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giovedì 18 ottobre 2007

Fanghi: il Tortolini "non ci fa paura"


Gravissimi “inviti” rivolto dall’ex segretario dei DS Val di Cornia, Matteo Tortolini, al Comitato. Praticamente si vorrebbe che chi ha chiesto il referendum, in caso di diniego, garantisse di NON ricorrere al TAR.

Con quale diritto e con che percezione del ruolo delle Istituzioni di questa Repubblica Tortolini fa certe affermazioni? Per quale motivo il Comitato dovrebbe garantire di rinunciare a ricorrere alla terzietà del TAR?

In realtà Tortolini esterna e rende chiara a tutti la posizione del Partito Democratico sulla vicenda. Essendo democratico e dunque etimologicamente favorevole al governo di tutti, Tortolini suggerisce alla Commissione che dovrà esprimersi circa l’ammissibilità del quesito referendario che ci sarebbero validi motivi per bocciare il quesito.

Perché? Evidentemente perché sebbene si dichiari che “il Referendum non ci fa paura”, sarebbe preferibile non farlo. Dunque cercasi urgentemente motivazione per bocciare la richiesta senza offuscare l’immagine celestiale del nascente Partito Democratico.

“La materia non è di esclusivo interesse locale” si dice. Ma il Referendum non chiede che da Bagnoli non si spostino i fanghi, chiede che non arrivino a Piombino. Dunque se non del territorio di Piombino, di chi dovrebbe essere la decisione? Se dovessero essere disposti anche i ministri firmatari a prendersi qualche badilata di rifiuti e portarseli in giardino, il discorso cambierebbe. Per ora, i fortunati sono i piombinesi. Possibile non possano esprimersi circa la loro fortuna?

Negare questo diritto, con qualsiasi argomento o cianfrusaglia tecnica, sarà una bella prova di democrazia per il nascente Partito Democratico e crediamo che, persino per un abile oratore come Tortolini, sarà una scelta difficile da motivare dinnanzi ai cittadini.

Ber N

martedì 18 settembre 2007

Fanghi di Bagnoli. La logica regna sovrana.


Ottima partecipazione all’assemblea pubblica indetta da Biagi con Anselmi presente per discutere dei fanghi di Bagnoli. Alle questioni di merito sollevate dai contrari non è possibile trovare risposta e c'è spazio per la fantasia.

Il Sindaco Anselmi ha auspicato un dibattito teso a migliorare l’accordo ed ha mantenuto i toni della discussione pacati ponendosi, ai presenti, in modo interlocutorio. A tratti troppo tanto che, nelle conclusioni ha cominciato a chiedere ai molti contrari (assolutamente in maggioranza) presenti nella sala, cosa volessero fosse aggiunto all’accordo per ritenerlo potabile. Insomma il finale del film sembrava un po’ una partita al mercante in fiera: vogliamo mettere nell’accordo un polo universitario sui trattamenti delle scorie? Vogliamo chiedere processi innovativi che permettano al territorio uno sviluppo pulito?…

Nel dibattito sono intervenuti i rappresentanti delle associazioni di categoria e la rappresentante dello SPI CGIL. In quegli interventi l'immaginazione galoppava. Entusiasti di una operazione “in cui c’è bellezza, c’è ambiente, c’è lavoro” e che produrrà uno sviluppo enorme per il nostro territorio, i rappresentanti di SPI CGIL, Confesercenti e Confcommercio si sono sdraiati sulla linea Guerrieri-Montomoli-Anselmi.

Certo, ci vogliono garanzie. Per esempio Livio Cristiani vorrebbe la garanzia che non ci siano sversamenti a mare di rifiuti speciali della colmata di Bagnoli. In parte forse perché Cristiani sa che tali “materiali” sul litorale dove sono abbandonati da anni, hanno prodotto, per la loro salubrità, un divieto di balneazione permanente talmente netto che, per impedire a coloro che erano comunque abituati a frequentare quel litorale di farsi il bagno, è stato costruito un muro di cinta.

