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venerdì 3 settembre 2010

Rimigliano: le sorprese non finiscono!



Ancora caldi della riunione su Rimigliano del 01/09 sera (e cogliamo qui l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno voluto e potuto partecipare), su “La Nazione” del 02/09/2010, nella cronaca di Piombino/Val di Cornia leggiamo questo articolo che illustra la valutazione fornita da CNA riguardo al progetto per la Tenuta di Rimigliano, e che qui riportiamo fedelmente:

Rimigliano, la Cna favorevole al progetto per la Tenuta

«VALUTIAMO, nel complesso, positivamente l’attivazione del procedimento per la variante al Regolamento urbanistico della tenuta di Rimigliano». A sostenerlo sono Marco Valtriani, direttore Cna provinciale e il coordinatore Cna Val di Cornia, Emanuela Minelli. «Dopo molti anni si è pervenuti ad una proposta concreta e realizzabile di un intervento che appare equilibrato tra gli aspetti economico-imprenditoriali e di tutela del patrimonio. I contenuti espressi nella proposta hanno ricadute sul settore del turismo, dell’agricoltura e delle costruzioni. Per quanto riguarda il primo aspetto, l’ipotesi di una nuova proposta ricettiva, è da noi valutata positivamente. Ci auguriamo soprattutto che venga traguardato l’obiettivo di un’attività non limitata alla mera stagione balneare, ma che possa offrire occupazione stabile anche per gli altri mesi dell’anno. Per le nostre imprese artigiane, il recupero delle strutture esistenti e le nuove previste, costituisce occasione di lavoro. L’analisi del Piano di Miglioramento Agricolo Ambientale ci convince sull’aspetto della conferma della vocazione del territorio e delle sue tradizioni. Il terzo aspetto, quello più significativo è il recupero degli edifici poderali esistenti e le nuove costruzioni. Questa è sicuramente un’opportunità di lavoro che presuppone una capacità d’intervento tipica delle attività artigiane. Le opportunità edilizie sono gradite in un momento di fortissima crisi del settore; condividiamo l’approccio volto alla qualità dell’intervento e alla sua armonizzazione con il contesto paesaggistico ed ambientale. Sollecitiamo l’amministrazione a procedere nei tempi più brevi possibili al fine di concretizzare le opportunità di lavoro».


Al di là delle considerazioni che ciascuno potrà fare sulle valutazioni dell'intervento e sulla posizione tenuta da CNA, la cosa che ci preme invece portare all'attenzione si intende dopo la lettura di un comunicato giuntoci dal Presidente della Commissione Consiliare Urbanistica Assetto del Territorio del Comune di San Vincenzo che volentieri pubblichiamo integralmente:

“Sono molto contento che alla CNA sia stato mostrato il Piano Aziendale di Miglioramento Agricolo Ambientale. Molto contento e un po’ invidioso visto che quando lo scrivente ha richiesto la documentazione in Comune gli è stato risposto che per lui e per i membri della Commissione Consiliare c’erano soltanto le cinque pagine di Norme Tecniche d’Attuazione. Niente cartografie, niente PAMAA, niente di niente. Quello che non si mostra ai Consiglieri Comunali, si mostra alla CNA. Basta saperlo. D’ora in avanti in qualità di Presidente della Commissione Consiliare urbanistica, mi rivolgerò alla CNA per conoscere la documentazione effettivamente presente.

Intanto i cittadini devono scegliere se accontentarsi delle briciole di una attività edilizia che deturperà la tenuta, rinunciando per sempre ad un vero parco nonché alla spiaggia libera, oppure pretendere dall’Amministrazione un altro piano con il solo recupero dell’esistente finalizzato ad attività ricettive, nessun incremento volumetrico e la rivitalizzazione dell’agricoltura partendo dall’uso degli annessi attualmente presenti nella Tenuta che devono mantenere la loro destinazione d’uso.

Se l’attuale piano verrà realizzato non ci sarà spazio né per la destagionalizzazione né per il mantenimento della spiaggia libera né per l’agricoltura né, tantomeno, per la realizzazione di un vero parco. Questo lo si legge con grande facilità nei documenti che l’Amministrazione ci ha voluto dare, non tanti quanti alla CNA, ma più che sufficienti per capire di quale morte morirà Rimigliano.

Come poi i Consiglieri di Maggioranza si sentano a loro agio sapendo che l’Istituzione che rappresentano viene sbeffeggiata con questa noncuranza da chi prende le decisioni e pretende il voto favorevole senza se, senza ma e senza discussioni, è per me un mistero. Per quanto mi riguarda so che dando le dimissioni dalla Commissione urbanistica farei un favore a molti ma occorrono un chiarimento e delle scuse perché la dignità delle istituzioni e mia personale, non possono essere trascinate nella mota da un comportamento così scorretto e disinvolto.

Nicola Bertini
(Presidente della Commissione Consiliare Urbanistica assetto del territorio)”


La situazione che emerge non è delle più semplici e porta diversi interrogativi:

Se, come dice il Comune, non è stato ancora redatto il PAMAA, allora CNA su cosa ha basato le proprie valutazioni?

Se invece CNA ha effettivamente analizzato il documento fornito dal Comune, per quale motivo questo non è stato consegnato assieme alle Norme Tecniche d'attuazione, in seguito alle richieste ripetutamente fatte da Bertini?

LA REDAZIONE

lunedì 18 gennaio 2010

Una iniziativa di Libertà e Giustizia






Siamo lieti di anticipare, per chi non ne fosse già al corrente, una iniziativa che il Circolo ValdiCornia di Libertà e Giustizia ha organizzato per il giorno 12 FEBBRAIO 2010 .
L’iniziativa prenderà il nome di " LIBERI DI SCEGLIERE IN UNO STATO LAICO"
E vedrà la partecipazione di PEPPINO ENGLARO (padre di Eluana) e IGNAZIO MARINO recentemente candidato alle primarie del PD.
Coordinerà il dibattito, SANDRA BONSANTI , Presidente Nazionale di Libertà e Giustizia
Nell'occasione saranno presentati anche i libri " La vita senza limiti" di Peppino Englaro, Ed. Rizzoli e " Nelle tue mani" di Ignazio Marino, Ed. Einaudi.
Tale evento avverrà in due momenti,il primo a PIOMBINO ORE 17 AL TEATRO METROPOLITAN e il secondo a SAN VINCENZO ORE 21,30 AL TEATRO VERDI
Vogliamo pubblicizzare questo evento per vari motivi.
Uno è perché, al di là delle critiche che abbiamo fatto nell’iter della ristrutturazione del Verdi (critiche fondate come abbiamo visto), ora il Cinema finalmente c’è, è un bene che ci sia, e sarà un bene soprattutto se funzionerà. Quindi perché non aiutare a portarci gente?
Due, perché abbiamo dimostrato di avere una spiccata sensibilità sui temi della "bioetica", visti l’OdG sul Testamento Biologico portato in questa legislatura e la campagna sul referendum abrogativo della legge 40 fatta nella precedente amministrazione, con gli allora DS.
Tre perché crediamo che i personaggi che interverranno siano veramente degni di essere ripagati da un folto e interessato pubblico.
Quattro, perché siamo ben lieti di aiutare una associazione come Libertà e Giustizia che si rende spesso protagonista nell’organizzazione di eventi e manifestazioni a scopo socio-culturale di un certo rilievo: ricordiamo volentieri, tra le tante, l’intervento di Marco Travaglio a Piombino, completamente finanziato dalla stessa associazione, oppure la Presentazione del libro di Bruno Tinti " La Questione immorale" con intervento dello stesso (Bruno Tinti è collaboratore del Fatto quotidiano).

Sappiamo che nel corso della settimana (o quanto prima) il Comune di San Vincenzo, che deve decidere per il patrocinio dell'iniziativa, farà conoscere l'ufficio per prenotare. Con tutta probabilità, pensiamo, sarà la biblioteca a dare questa possibilità ai cittadini. Appena avremo ulteriori informazioni al riguardo ve le faremo certamente sapere.


