lunedì 30 agosto 2010

Rimigliano: ultimo atto



Riunione del Forum, MERCOLEDì 1 SETTEMBRE ore 21:00 sala Multimediale.

C'è bisogno che tutti voi, Sanvincenzini, comprendiate i contenuti del Regolamento Urbanistico di Rimigliano: trovare risposte ad eventuali vostre domande e curiosità, questo è l'attuale scopo di questa nostra riunione. E del successivo Consiglio Comunale del 7 Settembre.
Non è un argomento semplice da comprendere se non si conoscono tutti i tasselli che hanno composto l'iter di questo progetto.
L'architetto Giommoni, il geometra Filippi, il sindaco Biagi raccontanno alla stampa, che l'attuale piano di Rimigliano è bello, è bellissimo, è quanto di meglio si possa concepire di questi tempi.
Bene....è lecito che lo facciano, cercano di portare acqua al propio mulino. E' nostra intenzione smontare queste loro previsioni e visioni, cercando di spiegare in cosa consiste questa variante, e perchè vi si arriva: noi vi proponiamo la nostra "lettura" in base ad oggettivi argomenti.Documentati e documentabili.
Chiunque voglia ascoltarci e perchè no porci delle domande sarà gradito ospite.
Non anticipiamo di più.....ma certo già molto lo dice l'intervento di un utente di questo BLOG, di cui riportiamo volentieri il LINK.
Non vi convinceremo? Non importa, siete in grado di ragionare da soli. Ma che nessuno venga poi a dirci "avete fatto poco o tardi per far capire alla gente cosa stava accadendo"......


LA REDAZIONE

domenica 22 agosto 2010

Autostrada Tirrenica: miliardi di euro pubblici finiti ai privati




Passiamo l'ultima parte di Agosto volendo riaccendere l'attenzione dei cittadini sulla futura Autostrada Tirrenica in divenire nel bel mezzo del nostro paese. Alcuni giorni fa è apparso un bell'articolo su Il Fatto Quotidiano, che vi riportiamo come ulteriore spunto di riflessione.

