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sabato 7 agosto 2010

PROPOSTE RESPINTE AL MITTENTE




Sarebbe anche l’ora di sfatare e smontare un luogo comune di questo paese, e cioè che siano le minoranze sempre pronte a dire NO. Qui è regolarmente la Maggioranza che dice no alle proposte che vengono dalle minoranze! Ma poi si è bravi, mediaticamente a rigirare la frittata, come avviene un po’ in tutti i paesi con questo tipo di amministrazioni.

Parcheggi
Casualità vuole che nel penultimo consiglio comunale il FORUM avesse presentato un Odg per chiedere la gratuità di tutti i parcheggi del centro in tutto il periodo invernale, e almeno il 50% nel periodo estivo. Oltre all’individuazione di più posti da destinarsi agli utenti degli studi medici e della farmacia. Rigettando la richiesta, dicendo che il Comune stava comunque rispettando gli obblighi derivanti dalle leggi vigenti, abbiamo poi visto come questa amministrazione abbia dato poi esecuzione a provvedimenti di realizzazione di ulteriori parcheggi “blu” in piazza della “posta”. Salvo poi tornare indietro dopo le veementi proteste di cittadini e turisti. Smontando poi anche l’ipotesi di realizzarne altri (sempre a pagamento) in via della Stazione e in via Alliata. Ci vuole sempre una protesta “forte” da parte dei cittadini affinché questa amministrazione ..... AMMINISTRI nell’interesse pubblico.
Intanto……l’assessore al bilancio GUIDONI afferma che “le disposizioni atte a togliere questa previsione di parcheggi a pagamento sono valide per 12 mesi, l’anno prossimo si vedrà!


Bioedilizia, bioarchitettura, energie rinnovabili


Ci si sciacqua tanto la bocca con queste parolone, ma poi che si fa? Tanto si era detto, da una parte e dall’altra, in campagna elettorale, ma di cose concrete neanche l’ombra.. Sempre nell’ultimo CC il FORUM aveva presentato una proposta per l’individuazione di aree da adibire all’installazione di impianti di energie alternative, e in special modo il fotovoltaico. Anche e soprattutto, secondo gli esempi già realizzati in altre località italiane, di fotovoltaico collettivo. Ovvero realizzare impianti fotovoltaici in aree assolutamente non produttive, quali i tetti di capannoni della Zona industriale e artigianale e degli spazi marginali interclusi, attraverso la partecipazione delle persone, con quote tipiche dell’azionariato popolare. Permettendo così, anche a chi non può installarli (chi sta in condominio ad esempio, o per chi la spesa totale sarebbe stata troppo elevata) di beneficiare di tali possibilità, potendo investire (perché nel tempo avrebbe un sicuro ritorno) anch’egli nelle energie rinnovabili. Proposta rigettata dall’amministrazione rimandando il tutto all’adozione del piano strutturale in discussione, quindi fino ad almeno metà del 2011.


Asilo nido

L’asilo nido deve diventare un servizio universale, disponibile per chiunque abbia bisogno. Vogliamo rafforzarlo, puntando ad azzerare le liste di attesa e sperimentando nuovi servizi come quello del micronido o del nido domiciliare.
L’obiettivo è rendere i servizi all’infanzia più flessibili, per venire incontro alle esigenze delle famiglie, allungando i tempi di apertura durante il giorno e nei periodi estivi, consolidando anche l’ottima esperienza del nido estivo e dei campi solari.