LA REDAZIONE

venerdì 9 ottobre 2009

Deleg-AATO sCONSIGLIATO


Il testo unico sugli enti locali (267/2000) dispone che il Sindaco nomini i rappresentanti in enti e società partecipate. È senza alcun dubbio un arbitrio enorme che ha moltiplicato clientelismi ed ha legittimato le spartizioni da manuale Cencelli (QUI) di queste poltrone, spesso molto ben remunerate.
Eppure il testo unico non prevede l’arbitrio assoluto ed incontrastato per il Primo Cittadino. Può infatti nominare Tizio o Caio o Sempronio ma deve attenersi agli indirizzi del Consiglio Comunale. Il fatto che per nominare Piero del Cherico si faccia riferimento ad una delibera del 2006, ovvero del precedente Consiglio Comunale che i Consiglieri in carica non hanno neppure riconfermato (come invece è avvenuto nei Comuni a noi limitrofi), dimostra la considerazione che il Sindaco ha per il Consiglio comunale ed in particolare per i consiglieri della sua maggioranza.
La legge a proposito delle nomine del sindaco nelle società partecipate prevede all’art 50 comma 8 che “Sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio il sindaco e il presidente della provincia provvedono alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del comune e della provincia presso enti, aziende ed istituzioni.”
Secondo noi è quindi grave che una delle undici attribuzioni che la legge assegna in modo esplicito al Consiglio Comunale venga di fatto poi sottratta al Consiglio in carica.
Innanzi tutto il Sindaco non deve e non può fare, di queste nomine, proprio uso e consumo, perché deve seguire gli indirizzi stabiliti dal Consiglio. In secondo luogo la nomina non deve necessariamente essere fatta su base fiduciaria tra i compagni di partito o di Maggioranza. Infatti niente vieta che il Sindaco, per far svolgere una funzione che richiede anche una competenza tecnica, apra una bella gara ad evidenza pubblica perché siano esaminati i curricula dei cittadini interessati a tale incarico. Così fanno alcuni comuni. È a detta di tutti il metodo più serio per scegliere sulla base delle competenze. Al quale poi, purtroppo, molti non si rifanno…..
Un altro problema riguarda la delibera del 2006 richiamata nella nomina di Del Cherico. Ricordiamo infatti che la delibera stabilisce che i gruppi consiliari possano sottoporre al Sindaco dei curricula per aiutarlo nella scelta. Questa formula venne a suo tempo accettata come compromesso tra la via giusta (quella del concorso) e la via antidemocratica e tremendamente sbagliata (il Sindaco che decide personalmente ed univocamente).
Poniamo dunque, a chi legge, un quesito che ci è saltato subito in testa. Il Sindaco ha informato, durante questa legislatura, del diritto che (come abbiamo appena visto) i gruppi consiliari hanno, permettendo loro di esercitarlo?
No. Pertanto, a voler essere onesti, quella delibera non dovrebbe neppure essere citata. Non è sulla base di quanto deliberato dal Consiglio che il Sindaco ha nominato Del Cherico all’AATO 5 acqua. In quanto questo Consiglio e i suoi consiglieri non hanno mai deliberato in tal senso.
Eppure, sempre per il testo unico, al Consiglio spetta di determinare (art 42 punto g) “indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza;”
Nonché, stesso articolo punto m: “definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni, nonché nomina dei rappresentanti del consiglio presso enti, aziende ed istituzioni ad esso espressamente riservata dalla legge.”
Il punto g è ancora più problematico. Sulla base di quali indirizzi per l’AATO 5 acqua Del Cherico svolgerà la propria funzione? Quando dovrà esprimersi su una questione di rilevanza strategica quale sarà la sede della discussione? Cioè, per spiegare ancora meglio, si presenteranno al Consiglio Comunale le linee strategiche per una discussione aperta e solo dopo ci si esprimerà nell’AATO o, come avvenuto sinora il rappresentante farà quel che meglio crede e il Consiglio non ne saprà niente? D’altronde la persona scelta non è né Consigliere, né tantomeno assessore……
Infine, lo vogliamo dire con la sincerità che merita una persona da più parti stimata come Del Chierico, il problema sorge dall’evidenza della natura politica della nomina. Del Cherico è persona degna di stima e rispetto, ma è fin troppo evidente che il Sindaco non lo ha scelto per le sue competenze professionali (se qualcuno sa che ha lavorato per aziende “idrico-idrauliche” lo dica), ma perché è un importante ed influente membro dello stesso partito del primo cittadino, è un dirigente locale del PD a cui, evidentemente, è stato deciso che spettasse la poltrona in AATO.
E questo risulta evidente dal fatto che il Sindaco ha pensato bene di non permettere il dibattito quando ha comunicato al Consiglio Comunale l’avvenuta nomina di Del Cherico.
La sintesi è tutta in questo passaggio. Il Sindaco fa come gli pare e agisce per mantenere gli equilibri tra i partiti della sua coalizione (altro che interesse pubblico) e il Consiglio deve ascoltare quali sono le decisioni prese senza neppure poter intervenire per commentarle. Eppure qualsiasi cosa fosse stata detta in Consiglio, la nomina di Del Cherico sarebbe rimasta. Non si capisce perchè Biagi non lo abbia permesso: temeva forse che qualcuno evidenziasse la natura meramente politica della nomina? I cittadini non sono stupidi e sanno com’è che avvengono certe cose. È una prassi, purtroppo, ormai assodata, non solo a San Vincenzo, della quale non ci si stupisce neanche più, benché sia totalmente sbagliata.
Quindi, secondo noi, quest’atto risulta arrogante e sciocco. Arrogante perché in democrazia chi toglie la parola a chi ha diritto di parlare (anche perché, lo ricordiamo ancora una volta, fa parte dei diritti di quel Consiglio, sulla base dei cui indirizzi si doveva provvedere a nominare Del Cherico), dovrebbe ricevere pubblica sanzione. Quantomeno a livello di giudizio da parte dei suoi concittadini.
Sciocco perché Biagi non ha ancora capito, che è proprio grazie alla denuncia dell’opposizione che il suo potere si corrobora, si rinvigorisce. L’analisi da fare è secondo noi semplice. Èd è anche nostra ferma opinione, che viviamo in un sistema di clientele diffuso e ben radicato che genera consenso per una parte politica (quella al potere). BERLUSCONI insegna da questi punti di vista. Campagne elettorali della sinistra tese a demonizzarlo (o quasi) non lo hanno indebolito, tutt’altro. Se la popolazione inizia a pensare che tale sistema è in crisi e che è anche grazie al merito e non più grazie alla rigida osservanza al volere del capo, che si può ottenere un incarico prestigioso o un posto di lavoro, allora i cittadini torneranno ad esprimere liberamente le loro opinioni senza timori reverenziali.
Sarebbe la fine del “io ti voterei perché dici cose giuste, ma non puoi vincere” ragionamento che implica la convenienza di salire sul carro del vincitore.
Forse però ci sbagliamo. In effetti quando si è trattato di fare così, così si è fatto (basti pensare a Bandini che in consiglio comunale disse candidamente che lo SDI è stato pagato con un posto all’ASIU) emettendo messaggi chiari ed inequivocabili in tal senso.
Oggi non è più necessario. Siamo in un paesino, tutti conosciamo il Sindaco, tutti conosciamo Del Cherico. Il perché della nomina è talmente evidente agli occhi di tutti che non c’è neppure motivo di sottolinearlo. Ma almeno farla secondo le modalità prescritte dagli statuti no?Se sbagliamo interpretazione ci venga pure detto, e magari spiegato convincentemente. Noi cerchiamo solo di capire e di far capire (mettendo chiari riferimenti a Statuti e Atti precedenti) come si è arrivati a certe delibere e certe nomine. Siamo certamente critici su questo punto, ma visti i fatti che abbiamo sopra elencato, e secondo la più semplice logica, come fa a non esserlo un normale cittadino?

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LA REDAZIONE

giovedì 25 giugno 2009

Qui ci pigliano per ir culo!

-Domenica 14 Giugno: si svolge l’iniziativa “Mercatino in corso”, con banchetti e stand in Corso Italia dalla mattina alla sera.