LA REDAZIONE

Il Fatto Quotidiano – Giovedì 12 Agosto 2010
di Ferruccio Sansa

Maremma, Capalbio. Dici due nomi e subito vengono in mente le vacanze dei vip. Ma qui la storia è diversa: di mezzo ci sono 104 antiche aziende agricole che rischiano di essere spazzate via per far passare la Livorno-Civitavecchia. Se ne parla da decenni. Tanto che ormai la Tirrenica sembrava destinata a rimanere sulla carta.Invece no: nel dicembre 2009 ecco l’inaugurazione dei lavori. E il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, sindaco di Orbetello,toscano di origini e collegio elettorale, annuncia: “Per me è la realizzazione di un sogno. Entro pochi anni costruiremo 228 chilometri di autostrada".
D'ACCORDO, finora sono soltanto 4 chilometri, però è il segnale che la più contestata autostrada d'Italia è partita davvero. Anche se nei giorni scorsi è arrivato un pesante stop: sarebbe stato Roberto Castelli (vice-ministro alle Infrastrutture) a rilevare che l'accordo con il concessionario non rispetta le indicazioni del Cipe (Comitato interministeriale per la Programmazione Economica). Motivo: il "valore di subentro", cioè il costo che lo Stato sosterrà per tornare in possesso dell'opera allo scadere della concessione nel 2046. L'accordo siglato dal Governo prevede che lo Stato paghi 3,7 miliardi. Esattamente il costo dell'opera che andrebbe realizzata in project financing. In pratica così facendo lo Stato finirebbe per pagarsi l'autostrada.
MA PER RACCONTARE come cambierà la Maremma bisogna partire da una cascina, quella di Daniele Zauli, 52 anni, direttore di un’azienda biologica vicino a Orbetello, “una delle prime nate in Italia”: 450 ettari di pomodori, vite, carciofi, peperoni, zucchine. Racconta Zauli: “I nostri campi sono in pericolo. La terra sarà tagliata dall’autostrada. Qualcuno ha pensato alle conseguenze sull’occupazione? Le aziende della zona hanno 200 dipendenti, senza contare le famiglie che coltivano la loro terra”. Ma a tremare in tutta Maremma sono centinaia di aziende agricole che danno lavoro a migliaia di persone. Molte vedranno i loro terreni "segati" dall'autostrada. Oltre cento, secondo Luigi Bellumori, sindaco di Capalbio, rischiano di essere spazzate via. Il suo centrosinistra a livello regionale si è schierato a favore dell'opera: "Sarà un'autostrada ambientale". Riccardo Conti, assessore al Territorio e alle Infrastrutture della Regione Toscana nella passata giunta di Claudio Martini (centrosinistra), la descriveva così: “Avrà due corsie per senso di marcia, per una larghezza di 25 metri. Le Autostrade hanno progettato soluzioni per ridurre l’impatto ambientale: non ci saranno caselli, il pedaggio sarà pagato elettronicamente. Sarà curata la scelta di vegetazione che limiterà le conseguenze visive e acustiche ”. Bellumori non è convinto: “Immaginate un orto dove si vuole far passare una pista di aerei. L’asfalto taglierà in due la piana di Capalbio, separerà il paese dal mare, occuperà una striscia larga 115 metri”. Addio al lido dei vip? “Macché vip. A me interessa la mia gente”.
CERTO, il discorso è complesso. Il litorale da Livorno a Civitavecchia ha collegamenti inadeguati. Non solo: i dati dimostrano che la vecchia Aurelia è pericolosa. Ma da qui a costruire 228 chilometri di autostrada il passo è lungo. Primo, perché da Livorno a Grosseto il vecchio percorso è già stato ampliato, si svolge su due corsie a velocità accettabili e con una sicurezza nella media (0,41 incidenti a chilometro contro un indice nazionale di 0,42). I problemi vengono dopo, tra Capalbio e Tarquinia, quando l'Aurelia ha una corsia sola (e gli incidenti salgono a 0,87). Ecco, qui i governi di centrosinistra avevano previsto di intervenire, ma con opere meno impattanti dell'autostrada. Ha scritto Maria Rosa Vittadini, docente di Pianificazione Territoriale all’università Iuav di Venezia: “Sembrava che si fosse presa una decisione accettabile di adeguamento dell’Aurelia ad una sezione di 23 metri, completa di spartitraffico,4 corsie a norma e corsie di emergenza. L’Anas assicurava l’apertura dei cantieri con lo stanziamento già disponibile entro i primi mesi del 2002”. Anna Donati, ex senatrice dei Verdi, racconta: “Con la Finanziaria 2001 il Governo Amato stanziò 304 miliardi di lire per la messa in sicurezza dell’Aurelia nei 25 chilometri tra Capalbio e Tarquinia”. Del resto l'autostrada non pare conveniente da un punto di vista economico: Andrea Boitani (Università Cattolica di Milano) e Marco Ponti (Politecnico di Milano), due dei massimi esperti di trasporti, hanno messo a confronto le diverse soluzioni: "L'adeguamento dell'Aurelia con tipologia autostradale
dà un vantaggio di 500 milioni rispetto al tracciato autostradale". Addio autostrada? Macché, nel 2001 torna Berlusconi e si subito si riaffaccia la "spaccamaremma", come l'ha soprannominata qualcuno.
A realizzarla sarà la Sat (che nel frattempo è stata privatizzata ed è controllata da Benetton). Ma qui bisogna raccontare alcune storie interessanti. RACCONTA DONATI: "L'Aurelia negli anni è già stata oggetto di importanti lavori di adeguamento. Da Rosignano a Grosseto, per esempio è già stata realizzata una statale a due corsie per senso di marcia. Altri lavori sono stati realizzati da Capalbio fino a Tarquinia. Interventi parziali, certo, ma comunque consistenti. Alcuni compiuti anche in epoca recente. E invece? Adesso si ritorna all'idea dell'autostrada, cacciando via i soldi spesi per ampliare la vecchia Aurelia". ’ L’11 FEBBRAIO 2004 quando cinque senatori del centrosinistra (Bassanini, Brutti, Donati, Montino e Zanda) propongono un’interrogazione a Berlusconi e all’a l l o ra ministro Lunardi: “Una legge del 1997 sospendeva la realizzazione della tratta Cecina-Civitavecchia, non realizzata dalla Sat... In attuazione di questa norma, a fronte delle pretese relative alle presunte perdite avanzate dalla Sat in seguito alla mancata realizzazione di parte delle opere, l’Anas, con un accordo transattivo riconosceva
e versava alla Sat 172,15 miliardi di lire”. In parole povere: la Sat avrebbe ricevuto oltre 80 milioni di euro come "risarcimento" per la mancata realizzazione dell'autostrada. Poi ecco che il progetto viene rilanciato, ma i denari restano nelle casse della società nel frattempo privatizzata. Sat la vede diversamente: "La transazione ha avuto quale finalità il ripristino dell'equilibrio gestionale della Sat alterato a seguito del venire meno delle condizioni iniziali della concessione. Non è vero che i 172,1 miliardi di lire sono stati erogati quale "risarcimento"per la mancata realizzazione della Livorno – Civitavecchia". "Risarcimento" o "ripianamento", cambiano i termini, ma i soldi pubblici versati alla Sat dove sono finiti?
TRA I MEMBRIdel cda della Sat si trova un nome familiare: Antonio Bargone, diessino di fede dalemiana, sottosegretario ai Lavori Pubblici all’epoca della privatizzazione della Sat: un politico che per anni si è occupato di autostrade appena terminata l'esperienza di governo entra nel cda di una società autostradale. Ma è soltanto l'inizio: il 15 settembre 2009 Berlusconi sceglie i commissari governativi per le 9 grandi opere. E più d'uno fa un salto sulla sedia davanti al nome del commissario per la Livorno-Civitaveccia: Bargone, sempre lui, presidente e commissario, controllore e controllato. In fondo la soluzione ideale: chi meglio di Antonio Bargone può sapere che cosa fa lo stesso Bargone?