Questo è quello che testualmente si legge nel programma elettorale della lista che ha vinto le elezioni del 2009. Belle parole, bei propositi, ma quanto rispettati?
Il cardine della critica sta nel servizio di nido estivo per l'anno 2010, ben lungi dal rispettare il proposito dell'azzeramento delle liste di attesa che, sebbene riferito al servizio “invernale”, nulla osta affinché non venga esteso anche a quello estivo.
Facciamo un passo indietro. Per l'asilo nido estivo nell'anno 2009, anno di elezioni, venne presa la decisione di ammettere i bambini di tutte le famiglie che avessero fatto richiesta.
Quest'anno la musica era un po' cambiata e aggrappandosi a delle lamentele sul servizio dell'anno scorso, adducendo giustificazioni per dei lavori da fare alla Scuola Materna (sede del Nido Estivo dell'anno precedente) e quindi quest'anno le attività si sarebbero spostate al Nido “lo Scarabocchio” che però è una struttura che ha un certo limite di capienza, rincarando con il fatto che il budget previsto per il servizio copriva solo per arrivare ad un certo numero di bambini, la lista d'attesa era tutt'altro che azzerata. Rimanevano fuori dalla graduatoria un sostanzioso numero di famiglie i cui bambini avevano già frequentato sia il nido estivo dell'anno precedente che l'asilo nido dell'anno in corso.
Grazie anche all'intervento di queste famiglie alla fine è stato ottenuto (mediando con i Tecnici comunali e l’assessore alla pubblica istruzione e vicesindaco CAMERINI) di accettare tutte le richieste presentate anche se, visto che dovevano essere aperte due strutture, doveva essere fatta un'integrazione dell'offerta da parte della cooperativa appaltatrice per coprire questi nuovi costi e questa variazione di budget doveva essere approvata dalla Giunta.
Fin qui la cronaca. Fermandosi qui sarebbe comunque apprezzabile il comportamento dell'Amministrazione che ha accolto delle lamentele cercando una soluzione che accontentasse tutti.
Il giudizio sulla loro lungimiranza però è un po' diverso se valutato alla luce di due ulteriori cose. La prima è che tutto questo è avvenuto i primi di Maggio, dopo le graduatorie. Quindi dopo che era un po' che le domande di ammissione venivano consegnate. Il Forum di Centrosinistra due mesi prima, a inizio Marzo, in fase di approvazione di bilancio preventivo, presentava un emendamento, puntualmente bocciato, che in una sua parte riportava testualmente:

Cap 22214 “Spese asilo nido estivo”
+12.500€ (messe a preventivo dal comune)

"Si propone di aumentare lo stanziamento per il 2010 a quota 77.500€ in modo da coprire una maggiore spesa contribuendo maggiormente ad un servizio importante per molte famiglie. L’attuale documento PEG prevede una riduzione di oltre 4.000€ rispetto all’anno 2009 (69.383 diminuito a 65.000 nel 2010)."

Probabilmente, preparandosi un po' meglio, facendo una stima delle possibili domande basandosi sull'anno precedente e sui frequentanti dei servizi invernali in corso, il problema economico poteva essere ampiamente prevenuto, visto che era stato anche affrontato in sede di bilancio, senza dover poi dare l'impressione di andare a raschiare il fondo del barile e rispettando il proposito del potenziamento di questi servizi per andare incontro alle famiglie.

La seconda cosa, sta nel fatto che il vicesindaco pochi giorni dopo la “mediazione” avvenuta anche alla presenza di un legale intervenuto a difesa dei diritti di quelle famiglie, si è presentato “minaccioso” alla riunione con i genitori fatta alla Vigilia della partenza del servizio del nido estivo, e rivolgendosi a babbi e mamme che si erano lamentati, ha voluto far presente che ...però così non va bene. Il metodo che era stato utilizzato per ottenere questa cosa non era piaciuto al comune e a lui personalmente. E soprattutto che si era messo il Comune alle strette e questo non andava bene....

Dichiarazioni fatte in una riunione pubblica mentre Camerini ricopriva un ruolo istituzionale…


LA REDAZIONE

lunedì 7 settembre 2009

Scuola: prima campanella....d’allarme?


Continuiamo il nostro viaggio attraverso i consigli comunali di questa legislatura, riportandone i passaggi e i temi più importanti, cercando di fare il più possibile informazione,ma anche commentando ed eventualmente criticando, nel pieno diritto di qualsiasi cittadino, e in special modo di una forza d’opposizione chiamata a vigilare sull’operato dell’Amministrazione.

Come anticipato qualche giorno fa da La NAZIONE, con l’intervento di LERA, e due giorni fa dal TIRRENO, con l’articolo di BERTINI, nell’ultimo consiglio comunale è stata fatta una variazione di bilancio importante: sono stati spostati 240.000 euro da una voce e trasferiti su un’altra dove serviranno per la realizzazione del prolungamento della pista ciclabile fino alla Torraccia.

Al di là del fatto che la pista ciclabile in se possa anche essere una cosa utile e qualificante, riteniamo in prima analisi che questa debba però essere fatta con criteri molto più ponderati di come è stata fatta finora. Perché l’attuale percorso, urbano ed extraurbano, non ci pare corrisponda a criteri di sicurezza e fruibilità che un’opera del genere richiede.