-Giovedì 18 Giugno: sul Tirreno, a firma di Lorenzo Bientinesi, un articolo spiega del successo di pubblico avuto dalla manifestazione organizzata da Confcommercio e Confesercenti, ma anche dai tanti disagi che ha procurato sia per la viabilità e gli accessi,sia per molti commercianti della zona interessata. Si paventa inoltre la mancanza della realizzazione (nella distribuzione logistica dei banchetti) di un passaggio praticabile per i mezzi di soccorso, mancanza anche da attribuire a chi ha firmato l’ordinanza e non solo a chi ha organizzato l’evento.
A margine dell’articolo c’è un piccolo trafiletto che annuncia un volantino di protesta da parte dei commercianti indirizzato guarda caso (!) alle proprie associazioni di categoria e al sindaco in cui si minaccia una serrata dei negozi in caso di ulteriori manifestazioni di questo tipo “Protestiamo contro ogni forma di mercato nel weekend, atteso per lavorare. Grande il disagio economico…..”

-Martedì 23 Giugno: sul Tirreno, a firma sempre di Lorenzo Bientinesi (o almeno credo visto che la firma è L.B.), in un altro articolo, Confcommercio per bocca del proprio presidente SERENA MALFATTI fa sapere che:
Riguardo all’ultimo mercatino in Corso Italia Confcommercio non ha mai dato il suo assenso. La presenza di mercati che vendono merce che si può trovare nei negozi della zona dove il mercato viene fatto, è dannosa per il commercio fisso che noi rappresentiamo e che deve essere tutelato, in un momento difficile come questo. Chiediamo all’amministrazione di richiedere il parere di entrambe le associazioni di categoria per poterne valutare l’opportunità. L’unico mercatino da noi promosso è stato quello pensato per incentivare il lavoro invernale attraverso la presenza di banchi che proponessero merce diversa da quella dei negozianti senza creare concorrenza diretta. Non possiamo che essere contrari ad iniziative così. I mercati non sono negativi in assoluto, ma è necessario trovare il giusto equilibrio e soprattutto il giusto momento, in modo da non creare pericolose situazioni di contrasto.”


Allora, io non sono andato al mercatino perché fuori paese quel giorno, e non posso certo esprimermi sull’organizzazione soprattutto logistica della manifestazione, e mi rimetto all’articolo di Bientinesi ed alle opinioni della gente che c’era.
Ma voglio esprimermi sul resto.
Già giovedì scorso, dall’articolo che leggete sopra, mi era balzata subito agli occhi una discrepanza: da un lato si legge di un evento patrocinato da Confcommercio e Confesercenti e accanto si manifesta un dissenso netto da parte dei commercianti stessi per questo evento! Ma si parlano tra vertici eletti ed elettori\associati oppure è come altre (tante) cose in Italia dove, seppur eletti con metodi democratici, poi chi va al potere fa che cazzo gli pare in barba al mandato ricevuto?
Leggo poi la smentita della signora MALFATTI, presidente di confcommercio……al che mi domando se nel manifesto pubblicitario dell’evento ci fosse un qualche logo che identificasse le associazioni promotrici: vado a vedere (se ne trovano ancora molti sui muri di paese) e vedo che in testa vi sono i loghi di FIVA CONFCOMMERCIO (ramo dei venditori ambulanti della stessa) e di ANVA CONFESERCENTI (ramo dei venditori ambulanti della stessa)! Già qui i dubbi aumentano: che per caso, tra i rappresentati di una associazione che è DENTRO Confcommercio e Confcommercio stessa non si parlano? La risposta me l’hanno data i commercianti stessi che ieri hanno distribuito, tra loro, un volantino di protesta con allegata la richiesta per l’effetuazione dei MERCATINI IN CORSO effettuata il 07 Aprile 2009 e protocollata in Comune 2 giorni dopo. Tale richiesta era firmataria da parte delle 4 associazioni di categoria interessate, ovvero:
FIVA
ANVA
CONFESERCENTI
CONFCOMMERCIO (!)

Immaginate un po’ di chi è la firma in rappresentanza di CONFCOMMERCIO?
Del suo presidente SERENA MALFATTI!
Basta chiedere a qualche commerciante di farsi vedere questo volantino con l’allegato della richiesta e vedrete che questa è la pura verità. Oppure andare in Comune e chiedere la lettura della richiesta in questione.

Quindi, mi domando perché un presidente di associazione dapprima promuove questa iniziativa, e poi a causa delle critiche piovute dagli stessi da lei rappresentati, si precipita a dissociarsi non ricordandosi che carta canta, e che lei davvero non può dissociarsi da qualcosa di cui era fautrice? Fossi nei commercianti iscritti a CONFCOMMERCIO chiederei le dimissioni dei vertici di rappresentanza……….come minimo……
Ma anche CONFESERCENTI non può stare zitta vedendo che la associazione “collega” non ha il coraggio e le responsabilità delle proprie azioni, azioni concordate e portate avanti insieme come in questo caso: comodo lasciare la faccia degli altri in piazza nel momento che piovono critiche, e star lì solo se arrivano elogi o successi.
Ma a questo mondo esistono commercianti e cittadini che si prendono anche la briga d’informarsi di ciò che gli accade intorno, senza prendere tutto per oro colato quello che viene da vertici di Associazioni, di partito o istituzionali, ma verificandone attendibilità e veridicità.
Allora viene anche da chiedersi se il progetto GALLERIA SOTTO LE STELLE patrocinato dalla stessa CONFCOMMERCIO (ampiamente caldeggiato dalla Malfatti) ma con molte critiche da parte dei commercianti stessi, non fosse anch’esso una mala-proposta: lascio a chi legge le congetture del caso, che alla luce di questi ultimi fatti direi che sono quantomeno ammissibili nella testa della gente.
La stessa gente che leggendo il Tirreno non può che farsi domande del tipo “Ma sono stupido io, lo è il giornalista, oppure qui c’è qualcosa che non quadra?”.

Mi aspetto, come in stile Papi-Silvio, una prossima smentita da parte di MALFATTI , tipo…….”io non ho mai detto quelle cose, è il giornalista che ha travisato”.

Ecco perché mi sento di dire che qui ci pigliano per ir culo!


TEPUZZO

mercoledì 3 giugno 2009

MANTENERE LA CALMA

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Non diffondiamo più il volantino con il grafico che rendeva ai cittadini comprensibile e subito visibile, lo spostamento da una coalizione all'altra di personaggi pubblici che hanno rappresentato le istituzioni in un recente passato o che le rappresentano oggi.
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Ci è stato espressamente e calorosamente richiesto dalla lista civica, al punto che un sostenitore della stessa ha inveito in mezzo alla zona blu contro alcuni attivisti del Forum del Centrosinistra minacciandoli di querela.
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Episodi inqualificabili che non devono ripetersi. Noi ci chiediamo che cosa di nuovo o di sconosciuto ai più ci fosse scritto su quel volantino, ci chiediamo se sia ancora possibile e permesso fare un po' di informazione in questo paese senza essere minacciati di querela con conseguente trafila giudiziaria pluriennale, ci chiediamo come mai, se davvero non si voleva essere in vista, si sia partecipato al lancio della Lista stessa in alcuni casi con tanto di nomi e foto sui giornali locali, ci chiediamo che cosa ci sia scritto di diverso nel volantino da quanto comparso sulla stampa un paio di settimane fa (tutte cose mai smentite), ci chiediamo se sia possibile dire chiaramente ai cittadini quali personaggi pubblici, ex amministratori, sostengono le varie liste o meglio da chi sono sostenute le liste in campo, ci chiediamo molto e molto altro.
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Naturalmente, visto che questo è stato uno degli argomenti sostenuti, ci rammarichiamo se le sensibilità individuali di alcuni sono state turbate dal volantino in questione. Credevamo di non offendere assolutamente nessuno ed è del tutto evidente che l'affermazione per cui noi del Forum del Centrosinistra ci impegniamo in una politica libera da traformismi e voltafaccia è un'affermazione di principio che rivendichiamo e che non si riferisce a nessuno in particolare ma ad un contesto politico che vede spostamenti frequenti e repentini di importanti personaggi pubblici. Se qualcuno poi se la sente cucita addosso, significa che ha maturato alcuni dubbi sul suo percorso politico.
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Precisiamo infine che tutto è legittimo e tutto è rispettabile. Voglio però dire che in quest'epoca di grande confusione e spaesamento ciò che più è rispettabile è la trasparenza nei confronti degli elettori.
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BerN
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mercoledì 13 maggio 2009

FANTASIA TATTICA

Mentre il mistero avvolge il programma del Biagi, quello del Lera è sfortunatamente visionabile da chiunque.