Ma come e da chi pensa di ottenerle Cristiani tali garanzie? Basterà inserire nell’accordo una frase tipo: “è fatto impegno al mare di non prodursi in tempeste per i prossimi anni 5”? Forse Cristiani pensava di poter insegnare a nuotare alle scorie in modo che, anche se dovessero finire in acqua, non avrebbero difficoltà ad arrivare a Piombino. Purtroppo però già il contatto con l’acqua sarebbe deleterio, dunque meglio insegnargli a camminare sulle acque o, meglio ancora a lievitare. Cercasi istruttore urgentemente.

In chiusura abbiamo beneficiato anche del pronunciamento del consulente della Sales Carlo Alberto Roventini. Purtroppo chi vi scrive non può riferire cos’abbia detto perché non è stato ad ascoltarlo.

Insomma, mi permetto di affermare che non solo per il numero e la sostanza degli interventi contrari, ma anche per la qualità degli interventi favorevoli, l’ennesimo dibattito sul trasferimento dei rifiuti speciali di Bagnoli a Piombino, si è rivelato una debacle per i sostenitori dell’accordo. Un accordo che si rivela un po’ più osceno ad ogni ritocco ed è talmente pericoloso e insensato da non essere difendibile.

Sarà l’ora di trarne le conseguenze?

Ber N

giovedì 13 settembre 2007

L'OTTAVO SIGILLO


Ottava edizione dell’Accordo di programma-quadro Bagnoli Piombino. Il Sindaco Anselmi poco c’è mancato che firmasse a giugno e ora siamo all’ottavo ritocco dell’insensatezza pura.

Domanda: ma se non ci fossero stati quei cittadini che mobilitandosi hanno fatto slittare tutto quanto, se non ci fosse stato un movimento attivo e numericamente rilevante, il Sindaco di Piombino, a giugno, cos’avrebbe firmato?

Non è dato sapere. Come non è dato sapere dove sia la ratio di un’operazione di questo tipo. Pare che, nell’ottavo accordo, i rifiuti speciali industriali di Piombino saranno sciacquati a Bagnoli. Peggio ancora. Come spiegare a quel punto il trasporto per tutto il mar Tirreno di questi materiali già pronti per essere messi casse di Napoli?

Ad ogni aggiornamento del documento escono fuori nuove contraddizioni. Volendo essere clementi e soprassedendo sui non sensi dei vari accordi rimangono come macigni le due questioni fondamentali: perché mai trasportare per tutto il mar Tirreno, buttando via 40 milioni di euro dello stato, questi materiali quando possono essere utilizzati dal porto di Napoli? Perché portarli a Piombino che ne ha in abbondanza?

Con queste continue correzioni si ammette l’insostenibilità dell’accordo ma si vuol proseguire ad ogni costo. Perché? Non ci sono palliativi, correzioni o limature che possano superare l'insensatezza dell'operazione che non è determinata da una necessità tecnica ma è dettata da un'assurda scelta politica. Solo rimuovendo la scelta politica (e dunque l'operazione nella sua interezza) cesseranno le contraddizioni.


Intanto ieri a Campiglia si è svolto il Consiglio Comunale aperto e LUNEDì 17 ALLE 16:00 si terrà a San Vincenzo, alla sala delle esposizioni, ex biblioteca, l’Assemblea sui rifiuti speciali di Bagnoli indetta dal Sindaco Biagi e alla presenza del Sindaco Anselmi. ACCORRETE NUMEROSI.


Ber N

martedì 4 settembre 2007

FANGHI DI BAGNOLI: ASSAGGI DI COMPOSIZIONE CHIMICA


Riunione tecnica al ministero per gli approfondimenti sulle caratteristiche chimico fisiche dei rifiuti speciali industriali di Bagnoli.

Leggiamo sul Tirreno di oggi che tale vertice serve stabilire se le scorie di Bagnoli siano pericolose per la salute, se quei fanghi contengano Ipa ed eventualmente in che misura e quali siano i rischi nel trasporto via mare. Eccellente, umilmente ne deduciamo che, fino ad oggi nonostante le mille rassicurazioni, pervenute dal molti rappresentanti istituzionali, circa la congruità dei fanghi di Bagnoli, non si è certi delle caratteristiche chimico fisiche dei rifiuti industriali.

