lunedì 28 luglio 2008

Sviati

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Ecco la mozione sulla viabilità presentata per il Consiglio Comunale di DOMANI MATTINA ALLE ORE 9:00 alla Torre.
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Come introduzione posso riferire quanto un assessore ha annunciato in occasione di una commissione consiliare: i blocchetti di cemento alternati saranno ricondotti a unità. Infatti non ci sarebbero stati i soldi per costruire da subito la pista ciclabile con il cordone di cemento omogeneo e sono stati posizionati a intermittenza.

Oggetto: viabilità del centro urbano e realizzazione della pista ciclabile nella sede stradale di Via della Principessa.
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Premesso che è stata preclusa la possibilità di accedere a Corso Italia da Via San Francesco all’altezza di Piazza Grandi;
Considerato che tale modifica alla viabilità comporta un congestionamento del centro urbano e finisce con l’aumentare il traffico anziché diminuirlo;
Ritenuta ingiustificabile la soppressione dello svincolo in questione;
Premesso che, l’Amministrazione ha realizzato una pista ciclabile lungo Via della Principessa che raggiunge il parco di Rimigliano;
Rilevato che, dalla posa delle traversine di cemento che delimitano la pista ciclabile sono già avvenuti numerosi incidenti di una certa rilevanza;
Considerato che la soluzione progettuale scelta non offre garanzie sufficienti per la sicurezza e l’incolumità sia dei ciclisti sia degli automobilisti;
Rilevato infine l’assenza di un percorso di partecipazione o quanto meno d’ascolto della cittadinanza in vista della realizzazione di opere che condizionano in modo consistente la vita di ciascuno;

Il Consiglio Comunale
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Invita l’Amministrazione a ripristinare lo svincolo all’altezza di Piazza Grandi così da decongestionare il centro urbano;
Invita l’Amministrazione a riprogettare la pista ciclabile in oggetto in modo da eliminare gli elementi di pericolosità riscontrati;
Invita l’Amministrazione a riprogettare la pista ciclabile in modo da limitarne l’impatto visivo e da renderla più sicura per automobilisti e ciclisti;
Impegna l’Amministrazione a ricercare ogni incentivo alla cosiddetta mobilità alternativa tenendo comunque presente come principale obiettivo quello dell’incolumità dei cittadini;
Impegna l’Amministrazione nella discussione di un piano complessivo della viabilità;
Impegna l’Amministrazione a porre in atto, nelle future scelte di viabilità, un percorso partecipativo serio in grado di cogliere in anticipo le istanze e le problematiche di cittadini e operatori.
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BerN

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravi.
Se hanno messo i blocchetti ad intermittenza perché non c'erano i soldi come dici tu e avessero davvero aperto al traffico una pista ciclabile incompleta e insicura avrebbero fatto una bella frittata.
Un po' come se io producessi biciclette e siccome mi mancano i soldi allora intanto le produco senza freni e le commercializzo, poi quando c'avrò i soldi i freni li invierò per posta a chi ha comprato le biciclette.

Daniele

Anonimo ha detto...

PISTA CICLABILE...............
Nel commento del 9 giugno avevo lanciato un allarme sulla pista ciclabile a quell’epoca in costruzione. Con la pista ormai completata quel grido di dolore è stato sorpassato da una realtà che neanche la fantasia più perversa avrebbe potuto immaginare.
Ora che la stagione è arrivata ho quindi fatto nell’ultima settimana alcuni collaudi, di cui passo a riferire, lasciando per ultimo il problema più tragico.
Ecco cosa succede a un ciclista medio veloce che DA RIMIGLIANO torna VERSO SAN VINCENZO.

FINO ALL'INGRESSO 1 - la strada è rimasta come prima e quindi ci sono da scansare solo gli idioti che parcheggiano sul lato est della Principessa con la macchina che sporge dalla linea bianca continua anche di un metro. Nonostante la estrema pericolosità di tali soste che obbligano i ciclisti a deviare nel mezzo della strada con il rischio di essere travolti, mai visto, non dico rimuovere con il carro attrezzi, come sarebbe doveroso, ma nemmeno fare una multa……. (sai poi i turisti potrebbero sdegnarsi) Invece d’inverno ai residenti giù multe per le soste in banchina………….. Bella roba.
Un consiglio cattivo… almeno nei casi più criminali, spaccare passando un po’ di specchietti, tanto per educazione stradale (visto che i vigili se ne fregano)