Come forza di cambiamento "San Vincenzo per tutti" è piuttosto conformista sia nella forma che nel contenuto e i nostri lettori più attenti hanno già cominciato ad analizzare. Bella, molto bella quella delle case a Rimigliano (di qualità s'intende). Sviluppo, crescita, qualità ...
Alternativi a Biagi a badilate.
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Ma molto più interessante è capire quale fine e democratica "tattica" politica sia quella di segretare il programma. Nella mia infinita ingenuità, credevo che una forza politica dovesse andar fiera delle sue proposte e dunque aspirasse a farle conoscere il prima possibile ai cittadini. Evidentemente non sono un abile tattico.
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Però anche noi cerchiamo di non galoppare troppo con la fantasia. Chi ha scritto che Biagi vuole attaccarmi sui punti deboli del programma fa un errore di valutazione enorme. Il nostro programma elettorale, che invito tutti a scaricare (due post più sotto), è frutto di una elaborazione partecipata in assemblee pubbliche, recepisce le istanze dei cittadini e prende le mosse da un'analisi approfondita del contesto economico e sociale in cui viviamo.
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Non voglio dire che sia inattaccabile, per carità. Dico che è un buon lavoro se si prescinde per un attimo dalla valutazione di merito.
Che sia inattaccabile lo dice invece l'ultimo commento al post precedente. Registriamo questa opinione anche se mi pare un po' troppo generosa nei nostri confronti.
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La "tattica" di segretare il programma non può essere destinata a limitare eventuali danni al confronto pubblico. Biagi ha "programmato" per cinque anni quindi la sua impostazione amministrativa la conosciamo bene, e dopo gli articoli di Asor Rosa, Manfellotto e Salvatore Settis, la conosce tutt'Italia.
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Prendiamo semplicemente atto che, un candidato alla carica di Sindaco del nostro Comune nonché Sindaco in carica, ritiene che rimpiattare il documento in cui dovrebbe raccontare ai cittadini come vuol amministrare il Comune nei prossimi cinque anni, sia logico nell'ambito di una "tattica" politica predefinita.
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Bella concezione democratica, complimenti.
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BerN
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sabato 28 febbraio 2009

SINISTRI PRESAGI?

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Buona la partecipazione all'iniziativa sul Programma di ieri sera. Numerosi gli interventi tutti determinati e costruttivi.
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In un momento di grande sfiducia (assolutamente comprensibile) della cittadinanza nei confronti della politica, l'esperienza che sta portando avanti il Forum del centrosinistra può rappresentare una boccata d'ossigeno.
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Forse è per questo motivo che la maggioranza di cosiddetto "centrosinsitra" ha serrato le fila incassando l'entusiastico appoggio dei "COMUNISTI ITALIANI" -evidentemente soddisfatti dalla privatizzazione di spiagge, servizi, porto o dalla vendita del palazzo comunale- e dei SOCIALISTI che appoggiano già ora la maggioranza attraverso l'apporto del Consigliere Comunale Massimo Nannelli.
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Dunque non è difficile capire perché poi i cittadini siano sempre più desolati da certa politica. Il Forum del Centrosinistra si propone di farvi scrivere, nel rispetto del manifesto etico politico che trovate più sotto in questo blog, il programma per la prossima amministrazione.
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Entro breve metteremo anche su questo sito la traccia con le aree di lavoro in modo da poter ricevere anche contributi informatici.
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Le formazioni circondariali di soggetti nuovi di persone provenienti dal Sindacato o da alcuni partiti, che danno il loro appoggio alle Amminstrazioni sono segnali chiari di debolezza delle attuali maggioranze travolte dalla questione etica e impossibilitate ad elaborare una risposta credibile alla crisi economica.
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Avanti dunque, il lavoro da fare è molto, ma i nostri avversari versano in condizioni assai peggiori delle nostre.
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BerN
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giovedì 12 febbraio 2009

Una modesta commissione per risolvere la crisi in atto

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Capitolo I
Sul come chi scrive abbia preso parte al gran galà della barzelletta
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Come capogruppo, sono invitato a tutte le commissioni consiliari ed è stato per me sommo diletto e piacere partecipare alla commissione bilancio di lunedì. Peccato che nell’aula multimediale, nonostante la commissione si riunisca in sedute pubbliche, non ci fossero nessuno ad assaporare i passaggi salienti. Con i nostri modesti mezzi cerchiamo di riassumerla.
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Essendoci la crisi economica l’Amministrazione non ha chiuso il bilancio che è stato lasciato in sospeso in attesa di precisare le misure anticrisi su cui, si è detto, si ascolteranno le istanze delle minoranze. Le minoranze presenti ero io: presenti Bandini, Corzani, Nannelli e me. Dunque le minoranze c’est moi nel caso in questione. Ma la maggioranza non aspetta le proposte dell’opposizione, ha la sua linea.
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Capitolo II
Sul come la maggioranza abbia lo intendimento di sensibilizzare …
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Innanzi tutto, per facilitare le imprese che si sentono richiedere indietro i soldi dei finanziamenti dalle banche ossessionate dal rischio insolvenza, la maggioranza pensa di fare un’assemblea pubblica. Una bella assemblea in cui convengano imprenditori in difficoltà e banche per, cito a memoria, sensibilizzare le banche affinché non chiedano i soldi indietro.
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Per quanto riguarda le famiglie c’è l’aumento della fascia d’esenzione dal pagamento dell’asilo da 7.500 a 8.000 di ISEE. Più un adeguamento all’inflazione che non una misura anticrisi. Ma non temete e reggetevi forte. Ci sarà un fondo straordinario per la crisi di ben … 10.000€.
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10.000€, per chi si fosse distratto, sono un ventiseiesimo di quanto il comune ha pagato la variante al Piano Strutturale per Rimigliano, sono un ottantesimo di quanto il comune ha speso per rifare i bagni e le staccionate nella fascia a mare di Rimigliano e gli esempi si sprecherebbero.
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Capitolo III
Sul come la minoranza (me) abbia speso, anzi investito, lo proprio fiato per sensibilizzare la maggioranza.
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È stato inutile tentare di proporre che il comune agisse anziché (o almeno oltre che) per “sensibilizzare” le banche, per aiutare cittadini e imprese sulle leve che gli competono a partire da acqua e TIA. Ho ricordato la richiesta di cinque anni di arretrati della TARSU-TIA alle attività artigianali e il pagamento dello smaltimento dei rifiuti esteso sui veri annessi agricoli. Lì il Comune può intervenire – tramite l’ASIU. M’è stato risposto che molti annessi agricoli sono villette (e chi doveva controllare? E perché far pagare chi fa agricoltura davvero?) e che le attività artigianali possono chiedere la rateizzazione.
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Entusiasta per tanta sensibilità, ho proseguito nel tentativo di “sensibilizzare” l’Amministrazione. Cosa più ardua assai che non sensibilizzare le banche: alla seconda proposta che era la semplice riproposizione di un fondo per l’acqua in modo da poter intervenire come Comune sulle bollette degli utenti in difficoltà, la risposta è stata di quelle sensazionali: non si può fare. Con tanti saluti a Obama e all’Obama de noartri.
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Eppure dopo breve discussione è emerso che per farlo basta volerlo ma per volerlo, cittadini, occorre sensibilizzare l’Amministrazione altro che le banche! Infine l’ultima parte.
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CAPITOLO IV
Sul come la minoranza abbia deciso che era stata presa in giro più che abbastanza ed abbia approfittato dell’unico reale spiraglio lasciato dalla maggioranza.
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La successiva proposta è un nostro cavallo di battaglia che riproponiamo ad ogni bilancio. L’aumento della fascia di esenzione per l’asilo è una misura importante ma sarebbe il caso, finalmente, che chi ha di più pagasse di più l’asilo e chi ha di meno pagasse di meno. Demagogia?
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Esistono le fasce di isee sulla base delle quali si determina la tariffa da corrispondere al comune che copre direttamente più del 70% dei costi. Quel neppure 30% è distribuito sulle varie fasce di isee in modo tale che fino a 27.000 circa (il dato non è di quest’anno) si ha uno sconto, poi si paga tariffa intera. Perché chi ha un isee di 27.000 deve pagare quanto chi ha un isee di 70.000?
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Proposta (alla faccia di chi non fa proposte!): rimodulare le fasce isee in modo tale da ridistribuire il peso del costo del servizio penalizzando gli alti redditi a vantaggio dei redditi medi e bassi. Dopo aver tentato un ridicolo “non si può fare” caduto dopo una seconda spiegazione, la maggioranza ha cominciato a cantilenare uno sfottò secondo cui io avrei voluto aumentare le tariffe a danno dei cittadini.
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Chiaro le vorrei aumentare le tariffe per chi ha un isee di 70.000 perché solo così si potranno ridurre notevolmente le rette a chi ha un isee di 15.000 o 20.000 (accompagnando il tutto da controlli antievasione)… ma provate a spiegarlo in commissione alla sensibile maggioranza sensibilizzatrice.
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Impossibile. Unica via, unico spiraglio lasciato dalla maggioranza, la porta d’uscita nel parcheggio O. Mischi. Quando la maggioranza chiude una finestra alla minoranza non rimane che imboccare il portone.