Questo dà una volta ancora la misura di come sia stata gestita la vicenda e offre molti spunti grotteschi. Le Istituzioni che si riuniscono per sapere se i Rifiuti speciali di Bagnoli sono inquinati, assomiglia ad una commissione che valuti se il sito di Chernobyl sia, per caso, contaminato da radiazioni.

Tuttavia riteniamo che i risultati di queste analisi siano perfettamente indifferenti ai fini della posizione da assumere, come riteniamo indifferente la questione se ci siano o non i soldi per la copertura finanziaria dell’operazione.

Ciò che rende inaccettabile l’accordo sui fanghi di Bagnoli è l’insensatezza di riempire un sito da bonificare come Piombino di altre scorie provenienti da altre realtà. Ciò che rende inaccettabile l’accordo è il trasporto di due milioni di metri cubi di materiali per cinquecento chilometri sul Mar Tirreno quando quei rifiuti potrebbero essere trattati in loco. Insomma quello che rifiutiamo è la scelta politica di perseguire una simile operazione a prescindere dalle giustificazioni tecniche che possono essere trovate.

Come giustificare le duemila e più bettoline che intaseranno il Golfo di Follonica per risparmiare, forse, sei mesi? Sappiamo che Piombino potrebbe essere pronta a inertizzare i rifiuti speciali di Bagnoli solo alla fine del 2009 mentre Napoli lo sarebbe sei mesi dopo.
Come giustificare un’operazione che richiederà soldi pubblici per 680.000.000€ (1.310 miliardi di £) per risparmiare sei mesi di tempo in un sito, quello di Bagnoli, che attende la bonifica da quindici anni?

Insomma le analisi che verranno diffuse non cambiano di una virgola la posizione sull’operazione. Nel frattempo, visto che nonostante non si avessero ancora tutti i dati è stato detto più volte che i Rifiuti non sono inquinati, invitiamo tutti gli assaggiatori e i sommelier d’Italia a collaborare con le Istituzioni per stabilire non solo le caratteristiche chimiche e fisiche ma anche le qualità organolettiche, le annate migliori e il grado di cottura delle scorie d’altoforno.

giovedì 30 agosto 2007

Quaderni dal Consiglio II.


Quaderni dal Consiglio Comunale di San Vincenzo. Maggioranza in palese difficoltà su ogni punto all'odg. Sul Garden Club e sui fanghi di Bagnoli la discussione è scaduta in una pietosa farsa.


Rifiuti speciali di Bagnoli

Il Sindaco ci ha spiegato che si è informato sulla questione assistendo all’ultima assemblea del Sindaco Anselmi al Perticale e che ancor prima di essersi così minuziosamente informato, si era già espresso in modo favorevole perché i partiti della maggioranza avevano assunto quella posizione.

Il Centrodestra non se l’è cavata molto meglio. I Consiglieri di Cambiare San Vincenzo ritengono che ancora non si sappia qual è l’importo finanziario dell’operazione, quanti e quali materiali siano oggetto del trasporto e quali debbano essere trattati, quali stoccati…

Tutto questo ha dimostrato il livello d’impreparazione di 15 consiglieri su 17. Evidentemente né i membri della maggioranza né i membri del centrodestra hanno letto l’accordo di programma o l’allegato tecnico facilmente scaricabili da internet.

Comunque il Sindaco ha annunciato l’intenzione di organizzare un’assemblea con il Sindaco di Piombino per “informare” i cittadini. Informare e non far partecipare. In ogni caso, anche se si trattasse di partecipazione, il dialogo DEVE condurre all’avallo dell’operazione, il rifiuto dell’accordo, non ha diritto di cittadinanza nella discussione. In pratica il dialogo è quello strumento con cui il Sindaco deve convincere i cittadini che i fanghi di Bagnoli sono buoni. I cittadini comunque sappiano che di Referendum non se ne parla neppure.

mercoledì 29 agosto 2007

STRUMENTI DEMOCRATICI


Quando le scelte sono importanti l’Amministrazione non vuole i cittadini tra le scatole
ovvero quando il gioco si fa duro, i duri giocano da soli.