Sarebbe bene, secondo noi, ripensare con un po’ più di calma a questa pista ciclabile, abbozzata troppo in fretta per ottenere punteggio in vista delle certificazioni EMAS, e riprogettarla con più criterio e nel rispetto dei diritti e della sicurezza di tutti. Crediamo che una amministrazione attenta debba fare questo sforzo.

Ma soprattutto, ciò che deve emergere da questo consiglio comunale, è il fatto che i 240.000 euro sottratti da una voce di bilancio, e che magari molti cittadini non sanno, provengono dal fondo di 500.000 euro stanziati per la messa in sicurezza, secondo anche le attuali norme sismiche, delle scuole sanvincenzine.
Si sa, perché era stato annunciato in campagna elettorale, che l’Amministrazione in carica vuole realizzare un nuovo villaggio scolastico: ma mentre aspettiamo che questo sia costruito, le norme sulla sicurezza degli edifici scolastici richiedono interventi NON PROCRASTINABILI, che DEVONO essere fatti. Così come riconosciuto dallo stesso sindaco durante i dibattiti elettorali. Ma allora, se si tolgono fondi destinati alla messa in sicurezza, obbligatoria per legge,delle nostre scuole, chi si prende la responsabilità di garantire l’incolumità dei bambini che dovranno frequentarle? O degli stessi insegnanti?
E noi ci stiamo ponendo, e la rivolgiamo anche a tutti i cittadini, una serie domande: ma San Vincenzo ha davvero bisogno di un nuovo villaggio scolastico, perché quello attuale non è più sufficiente? Non basterebbe mettere a posto gli attuali edifici, che, a parte le "Medie", non sono di vecchia costruzione….?
Inoltre, cosa significherebbe abbattere tutto questo:

- Scuole MEDIE

- Tensostruttura adibita a palestra (da poco realizzata)

- tutta l’area RENAIONE con le elementari che hanno appena 30anni (l’asilo molti di meno)

- la palestra stessa del Renaione

- Le "Fratelli Bandiera"

-........

Sono così inservibili e insufficienti questi edifici? Quanto costerà il nuovo villaggio scolastico? Quanto deriverà dalla eventuale vendita o sfruttabilità delle aree dismesse? Ci sarà quindi un surplus di bilancio da questa operazione? Oppure no?

Per bocca dello stesso sindaco, durante il primo faccia a faccia elettorale, abbiamo saputo che tutta quest’area sarà adibita ad edilizia residenziale: ci pare ovvio che un’area così centrale faccia gola ai costruttori edili, piuttosto che aree edificabili poste più ai margini del nostro paese. Aree in cui però è stato scelto di costruire le scuole...così sarà più facile, per chi non ha la possibilità dell’auto, accompagnare a piedi i bambini a scuola, vero? Per alcuni questa può essere una cosa marginale, ma per molti altri no.

Riprendendo un passaggio significativo del programma BIAGI, leggiamo “continuare con il progetto sicurezza, completando i lavori di manutenzione e risistemazione degli edifici delle scuole attuali, [...] promuovendo l’educazione stradale e la realizzazione dei percorsi sicuri casa-scuola

Infatti…..... si tolgono fondi per la messa in sicurezza delle scuole, si allontanano le scuole dal centro urbano con una ovvia maggiore difficoltà di raggiungimento, oltre alla dilatazione dei tempi per raggiungerle; queste cose non tendono certo verso l’indicazione data di un “percorso sicuro casa-scuola”!

Intanto, ci piacerebbe che i cittadini riflettessero su questi aspetti, che noi abbiamo rilevato, e che magari a molti altri sono saltati all’occhio. Per ottenere risposte concrete, abbiamo fatto una interrogazione all’amministrazione, che riportiamo per conoscenza QUI, e per la quale abbiamo richiesto risposta scritta. Non appena l’avremo ve la sottoporremo per mantenervi informati sull’argomento, sperando che la via della più stretta e corretta informazione siano cose apprezzate e fruite da più cittadini possibile.

LA REDAZIONE

martedì 25 agosto 2009

ASILO NIDO 2: le necessità trovano risposte?


Un paio di mesi fa, in un post che pubblicammo su questo blog...

