venerdì 29 febbraio 2008

non MI FIDO DI TE


Ora basta. Spesso pur di non rispondere a domande circostanziate, i Consiglieri Comunali affermano (con pathos) "io mi fido del mio Sindaco". Una direttiva di partito, non mi dimentico del "mi fido di te" che ha sostituito l'internazionale al congresso del PD.

C'è anche qualcuno che vuol vederci chiaro e che non si fida.
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Con le dichiarazioni del Capogruppo sul pagamento dello SDI con un posto in Consiglio d'Amministrazione in ASIU, con lo scioglimento coatto del Comitato Gemellaggi e con l'approvazione della Variante di Rimigliano, l'Amministrazione ha toccato il punto eticamente e politicamente più basso che ci si potesse immaginare.
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Siamo convinti che sia giunto il momento di Istituzionalizzare questa deriva presentando, all'approvazione del Consiglio Comunale una MOZIONE DI SFIDUCIA COSTRUTTIVA. Ecco il testo integrale.
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"Premesso che nella seduta del Consiglio Comunale del 7 febbraio scorso il Capogruppo di Per San Vincenzo Bandini ha affermato che lo SDI è stato pagato con un posto in Consiglio d’amministrazione in ASIU;

Considerato che le nomine dei rappresentanti del Comune nelle società partecipate attiene al Sindaco che esercita tale prerogativa nei limiti e negli indirizzi fissati dal Consiglio Comunale;

Considerato che la nomina del rappresentante in ASIU, per stessa ammissione della maggioranza ha manifestamente risposto a logiche di equilibrio tra partiti politici e non all’interesse pubblico;

Dato che il Sindaco non ha smentito le affermazioni del Capogruppo di maggioranza;

Considerato pertanto che il Sindaco ha usato la prerogativa di un amministratore della cosa pubblica per il raggiungimento di un obiettivo estraneo all’interesse collettivo;

Premesso che questo è solo l’ultimo episodio che qualifica l’azione della Giunta;

Ricordato che nel programma di mandato era precisato che obiettivo dell’Amministrazione era quello di “perseguire serie politiche per il contenimento delle seconde case e delle strutture extra- alberghiere”;

Considerato che con l’approvazione della Variante al Piano Strutturale su Rimigliano è stata prevista l’edificazione di 17.000 mq a fini residenziali che diverranno seconde case;

Considerato che in quattro anni di amministrazione ancora non è stata attuata la previsione di ANPIL (risalente al 1997) per il parco di Rimigliano;

Considerato che con il Piano Particolareggiato della Spiaggia sono stati previsti tre nuovi stabilimenti balneari ed è divenuto “libero attrezzato” l’intero arenile di Rimigliano;

Visto che la costituzione del nuovo “Comitato per la promozione e la valorizzazione di San Vincenzo” e il contestuale scioglimento del Comitato Gemellaggi rappresenta una deriva autoritaria dell’Amministrazione;

Ricordato che durante il dibattito la discussione è stata fortemente condizionata dal comportamento censorio usato dal Capogruppo di maggioranza che ha di fatto impedito la libera espressione del proprio punto di vista da parte di assessori e consiglieri della sua stessa maggioranza;

Visto che l’Amministrazione ha realizzato la nuova viabilità nel centro urbano introducendo elementi di rischio per l’incolumità dei cittadini, senza il minimo coinvolgimento della cittadinanza e senza tenere in considerazione le esigenze del tessuto economico operante nel centro urbano;

Considerato che l’Amministrazione ha proceduto, con grande danno per il patrimonio pubblico, all’alienazione di aree di pregio come quelle adibite a parcheggio pubblico, presso il Garden Club;

Vista l’inadempienza dell’Amministrazione rispetto ai tempi previsti per la realizzazione di numerose opere pubbliche tra cui l’ampliamento della Zona Artigianale che determina gravi danni per gli imprenditori interessati e per l’economia cittadina;

Il Consiglio Comunale

Ai sensi degli artt. 61 e 62 del “Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale”, sfiducia il Sindaco e la Giunta per:

aver esercitato la propria prerogativa discrezionale in contrasto con le finalità sociali di una pubblica amministrazione;

aver escluso la cittadinanza dai processi decisionali;

aver subordinato alle pulsioni speculative la pianificazione del territorio;

aver alienato il patrimonio pubblico con grave danno per la collettività.

giovedì 28 febbraio 2008

Ma dove sta la novità?

