.

Ricordiamo inoltre che TUTTA la spiaggia di Rimigliano è stata definita SPIAGGIA LIBERA ATTREZZATA, ovvero una spiaggia dove alcuni soggetti potranno noleggiare ombrelloni e sdraio.

C’è poco da dire o commentare, ci fa piacere che i progetti siano griffati e che si esprimano in forme articolate e fantasiose ma occorre che i cittadini si mobilitino per ottenere uno scopo preciso: l’eliminazione delle nuove concessioni demaniali. Non è tollerabile che venga sottratto un metro quadro in più alla libera fruizione.

La spiaggia è un bene comune, la sua privatizzazione è un danno collettivo.

Ber N