sabato 19 giugno 2010

Novantotto percento



Un post sull’inaugurazione del Porto non era nelle nostre iniziali intenzioni……perché tanto si sa, per l’inaugurazione di un’opera E’ TUTTO BELLO, TUTTO GIUSTO……e quindi un qualcosa di critico, seppur ponderato e moderato, sarebbe apparso come il solito commento dei rompicoglioni.
Come però si è potuto notare su questo Blog, i commenti riguardo a questo evento sono fioccati, e tra questi abbiamo individuato (a nostro giudizio) degli stimoli ad affrontare comunque l’argomento. Sicuramente in maniera un po’ differente rispetto a quanto avevamo pensato prima dell’inaugurazione, ma forse, raccogliendo certe richieste che tutti abbiamo letto, anche più esaustivamente..
Partiamo dall’inaugurazione vera e propria. Guidoni disse che il Porto sarebbe stato pronto per il 98% entro il 13 Giugno……alla faccia ! Quel 2 % forse è bene vederlo espresso in scala logaritmica!
La nuova Piazza sul lato NORD presenta molti NEI: moltissimi pezzi di recinzione sono mancanti (causa errore nell’ordinativo fatto) e per l’occasione sono stati rimpiazzati da tavoloni di legno legati con le fascette o fil di ferro. Dalla foto si possono notare anche le mancanze di betonelle nei dintorni di tutti i montanti delle recinzioni stesse (ma son tutte rifiniture….)



La scalinata che introdurrà sotto la piazza, verso la banchina e i garages sottostanti è chiusa e inagibile, e vi invitiamo a guardarla attentamente da vicino per vedere la “qualità” del montaggio degli scalini e delle cimase “passamano”…..
Dalle due successive foto vediamo la scala suddetta e il particolare della parte prospiciente i garages (quelli praticamente ultimati): lì nulla è stato fatto. Sarà un caso, ma quella è la parte che dovrebbe essere soggetta a variante (richiesta da SALES) per convertire superficie adibita a posteggi in area commerciale... I famosi negozi in più che SALES richiede di fare e che per ora il Comune dice di non consentire……..però intanto quell’area è allo stato ZERO…..alle volte la variante venisse concessa…..non c'è da buttar giù nulla.










Sempre lato NORD, questo sotto è il marciapiede che si trova davanti la gente che voglia accedere in piazza da sotto il Number One (bello, fra l'altro il capannone che si staglia sullo sfondo!). Come i tombini scoperti e gli impianti elettrici in bella vista in decine di punti. Tutto in sicurezza insomma.














I negozi sulla banchina portuale, nelle vicinanze di piazza del Kimera, hanno un bel fossato di sassi davanti, ma si può accedervi perché di fronte alle porte, comunque , il passaggio è consentito. Ma a giudicare dalla struttura in divenire tra due file di esercizi commerciali (forse una fontana) magari si pensa a qualcosa in “faccia vista”….
Anche qui, opera inaugurata con marciapiedi nelle condizioni che vedete (e che sapete!) , con transenne per terra qua e là……ferri e buche dappertutto, c’inciampasse qualcuno……sarebbero c…i……














A macchia di Leopardo anche la piastrellatura dei marciapiedi nei dintorni e sopra piazza del Kimera. Piazza che esteticamente non presenta davvero nulla di partciolare, ma ha secondo noi il pregio di garantire (col disegno del nuovo aggetto, rispetto alla precedente) una bella veduta del litorale lato sud, e comunque sempre una bella fetta di mare. Una domanda, di relativo interesse, ci viene in mente: ma il monumento ai caduti che c’era prima verrà ri-piazzato in qualche modo?



Da fuori tutto sembrerebbe bello, le facciate danno l’idea di “terminato”, ma se ci si affaccia e si nota un po’ meglio il tutto…..i locali di sgombero lato sud, non sono assolutamente neanche approcciati al loro interno, e appena al di sotto della ex-caserma dei CC il cantiere fa bella vista di se.











Intanto i locali che dovrebbero ospitare anche il mini COOP (si, perché per chi non lo sapesse anche sul Porto sorgerà un mini market IN-COOP, per la gioia de IL CACITO e di FILIPPO) sono anch’essi allo “scheletro”. Anche la piazzetta prospiciente non sarebbe agibile visti i tombini scoperti e il marciapiede non in condizioni di sicurezza…..ma tant’è…..