Il P.S. è nuovo. Il PD addirittura è “il nuovo” modo di governare che avanza. Tra tutte queste novità assistiamo alle polemiche di questi giorni sull’”infortunio di percorso”, così definito dal P.S., occorso al capogruppo della maggioranza al Consiglio comunale di San Vincenzo al quale ero presente.
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Come amministrato non trovo l’episodio preoccupante dal punto di vista della saldezza della coalizione o della “visibilità” di questo o quel partito. Lo trovo preoccupante in quanto conferma, se ce ne fosse bisogno, il senso dell’etica amministrativa di un intero gruppo dirigente.
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A noi che vorremmo dignità di Cittadini, non importa molto della “stabilizzazione del quadro politico”, anzi, nella situazione che ben conosciamo, questa è sinonimo di blindatura del potere e delle scelte politiche.
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A noi che siamo stufi della politica delle pacche sulle spalle, premerebbe molto di più essere rispettati, informati correttamente, invitati con costanza a percorsi partecipativi trasparenti.
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Per noi non c’è differenza nel linguaggio arrogante, da qualunque parte arrivi; siamo stufi di assistere inermi alla “spartizione degli incarichi”. Questo il messaggio che vorrei dare e spero daranno molti cittadini nelle prossime tornate elettorali.
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Francesco Morra

sabato 23 febbraio 2008

Gente, vi si regala Rimigliano!



Lanciarvi nel vuoto legati ad un elastico vi annoia? La roulette russa ormai non vi dà più le stesse emozioni? Il Comune di San Vincenzo pensa a voi.

Leggete, è una sfida la mia, l’articolo su Rimigliano che c’è sul sito del Comune (dall’impaginazione c’è da temere che faccia parte del prossimo giornalino). La Consigliera Comunale del PD di Piombino e segretaria del Sindaco, scrive che è ridotta la previsione dell’albergo e si dimentica che rispetto al vecchio piano ci sono 5.000 mq di nuove edificazioni per fare le seconde case appiccicate ai poderi esistenti.

Questo piano “difficile da sintetizzare senza rischiare di banalizzarne la filosofia” come scrive l’esponente del PD, prevede per la Tenuta questo futuro: 17.000mq di seconde case più un albergo (di 150 posti letto) DI CUI LA SPLENDIDA VARIANTE NON SI PREOCCUPA DI FISSARE UN LIMITE IN METRI QUADRI. Si formeranno nove borghi all’interno della Tenuta e sarà massimizzato l’impatto antropico sulla Tenuta e sulla duna.

Ma non è una questione di volumetrie, afferma senza timori di comparire faziosa l’esponente del PD, in realtà si tratta di mettere al centro del progetto l’agricoltura.

Oltre ad assistere al Consiglio Comunale, mi chiedo umilmente, se l’esponente del PD di Piombino abbia letto la relazione dell’agronomo che correda la Variante. L’esponente del PD di Piombino, quando spera che Rimigliano torni a produrre reddito per San Vincenzo, sa che tipo di agricoltura si prevede a Rimigliano?

Semplice: colza, magari OGM, per fare il biodiesel (si va addirittura oltre ipotizzando che ogni borghetto possa avere un termovalorizzatore per la cacca dei turisti). È del tutto evidente che per coltivare trecento ettari a colza serve una quantità di manodopera (non qualificata) scarsissima. Gli introiti saranno tutti per la proprietà per cui, in effetti, Rimigliano produrrà un bell’introito.

I sanvincenzini perderanno invece un bene collettivo. Peggio per noi. Intanto possiamo stordirci immergendoci in una nuova realtà grazie ai preziosi articoli di Martina Pietrelli che ci racconta di un ANPIL (Area Naturale Protetta d’Interesse Locale) da estendere alla Tenuta essendo oggi confinata alla sola fascia a mare, di nuove edificazioni compatibili con l’ambiente, di alberghi ridotti e filosofie di intervento.

Non volendo risvegliare bruscamente nessuno mi limito a precisare che l’ANPIL nella fascia a mare NON c’è. Chi scrive che la fascia a mare di Rimigliano è tutelata da un ANPIL e quindi che l’Amministrazione ha fatto di una parte di Rimigliano, almeno di una parte, un parco naturale, o non sa di cosa parla (o scrive) o ruzza e non si è accorto che carnevale è finito, o peggio sa di scrivere una cosa inesatta. Su questo argomento abbiamo già scritto un post al quale rimandiamo i cortesi lettori.