( http://forumsanvincenzo.blogspot.com/2009/06/asilo-nido-una-necessita-sempre-piu.html )

...cercammo di porre l’attenzione dell’opinione pubblica, ma ancora di più della nostra amministrazione, sul problema delle liste d’attesa all’asilo nido. Liste d’attesa che da un paio d’anni sono in aumento, con la conseguenza che molte famiglie che tirano avanti lavorando, non hanno la possibilità di “parcheggiare” il proprio piccolo nell’asilo, perché questo non ha posti disponibili.

Dicevamo anche, che dallo scorso anno, il Comune di San Vincenzo aveva approntato una prima soluzione, quella del Micronido, per venire incontro a queste esigenze, ma che questa soluzione, da sola, allo stato attuale delle cose (che a Giugno risultava essere di 22 bambini rimasti fuori dai posti disponibili) non poteva bastare.

Durante il primo consiglio comunale, il sindaco Michele Biagi, al primo punto di dibattito, mise proprio il problema Asilo, esponendo il proprio desiderio di trovare una soluzione o per l’inizio dell’anno scolastico, o al più tardi entro l’ultima parte del 2009.

E’ di questi giorni l’affermazione dell’assessore CAMERINI che il Comune stanzierà fondi per l’erogazione di bonus per quelle famiglie i cui bebè non sono rientrati nei posti per l’asilo, e che dovranno giocoforza ricorrere a servizi di babysitter.

L’articolo apparso sul Tirreno il giorno 21 a firma Cecilia Cecchi, infatti riporta testualmente:

“….Passo avanti sul fronte della qualità, con l’istituzione di un albo educatori. «Sono opportunità in più sul fronte dei servizi per l’infanzia che intende offrire il Comune di San Vincenzo» spiega Fabio Camerini. Delibere in approvazione nel prossimo consiglio, martedì. Una settantina i piccoli “ospitati” tra nido e micronido (in attività solo dallo scorso anno). Prosegue l’assessore alla pubblica istruzione: «Già la Regione assicura un contributo economico a queste famiglie, ma è parziale». «Noi - sottolinea - aggiungeremo un importo per arrivare alla spesa massima, a quanto si spenderebbe per la frequenza di un bambino al nido». Insomma fino alla copertura di 270 euro al mese. Tra i requisiti di questa Mary Poppins domiciliare, che la sua presenza copra almeno cinque giorni alla settimana, per tre ore giornaliere. «Perché - spiega Camerini - è il servizio minimo di un piccino che va al nido o al micronido. Vorremmo equiparare lo stesso tipo di sostegno». Certo conta lo stipendio annuo dei cittadini che vogliono assicurarsi l’aiuto e che non deve superare i 24mila euro. In contemporanea si è pensato di organizzare l’albo degli educatori. «Sarà all’ufficio scuola - prosegue Camerini - Qui è previsto anche un corso di formazione con attività teoriche e pratiche con esame finale per chi vuole iscriversi. Il contributo sarà legato anche alla scelta del personale proprio in questo elenco.”

Cercando di capire l’entità e le caratteristiche di questa proposta, ci pare di poter dire che in gran parte sono cose condivisibili: l’istituzione di un albo educatori con possibilità di diventarlo tramite corsi organizzati ( e crediamo finanziati in toto da contributi regionali o europei, che sono già ampiamente previsti…..) è già di per se una opportunità anche lavorativa. Il bonus di circa 300€ mensili, riteniamo sia congruo con le aspettative, e pienamente rapportabile a quelle che sono le richieste dell’asilo (fra l’altro se giriamo su internet vediamo che altri comuni che hanno istituito tale tipo di bonus, rimangono spesso al di sotto di tale cifra).

Ma su un punto non siamo d’accordo, e su questo vorremo si focalizzasse l’attenzione, perché a nostro parere è davvero importante. Se il vincolo che permetterà l’accesso a tale bonus, è uno stipendio lordo, perchè a quello ci si deve rapportare, inferiore a 24000 euro, ci chiediamo: che tipo di famiglia riuscirà ad accedervi, allora?

Intanto, quale caratteristica ha una famiglia che richiede, con necessità, di mettere un figlio all’asilo? Generalmente si sceglie di usufruire dei servizi del Nido perché lavorano entrambi i genitori, e se essi non sono a casa, il figlio chi lo guarda?