sabato 7 agosto 2010

PROPOSTE RESPINTE AL MITTENTE




Sarebbe anche l’ora di sfatare e smontare un luogo comune di questo paese, e cioè che siano le minoranze sempre pronte a dire NO. Qui è regolarmente la Maggioranza che dice no alle proposte che vengono dalle minoranze! Ma poi si è bravi, mediaticamente a rigirare la frittata, come avviene un po’ in tutti i paesi con questo tipo di amministrazioni.

Parcheggi
Casualità vuole che nel penultimo consiglio comunale il FORUM avesse presentato un Odg per chiedere la gratuità di tutti i parcheggi del centro in tutto il periodo invernale, e almeno il 50% nel periodo estivo. Oltre all’individuazione di più posti da destinarsi agli utenti degli studi medici e della farmacia. Rigettando la richiesta, dicendo che il Comune stava comunque rispettando gli obblighi derivanti dalle leggi vigenti, abbiamo poi visto come questa amministrazione abbia dato poi esecuzione a provvedimenti di realizzazione di ulteriori parcheggi “blu” in piazza della “posta”. Salvo poi tornare indietro dopo le veementi proteste di cittadini e turisti. Smontando poi anche l’ipotesi di realizzarne altri (sempre a pagamento) in via della Stazione e in via Alliata. Ci vuole sempre una protesta “forte” da parte dei cittadini affinché questa amministrazione ..... AMMINISTRI nell’interesse pubblico.
Intanto……l’assessore al bilancio GUIDONI afferma che “le disposizioni atte a togliere questa previsione di parcheggi a pagamento sono valide per 12 mesi, l’anno prossimo si vedrà!


Bioedilizia, bioarchitettura, energie rinnovabili


Ci si sciacqua tanto la bocca con queste parolone, ma poi che si fa? Tanto si era detto, da una parte e dall’altra, in campagna elettorale, ma di cose concrete neanche l’ombra.. Sempre nell’ultimo CC il FORUM aveva presentato una proposta per l’individuazione di aree da adibire all’installazione di impianti di energie alternative, e in special modo il fotovoltaico. Anche e soprattutto, secondo gli esempi già realizzati in altre località italiane, di fotovoltaico collettivo. Ovvero realizzare impianti fotovoltaici in aree assolutamente non produttive, quali i tetti di capannoni della Zona industriale e artigianale e degli spazi marginali interclusi, attraverso la partecipazione delle persone, con quote tipiche dell’azionariato popolare. Permettendo così, anche a chi non può installarli (chi sta in condominio ad esempio, o per chi la spesa totale sarebbe stata troppo elevata) di beneficiare di tali possibilità, potendo investire (perché nel tempo avrebbe un sicuro ritorno) anch’egli nelle energie rinnovabili. Proposta rigettata dall’amministrazione rimandando il tutto all’adozione del piano strutturale in discussione, quindi fino ad almeno metà del 2011.