Se non siete deboli di cuore, leggete il giornalino del Comune di San Vincenzo. Oppure portatelo da un esorcista di quelli bravi.

Bertini Nicola

venerdì 15 febbraio 2008

PESCAGHIOZZI - Lampioni burloni


Oggi il Comune di San Vincenzo ha partecipato (con tanto di annuncio a mezzo stampa) alla giornata “m’illumino di meno”. Mentre il Sindaco svitava qualche lampadina verso le ore 19:00, il territorio, dalla sua maggioranza urbanizzato, faceva bella mostra di sé fin dagli osservatori su Urano.

Il “Mariva”, l’insediamento che questa Giunta ha realizzato permettendo che fossero più che raddoppiati i volumi previsti da Roventini, ha ripetuto il rito dello scaccia allocco. Infatti nell’ex lecceta la sensibile Amministrazione Biagi ha permesso venissero installati decine e decine di lampioni a palla che, non solo costeggiano le numerose viuzze, ma si sparpagliano in tutto l’ex bosco dunale e retrodunale.

Al “Park Albatros”, la cui ricettività è stata DECUPLICATA e il cui profilo è stato stravolto, non ci sono solo i lampioni a palla, che proiettano più luce in alto (dove non serve) che in basso, ma fanno bella mostra di loro molti faretti (quelli da un 1.500W alla faccia del risparmio energetico) puntati verso l’alto proprio alle chiome dei pini (forse, anche in questo caso con l’obiettivo di spaventare gufi e barbagianni).

Ultimo esempio, ma l’elenco sarebbe assai lungo, i tratti di illuminazione pubblica di recente installazione. All’inizio di Strada San Bartolo ci sono tanti lampioni che l’alternanza tra dì e notte è un ricordo romantico ma in compenso passando da quel tratto di strada i cittadini possono farsi le lastre gratis.

In una nostra interrogazione sull’argomento c’è stato risposto che una delle esigenze che spinge l’amministrazione ad eccedere (lo si riconosce persino con un certo orgoglio) nell’illuminare alcune vie riguarda la necessità di sicurezza. Ovvero si illumina troppo per via dei ladri.

L’argomento è serio, non c’è che dire, tuttavia mi permetto di proporre un criterio di valutazione ad un’Amministrazione così sensibile al risparmio energetico: perché non forniamo una torcia ai ladri che ne facciano richiesta? Se proprio devono essere agevolati nel trovare il buco della serratura, non potremmo almeno agire con razionalità energetica?

La sicurezza si garantisce combattendo l’emarginazione e riducendo le diseguaglianze sociali non facendo le lastre ai passanti. Sono gufi, allocchi, civette e barbagianni ad avere paura della luce, non i ladri.

“Il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me” (Kant). Che la maggioranza non voglia essere osservata dagli astri mentre amministra come sta amministrando? Che la Giunta Biagi preferisca rispondere ai lampioni piuttosto che alle stelle? Il lampione al mercurio sopra di me e la legge morale dentro di me. Non c’è che dire, cambia tutto.

Ber N

mercoledì 13 febbraio 2008

Quaderni dal Consiglio - Amici gassosi

Per lo sviluppo del nostro Paese, non possiamo continuare a ragionare in una logica di contrapposizione. Dobbiamo smetterla di considerare l’imprenditore come avversario del lavoratore ma occorre lavorare insieme per migliorare le cose.

Questo principio di antipolitica, ormai da tempo patrimonio dell’attuale PD, applicato nelle piccole vicende amministrative ha varie declinazioni. Una interessante variazione sul tema ce l’ha offerta il Sindaco rispondendo alla nostra interrogazione sulle bollette del gas.

L’Asa Trade, ha infatti inviato a tutti i gentilissimi clienti delle simpatiche bollette che, forse in una logica che vede azienda e clienti come amici che collaborano alla crescita e allo sviluppo del Paese, richiedono un fortissimo anticipo sui probabili futuri consumi.

Naturalmente il tutto senza dire nulla ai gentilissimi amici clienti (l’azienda ha poi precisato sulla stampa d’aver comunicato il cambiamento di fatturazione sul sito internet!) e ovviamente perché i gentilissimi amici clienti possano pagare in modo più uniforme.

