Alla fine del dibattito e dopo le molte domande, ecco le molte - confuse e contraddittorie - risposte. Si parla di fare del centro urbano un centro commerciale con una lunga passeggiata coperta ma trasparente eliminando gli attuali gazebo che, ora che siamo sotto elezioni, non piacciono più né a Biagi né a Lera (che ha in lista Morandini, assessore anche ai gazebo fino a due anni fa).
Dunque per togliere i gazebo si fa una galleria d’alluminio apribile e chiudibile di ben 350 metri e dal costo su cui i tecnici non hanno voluto nemmeno tentare una stima di massima.
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Sempre la stessa solfa con tanto di definizione di “grande opera” e di ammicco al volano dell’economia. Archiviata la pratica porto serve un altro mastodontico progetto fuori scala e in grado di divorarsi un altro pezzo di caratteri architettonici identitari per la nostra comunità.
La copertura sarebbe una lunga galleria stile aeroporto molto bassa e soffocante (nel centro 2,5 metri) tutta in vetro che se non venisse oscurato (come da disegni) produrrà un effetto serra che renderà invivibile il corso da maggio a ottobre. Se venisse oscurato con tessuti particolari, come ventilato ad un certo punto della presentazione, la dizione “galleria sotto le stelle” diverrà una colossale scemenza. Infine se venisse oscurato con pannelli fotovoltaici, come ventilato in un altro momento della presentazione, sarà un luogo molto freddo d’inverno e decisamente poco piacevole per i residenti nelle case del corso.
Si è presentato insomma un progetto che, per raccogliere i consensi di tutti, è tutto e il contrario di tutto: passeggiata centrale (usando lo spazio liberato dai gazebo) ma anche spazio destinato ai tavolini che oggi sono sotto i gazebo (e allora dove si passeggia?), tetto trasparente per vedere le stelle e perché da sopra si veda la via, ma anche tetto coperto per fare ombra o per produrre energia …
Un progetto “d’impatto, invasivo, pesante” come è stato definito dagli stessi progettisti. Un progetto che è stato avallato senza esitazione da Biagi e su cui Lera non si è voluto esprimere. Dopo tutti i chiarimenti me la sento di prendere un impegno preciso e semplice.
SE DOVESSIMO VINCERE LE ELEZIONI UN SIMILE PROGETTO NON SAREBBE PORTATO AVANTI DALLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
Non se ne ravvisa infatti la necessità, la ragione economica e la possibilità di integrazione nel contesto urbano. Il corso d’inverno è deserto perché mancano iniziative in grado di richiamare turisti e residenti nella zona pedonale e non perché ogni tanto piove. Se così fosse nelle giornate serene in inverno sarebbe affollato di turisti. Invece...
Un investimento di tali proporzioni perché i gabbiotti sono brutti è insensato. Esistono soluzioni leggere ed amovibili per eliminare l’impatto estetico dei gazebo e liberare l’area pedonale. Inoltre le vere emergenze, come la scarsa sicurezza della zona blu, dove transitare coi mezzi di soccorso è decisamente problematico, non vengono risolte da un simile progetto che, anzi, le aggrava.
E dopo tale infernale discussione uscimmo a riveder le stelle.
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