Asilo nido

L’asilo nido deve diventare un servizio universale, disponibile per chiunque abbia bisogno. Vogliamo rafforzarlo, puntando ad azzerare le liste di attesa e sperimentando nuovi servizi come quello del micronido o del nido domiciliare.
L’obiettivo è rendere i servizi all’infanzia più flessibili, per venire incontro alle esigenze delle famiglie, allungando i tempi di apertura durante il giorno e nei periodi estivi, consolidando anche l’ottima esperienza del nido estivo e dei campi solari.


Questo è quello che testualmente si legge nel programma elettorale della lista che ha vinto le elezioni del 2009. Belle parole, bei propositi, ma quanto rispettati?
Il cardine della critica sta nel servizio di nido estivo per l'anno 2010, ben lungi dal rispettare il proposito dell'azzeramento delle liste di attesa che, sebbene riferito al servizio “invernale”, nulla osta affinché non venga esteso anche a quello estivo.
Facciamo un passo indietro. Per l'asilo nido estivo nell'anno 2009, anno di elezioni, venne presa la decisione di ammettere i bambini di tutte le famiglie che avessero fatto richiesta.
Quest'anno la musica era un po' cambiata e aggrappandosi a delle lamentele sul servizio dell'anno scorso, adducendo giustificazioni per dei lavori da fare alla Scuola Materna (sede del Nido Estivo dell'anno precedente) e quindi quest'anno le attività si sarebbero spostate al Nido “lo Scarabocchio” che però è una struttura che ha un certo limite di capienza, rincarando con il fatto che il budget previsto per il servizio copriva solo per arrivare ad un certo numero di bambini, la lista d'attesa era tutt'altro che azzerata. Rimanevano fuori dalla graduatoria un sostanzioso numero di famiglie i cui bambini avevano già frequentato sia il nido estivo dell'anno precedente che l'asilo nido dell'anno in corso.
Grazie anche all'intervento di queste famiglie alla fine è stato ottenuto (mediando con i Tecnici comunali e l’assessore alla pubblica istruzione e vicesindaco CAMERINI) di accettare tutte le richieste presentate anche se, visto che dovevano essere aperte due strutture, doveva essere fatta un'integrazione dell'offerta da parte della cooperativa appaltatrice per coprire questi nuovi costi e questa variazione di budget doveva essere approvata dalla Giunta.
Fin qui la cronaca. Fermandosi qui sarebbe comunque apprezzabile il comportamento dell'Amministrazione che ha accolto delle lamentele cercando una soluzione che accontentasse tutti.
Il giudizio sulla loro lungimiranza però è un po' diverso se valutato alla luce di due ulteriori cose. La prima è che tutto questo è avvenuto i primi di Maggio, dopo le graduatorie. Quindi dopo che era un po' che le domande di ammissione venivano consegnate. Il Forum di Centrosinistra due mesi prima, a inizio Marzo, in fase di approvazione di bilancio preventivo, presentava un emendamento, puntualmente bocciato, che in una sua parte riportava testualmente:

Cap 22214 “Spese asilo nido estivo”
+12.500€ (messe a preventivo dal comune)

"Si propone di aumentare lo stanziamento per il 2010 a quota 77.500€ in modo da coprire una maggiore spesa contribuendo maggiormente ad un servizio importante per molte famiglie. L’attuale documento PEG prevede una riduzione di oltre 4.000€ rispetto all’anno 2009 (69.383 diminuito a 65.000 nel 2010)."

Probabilmente, preparandosi un po' meglio, facendo una stima delle possibili domande basandosi sull'anno precedente e sui frequentanti dei servizi invernali in corso, il problema economico poteva essere ampiamente prevenuto, visto che era stato anche affrontato in sede di bilancio, senza dover poi dare l'impressione di andare a raschiare il fondo del barile e rispettando il proposito del potenziamento di questi servizi per andare incontro alle famiglie.

La seconda cosa, sta nel fatto che il vicesindaco pochi giorni dopo la “mediazione” avvenuta anche alla presenza di un legale intervenuto a difesa dei diritti di quelle famiglie, si è presentato “minaccioso” alla riunione con i genitori fatta alla Vigilia della partenza del servizio del nido estivo, e rivolgendosi a babbi e mamme che si erano lamentati, ha voluto far presente che ...però così non va bene. Il metodo che era stato utilizzato per ottenere questa cosa non era piaciuto al comune e a lui personalmente. E soprattutto che si era messo il Comune alle strette e questo non andava bene....

Dichiarazioni fatte in una riunione pubblica mentre Camerini ricopriva un ruolo istituzionale…


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