Facendo però le pulci alle motivazioni dell’Asa Trade si inciampa nella necessità dell’azienda di coprire eventuali aumenti del costo del gas con anticipi sui consumi dei gentilissimi amici clienti. Dunque il gestore del gas ha coperto il rischio d’impresa con i soldi dei gentilissimi amici clienti.

È un po’ come se, andando a comprare un sacchetto di patate da 3 euro, ci venisse detto quanto segue: gentilissimo amico cliente mangia tubero, essendo che siccome potrebbe darsi che le patate forse il prossimo anno chissà potrebbe esserci una tremenda siccità in Polonia e carestia in Turchia, allora io ti faccio pagare anche i prossimi tre sacchi che compri, insomma dammi 12 euro, poi si vedrà.

Il Gruppo del Forum aveva presentato un’interrogazione sull’argomento per il precedente consiglio comunale di dicembre. Il Sindaco aveva rimandato (democraticamente perché sì) il punto al consiglio comunale successivo. Ecco dunque che il 7 febbraio la questione delle bollette del gas approda in una discussione pubblica ed istituzionale (cosa che, senza il nostro intervento, non sarebbe accaduta).

La risposta del Sindaco? La più semplice e la meno opportuna: anziché rispondere all’interrogazione, l’ha girata al gestore privato. Il Primo Cittadino ha fatto propria una risposta dell’Asa trade in cui la società (che d’altronde fa il gioco suo) rispolvera le motivazioni già addotte sulla stampa.

Quindi anche la maggioranza crede che il gestore richieda centinaia di euro di anticipo alle famiglie perché è meglio per loro, perché risparmiano e sono tutti più contenti. Insomma cari cittadini e gentilissimi amici clienti se l’amica privata Asa trade vi chiede anticipi incomprensibili pagate più contenti e sereni perché da oggi sapete che lo fa con la benedizione del nostro Sindaco.

Ber N

domenica 10 febbraio 2008

Quaderni dal Consiglio - Nuovo pulito partito democratico


Dunque, compagne e compagni, amici e amiche, camerate e camerati, la nomina all’Asiu, che il Sindaco ha fatto solo ed esclusivamente sulla base della competenza e professionalità del candidato, è stata fatta, secondo Bandini, per PAGARE lo SDI. Mi riservo di credere a Bandini.

La questione morale esiste eccome. Se un esperto esponente politico come l’ex Segretario dei DS di San Vincenzo arriva ad affermare spudoratamente in Consiglio Comunale che lo SDI è stato pagato con la nomina in ASIU, significa che determinati comportamenti, abusi da condannare, appaiono ormai come normalissimi atti pressoché legittimi.

L’ex Segretario dei DS sta per diventare il nuovo segretario del PD di San Vincenzo e, nonostante una così grave dichiarazione, verrà eletto alla guida di questo nuovo soggetto che si propone di modernizzare l’Italia.

Tuttavia non è possibile indugiare troppo sulle responsabilità di Bandini quando le nomine sono competenza del Sindaco. Biagi ha scelto quel candidato, tra l’altro fregandosene dei criteri circa la nomina e la revoca dei rappresentanti del Comune negli enti partecipati, e l’ha scelto non sulla base del curriculum ma perché lo SDI doveva essere pagato.

E per molti non c’è scandalo.

Un suggerimento: un moderno e nuovo partito che sposa il libero mercato come il partito democratico non può prescindere da precise quotazioni dei vari partiti. Lo SDI è costato un posto in Consiglio d’Amministrazione all’ASIU. Ma è stato davvero un affare? C’è stata una serrata trattativa? Non sarebbe meglio istituire un regolare mercato azionario? La Borsa Valori (Valori quelli veri?) dei partiti politici.

Quanto costa questa settimana comprare lo SDI? Dispiace ma le quotazioni sono in aumento conviene tal altro partito è già sceso del 16% sul mercato di Hong Kong. Affrettatevi a pagarlo. Le quotazioni saliranno presto.

Ber N

sabato 9 febbraio 2008

Quaderni dal Consiglio - Il giorno più lungo


Spaventoso Consiglio Comunale giovedì dalle ore 17:00 alle 23:45 senza interruzioni. Spaventoso non nella durata ma nei contenuti espressi dalla maggioranza e negli atti deliberati.