BerN

domenica 26 ottobre 2008

ASCIATZIONI ASSOCIATE

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Dunque riassumiamo gli eventi e vediamo se qualcuno sa venire a capo della questione.
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Alcuni mesi or sono l’Amministrazione, per favorire una maggior SINERGIA (parolina magica dell’era Biagi) tra le associazioni, organizza un pachidermico comitato, diretta emanazione del Comune, di cui il Sindaco indica un triumvirato dirigente che può rimuovere a piacimento e che si occuperà un po’ di tutto.
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I contributi il Comune li darà prioritariamente alle associazioni confluite nel Comitato, poi – forse – agli altri. Tale organismo non può avere soci per scelta della stessa amministrazione che prima li prevede nel regolamento poi, all’ultimo tuffo, li fa sparire in commissione.
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Per fare ‘sta cosa qui viene sciolto “manu militari” il vecchio Comitato Gemellaggi che più o meno funzionava così:
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Presidente nominato dal Sindaco
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Gruppi consiliari soci di diritto
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I cittadini possono diventare SOCI del Comitato
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Nel corso della sua breve vita il super Comitato ha collezionato un fallimento dietro l’altro per giungere al coronamento d’avere quattro feste di gemellaggio anziché due. Le Associazioni hanno mantenuto le loro autonomie (legittimamente) e il Comitato Gemellaggi s’è ricostituito in un’Associazione non riconosciuta né accettata dalla maggioranza che ha spinto per un doppione.
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Giovedì in Consiglio ci sarà una modifica al regolamento del Comitato per la valorizzazione di San Vincenzo di questa natura: Comitato che si occuperà di TUTTO, avrà soci, triunviro nominato dal Sindaco che sceglierà altri tre dirigenti, altro dirigente in rappresentanza della Giunta (3+3+1=7) e sei nominati dall’assemblea.
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Democrazia totale, peccato che i soci possano eleggere 6 dirigenti su 13.
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Perché tutto ciò? Perché sciogliere il Comitato gemellaggi sei mesi fa e farne una brutta copia ingigantita oggi?
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Rispondete prego.

BerN
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martedì 21 ottobre 2008

Consiglio di scuola

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Ecco il testo dell'odg sulla riforma Gelmini, depositato già una decina di giorni fa, che verrà discusso nel prossimo Consiglio Comunale.
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Visto il decreto del Ministro Gelmini;
Considerato l'effetto deleterio sulla scuola pubblica;
Date le risorse finanziarie pubbliche destinate alle scuole private;
Cosniderato l'espresso divieto costituzionale (ART 33) di finanziamento alla scuola privata;
Riconosciuta la logica autoritaria della riforma Gelmini come risulta, ad esempio, dalla reitroduzione delle sanzioni punitive della bella scuola prerepubblicana;
Evidenziato che il Governo nazionale tagliado risorse alla scuola pubblica non si pone altri obiettivi che quello di ridurre la spesa senza pensare alle implicazioni di carattere educativo;
Visto l'aumento delle spese militari;
Considerato l'impegno del Governo a soccorrere a suon di miliardi pubblivi i poveri banchieri inciampati nella crisi finanziaria per colpa dei piccoli risparmiatori
Il Consiglio Comunale di San Vincenzo
Riafferma l'importanza primaria del sistema educativo pubblico.
Chiede al Governo che, come previsto dalla Costituzione, l'intero impegno finanziario dello Stato raggiunga la scuola pubblica e non anche gli istituti privati;
Si esprime a favore del reperimento delle risorse necessarie al miglioramento della scuola pubblica sia nella riduzione delle spese militari sia nell'azzeramento del finanziamento, palesemente incostituzionale, della scuola privata.
Promuove e sostiene le iniziative di protesta nei confronti della riforma delineata dal ministro
Invia il presente ordine del giorno al Ministro della Pubblica Istruzione, alle Commissioni parlamentari competenti, al Presidente della REpubblica, al Preseidente el Consiglio dei Ministri.
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Potrete notare che l'odg in questione assume, in alcuni passaggi, le caratteristiche dell'invettiva. Ciò è dovuto all'indignazione che il tema suscita in chi ha scritto il documento.
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Probabilmente l'indignazione (stavolta nei confronti del Forum) ha mosso qualcuno a scrivere il seguente commento che merita di essere portato all'attenzione di tutti
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"E ci sarà anche,purtroppo,chi per altri 5 (V)(cinque)anni si divertirà a scrivere, a scrivere....!!! si fà per dire. Piuttosto a vomitare offese,scempiaggini,stupitaggini,bugie così talmente grosse che addirittura non fanno arrabbiare ma solo ridere.C'è anche chi sostiene che questo vostro blog sia stata unaprecisa terapia del vostro psichiatra. POVEROMO!!!!!!Nonostante gli sforzi enormi non riesce a venire a capo della vostra malattia. Non a ancora capito che per voi c'è solo un posto in manicomio!!! Ce ne fosse uno aperto disposto ad ospitarvi. Ciaoooooooooo. Vi voglio bene perche finche ci sarete voi questa maggioranza può stare tranquilla!!!Farete opposizione a vita. Ciaooooooooooo!"
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Stiino trancuilli i lor signori, che finche ci saremo la maggioranza non a nulla da temere!
Non è che abbiamo trovato un nuovo papabile Ministro dell'istruzione?
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Ber N
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Un ringraziamento sincero a chi commenta. In questo blog è ormai più interessante quello che scrivete voi nei commenti di quello che scrivo io nei post. Sarà un obiettivo da opposizione a vita ma è decisamente un obiettivo raggiunto.
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giovedì 22 maggio 2008

Quaderni dal Consiglio III. Statuto Albertino alias Novaja demoKràzia


Altra perla del Consiglio Comunale di ieri la modifica allo STATUTO. Con i voti della sola maggioranza, l’Amministrazione modifica le regole del funzionamento delle istituzioni inserendosi in un filone di ampia e partecipata democrazia che, d’altra parte, contraddistingue sin dall’insediamento Biagi e i suoi.

Sino ad oggi il Sindaco doveva necessariamente scegliere non più di due assessori tra persone esterne al Consiglio Comunale. Da domani potrà fare quel che diavolo vuole, così come annunciato su questo blog appena una settimana fa.

Il dibattito è stato degno del Consiglio comunale di San Vincenzo con Bandini che ritiene (spero per lui non lo pensi davvero) che tale provvedimento rafforzerà il Consiglio Comunale. L’argomento più convincente e responsabile avanzato dalla maggioranza è che la legge nazionale prevede tale possibilità e quindi, così facendo, non si viola nessuna legge.

Stupendo.