Molti sarebbero gli strumenti democratici per discutere le decisioni più rilevanti per la vita della nostra comunità. Da assemblee e Consigli Comunali aperti (più facili da realizzare e forse più che opportuni quando gli Amministratori si trovano di fronte a questioni al di fuori del mandato elettorale) fino allo strumento referendario.

Invece la discussione di una mozione del Forum del Centrosinistra per San Vincenzo contro l’arrivo dei rifiuti speciali di Bagnoli a Piombino, sarà molto probabilmente l’unica iniziativa istituzionale nel Comune di San Vincenzo su un accordo che riguarda anche il nostro territorio e che costa alla collettività qualcosa come 680 milioni di € (1.310 miliardi di vecchie lire).

Avevamo richiesto al Sindaco un Consiglio Comunale aperto dove dibattere con i cittadini la vicenda. La nostra istanza è stata tenuta in frigorifero per tre settimane; poi il Sindaco c’ha detto che se volevamo fare un’assemblea, eravamo liberissimi ma che il Consiglio Comunale aperto non gli pareva opportuno.
Dunque portiamo ancora una volta il peso di rappresentare l’unica occasione per la cittadinanza se non di discutere, almeno di sentire dibattuto un tema di tale portata dopo che Biagi (assieme ai Sindaci della Val di Cornia) senza consultare né il Consiglio Comunale né la cittadinanza e senza aver mai discusso la vicenda con nessuno, s’è espresso in modo entusiastico a favore dell’operazione.

Informiamo il Sindaco che, qualora alcuni cittadini volessero intervenire durante il Consiglio Comunale, sarà nostra cura richiedere che possano essere ascoltati così come è avvenuto in passato con altri soggetti. Il Forum del Centrosinistra per San Vincenzo considera l’atteggiamento del Sindaco in questo caso degno di un podestà più che di un rappresentante dei cittadini che ha ricevuto il mandato su specifici elementi programmatici.

Il tentativo di far passare sopra la testa dei cittadini una decisione che impegna risorse pubbliche per una piccola finanziaria è la dimostrazione più evidente che non si hanno argomenti per controbattere alle critiche di chi sostiene l’estrema pericolosità dell’operazione. Per i contenuti dell’accordo dal sito del Corriere etrusco sono scaricabili i documenti ufficiali.

La cittadinanza deve reagire con forza a queste usurpazioni di sovranità. Per tutti il primo appuntamento è al Consiglio Comunale di oggi alle 17:30 dove tra l’altro verrà discusso anche l’ennesimo regalo che ci accingiamo a fare al Garden Club: 2 ettari di terreno con sopra 12.500mc di edificazioni che, passando da diritto di superficie a diritto di proprietà, vengono valutati la miseria di 400.000€! Un patrimonio di tutti svenduto senza ragione e senza che nessuno ne sapesse niente fino a l’altro ieri quando si è tenuta, a due giorni di distanza dal Consiglio, la Commissione Consiliare.

Un secondo appuntamento che segnaliamo, ancora sulla vicenda rifiuti speciali di Bagnoli, è un dibattito a cui parteciperà anche il Sen Allocca che si terrà domani, 30 agosto alla Festa di Liberazione alla pinetina di Riotorto.

sabato 25 agosto 2007

IL COMITATO RACCOGLIE 4575 FIRME E L'ACCORDO SLITTA


E i fanghi possono attendere.

Se dovessimo dare retta alle rosee previsioni di sviluppo che il Partito Democratico della Val di Cornia sbandiera ai quattro venti, dovremmo essere drammaticamente preoccupati per il nostro futuro. Infatti slitta di un mesetto la firma dell’accordo sui fanghi e, volendo ascoltare il PD slitta con questo anche la realizzazione della 398 e l'ampliamento del porto di Piombino.