Si è cominciato con la costituzione di un gruppo autonomo “indipendente” formato dal Consigliere Morandini, ex Vicesindaco, che si è da subito tolto diversi sassolini dalla scarpa ed ha apertamente invitato l’Assessore Cecchini ad abbandonare la maggioranza.

Si è andati avanti con la variante al Piano Strutturale per il parco di Rimigliano la cui discussione è durata per un paio d’ore circa. Nulla di nuovo:tutela, valorizzazione, qualità, spiaggia, duna, boschi, asciazioni, sarchiaponi, pane e nutella, marzapane, bio, sostenibile, sostenuto… Ad ascoltare il Sindaco viene il dubbio che l’unica cosa non sostenibile siano i suoi interventi vuoti e retorici.

Venendo al dunque: FAVOREVOLI – Cambiare San Vincenzo (centrodestra), Per San Vincenzo (Partito Democratico, SDI, Comunisti Italiani). ASTENUTI – Gruppo indipendente (Morandini). CONTRARI – Forum del Centrosinistra per San Vincenzo, Noi.

Nonostante l’aiuto del centrodestra su Rimigliano, la maggioranza non ha retto gli interventi puntuali e ben argomentati dei Consiglieri sulla delibera che scioglie di comitato gemellaggi e forma il super comitato fascista. Ecco che, accusato dal Forum, da Michelotti e da Morandini di formare questo comitato per ragioni di equilibri fra partiti, il Capogruppo di Per San Vincenzo, Massimo Bandini, per dimostrare che non c’era bisogno di accontentare nessun partito con la presidenza del futuro Comitato fascista, sbotta “lo SDI è stato pagato con la nomina all’ASIU”.
Nannelli ha piantato in asso il suo gruppo di centrodestra e ha votato con il centrosinistra lo scioglimento del Comitato Gemellaggi. Questo è l'atto più evidente che conferma un avvicinamento ormai avviato da mesi che porterà il candidato Sindaco della destra ad essere il prossimo vicesindaco di Biagi.

Infine i numerosi ordini del giorno e mozioni da noi presentati sono stati bocciati nell’indifferenza della maggioranza che non si prende neppure la briga di aprire il dibattito. In particolare segnaliamo per l’eleganza la risposta dell’assessore ai lavori pubblici Pini ad una domanda integrativa alla nostra mozione sul divieto di sosta a Rimigliano: quando Via della Principessa sarà di proprietà comunale, l’Amministrazione toglierà il divieto di sosta? Risposta: questa domanda può essere oggetto di una prossima interrogazione del Forum.

Quindi ora non vi rispondo, se proprio ci tenete, presentate un’interrogazione ad hoc per il prossimo Consiglio Comunale. Perché nascondersi in questo modo?

Ber N

venerdì 8 febbraio 2008

Ammucchiata (coatta) asciativa


Perché formare un supercomitato che racchiuda in sé tutte le funzioni associative? Perché occorre più sinergia, maggiore coordinamento. Perché porre questo supercomitato sotto la tutela di tre consiglieri nominati direttamente dal Sindaco che può rimuoverli a piacimento? Risposta del Sindaco: perché devono fare l’interesse del Comune. Perché poi includere nel supercomitato anche le funzioni del Comitato Gemellaggi il cui presidente è già ora nominato dal Sindaco? Risposta del Sindaco: voglio ciò e ciò avrò.

Perché non raccontare prima ai centosettanta soci del Comitato Gemellaggi l’intenzione di sciogliere il Comitato anziché far piovere sull’associazione tale insindacabile decisione? Qui la risposta è più complessa e merita un approfondimento: innanzi tutto il Sindaco ha garantito, a più riprese, che ad essere abrogato è il regolamento e la delibera che fondano il Comitato Gemellaggi, non le persone (!). Ha detto proprio così. Le persone, i soci, non verranno abrogati.

L’abrogazione delle persone è pratica di molte dittature. San Vincenzo è democratica e il Sindaco è del Partito democratico. Un democratico al quadrato il Sindaco. Così democratico che, anche in questo caso, la delibera IMMODIFICABILE è stata presentata alle associazioni a tre giorni dal Consiglio Comunale.
Molti dei presenti all’assemblea hanno bocciato con diversi toni la proposta della maggioranza ma l’Amministrazione è democratica e non si fa fregare: va avanti. Il Supercomitato s’ha da fare e alla svelta. Essendo evidentemente un’operazione politica, crediamo di poter avanzare un’ipotesi sulle ragioni che hanno spinto l’Amministrazione Comunale ad imporre dall’alto e con autorità questi accorpamenti di associazioni, rompendo persino con una parte della propria base elettorale (ricordiamo che i soci del Comitato Gemellaggi hanno appreso dello scioglimento dalla stampa).