Rincuorati da una simile rassicurazione, possiamo già cominciare a fare previsioni. La prossima amministrazione, se dovesse vincere di nuovo Biagi, che ovviamente sarà ripresentato (un ggiovane che ha lavorato così bene…) la prossima Giunta sarà scelta dal Sindaco a suo piacimento e saranno tutti esterni (gente che nessuno ha mai votato) oppure consiglieri eletti a cui però, contestualmente alla nomina, verranno imposte le dimissioni dal Consiglio Comunale. Il perché è facile da comprendere: se dovessero dimettersi dalla Giunta, non avrebbero la possibilità di “infastidire” il Sindaco con la loro presenza in Consiglio Comunale. Dunque una Giunta meramente esecutrice della volontà del Sindaco e un Consiglio (presieduto dal Sindaco) sempre più inutile strumento di ratifica delle scelte prese non più dalla Giunta (6 persone) ma dal Primo (e unico) cittadino.

L’unica speranza è che non vinca Biagi.
Ber N

martedì 13 maggio 2008

Novità: finalmente LIBERO!


Rompo il silenzio (nel Palazzo si dice che rompo ben altro) per darVi la lieta notizia: il nostro Sindaco sarà finalmente libero.

Non mi si fraintenda, non che l’abbiano rapito. Semplicemente per ora è stato “costretto” in una gabbia infernale: poteva nominare solo due assessori esterni, ovvero non facenti parte del Consiglio Comunale.

Da domani, se la maggioranza approverà la modifica dello Statuto attualmente in discussione, potrà finalmente fare quel che diavolo vuole.

Abbiamo chiesto perché la maggioranza senta la necessità di modificare lo Statuto in tale direzione. La risposta è stata: è una decisione politica. Ottimo, una decisione politica che mira a risolvere quale problema? L’obiettivo, c’è stato risposto, è quello di lasciare libero il Sindaco.

Discettare sulla parola "libertà" è un po’ troppo in questa sede. Mi limito dunque ad illustrare il “contesto ambientale” in cui matura tale decisione.

La maggioranza Biagi ha avuto ben 12 rimpasti. Ci sono stati (e ci sono) Assessori che si sono dimessi (o sono stati dimessi) dalla Giunta e che, come Consiglieri Comunali, fanno oggi opposizione alla loro ex maggioranza. Pensate che sollievo, che “libertà”, per il Sindaco non averli più tra…

Visto il contesto in cui matura la proposta possiamo concludere che il termine libertà è usato in un’accezione simile a quella degli spot per gli assorbenti.

Anche volendo dimenticare gli ultimi quattro anni di storia sanvincenzina, gioverà evidenziare che:

  • Il Sindaco è un rappresentante, non parliamo della sua libertà personale quindi meno è “libero” dal suo dovere di rappresentanza, meglio è.
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  • Prevedere che tutti gli assessori possano essere "esterni" significa, tra le altre cose, avere un Vicesindaco che nessuno mai ha votato. Infatti mentre i Consiglieri, bene o male, sono votati dai cittadini, gli assessori esterni sono persone pescate a piacere dal Sindaco che li ritiene a suo insindacabile (pardon) giudizio, persone “giuste”.
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  • Infine attribuire maggiore arbitrio a una figura rappresentativa che già nomina e revoca i rappresentanti negli enti partecipati, che già di fatto decide autonomamente la linea politica della propria maggioranza e che controlla e presiede il Consiglio Comunale, è un grave danno per la democrazia.
Talvolta non è facile riprendere il filo del discorso interrotto. Per fortuna Biagi, così affezionato al nostro impegno civico, avanzando di queste ipotesi ci costringe a tornare alla ribalta.

In realtà c’è di più. Oltre a questa proposta arriva Rimigliano, atto definitivo. Per chi non avesse niente di meglio da fare, Mercoledì 21 ore 17:00 dovrebbe tenersi il Consiglio Comunale.

BerN

venerdì 29 febbraio 2008

non MI FIDO DI TE


Ora basta. Spesso pur di non rispondere a domande circostanziate, i Consiglieri Comunali affermano (con pathos) "io mi fido del mio Sindaco". Una direttiva di partito, non mi dimentico del "mi fido di te" che ha sostituito l'internazionale al congresso del PD.

C'è anche qualcuno che vuol vederci chiaro e che non si fida.
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Con le dichiarazioni del Capogruppo sul pagamento dello SDI con un posto in Consiglio d'Amministrazione in ASIU, con lo scioglimento coatto del Comitato Gemellaggi e con l'approvazione della Variante di Rimigliano, l'Amministrazione ha toccato il punto eticamente e politicamente più basso che ci si potesse immaginare.
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Siamo convinti che sia giunto il momento di Istituzionalizzare questa deriva presentando, all'approvazione del Consiglio Comunale una MOZIONE DI SFIDUCIA COSTRUTTIVA. Ecco il testo integrale.
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"Premesso che nella seduta del Consiglio Comunale del 7 febbraio scorso il Capogruppo di Per San Vincenzo Bandini ha affermato che lo SDI è stato pagato con un posto in Consiglio d’amministrazione in ASIU;

Considerato che le nomine dei rappresentanti del Comune nelle società partecipate attiene al Sindaco che esercita tale prerogativa nei limiti e negli indirizzi fissati dal Consiglio Comunale;

Considerato che la nomina del rappresentante in ASIU, per stessa ammissione della maggioranza ha manifestamente risposto a logiche di equilibrio tra partiti politici e non all’interesse pubblico;

Dato che il Sindaco non ha smentito le affermazioni del Capogruppo di maggioranza;

Considerato pertanto che il Sindaco ha usato la prerogativa di un amministratore della cosa pubblica per il raggiungimento di un obiettivo estraneo all’interesse collettivo;

Premesso che questo è solo l’ultimo episodio che qualifica l’azione della Giunta;

Ricordato che nel programma di mandato era precisato che obiettivo dell’Amministrazione era quello di “perseguire serie politiche per il contenimento delle seconde case e delle strutture extra- alberghiere”;

Considerato che con l’approvazione della Variante al Piano Strutturale su Rimigliano è stata prevista l’edificazione di 17.000 mq a fini residenziali che diverranno seconde case;

Considerato che in quattro anni di amministrazione ancora non è stata attuata la previsione di ANPIL (risalente al 1997) per il parco di Rimigliano;

Considerato che con il Piano Particolareggiato della Spiaggia sono stati previsti tre nuovi stabilimenti balneari ed è divenuto “libero attrezzato” l’intero arenile di Rimigliano;

Visto che la costituzione del nuovo “Comitato per la promozione e la valorizzazione di San Vincenzo” e il contestuale scioglimento del Comitato Gemellaggi rappresenta una deriva autoritaria dell’Amministrazione;

Ricordato che durante il dibattito la discussione è stata fortemente condizionata dal comportamento censorio usato dal Capogruppo di maggioranza che ha di fatto impedito la libera espressione del proprio punto di vista da parte di assessori e consiglieri della sua stessa maggioranza;

Visto che l’Amministrazione ha realizzato la nuova viabilità nel centro urbano introducendo elementi di rischio per l’incolumità dei cittadini, senza il minimo coinvolgimento della cittadinanza e senza tenere in considerazione le esigenze del tessuto economico operante nel centro urbano;

Considerato che l’Amministrazione ha proceduto, con grande danno per il patrimonio pubblico, all’alienazione di aree di pregio come quelle adibite a parcheggio pubblico, presso il Garden Club;

Vista l’inadempienza dell’Amministrazione rispetto ai tempi previsti per la realizzazione di numerose opere pubbliche tra cui l’ampliamento della Zona Artigianale che determina gravi danni per gli imprenditori interessati e per l’economia cittadina;

Il Consiglio Comunale

Ai sensi degli artt. 61 e 62 del “Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale”, sfiducia il Sindaco e la Giunta per:

aver esercitato la propria prerogativa discrezionale in contrasto con le finalità sociali di una pubblica amministrazione;

aver escluso la cittadinanza dai processi decisionali;

aver subordinato alle pulsioni speculative la pianificazione del territorio;

aver alienato il patrimonio pubblico con grave danno per la collettività.

venerdì 8 febbraio 2008

Ammucchiata (coatta) asciativa


Perché formare un supercomitato che racchiuda in sé tutte le funzioni associative? Perché occorre più sinergia, maggiore coordinamento. Perché porre questo supercomitato sotto la tutela di tre consiglieri nominati direttamente dal Sindaco che può rimuoverli a piacimento? Risposta del Sindaco: perché devono fare l’interesse del Comune. Perché poi includere nel supercomitato anche le funzioni del Comitato Gemellaggi il cui presidente è già ora nominato dal Sindaco? Risposta del Sindaco: voglio ciò e ciò avrò.