Naturalmente la 398, strada necessaria a Piombino, non è stata ancora completata a causa di amministrazioni inette che non hanno perseguito questo obiettivo. Naturalmente nulla c'entra la 398 con i rifiuti industriali di Bagnoli: pensate che non c’è ancora né un progetto né un tracciato. Naturalmente se si vuol ampliare il porto non si capisce perché non farlo con i rifiuti industriali (e sono davvero tanti) presenti a Piombino e non con quelli campani.

I Sindaci della Val di Cornia si sono persino adoperati per esprimere il loro auspicio che il nostro territorio divenga un luogo in cui trattare i rifiuti speciali di tutt'Italia. Naturalmente, mentre lavoriamo le scorie industriali prodotte nell'ultimo secolo da Lampedusa al Brennero, dovremmo anche, secondo i Sindaci, essere attraenti per i turisti che, notoriamente, adorano portare i bimbi a fare lo scivolino nelle discariche delle grandi industrie.

La grande opposizione popolare al progetto ha costretto l'Amministrazione piombinese a far scivolare l'accordo. Ora è necessario far recedere I SINDACI dal proposito di far arrivare questi maledetti rifiuti. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare alle iniziative del comitato NO FANGHI di cui daremo notizia anche su questo sito. Ricordiamo inoltre che mercoledì 29 agosto alla torre, a partire dalle 17:30, si terrà il Consiglio comunale dove verrà discussa anche una nostra mozione sull'argomento (per l'odg completo cliccate qui ordine del giorno).

giovedì 23 agosto 2007

DEMOCRAZIA INFANGATA


“I rifiuti industriali di Bagnoli? Tutta roba buona”

Nuovo incontro pubblico del Sindaco di Piombino sulla vicenda “Fanghi di Bagnoli” ieri al Perticale. Nella partecipata assemblea ancora una volta si sono registrati numerosi interventi contrari all’operazione.

A parte le affermazioni secondo cui i “materiali”, così vengono chiamati i rifiuti speciali in questione, sarebbero tutt’altro che inquinati e altre amenità del genere proposte dal Sindaco di Piombino, sono rimaste senza risposta le questioni da sempre poste tra cui: come mai far attraversare tutto il Mar Tirreno a dei rifiuti industriali che Piombino ha già in abbondanza e che potrebbero essere trattati tranquillamente a Napoli?

Anche il Forum del Centrosinistra è intervenuto durante il dibattito. Segnaliamo, per eleganza e alto senso della carica istituzionale che ricopre, la reazione della Deputata della Repubblica Dottoressa Velo Silvia quando ho osato pronunciare la parola “amianto” (nella foto la "eternit" di Bagnoli, industria che produceva proprio lì, amianto in quantità). L’Onorevole ha ritenuto opportuno interrompermi dandomi ripetutamente del bugiardo. È solo una delle numerose reazioni dei fautori del progetto che si sono dimostrati piuttosto nervosi e pronti a scattare alla minima manifestazione di dissenso.

Forse è la consapevolezza che le oltre 4.000 firme raccolte dal comitato contro l’operazione (oltre 200 a San Vincenzo) in una sola settimana, sono una rappresentazione concreata delle opinioni dei cittadini stanchi di vendere la propria salute una volta per una strada la volta successiva per un porto…

Tuttavia se i cittadini non sono d’accordo, peggio per loro! Avanti tutta per chiudere la questione entro DOMANI, 24 AGOSTO. Di referendum non si deve parlare, i Sindaci, di fronte alla consultazione popolare, quindi all’espressione diretta di coloro che devono, volenti o nolenti, rappresentare, hanno la reazione dei vampiri di fronte all’aglio.

A San Vincenzo avevamo richiesto al Sindaco Biagi la convocazione di un Consiglio comunale aperto sull’argomento. Viceversa Biagi ha dichiarato il sostegno all’operazione assieme agli altri Sindaci del Circondario.

Invitiamo i cittadini a inviare una mail di protesta all’indirizzo del Sindaco sindaco@comune.sanvincenzo.li.it che ha ricevuto la delega alle elezioni su materie ben precise e non può fare come gli pare su argomenti tanto importanti senza consultare nessuno.

