
Tralasciammo qualche mese addietro la descrizione di una delibera di CC sull’UT San Giovanni. La riprendiamo oggi, alla luce degli ultimi avvenimenti e speriamo, nella maniera più comprensibile a tutti, ripercorrendo l’iter di questo delicato atto fin dai primi anni 2000.
-1998: Approvazione Piano Strutturale dove all’interno viene chiaramente detto "duemila metri quadri più 30% se l’intervento viene fatto entro tre anni dall’entrata in vigore del regolamento urbanistico"
-2000: Approvazione Regolamento Urbanistico (Se l’intervento edilizio nella UT San Giovanni viene realizzato entro 3 anni da ora, si può aggiungervi un +30% di metratura in più)
-2003: Amministrazione proroga l’incentivo del 30%. Ma c’era un parere discorde. Un parere della Provincia di Livorno che fa una osservazione e dice,riguardo al 30%, “infine non sembra ammissibile applicare un ampliamento del 30% della SLP – nel 2003 lo dice l’architetto Parigi – visto che la norma permette tale modalità solo se l’intervento di sostituzione edilizia è realizzato entro tre anni dall’entrata in vigore del regolamento urbanistico e questo è entrato in vigore nel marzo 2000, quindi tale opportunità non è applicabile. Mauro Parigi dirigente del Settore 6 della Provincia di Livorno” L’interpretazione data dai tecnici comunali fu che, REALIZZATO era un termine ambiguo e che secondo la loro interpretazione poteva voler dire aver presentato una istanza, un disegno, una INTENZIONE DI, in Comune…..per dedurre come realizzato l’intervento. Questa controdeduzione (rispetto al parere della Provincia) narrava le seguenti parole:” È ammissibile applicare un ampliamento del 30% della SLP, visto che la norma permette tale l’intervento di sostituzione edilizia nelle modalità del piano attuativo approvato e redatto entro tre anni dall’entrata in vigore del regolamento urbanistico e questo è entrato in vigore nel marzo 2000 quindi, tale opportunità non è applicabile” ?????
(Non sono fesserie, avete letto bene, e se non avete capito rileggete bene, e se non capite ancora…….E’ NORMALE!)
-2006: Sulla pressoché identica delibera approvata a Marzo 2010 (che dopo vedremo) si consumarono vari strappi all’interno della maggioranza: una seduta del Consiglio Comunale annullata per mancanza del numero legale(grazie all’abbandono dell’aula dell’allora consigliere di minoranza di destra Massimo Nannelli), un Assessore si allontanò per fatti personali dalla seduta e non votò l’atto, un consigliere si dimise e non venne più per motivi di lavoro…..una delibera che probabilmente faceva paura a molti, anche a causa dell’esposto alla Procura preannunciato e poi inoltrato. Una delibera che intendeva, ancora una volta, estendere il diritto a costruire un +30% su quell’area ben oltre i 3 anni dall’approvazione del Regolamento urbanistico, e ulteriormente rispetto alla proroga data dall’amministrazione nel 2003 (nonostante il parere discorde della Provincia, come visto).
-2010: in data 11 Marzo, viene approvata in consiglio comunale questa nuova Variante al Piano Attuativo di San Giovanni, con cui si concede (nel 2010) di realizzare quel 30% in più nonostante siano trascorsi 10 anni dall’approvazione del Regolamento Urbanistico. Se ripercorrete…..l’intervento doveva essere REALIZZATO entro 3 anni dall’adozione di tale RU……fate le vostre deduzioni, ma….Molti sono i consiglieri nuovi, “vergini” in questo consiglio comunale, e nonostante le rimostranze fatte dalle opposizioni (anche dal Gruppo LERA) e gli avvertimenti a non votare un atto palesemente fuori dalle norme, si è dunque proceduto alla votazione dell’atto, coi voti favorevoli dei consiglieri di Maggioranza, senza che nessuno chiedesse chiarimenti. Eppure le opposizioni avevano messo a disposizione tutti i documenti del caso, anche in Commissione, affinché ci si potesse rendere conto di ciò che si andava a votare. Ricordiamo che in generale, la responsabilità di far passare una delibera in CC è dei consiglieri stessi, e non della Giunta (gli assessori). Durante gli interventi, fu ribadito che l’esposto alla Procura sarebbe stato aggiornato in seguito a questa delibera.
-2010: 01 LUGLIO, i privati “costruttori” chiedono INCREDIBILMENTE di rinunciare a costruire quel 30% in più! Ora, se il privato voleva costruire meno di quanto concessogli, poteva farlo senza passare dal Consiglio Comunale, ma guarda caso si passa dal CC per far passare una delibera che avesse tutti i crismi di legalità e legittimità. In poche parole si è fatto in modo che il privato si accollasse la responsabilità di far rientrare nella legalità questo atto. Alla fine giungendo a ciò che il Forum da 7 anni diceva. Il Privato si trova ad avere promesse da parte dell’amministrazione, di poter costruire TOT, promesse che l’Amministrazione non può mantenere in quanto male interpreta il Piano Strutturale vigente e i RU successivi. E alla fine deve intervenire in primis per “ripulire” ben bene chi quell’atto, fuori dalle norme, l’aveva approvato…. Per lo stesso LERA “è vergognoso venire in Consiglio Comunale per far approvare un atto completamente opposto a quello approvato tre mesi prima. Un atto approvato per totale alzata di mano da tutti i Consiglieri di Maggioranza, senza nessun intervento in merito, né prima né dopo. E’ ora lampante la paura che l’approvazione di un atto di questo tipo genera nei consiglieri e in questa amministrazione: e cioè che quella delibera non fosse buona, non fosse a posto!”
Fate vobis.
LA REDAZIONE