Perché non raccontare prima ai centosettanta soci del Comitato Gemellaggi l’intenzione di sciogliere il Comitato anziché far piovere sull’associazione tale insindacabile decisione? Qui la risposta è più complessa e merita un approfondimento: innanzi tutto il Sindaco ha garantito, a più riprese, che ad essere abrogato è il regolamento e la delibera che fondano il Comitato Gemellaggi, non le persone (!). Ha detto proprio così. Le persone, i soci, non verranno abrogati.

L’abrogazione delle persone è pratica di molte dittature. San Vincenzo è democratica e il Sindaco è del Partito democratico. Un democratico al quadrato il Sindaco. Così democratico che, anche in questo caso, la delibera IMMODIFICABILE è stata presentata alle associazioni a tre giorni dal Consiglio Comunale.
Molti dei presenti all’assemblea hanno bocciato con diversi toni la proposta della maggioranza ma l’Amministrazione è democratica e non si fa fregare: va avanti. Il Supercomitato s’ha da fare e alla svelta. Essendo evidentemente un’operazione politica, crediamo di poter avanzare un’ipotesi sulle ragioni che hanno spinto l’Amministrazione Comunale ad imporre dall’alto e con autorità questi accorpamenti di associazioni, rompendo persino con una parte della propria base elettorale (ricordiamo che i soci del Comitato Gemellaggi hanno appreso dello scioglimento dalla stampa).

Tra un anno e qualche mese si vota. L’Amministrazione misura in tutto il paese i suoi spaventosi fallimenti, a cominciare da spiagge e Porto, proseguendo con la viabilità, l’urbanistica, la politica sociale e associativa.

Tra un anno si vota. Immaginate come sarebbe comodo per un Sindaco avere il pieno ed assoluto controllo di tutte le associazioni del Comune e poter decidere in modo del tutto autoreferenziale a chi, con che modalità e tempi concedere finanziamenti.

Voglio 40 preferenze per tizio dai tuoi associati. Questa è una frase partorita dalla mia galoppante fantasia ma se qualcuno un giorno la pronunciasse? E se qualcuno l’avesse già pronunciata (altrove, non nel nostro democratico Comune beninteso)?

Già adesso si registrano casi di ingerenze politiche nella vita delle associazioni. Nonostante quello che il Sindaco dica è stata ed è anche questa una causa della frammentazione che porta il nostro Comune ad avere sessanta associazioni.

Nell’assemblea del 4 febbraio è stato detto che tale nuovo super comitato risolverebbe il problema della frammentazione delle associazioni. Non è difficile da credere: infatti nel regolamento ci sono paragrafi che incentivano l’adesione al comitato, disincentivano la non adesione al comitato e infine fanno espresso divieto di formare associazioni che si occupino di materie già gestite dal supercomitato.

A chiusura della delibera ci sarebbe stata molto bene la firma di Augusto Pinochet.

Ber N

opera di Lee Durbin

mercoledì 6 febbraio 2008

Rimigliano e La Trippa

Costringere i cittadini ad assistere ad un’iniziativa elettorale del PD viola i diritti fondamentali dell’uomo?

Secondo noi, un pochino, sì. È tale violazione che denunciamo a proposito dell’assemblea tenutasi ieri alla torre dalle 16:30 alle 19:30. L’argomento avrebbe dovuto essere Rimigliano. Invece, dopo la proiezione di filmati dal profondo significato urbanistico e una relazione lunghissima del tecnico, la parola è passata ad un paio di domande dal pubblico (domande che dovevano essere concise, è stato detto), e all’ex segretario della Margherita Guidoni. Poi finalmente all’Assessore Conti.

L’Assessore c’ha spiegato il dovere delle generazioni di lasciare segni sul territorio (per quest’obiettivo siamo un pezzo avanti) e l’iper ambientalista legislazione regionale. Concluso l’intervento dell’assessore il Sindaco ha permesso che, assieme a Conti, che non aveva tempo per sentire le opinioni dei cittadini su quanto da lui esposto, se ne andasse mezza platea -come per un segnale di partito- mortificando anche il lavoro di un altro tecnico incaricato dall’Amministrazione per la redazione della variante al Piano Strutturale su Rimigliano. L’ingegnere s’è ritrovato a parlare con mezza platea e senza neppure il Sindaco, uscito per un quarto d’ora a scortare l’Assessore Regionale.

Insomma, come accadeva per Carosello, dopo Conti tutti a nanna. Tanto una volta ascoltato il vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio La Trippa, non c’è null’altro da dire: le decisioni sono già prese e non c’è tempo da perdere in chiacchiere inutili che fanno perdere al paese il treno dello sviluppo per esercitarsi in sofisticati giochetti da donnicciole come quelli della partecipazione democratica. Un bel messaggio, nuovo e “democratico”, neppur tanto celato tra le righe nell’ennesimo brutto pomeriggio della vita civica sanvincenzina.

Sapevamo che non sarebbe stata un’occasione di partecipazione sulle scelte amministrative circa il futuro di Rimigliano: domani c’è il Consiglio Comunale, l’atto è completo e completamente blindato, inutile fare chiacchiere. Tuttavia non immaginavamo che fosse un’iniziativa di campagna elettorale del Partito Democratico. Non per essere scortese ma il sottoscritto sapendolo, se ne sarebbe tenuto alla larga.

Ber N

Invitiamo TUTTI, ma proprio tutti, ad essere presente al Consiglio Comunale di domani ore 17:00. È molto, ma proprio molto importante.

sabato 26 gennaio 2008

Libera "asciazione"


Oggi su il Tirreno è comparso un altro comunicato stampa del Sindaco che vuol parlare alle associazioni per spiegar loro quanto è meglio se si forma un supercomitato di cui lui (il Sindaco) nomini Presidente e Consiglieri.


Precisiamo ancora una volta che non si tratta di difendere il Presidente del Comitato gemellaggi, si tratta di evitare che il Comune egemonizzi le attività delle "libere associazioni" nominando DIRETTAMENTE il presidente e il Consiglio di un ente che si occuperà di tutto (e che riceverà tutti i finanziamenti).


Il Forum è impaziente di partecipare ed intervenire nell'assemblea del 4 febbraio... Nell'attesa ecco il testo dell'odg presentato per il prossimo Consiglio Comunale.


Oggetto: ipotesi di scioglimento del Comitato Gemellaggi

Visto quanto comparso sulla stampa circa l’intenzione dell’Amministrazione Comunale di “unire” il Comitato Gemellaggi con l’Ente Valorizzazione San Vincenzo;

Considerato quanto appreso dagli Uffici sull’impossibilità di una simile ipotesi;

Considerate le precisazioni ricevute dagli Uffici secondo cui, il Comitato gemellaggi sarebbe in procinto d’essere sciolto e, parallelamente, l’Amministrazione Comunale darebbe vita ad un "super comitato";

Considerato che Presidente e i Consiglieri di detto "super comitato" (come si legge nel comunicato stampa sopra citato) sarebbero nominati direttamente dal Sindaco, e che tale ente comprenderebbe tra le sue funzioni la gestione dei Gemellaggi, la promozione turistica e lo svago;

Considerate tali prospettive gravi ingerenze e limitazioni della politica alla “libera associazione”;

Visto che il Comitato Gemellaggi, in una assemblea ad hoc convocata, ha respinto l’ipotesi annunciata sulla stampa dal Comune;

Considerato che non si percepisce la necessità di sciogliere uno dei comitati più attivi del nostro Comune per formarne un altro dalle competenze troppo vaste e indefinite;

Considerato inaccettabile che si proceda all’accorpamento di tutte le funzioni associative in un solo Comitato controllato direttamente dal Sindaco;

Considerato infine che tale prospettiva in nessun modo può risolvere i problemi finanziari dell’Ente Valorizzazone e che anzi, inglobandone le competenze, ne aggraverebbe la crisi rendendola irreversibile;

Il Consiglio Comunale

Invita l’Amministrazione Comunale a smentire il Comunicato stampa del 4 gennaio

Esprime gratitudine per l’impegno dei 170 soci del Comitato Gemellaggi

Impegna l’Amministrazione Comunale a garantire al Comitato, ed ai tanti cittadini che lo formano, modi e luoghi per proseguire e migliorare la sua attività.