Uno stipendio lordo di 24000 euro corrisponde ad una mensilità netta di 1300 euro circa: ma questa (non in tutti i casi ovviamente) non è già la paga mensile media di una persona? Mettiamo che lavorino in due (appunto) non si supererebbe quella cifra facilmente? Ma poniamoci in un caso peggiore: lo stipendio del capo famiglia è di sole 900€, e la moglie lavora anch’essa per rimpinguare le casse familiari, part-time…….e percepisce 500€ mensili. Non mi pare siano cifre enormi e fuori dalla realtà, ma consentirebbero di superare ampiamente la soglia dei 24000 euro.

Quindi, in caso di necessità, perché non rientrati nei posti liberi al Nido/Micronido, niente bonus!

A chi andrebbe quindi il bonus? A quelle famiglie fortemente disagiate, magari con un solo stipendio molto basso: la madre è sì a casa, e potrebbe badare al figlio, ma se avesse l’opportunità di avere tempo a disposizione da dedicare al lavoro, allora magari potrebbe migliorare il bilancio familiare. Quindi in questo caso si può essere d’accordo con la proposta. Ma come abbiamo visto molte altre famiglie (le più) si troverebbero tagliate fuori da questa proposta.

Chi altro potrà beneficiarne? Quei lavoratori indipendenti che, furbescamente, hanno dichiarato introiti irrisori nella dichiarazione dei redditi: lo abbiamo visto durante lo scorso inverno con le dichiarazioni “strabilianti” di nostri concittadini, che magari hanno ville e 2 SUV, però guadagnano 8000 euro l’anno (fanno 550€ mensili…..)! Tutto a discapito, non solo di quei lavoratori dipendenti che per obbligo dichiarano TUTTO, ma anche di quelle persone oneste che troviamo tra i nostri artigiani locali che lavorano tutto l’anno, barcamenandosi tra una stagione invernale pigra, e una estiva sempre in calo, e poi magari si sentono dire che Tizio che ha due palazzi può usufruire del bonus e lui che ha anche un mutuo sul groppone si deve in sostanza “ciucciare i diti” e frugarsi!

Noi chiediamo che siano meglio discussi e approfonditi i parametri per l’erogazione dei bonus, non fermandosi alla semplice dichiarazione dei redditi(o ISEE che sia). Aspettiamo il consiglio comunale e la completa stesura della proposta per valutarla ancora meglio e ci auguriamo che l’amministrazione non sia sorda ai suggerimenti e alle migliorie che potrebbero pervenirgli da più fronti, specialmente su un problema che tocca così da vicino il Nostro futuro.
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LA REDAZIONE

mercoledì 17 giugno 2009

ASILO NIDO: una necessità sempre più sentita

La società attuale vede sempre più coppie con figli nelle quali chi lavora sono entrambi i coniugi e non solo il classico Padre di Famiglia: la perdita del potere di acquisto, l'aumento dei prezzi dei beni e servizi, le necessità e le voglie ci hanno spinto a questa nuova impronta di economia domestica.
Ovviamente questo ha comportato un disagio: se i figli non sono già in età scolastica si crea il problema di doverli seguire e accudire mentre si è al lavoro.
Incontro a questo problema vengono dunque gli asili nido.
Asilo nido che a San Vincenzo, dallo scorso anno, si trova a dover fronteggiare una richiesta ben superiore alla propria disponibilità di posti.
D'altronde con la crisi economica in atto ormai da mesi, le famiglie in cui si rende necessario lavorare da parte di entrambi i coniugi per far fronte al mutuo, al cibo, alle bollette o alla perdita del lavoro "Principale" sono aumentate.
Già dallo scorso anno, nel comune di San Vincenzo, era stata approntata la soluzione del Micro-nido, per venire incontro a queste esigenze e alla crescente risultante domanda.
Ottima iniziativa, fra l'altro votata dalla totalità del consiglio comunale ma che purtroppo non riesce ancora a soddisfare ben il 40% delle richieste.
E' di questi giorni, infatti, la pubblicazione delle graduatorie degli ammessi al NIDO nell'anno educativo 2009\2010: ancora 22 bimbi rimangono tagliati fuori, quindi con il permanere del disagio di molte famiglie.
La Lista di Michele Biagi, rieletto sindaco di San Vincenzo alle scorse elezioni, riportava nel suo programma di mandato:
"L’asilo nido deve diventare un servizio universale, disponibile per chiunque abbia bisogno. Vogliamo rafforzarlo, puntando ad azzerare le liste di attesa e sperimentando nuovi servizi come quello del micronido o del nido domiciliare. L’obiettivo è rendere i servizi all’infanzia più flessibili, per venire incontro alle esigenze delle famiglie, allungando i tempi di apertura durante il giorno e nei periodi estivi, consolidando anche l’ottima esperienza del nido estivo e dei campi solari."

