venerdì 4 aprile 2008

Glasnost


Non ci sono nuove concessioni. Il nuovo piano spiaggia è in “riduzione”. Abbiamo difeso la spiaggia libera.
Q
Quando, in ogni sede, il Forum del Centrosinistra provava ad obiettare che non era vero niente, le reazioni erano persino indignata, del tipo: “ma dico io, come vi viene in mente che un’Amministrazione responsabile decida di concedere ancora arenile quando già così poca spiaggia è rimasta per la libera fruizione!”

Visto che un anno e mezzo fa, quando il Piano spiaggia fu approvato, le nostre considerazioni non ebbero grande successo di pubblico, vediamo se oggi, con i piloni affioranti sulla spiaggia, qualcuno in più ci sta a sentire.

Rispetto a quanto vedete oggi sulla spiaggia, il nuovo piano prevede un nuovo stabilimento balneare in corrispondenza di Via dell’Orata, un altro (quello in costruzione) in via del Tirreno, e lo spostamento anziché la semplice demolizione del Bucaniere che, secondo i piani precedenti non sarebbe esistito più mentre ora dovrà essere ricollocato su quel che resta di lungomare Marconi. Per quest’ultimo intervento, oltre alla riconosciuta abilità di Fuksas per il progetto, servirà un autentico miracolo che riporti la sabbia a nord del porto altrimenti gli ombrelloni dovranno essere piantati con la trivella.

Considerate che dall’anno scorso ci sono 700 metri di spiaggia in meno grazie allo sviluppo del porto. Considerate che grazie al conseguente sviluppo dell’erosione un altro chilometro di spiaggia è ridotto e dequalificato.

Ricordiamo inoltre che TUTTA la spiaggia di Rimigliano è stata definita SPIAGGIA LIBERA ATTREZZATA, ovvero una spiaggia dove alcuni soggetti potranno noleggiare ombrelloni e sdraio.

C’è poco da dire o commentare, ci fa piacere che i progetti siano griffati e che si esprimano in forme articolate e fantasiose ma occorre che i cittadini si mobilitino per ottenere uno scopo preciso: l’eliminazione delle nuove concessioni demaniali. Non è tollerabile che venga sottratto un metro quadro in più alla libera fruizione.

La spiaggia è un bene comune, la sua privatizzazione è un danno collettivo.

Ber N

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Incredibile! San Vincenzo è un paese che vive sopratutto d'estate, è vero, ma è anche vero che il Comune non ha il diritto di privatizzare tutta la spiaggia in nome del turismo o di costruire porti faraonici senza il consenso attivo dei cittadini. E' mai possibile che una famiglia, oppure i nonni con i nipoti, o anche solo un residente del centro sia costretto ad andare alla conchiglia per poter trovare un po' di spiaggia libera! E per Rimigliano poi, è una vergogna! Dov'è la democrazia? Qui è in atto un monopolio politico che tende a marginalizzare i diritti dei residenti in nome dei diritti dei turisti!

per fortuna c'è chi viaggia in direzione ostinata e contraria!

Anonimo ha detto...

Questa è una questione di sostenibilità ambientale tanto sbandierata e regolarmente calpestata. Io non credo ci sia contrapposizione tra l'interesse dei residenti e quello dei turisti.
Ciò che è sbagliato lo è per tutti.
Le caratteristiche di San Vincenzo, apprezzate sia dai residenti che dai turisti sono state sconvolte. Molti residenti non sono affatto contenti e a vedere i giornali di questi giorni (giorni di prenotazione) pare non lo siano anche molti turisti.
Dunque avanti tutta che qualche buco senza cemento da qualche parte si trova ancora. E anche qualche certificazione che ancora ci manca per la pubblicità.
Per il Comitato contro le mani sulla città, Franco Morra

Anonimo ha detto...

Potremo anche privatizzare la spiaggia, ma troveremo qualcuno che ci voglia venire?
Come sarà la qualità dell'acqua dopo i lavori che in questi giorni vedono scaricare in mare materiali che a me fanno paura, visto il colore che ha assunto il mare?
Ci saranno le condizioni per permettere la balneazione?
Spero che se c'è qualcosa che non va, chi ha a cuore la salute dei cittadini faccia le giuste considerazioni e non tenga tutto nascosto fino a settembre, a stagione passata. Il danno economico potrebbe essere enorme, ma il danno alla salute non penso abbia un prezzo.
Se l'amministrazione pensa che questo pericolo non sussista (vedi i precedenti con l'erosione), il sindaco si faccia un bel bagno in mare davanti al Nettuno con lo stesso spirito della passeggiata sotto il lungomare Marconi che noi tutti ricordiamo con piacere.

Anonimo ha detto...

s'io fossi foco arderei il comune
s'io fossi vento lo "slavinerei"
s'io fossi acqua l'annegherei
s'io fossi dio lo "bitumerei"

Scusami Cecco

Stefano

Anonimo ha detto...

adesso si sveglia il paesello
dopo aver votato in MASSA per questa amm.e per le precedenti .adesso tutti proccupati come i gestori dei bagni .Ma dov erano quando qualcuno protestava? quando si raccoglievano firme al mercato e qualcuno diceva DISFATTISTI. Questo paesello ha il governo che si merita .

Anonimo ha detto...

vedere quella foto mi fa un po' di tristezza...è 10 anni che ci vogliono fare il bagno e alla fine ce l'hanno fatto....per coprire i debiti non gli resta altro che vendere tutto il possibile.

Anonimo ha detto...

Max Horkheimer e Theodor W. Adorno in "Dialektik der Aufklarung. Philosophische Fragmente" hanno scritto: "Ma i progetti urbanistici che dovrebbero perpetuare, in piccole abitazioni igieniche, l'individuo come essere indipendente, lo sottomettono ancora più radicalmente alla sua antitesi, il potere totale del capitale."

Stefano