Tra un anno e qualche mese si vota. L’Amministrazione misura in tutto il paese i suoi spaventosi fallimenti, a cominciare da spiagge e Porto, proseguendo con la viabilità, l’urbanistica, la politica sociale e associativa.

Tra un anno si vota. Immaginate come sarebbe comodo per un Sindaco avere il pieno ed assoluto controllo di tutte le associazioni del Comune e poter decidere in modo del tutto autoreferenziale a chi, con che modalità e tempi concedere finanziamenti.

Voglio 40 preferenze per tizio dai tuoi associati. Questa è una frase partorita dalla mia galoppante fantasia ma se qualcuno un giorno la pronunciasse? E se qualcuno l’avesse già pronunciata (altrove, non nel nostro democratico Comune beninteso)?

Già adesso si registrano casi di ingerenze politiche nella vita delle associazioni. Nonostante quello che il Sindaco dica è stata ed è anche questa una causa della frammentazione che porta il nostro Comune ad avere sessanta associazioni.

Nell’assemblea del 4 febbraio è stato detto che tale nuovo super comitato risolverebbe il problema della frammentazione delle associazioni. Non è difficile da credere: infatti nel regolamento ci sono paragrafi che incentivano l’adesione al comitato, disincentivano la non adesione al comitato e infine fanno espresso divieto di formare associazioni che si occupino di materie già gestite dal supercomitato.

A chiusura della delibera ci sarebbe stata molto bene la firma di Augusto Pinochet.

Ber N

opera di Lee Durbin

mercoledì 6 febbraio 2008

Rimigliano e La Trippa

Costringere i cittadini ad assistere ad un’iniziativa elettorale del PD viola i diritti fondamentali dell’uomo?

Secondo noi, un pochino, sì. È tale violazione che denunciamo a proposito dell’assemblea tenutasi ieri alla torre dalle 16:30 alle 19:30. L’argomento avrebbe dovuto essere Rimigliano. Invece, dopo la proiezione di filmati dal profondo significato urbanistico e una relazione lunghissima del tecnico, la parola è passata ad un paio di domande dal pubblico (domande che dovevano essere concise, è stato detto), e all’ex segretario della Margherita Guidoni. Poi finalmente all’Assessore Conti.

L’Assessore c’ha spiegato il dovere delle generazioni di lasciare segni sul territorio (per quest’obiettivo siamo un pezzo avanti) e l’iper ambientalista legislazione regionale. Concluso l’intervento dell’assessore il Sindaco ha permesso che, assieme a Conti, che non aveva tempo per sentire le opinioni dei cittadini su quanto da lui esposto, se ne andasse mezza platea -come per un segnale di partito- mortificando anche il lavoro di un altro tecnico incaricato dall’Amministrazione per la redazione della variante al Piano Strutturale su Rimigliano. L’ingegnere s’è ritrovato a parlare con mezza platea e senza neppure il Sindaco, uscito per un quarto d’ora a scortare l’Assessore Regionale.

Insomma, come accadeva per Carosello, dopo Conti tutti a nanna. Tanto una volta ascoltato il vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio La Trippa, non c’è null’altro da dire: le decisioni sono già prese e non c’è tempo da perdere in chiacchiere inutili che fanno perdere al paese il treno dello sviluppo per esercitarsi in sofisticati giochetti da donnicciole come quelli della partecipazione democratica. Un bel messaggio, nuovo e “democratico”, neppur tanto celato tra le righe nell’ennesimo brutto pomeriggio della vita civica sanvincenzina.

Sapevamo che non sarebbe stata un’occasione di partecipazione sulle scelte amministrative circa il futuro di Rimigliano: domani c’è il Consiglio Comunale, l’atto è completo e completamente blindato, inutile fare chiacchiere. Tuttavia non immaginavamo che fosse un’iniziativa di campagna elettorale del Partito Democratico. Non per essere scortese ma il sottoscritto sapendolo, se ne sarebbe tenuto alla larga.

Ber N

Invitiamo TUTTI, ma proprio tutti, ad essere presente al Consiglio Comunale di domani ore 17:00. È molto, ma proprio molto importante.