Esortiamo quindi la Giunta entrante, che di quel programma elettorale sarà esecutore, ad adoperarsi quanto prima per potenziare il servizio ASILO, rispettando le promesse elettorali e confermando le buone intenzioni manifestate nel 2008.
Il FORUM dal canto suo, avendo nel proprio programma, una proposta pressochè identica a quella della lista BIAGI per quanto riguarda l'Asilo Domiciliare, darebbe il suo appoggio ad iniziative in tale direzione, purchè fatte con trasparenza e celerità..........proprio perchè il bisogno è veramente sentito e grava su molti genitori, che sperano in una soluzione pubblica in tempi rapidi.

Riporto per ulteriore informazione, il contenuto della proposta Forum, in modo più dettagliato: l'asilo domiciliare (così chiamato e normato in Italia) ha origine nei paesi nordici dove il nome originale sarebbe "Mamma per mamme".


MAMMA PER MAMME (Tagesmutter)

Una nuova figura professionale che potrebbe risolvere i problemi sia delle mamme in cerca di lavoro che delle donne in cerca di un aiuto.
«Mamma-per-mamme» è una nuova tipologia di servizio che offre l'opportunità di ripensare le case, le competenze di cura, i saperi e le risorse del territorio per una presa in carico condivisa della responsabilità di allevare bambini e bambine. Si tratta di un progetto nato dall'esperienza fatta dal Trentino Alto Adige, e ancor prima dai paesi nordici, con le cosiddette «tagesmutter» o «mamme di giorno», dove mamme con figli propri aprono la loro casa anche a figli di famiglie vicine realizzando, con la necessaria preparazione professionale e adeguatezza di spazi, una risposta seria al crescente bisogno di custodia di bambini piccoli, inseriti in una dimensione familiare.
Quello della custodia dei minori non è un problema da poco : l'Osservatorio regionale per l'infanzia e l'adolescenza di Bassano del Grappa stima che tra asili nido, nidi aziendali e servizi similari, il Veneto raggiunga appena il 20% dei bambini. Al restante 80% ci pensano le mamme stesse e i nonni. Oppure altre mamme: ma sono ancora poche, qui, le sperimentazioni di forme di custodia alternativa come le «tagesmutter». E la situazione nelle altre regioni è similare.
LA FORMAZIONE
La «Mamma-per-mamme» è un adulto che sceglie di accogliere nella propria abitazione un piccolo numero di bambini/e per condividere con loro spazi e tempi, coinvolgendo anche le persone che in quella casa ci vivono, in particolare i figli.
Questa scelta può diventare un lavoro educativo in seguito ad un percorso di formazione di 400 ore, così distribuite: 150 ore di teoria; 100 ore di stage; 150 ore di aggiornamento in servizio (supporto all'avviamento).
Il corso di formazione per diventare «Mamma-per-mamme» è gratuito e approvato : gratuito perché finanziabile con il Fondo sociale europeo. Al termine del percorso verrà rilasciato l'attestato di qualifica riconosciuto sul territorio regionale.
MATERIE, SAPERI, ESPERIENZE
Durante le lezioni teoriche verranno proposte materie relative alla gestione di un piccolo servizio educativo domiciliare: elementi di psicologia dell'età evolutiva, elementi di pedagogia e di psicologia sociale, attività di vita pratica, igiene e pronto soccorso, dietologia e puericultura.
In genere i requisiti per seguire il corso e diventare Tagesmutter sono: sesso femminile, età compresa tra i 21 e i 50 anni, essere interessata ai servizi per l’infanzia, risiedere o avere il domicilio nel comune organizzatore, essere inoccupata o disoccupata e, dettaglio fondamentale, disporre di una casa sufficientemente spaziosa e luminosa per accogliere i bambini da accudire.