Impegna l’Amministrazione Comunale a discutere preventivamente con i soci del Comitato qualsiasi decisione di rilievo che si voglia assumere a proposito del Comitato stesso.

Ber N

sabato 19 gennaio 2008

Il sacro e il profanato


La Giunta Biagi VENDE ANCHE IL CIMITERO. Basta con i morti pubblici, si passa alla gestione privata.

Andare a inumare il proprio caro sarà esattamente come acquistare un qualsiasi altro servizio e, naturalmente sarà chiesto il pagamento per la prestazione.

L’ennesima privatizzazione di quest’Amministrazione. Manca il personale! Per garantire una gestione decente del cimitero non ci si può che rivolgere al privato, impossibile assumere un dipendente.

Amministrire è un po’ morire (mannaggia alla rima con amministrare)

Come un rullo compressore l’Amministrazione non si ferma davanti a niente e, come al solito, ci tocca sentire la storia che non è possibile assumere. Ma se in un comunicato dello scorso settembre, sul riassetto del personale si dichiarava, con toni trionfali, che erano previste tredici nuove assunzioni!

Effettivamente non era vero, andando a leggere bene i documenti si scopriva che di nuove assunzioni si poteva parlare forse in due casi. Tuttavia le risorse finanziarie per il nuovo dirigente (il QUARTO) e la nuova posizione organizzativa (la QUINTA) sono state trovate. Per un lavoratore al cimitero invece no.

Significa che, anche stavolta, la faccenda è squisitamente politica.

Muto come una tomba

Naturalmente siamo venuti a conoscenza di quest’intenzione dell’Amministrazione attraverso le voci di paese confermate in Comune. Nessuno aveva impostato uno straccio di discussione politica per verificare con le minoranze i progetti tombali.

Naturalmente non c’è nessuna plausibile motivazione da addurre a tale decisione (se si esclude quella pretestuosa della mancanza di personale). Eppure si procede spediti verso l’ennesima esternalizzazione convinti, evidentemente, che il pubblico non funziona e che il privato è bello.

Proprio come per le privatizzazioni di Acqua (giunta Roventini), porto, servizi di pulizia degli edifici comunali, pubblica illuminazione (giunta Biagi) ci racconteranno che il servizio in questione (la custodia e sepoltura dei morti) funziona meglio se sottoposto alle leggi del libero mercato in un contesto di matura concorrenza.

Esternalizziamo la Giunta.

Conviene, prima che ci vendano un omero su e bay al miglior offerente, esternalizzare immediatamente la Giunta. Potremmo esternalizzarli vendendoli a terzi (come la Giunta vuol fare con le ex scuole Fucini), ad esempio potremmo venderli agli Usa che tanto piacciono ai nostri amministratori (sempre che gli USA vogliano comprarli). Siamo anche in tempo di saldi…

Temiamo però che, in quel caso, si solleverebbe un polverone: è l’ora di finirla con la fuga dei cervelli. Così forse conviene cedere in appalto l’amministrazione del Comune ad un soggetto privato, come ad esempio la Sales. Siamo sicuri che qualcuno si accorgerebbe della differenza nelle scelte amministrative?

Ber N

domenica 13 gennaio 2008

"Asciazione" forzata


Il 4 gennaio Il Comune ha diffuso un Comunicato stampa in cui si dichiara l’intenzione di “unire” il Comitato gemellaggi con l’ente valorizzazione.

L’ipotesi è alquanto strampalata per cui ci siamo presi la briga di chiedere delucidazioni in Comune. Le delucidazioni sono giunte e le offriamo anche a voi. L’intenzione dell’Amministrazione è quella di sciogliere il Comitato gemellaggi e di fondare un “super comitato” che includa le competenze del Comitato Gemellaggi, della promozione turistica e dell’intrattenimento e svago. Cioè tutto.

Chi nominerà il presidente e tutto il consiglio di questo super comitato? Il Sindaco. Nel frattempo l’ente valorizzazione San Vincenzo continuerà ad esistere col proprio debito (il Comune non può sciogliere un’associazione privata né può imporle una fusione con chicchessia) ma svuotato completamente di qualsiasi competenza.

Venerdì sera si è tenuta l’assemblea dei soci del Comitato Gemellaggi e i numerosi soci intervenuti hanno bocciato senza appello la proposta del Sindaco con soli tre astensioni su almeno ottanta partecipanti. Abbiamo più volte dissentito sulla gestione dei gemellaggi ma l’idea di sciogliere quest’attiva esperienza associativa appare incomprensibile ed inaccettabile.

Per come c’è stato illustrato dagli Uffici comunali, il progetto non risponde all’interesse pubblico. Casomai sembra l’ennesimo tentativo di avere completamente sotto controllo la vita "asciativa" del nostro Comune. Peraltro ci sarebbe una grandissima fretta di concludere l’operazione: entro gennaio in Consiglio Comunale.

Chiediamo che venga aperta una discussione politica per evitare una soluzione così autoritaria e autolesionista. Quest’intromissione arrogante della politica nell’attività associativa rischia di dissipare un’esperienza che, pur non perfetta, è certamente stata preziosa per il nostro Comune.

Ber N

domenica 11 novembre 2007

UN PARTITO OSPITALE


Ci sono frasi che non si scordano. Ci sono discorsi che non passano di moda ma passano alla storia. Chi potrà dimenticare l’“I have a dream” di Martin Luther King?.

Sicuro di aver ascoltato uno di questi discorsi ieri sera al TGR, ne riporto il testo. Si tratta dell’intervista del neo segretario regionale del PD che, intervistato sulle prospettive del nuovo partito ha affermato che dovrà essere:

“un partito vero che viva fra la gente che sia fatto di gente che… alla quale piace stare insieme. Questa è la storia di questa terra e credo che oggi bisogna fare davvero una cosa nuova, d’altronde nuovo è un termine impegnativo. Bisogna fare una cosa più ospitale nel quale non c’è un confine tra chi è iscritto e chi non lo è, nel quale tutti sono importanti deci… Per decidere si decide tutti, ma è importante anche esserci tutti i giorni… Questo credo sia una chiave di modernità: un partito ospitale."

I miei auguri al Partito Democratico e al suo Segretario Regionale.

Ber N

mercoledì 31 ottobre 2007

Nuova Partecipazione


Respinta la richiesta di Referendum sui fanghi di Bagnoli. Il Partito Democratico si dimostra tale e s'incarta su inesistenti questioni tecniche per escludere la cittadinanza da una scelta di portata enorme. A San Vincenzo invece il referendum non si può fare a prescindere dalle commissioni.
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Ogni Amministrazione nel nostro Paese è abbondantemente democratica. Ogni partito, puntualmente all’approssimarsi delle elezioni, si sciacqua la bocca (si fa i gargarismi e qualcuno persino il clistere) con la famosa partecipazione.

Poi se 4750 persone firmano contro l’arrivo dei Fanghi a Piombino e chiedono il Referendum, si risponde che il fatto che arrivino a Piombino non è di competenza piombinese perché da qualche parte partono. Non è una questione di democrazia né un problema di scarsa partecipazione. È un problema tecnico.

A San Vincenzo il problema tecnico è a monte: nel nostro democratico e partecipativo Statuto Comunale non si può fare il referendum su una sfilza incredibile di argomenti tra cui l’assetto del territorio(!).

A più riprese abbiamo presentato mozioni perché tale incredibile limitazione venisse eliminata. Picche. Oggi discutiamo nel Consiglio Comunale la nostra quarta mozione in tal senso e ogni volta ci viene risposto che non è proprio cosa. Naturalmente non viene fornita una spiegazione razionale. La logica spiegazione è che i nostri democratici Amministratori non vogliono che la cittadinanza si esprima.

Avete votato liberamente? Ve l’avevamo detto cos’avremmo fatto? Col voto c’avete delegato a fare quello che vi avevamo detto? E allora aspettate le prossime elezioni e non rompete i coglioni. Trattasi di un fine sillogismo e di un ragionamento fortemente democratico.

Chi non è d’accordo, peggio per lui.

Ber N