La passeggiata sulla diga foranea, che doveva e dovrà essere un plus per i visitatori di San Vincenzo e del porto stesso è nello stato che vedete sotto











…..e non inganni l’ultima foto. La passeggiata dovrà essere piastrellata e illuminata da lampioncini di cui si scorge solo la futura destinazione ma che ancora non sono presenti: anzi i punti luce vedono la presenza dei corrugati ma non ancora dei cavi……ma anche queste sono rifiniture.


Andando oltre come non notare la banchina centrale, quella rimasta come un tempo, che per la sua totalità dovrà essere piastrellata con le betonelle usate per le altre due piazze……un lavoro da una settimana ( se ci sarà presenza di 85 operai in subappalto, un po’ di più se vedremo i soli sparuti 5 SALES dei due anni precedenti)....




Da non scordare che dovrà essere rifatto anche viale Marconi nella parte più a NORD, e che già attualmente, l’area di fronte alla nuova piazza, deve essere completamente asfaltata, col riposizionamento delle palme in vasi-aiuola di previsione, non quei tronchi di tubi fognari, utilizzati all'uopo per l’inaugurazione.
Insomma, riteniamo anche giusto che si dovesse aprire al pubblico una gran parte di queste aree, ma si fosse preso tutto per tempo magari sarebbero state rifinite un po' meglio. Ma soprattutto non facciamo passare questa inaugurazione per la FINE DEI LAVORI perchè davvero questo è prendere in giro la gente.

Terminata la “passeggiata” fotografica, vogliamo affrontare l’argomento anche da altri punti di vista cari ai sanvincenzini, che sono anche intervenuti nello scorso post.
Intanto la nautica sociale. Tanti anni fa, l’ex Sindaco Roventini garantì, in un incontro, che il Porto sarebbe stato Pubblico e non Privato….. Tutti i pescatori andarono “dietro” al sindaco, che garantiva la nautica sociale, dal poter rimanere quasi in toto nel nuovo porto. Ma era anche comprensibile da un certo punto di vista: “lo dice il Sindaco, quindi”. Oggi la realtà ci dice che il Porto è in concessione per 30 anni ad un privato a cui si sono concesse varianti a proprio uso e consumo stabilendo, di fatto, variazioni postume al bando di gara iniziale…….e la nautica sociale è relegata a quest’unica banchina:



Ma a quegli stessi pescatori, qualcuno andò a fargli vedere le carte….e loro non vollero neanche guardarle....questo è il risultato.


Lo stesso Roventini in questi ultimi giorni, a mezzo stampa, ci fa sapere che probabilmente il cantiere-Porto vedrà il suo termine per l’estate 2011……e a voi pare normale che gli si abbuonino, con qualsiasi mezzo e discorso, le penali giustamente dovute per i ritardi? Non è una domanda fatta ai critici di quest’opera, ma a coloro che invece l’hanno sempre sponsorizzata…..a voi non vi girerebbero le palle se una ditta vi dicesse che l’unico bagno di casa vostra, che vi stanno ristrutturando, ve lo potrnno consegnare solo due mesi dopo il previsto, e che probabilmente il Water e il Bidet non potranno montarveli che tra 15gg? Li paghereste lo stesso? O vorreste i danni?