Ribadiamo inoltre che occorre riformulare le fasce ISEE in modo da ridistribuire la quota che non copre direttamente il Comune in modo tale che chi ha di più, paghi di più e chi ha meno, abbia facilitazioni. Attualmente le fasce ISEE si fermano a 27.000 € dopo di che, tutti pagano la stessa cifra. Non è logico né socialmente equo.
Ci sono circa 3 mesi per cercare e trovare le risposte più adatte, prima che il prossimo anno educativo abbia inizio: il Forum sarà controllore serio e deciso (compito che deve spettare all'opposizione) affinchè si faccia tutto il possibile da parte dell'amministrazione per dare sollievo a quelle famiglie che ne hanno fatta richiesta, ancor prima del rispetto degli impegni elettorali, perchè i problemi sociali di tutti i giorni devono prescindere dalla contrapposizione politica.
Buon lavoro.


TEPUZZO

mercoledì 12 novembre 2008

La Scuola consiglia

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Affollato il Consiglio Comunale aperto di ieri sulla Scuola.
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Molti i cittadini che hanno preso parte al dibattito con interventi (tutti contrari ai tagli Tremonti Gelmini) che hanno arricchito di contenuti e di esperienza la discussione.
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Occorre però registrare che il fronte dei contrari è tutt'altro che coeso. Se il Sindaco ha aperto il Consiglio dicendo che le proteste di queste settimane hanno già ottenuto alcuni risultati (ma quali?) per poi concludere, dopo le pesanti sollecitazioni sia del gruppo del Forum sia dei cittadini intervenuti, con un sostegno un po’ stentato al referendum abrogativo, l’area socialista, che pure ha basato la campagna elettorale 2008 sulla difesa della scuola pubblica, invita all’ONOREVOLE COMPROMESSO.
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In che cosa possa sostanziarsi “l’onorevole compromesso” nessuno l’ha specificato. L’espressione rimane quindi assai misteriosa: sarà un malizioso riferimento alla quantità di indagati e condannati presenti in Parlamento? Per altri “onorevoli compromessi” in Italia non c’è proprio spazio.
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Mentre una maggioranza schiacciante legifera la cancellazione de facto della scuola pubblica appare incredibile l’idea di scendere a patti. A chi giova una tattica di dialogo e confronto, rilanciata dal PD per bocca di Veltroni e ricordata da Camerini nel suo intervento di ieri? Il Vicesindaco, dopo una lucida analisi dei tagli, si è augurato che l’iniziativa del segretario nazionale PD – che si concretizza nella richiesta del congelamento del provvedimento e riapertura del dialogo con le parti sociali – abbia successo. Da qui le domande: a cosa si mira realmente con questo patteggiamento al ribasso? Cosa si spera d’ottenere?
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È l’impianto della “riforma” che deve essere rigettato nella sua totalità senza esitazioni e tentennamenti perché determina una subalternità della scuola pubblica alla scuola privata, perché favorisce i cittadini abbienti a discapito degli altri, perché ghettizza i figli dei migranti, perché penalizza i diversamente abili, perché si ispira ad un disegno di società classista, razzista e fortemente autoritario, un disegno in sintesi che non può essere emendato.
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L’unica via “onorevole” in questo momento per i partiti che vogliano dimostrare di avere davvero a cuore la Pubblica Istruzione – magari facendo più di un passo indietro dalla riforma Berlinguer – è quella di sostenere la lotta generosa di studenti, insegnati, genitori contro il provvedimento reazionario ed autoritario della Gelmini e viaggiare speditamente verso il referendum abrogativo. Referendum che possiamo e dobbiamo vincere come abbiamo vinto due anni fa quello sulla “riforma” della Costituzione del centrodestra.
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Per indire il referendum bastano le classiche 500.000 firme e/o 5 consigli regionali. Quindi, pur facendo la raccolta di firme anche per motivare e cementare l’opinione pubblica attorno alle ragioni del fronte contrario alla Gelmini, basterebbe che 5 dei 14 Consigli regionali del PD si esprimessero e il referendum sarebbe realtà. Cosa stanno aspettando?
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Allora, ma allora soltanto, con la vittoria del referendum in tasca e la legge 137 abrogata, sarebbe possibile, da una posizione di forza conquistata con la lotta, fare pressione sul governo affinché cessi la scandalosa pratica anticostituzionale dei finanziamenti pubblici alle scuole private e perché nuove risorse vengano investite sulla scuola pubblica di ogni grado per le retribuzioni dei docenti, la stabilizzazione dei precari, l’edilizia scolastica, le attività di laboratorio, la ricerca universitaria …
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Quello diventerebbe un onorevole compromesso o meglio, sarebbe un onorevole modo di fare politica. Il resto è invece uno schifoso tentativo di far sembrare un po’ più dolce l’amaro calice perché, più o meno, pur non potendolo dire apertamente, si condividono molte delle strategie della “riforma”.
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BerN
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A proposito, sarebbe auspicabile che una partecipazione come quella di ieri sera ci fosse, ogni tanto, anche per i Consigli comunali ordinari. Capisco che sia frustrante a seconda di quel che si ascolta, dover mantenere il silenzio, ma gli argomenti in discussione riguardano tutti ed è bene non dare al Consiglio l’impressione che possa deliberare sulle cose di tutti nell’indifferenza generale.
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martedì 21 ottobre 2008