INGRESSO 1, Inizio pista ciclabile – I ciclisti veloci proseguono sulla destra, come loro diritto, ma a loro rischio e pericolo, vista la ristrettezza estrema delle corsie e la mancanza di un limite di velocità adeguato alla ristrettezza della carreggiata (max 50 kmh).
Gli altri che vogliono imboccare la pista ciclabile sulla sinistra devono tagliare tutta la strada, con ovvi pericoli. Ci vorrebbe perlomeno un attraversamento pedonale. Figuriamoci !!
Abbiamo finalmente imboccato la pista ciclabile e ora finalmente possiamo viaggiare tranquilli e beati… Niente di più sbagliato.
Si inizia cercando di far scansare a suon di urli tutti quelli che parcheggiano accanto e usano la pista per depositare comodamente borse. Ombrelloni. Sdraio, frigo, bambini, cani ecc.
Una volta raccolte le salmerie, i gitanti usano la pista come comodo marciapiede per spostarsi in su e giù, ostruendola completamente.
Naturalmente nessun avvertimento chiaro che si tratta di una pista ciclabile e che va lasciata sgombra.
In pratica quasi impossibile pedalare e quel poco, a rischio di collisioni, di vaffanculi, se non di vere e proprie risse.
In più si comincia a incrociare anche ciclisti che vengono dal paese, affiancati per chiacchierare e che non si scansano, quasi stupiti da quegli altri ciclisti che arrivano in contromano. Anche qui urli, improperi, rischio di collisioni.
Un inferno…………………………
Basterebbe una riga centrale di mezzeria e ogni tanto due frecce con il senso di marcia, e tutti capirebbero anche i più idioti, categoria che purtroppo statisticamente sono una notevole massa, e che un funzionario deve tenere sempre in considerazione quando fa un’opera pubblica.

DAL GARDEN IN POI – Masse di pedoni che vanno a Riva degli Etruschi a prendere il giornale o la brioscina, affiancati e voltando le spalle. Urlacci, offese reciproche, urti, fermate obbligate, accidenti e così via, con altri ciclisti che ti incrociano a destra o sinistra come capita.
Bellissimo……
A Riva degli Etruschi le macchine che escono e sono in attesa di entrare sulla Principessa, occupano interamente la pista ciclalbile e, se vuoi passare devi slargare nella sede stradale, rischiando la vita. Altrimenti ti fermi e aspetti anche qualche minuto, facendo gestacci al guidatore che ricambia.
Più in avanti entrando nell’abitato, con decine di strade che si immettono dal mare, tutto si moltiplica per dieci…………
Pedoni rimbecilliti, podisti che trovano più comodo correre sulla pista anziché sul marciapiede, ciclisti affiancati in contromano, macchine che sbucano dal mare e che neanche si sognano di rispettare la pista ciclabile, buche a trappola con le griglie stradali. Un vero e proprio PARADISO DEI CICLISTI………….
(a fare lo stesso percorso ci vuole circa il triplo dell’anno scorso) Grande progresso…………

PER ULTIMO lascio lo scandalo criminale dei BLOCCHETTI di cemento di delimitazione della pista.
Non credo si potesse escogitare qualcosa di più pericoloso al mondo. I motivi:
1)Gialli, messi su riga gialla in modo da renderli poco visibili di giorno e invisibili di notte.
2)Con la coda dell’occhio appare solo una riga gialla continua, che inconsciamente qualcuno può credere si possa anche impunemente schiacciare.
3)In caso di urto accidentale da parte di un ciclista questi farà una rovinosa caduta, quasi certamente nella strada, con rischi mortali.
4)In caso di leggero slargo sulla destra da parte di una macchina, i blocchetti NON LASCIANO SCAMPO. La macchina sfascia immediatamente l’avantreno, e rischia di intraversarsi senza più controllo, con rischi mortali
5)In caso di urto da parte di una macchina i blocchetti di 20 Kg vengono proiettati verso gli eventuali ciclisti con esiti anche mortali.

E pensare che sarebbe bastato installare gli appositi cupolotti catarifrangenti (visibilissimi di notte) smussati, di 3 cm. di altezza, fissati nell’asfalto ogni 50 cm, per assicurare un efficace effetto dissuasorio nei confronti delle automobili.
Le auto quando li pestano vengono subito assoggettate ad un energico e insopportabile scuotimento, ma restano in grado di sterzare e tornare sulla giusta carreggiata, senza sfasciarsi e andare in testacoda.
Oltretutto si sarebbe speso un terzo. Ma soprattutto non ci si troverebbe con un manufatto incomprensibilmente pericoloso, che espone ciclisti ed automobilisti a gravissimi rischi e Comune e funzionari a gravi responsabilità penali e civili.
CHE FOLLIA. pregate per tutti i ciclisti di San Vincenzo !

Anonimo ha detto...

Provvedimenti indispensabili e urgenti:
1)Cordolo continuo monolitico o barriera flessibile catarifrangente.
2) Linea di mezzeria della pista ciclabile con frecce ripetute dipinte in terra di segnalazione dei sensi di marcia.
3) Dall'Euroturist in poi, ulteriore linea di demarcazione con piccola corsia per la marcia dei pedoni, con segnalazioni
4) Dopo la villa Cavalleggeri, segnalazioni ripetute sull'asfalto per gli automobilisti parcheggianti di pista ciclabile da lasciare libera e non ostruire.
5) Avvisi di stop più visibili per chi proviene dalle strade mare, con (Attenzione pista ciclabile a doppio senso - Guarda anche a destra)
6) Passaggio pedonale segnalato e protetto all'inizio ed alla fine della pista ciclabile per gli indispensabili attraversamenti.

Anonimo ha detto...

Ormai la politica di San Vincenzo è diventata uno squallido falansterio!

Anonimo ha detto...

Ma poi in Consiglio Comunale che ha detto il Comune?
Ha dato qualche assicurazione?
Nicola, dacci qualche buoma notizia.