E vogliamo anche rivolgerci ai commercianti della zona blu. Sugli alimentari abbiamo già detto sopra……ma per il resto: un ulteriore Bar è ora stato previsto (dai 2-3 che già c’erano) e i negozi che sorgono e sorgeranno pare non abbiano le caratteristiche di unicità e diversità che tutti si aspettavano. Caratteristiche importantissime, crediamo noi, visto che se questi nascenti esercizi commerciali andranno a fare concorrenza a quelli del Corso, ci domandiamo se ci sarà da mangiare per tutti….. Dovevano sorgere negozi di qualità e di marche molto differenti rispetto al centro, quali ad esempio FERRAGAMO, LAURA BIAGIOTTI ecc…. Ma non vorremmo, dalle notizie che ci arrivano, che alla fine l’offerta “portuale” diventi dello stesso identico tipo di quella fatta dai commercianti della zona blu. E speriamo pure che il “privato” non faccia il giochino di attirare i negozianti del centro verso i fondi del Porto, lusingandoli con affitti più bassi….perchè si vitalizzerebbe SI l’approdo turistico, ma si svuoterebbe la zona blu. E che volano sarebbe se non portasse nuove attività ma si riducesse solamente ad un “poggio e buca fa pari”? Il Porto è stato costruito, è lì e nessuno lo può negare, ma al di là del fatto in se che sarebbe davvero qualunquistico, crediamo che una forza politica e ogni singolo cittadino debba assumersi la responsabilità di vagliare i risvolti che questo possa comportare per il futuro di San Vincenzo; porsi domande ed esporre dubbi, quandunque se ne presentasse l’occasione. Perché solo così si può sperare che questa struttura possa dare un qualche risultato.

Anche al nostro interno ci sono persone totalmente contrarie ad un nuovo Porto, ma anche molti per cui era necessario migliorare quello precedente, seppur non in un modo così impattante, e soprattutto con l’iter che ci ha portato all’attuale opera e che tutt’ora si costella di atti davvero poco chiari e pochissimo improntati alle pari opportunità.

Ma non è tutto bello o tutto brutto. Ad esempio, la piazza a NORD, quella nuova, dal punto di vista “naturale” non è certo un granchè, e come fatto notare da alcuni, avere un capannone come vista lo è ancora meno. Però quando ci sei sopra e ti giri spalle al mare a guardare verso le case, ti da un’idea di essere tutt’uno con quelle. Certo, è una piazza sul mare (oddio…proprio così non è….) e il fine dovrebbe essere altro, però questa cosa l’abbiamo notata in più d’uno. Così, come abbiamo sopra detto, della vista che si ha da piazza del KIMERA. E la passeggiata sulla diga foranea, quando sarà terminata, crediamo che si presterà ad essere percorsa più che volentieri: la vista non cambia un granchè rispetto a prima, però visto che già si ventilava l’ipotesi di non farla neanche…..
Il MARINAIO poi….artisticamente non possiamo davvero dire nulla, chi meglio di un’artista può? Lo scopo di TALANI è sicuramente nobile, e un’opera d’arte di qualità e di quelle dimensioni quantomeno caratterizza San Vincenzo. Un bravo all’artista va anche da parte nostra.

Vogliamo terminare questa lunga disamina col prendere in considerazione gli obiettivi dichiarati, implicitamente o non, con quest’opera.

Primo obiettivo dichiarato: aumento dei posti barca. A fronte di una occupazione di spiaggia e mare enorme, l’aumento del numero dei posti barca è stato di 14 da 272 a 286. In compenso la flotta tipo e le tariffe hanno fatto sì che oggi i sanvincenzini siano relegati in un fazzoletto d’acqua che certo non contiene 272 barche.

Secondo obiettivo dichiarato: un vantaggio economico diretto per le casse comunali. Secondo noi assolutamente fallito.E illustriamo in dettaglio il perchè. Gli introiti che il vecchio porto garantiva al comune si aggiravano attorno ai 160.000€ l’anno. Oggi il canone è di 440.000 che, sottratte le concessioni demaniali e le imposte si riducono a 360.000€ circa. Solo nei primi quattro anni per gli interventi di lotta all’erosione dell’arenile e per la “pulizia” dai sassi si sono spesi circa 1.500.000€ ovvero una media di 375.000€ l’anno. Fate questi due veloci conti, e guardando al futuro...il Comune avrà si un'opera del tutto Pubblica fra 30 anni, ma in che stato di usura e "attualità"? Ricordiamo che l'ultima "revisione" dell'approdo sanvincenzino fu fatta proprio 30 anni fa.....se tanto ci da tanto fra 30 anni dovremo rifarne uno nuovo forse.....

Terzo obiettivo dichiarato: vantaggio economico per gli esercenti privati. Non è mai stato un obiettivo verosimile; sfortunatamente gli esempi che ci circondano (porti di Salivoli o Rosignano) dimostrano l’insussistenza di questo argomento. Uno “scherzo” che gli amministratori (e il privato) fanno a commercianti e imprese per assicurarsene il consenso. Ma abbiamo già detto poco sopra al riguardo, e sospendiamo dunque il giudizio nella speranza che i nostri timori vengano smentiti da copiosi affari per tutti quanti.