Consiglio di scuola

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Ecco il testo dell'odg sulla riforma Gelmini, depositato già una decina di giorni fa, che verrà discusso nel prossimo Consiglio Comunale.
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Visto il decreto del Ministro Gelmini;
Considerato l'effetto deleterio sulla scuola pubblica;
Date le risorse finanziarie pubbliche destinate alle scuole private;
Cosniderato l'espresso divieto costituzionale (ART 33) di finanziamento alla scuola privata;
Riconosciuta la logica autoritaria della riforma Gelmini come risulta, ad esempio, dalla reitroduzione delle sanzioni punitive della bella scuola prerepubblicana;
Evidenziato che il Governo nazionale tagliado risorse alla scuola pubblica non si pone altri obiettivi che quello di ridurre la spesa senza pensare alle implicazioni di carattere educativo;
Visto l'aumento delle spese militari;
Considerato l'impegno del Governo a soccorrere a suon di miliardi pubblivi i poveri banchieri inciampati nella crisi finanziaria per colpa dei piccoli risparmiatori
Il Consiglio Comunale di San Vincenzo
Riafferma l'importanza primaria del sistema educativo pubblico.
Chiede al Governo che, come previsto dalla Costituzione, l'intero impegno finanziario dello Stato raggiunga la scuola pubblica e non anche gli istituti privati;
Si esprime a favore del reperimento delle risorse necessarie al miglioramento della scuola pubblica sia nella riduzione delle spese militari sia nell'azzeramento del finanziamento, palesemente incostituzionale, della scuola privata.
Promuove e sostiene le iniziative di protesta nei confronti della riforma delineata dal ministro
Invia il presente ordine del giorno al Ministro della Pubblica Istruzione, alle Commissioni parlamentari competenti, al Presidente della REpubblica, al Preseidente el Consiglio dei Ministri.
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Potrete notare che l'odg in questione assume, in alcuni passaggi, le caratteristiche dell'invettiva. Ciò è dovuto all'indignazione che il tema suscita in chi ha scritto il documento.
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Probabilmente l'indignazione (stavolta nei confronti del Forum) ha mosso qualcuno a scrivere il seguente commento che merita di essere portato all'attenzione di tutti
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"E ci sarà anche,purtroppo,chi per altri 5 (V)(cinque)anni si divertirà a scrivere, a scrivere....!!! si fà per dire. Piuttosto a vomitare offese,scempiaggini,stupitaggini,bugie così talmente grosse che addirittura non fanno arrabbiare ma solo ridere.C'è anche chi sostiene che questo vostro blog sia stata unaprecisa terapia del vostro psichiatra. POVEROMO!!!!!!Nonostante gli sforzi enormi non riesce a venire a capo della vostra malattia. Non a ancora capito che per voi c'è solo un posto in manicomio!!! Ce ne fosse uno aperto disposto ad ospitarvi. Ciaoooooooooo. Vi voglio bene perche finche ci sarete voi questa maggioranza può stare tranquilla!!!Farete opposizione a vita. Ciaooooooooooo!"
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Stiino trancuilli i lor signori, che finche ci saremo la maggioranza non a nulla da temere!
Non è che abbiamo trovato un nuovo papabile Ministro dell'istruzione?
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Ber N
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Un ringraziamento sincero a chi commenta. In questo blog è ormai più interessante quello che scrivete voi nei commenti di quello che scrivo io nei post. Sarà un obiettivo da opposizione a vita ma è decisamente un obiettivo raggiunto.
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