Domani il Sindaco di Piombino Anselmi, dopo aver fatto qualche assemblea in agosto e dopo aver incassato una grandinata di no all’operazione, si farà dare carta bianca dal Consiglio Comunale per firmare l’accordo.

E senza un minimo di auto-ironia queste sono le stesse persone che danno lezioni di democrazia al Comitato no fanghi.

domenica 12 agosto 2007

Rifiuti industriali di Bagnoli a Piombino


Cari Sindaci, se vi piacciono, prendeteveli.

Portare a Piombino i rifiuti industriali di Bagnoli facendo scorrazzare per il Mar Tirreno 2.000 bettoline in tre anni sarebbe, secondo i Sindaci della Val di Cornia tutta, un’opportunità. È vergognoso che il Sindaco Biagi si esprima in questi termini su un argomento tanto delicato, che non fa parte del suo programma di mandato, e che non si è mai preso la briga di discutere né con la cittadinanza né in Consiglio Comunale.

È sicuro che la sua raffazzonata e lacerata maggioranza sia d’accordo con lui? Si è chiesto che cosa pensi dell’operazione il Consiglio Comunale? È sicuro che la cittadinanza sia così ingenua da non capire che l’intera operazione è disastrosa per il nostro territorio?

Si prendono a Piombino, che ha già milioni di tonnellate della stessa roba, i rifiuti siderurgici di Bagnoli che hanno in più una buona quantità d’amianto. A Piombino non sanno come smaltire i rifiuti della Lucchini e, un impianto congruo, non esiste e non esisterà per i prossimi due anni come minimo. Il trattamento dei rifiuti a Napoli, costerebbe allo stato un decimo di quanto non costi l’operazione di cui Biagi è così entusiasta. Infatti, cari cittadini, questo pericoloso e costosissimo spostamento di rifiuto costa più di 600 milioni di euro, mille e trecento miliardi di lire. Poi in Italia non si trovano i soldi per aumentare le pensioni o per abolire lo scalone!

Chi ci guadagna? Non Piombino che verrà invasa di rifiuti industriali e che avrà il porto intasato per anni dalle bettoline che scaricano le scorie. Non ci guadagna lo stato (quindi non ci guadagnamo noi) perché spende per trattare i rifiuti dieci volte di più di quanto potrebbe. Non ci guadagna la salute pubblica, e questo è del tutto scontato, non ci guadagnano le attività turistiche fortemente danneggiate da uno scenario da catastrofe post industriale nel bel mezzo del golfo di Follonica. Ci guadagna solo chi gestisce questa montagna di denaro pubblico e chi trasporta i rifiuti industriali.

Se l’operazione fosse una possibilità di sviluppo, come sostiene Biagi, i napoletani si sarebbero tenuti i rifiuti industriali ben stretti. Se non fosse stato possibile smaltire i rifiuti a Napoli, come sostiene Biagi, non si capisce come mai in Campania riescano a trattare i 500.000 metri cubi di rifiuti industriali speciali che sono più difficili da lavorare. Se a Napoli possono trattare quelli, a maggior ragione potrebbero trattare gli altri. È dunque un’operazione politica dettata da interessi che nessuno ha ancora voluto chiarire; non ci sono ragioni tecniche che la motivino e non c’è alcuna logica nello spostare da una sito da bonificare all’altro una quantità di rifiuti pari alla volumetria dell’intero edificato del territorio di San Vincenzo.

Prima di appoggiare in modo tanto leggero e sconsiderato un simile progetto, Biagi avrebbe fatto bene a consultare la cittadinanza. Il Forum ha richiesto la convocazione di un Consiglio Comunale aperto sul tema. Si poteva avere almeno la correttezza istituzionale di attendere quella discussione.

Sapevamo che correttezza istituzionale, tutela della salute dei cittadini, salvaguardia del territorio e democrazia, non sono punti forti di quest’Amministrazione che eccelle in cemento e ruspe ma talvolta avremmo piacere ad essere smentiti.
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Nicola Bertini