Quarto obiettivo dichiarato: sostituire il passaggio a livello con un attraversamento che permettesse il comodo accesso delle imbarcazioni. Fallito. Una progettazione irrazionale ha portato il nostro Comune ad avere due sottopassaggi esattamente delle stesse dimensioni cosicché i soldi spesi (indirettamente) dai cittadini per realizzare quest’opera sono stati gettati al vento. Chissà come mai il cantiere che può depositare le barche direttamente, senza dover passare la Ferrovia o il centro urbano in chissà che modo, è da ascriversi a SALES….

E le penali? Probabilmente non verranno fatte pagare, il trend storico sanvincenzino è quello, ma addurre a motivazione le pause estive…….come ha fatto il Geometra Comunale FILIPPI, è almeno scorretto. Per due motivazioni: la prima è politica, perché chi è delegato a rispondere su queste cose è l’assessore competente o eventualmente il sindaco, non un Tecnico Comunale.
La seconda motivazione è oggettiva e specifica.
Nel “programma generale si prevede l’ultimazione dei lavori (TUTTI) nell’arco temporale di 36 mesi “, pause estive che erano già state comprese. Nel “ cronoprogramma dei lavori di 1° stralcio, relativo alle opere marittime foranee….viceversa si prevede l’ultimazione in circa 12 mesi”. Questo sta a significare che per tutto il Porto, 36 mesi erano necessari e sufficienti per eseguire tutti i lavori, diga foranea inclusa, pause estive incluse e previste. Nel primo stralcio, in specifico, si prevede l’esecuzione, per la sola diga foranea, in un tempo di 12 mesi. E fin qui tutto ok.
Ora, andando avanti, tutti ricorderanno che i lavori “a mare” si sono fermati solo nell’estate 2007 : probabilmente solo ad Agosto, ma niente di ufficiale è reperibile, se non nella nostra e vostra memoria; ma volendo concedere i benefici del dubbio, e cioè che ci si sia fermati da Giugno ad Agosto, nulla comunque va ad incidere riguardo alla previsione dei 36 mesi sopra vista. Anzi, andiamo fino in fondo, e diamo un’occhiata ai dati ufficiali che sono reperibili.
La variante di inizi 2007, concessa dalla nostra amministrazione, ha allegato un nuovo schema del cronoprogramma



che prolunga di fatto i lavori alle opere marittime di almeno altri 16 mesi (!) e come potete vedere, addirittura non comprendendo alcuna pausa estiva (difatti poi non eseguita nell’estate 2008). Cioè, sintetizzando, i 36 mesi erano necessari per i lavori di tutto il Porto. Dai Cronoprogrammi risulta sempre che i lavori alla diga foranea (quelli oggetto di pause estive) durano 12 o 18 mesi e sono i primi lavori da eseguire ed eseguiti. Mai, quindi, anche in caso di pause estive, si andrà ad intaccare la conclusione dei lavori allo scadere dei 36 mesi!

Al di là della contrapposizione politica, noi speriamo che chi ha voluto vedere una forma di sviluppo in quest’opera ( a scapito delle libertà, piccole o grandi che le si consideri, che lo stesso PAESANO elencava in un suo commento del 09 Giugno scorso) davvero abbia visto lungo. Perché a noi non interessa aver ragione, interessa che i CITTADINI di San Vincenzo, TUTTI, possano guadagnare da un atto di questo tipo. Intanto cerchiamo ulteriori vie e modi per informarli. Certamente, e vorremmo che gli stessi cittadini cominciassero a rendersene conto, molte rimostranze fatte dal Forum o da Alternativa nel passato, non erano assolutamente campate in aria. A volte basterebbe spogliarsi di qualche pregiudizio, e ascoltare quello che viene detto……..anche solo per ricordarsene nel futuro…….e dire, “toh, quei puzzoni ce lo avevano detto 10 anni fa….”.

P.S. Le foto scattate da un semplice cellulare non sono un granchè, ma se ci cliccate sopra potete vederle a grandezza naturale, tranne un paio.


LA REDAZIONE