giovedì 15 maggio 2008

MANCA


Pensate a voi. Pensate intensamente a voi, alle vostre vite. Concentratevi sulla qualità delle vostre giornate, in particolare quelle estive, quando San Vincenzo straripa di turisti e sembra spaccarsi come una melagrana matura. Sicuri che non manchi niente?

Immaginate di voler andare al mare con l’aggravante di volerlo fare col vostro ombrellone. È rimasta solo la spiaggia di Rimigliano nel comune di San Vincenzo, così ci andate col mezzo che più vi si confà, ammettiamo l’automobile visto che d’estate, e solo d’estate, è consentita la sosta in Via della Principessa.

Molte sono le auto parcheggiate, proseguite in direzione Piombino. Passate l’incrocio con via del Lago e costeggiate la Tenuta di Rimigliano: campi e pinete.

Manca qualcosa, lo avvertite distintamente. Mancano circa duecentocinquanta miniappartamenti usati come seconde case, manca un’albergo di circa 7.000 metri quadrati. Comunque c’è tempo e sarà cura dell’Amministrazione Biagi colmare questa lacuna. Proseguite per ora.

Non c’è proprio posto, dovete proseguire ancora ed ancora. Di fronte all’incrocio che porta al Park Albatros vedete nel parco di Rimigliano qualcosa di simile ad un polveroso parcheggio. È abusivo ma su questo l’Amministrazione comunale chiude un occhio e l’altro pure, tappa un orecchio e l’altro lo taglia, si cuce la bocca, si tura il naso ...

Parcheggiate dentro il bosco, quasi sulla duna. Siete incerti se la vostra auto si potrà tirar fuori da lì senza problemi. Comunque scendete e vi guardate attorno. Quello dovrebbe essere il parco di Rimigliano. Ovunque auto parcheggiate, persino il pullman della navetta estiva fa manovra nello spiazzo e solleva tonnellate di polvere.

È evidente: manca qualcosa. Manca un punto bar-ristoro. Veramente è proprio lì accanto. Se volete qualcosa dovete camminare per ben cinquanta metri. Uno sforzo notevole, non lo nego, ma c’è di peggio (ad esempio essere consiglieri d’opposizione a San Vincenzo e mantenere i nervi quasi saldi).

Manca un bar ristoro, magari anche un punto che affitti ombrelloni. Manca ma è solo un’istante: quest’attenta Amministrazione vuole colmare la lacuna. La proprietà del Park Albatros ha presentato un’osservazione con cui si richiede la realizzazione di un punto bar. Risponde l’Amministrazione che questa possibilità nella fascia a mare c’è, accomodatevi. In sintesi la FASCIA A MARE è EDIFICABILE.

Non eravamo poi così folli quando mettevamo in guardia, piuttosto inascoltati tanto per cambiare, dal rischio del dilagare dei “servizi” e del cemento nella fascia a mare e dalla trasformazione di un parco naturale in giardinetto pubblico.

Si può fare di più. Manca altro. MANCANO ALTRE STRADE. Non è una metafora. Ancora la proprietà del Park Albatros fa una richiesta semplice: un'altra strada che colleghi il campeggio a Via della Principessa. Citando il leader del governo ombra, l'Amministrazione risponde SE POR FA'.


MERCOLEDì 21 MAGGIO ore 17:00 CONSIGLIO COMUNALE. Sarà discusso anche tutto ciò. Venite ad assistere: sono dell’opinione che una delle cose che manca (per davvero) a San Vincenzo sia la presenza della cittadinanza alle sedute del Consiglio Comunale.

BerN

5 commenti:

Anonimo ha detto...

CHE VERGOGNA! Ma i sanvincenzini dove cazzo sono? E' possibile che solo pochissime persone si interessino e si incazzino profondamente per questo abuso vomitevole? Potrebbe cadere una bomba atomica e i sanvincenzini non se ne accorgerebbero! Sacrebleu! Parbleu! Ai sanvincenzini certo non manca una certa acquiescenza omertosa figlia di un indifferentismo allucinante: avremo ancora cemento, ancora cemento, ancora cemento! Manca, manca, manca, manca ancora tanto prima che qualche abitante, cittadino, persona residente a San Vincenzo si svegli! L'IGNORANZA E' FORZA e LA PACE E' GUERRA (Orwell). Chiedo scusa ai lettori ma in questo momento studio molto la Scuola di Francoforte e concludo questo mio intervento parafrasando una frase di Max Horkheimer e Theodor W. Adorno: San Vincenzo "completamente illuminata risplende sotto l'insegna di trionfale sventura" Cittadini, orsù, incazzatevi un po' di più!
Stefano

Anonimo ha detto...

"LA DEMOCRAZIA É QUEL PARTICOLARE SISTEMA POLITICO IN CUI IL POPOLO VIENE PRESO A CALCI DA POPOLO SU MANDATO DEL POPOLO"

federico

Anonimo ha detto...

Nicola.

GUARDA LA POSTA !!!!

E' urgente

Anonimo ha detto...

DOVE SI INCITA I RAGAZZI DEL FORUM A CONTINUARE IL LORO LAVORO

"Occorre risvegliare la coscienza dell'orrore politico di un sistemain cui potenza e capacità di pressione crescono assieme alla minaccia dell'annientamento totale, di un sistema che utilizza le forze produttive disponibili per riprodurre lo sfruttamento e l'oppressione e che, a difesa della sua ricchezza, dissemina il cosidetto mondo libero di dittature militari e poliziesche. (...) Per la liberazione della coscienza di cui ho parlato occorre dunque qualcosa di più della discussione. Al livello che abbiamo raggiunto occorre inevitabilmente la dimostrazione, nel senso letterale della parola, e cioè la capacità di mostrare come in questo movimento operi l'uomo nella sua integrità e si annunci la sua volontà di vita, vale a dire la sua volontà di vivere nella pace. E se può essere dannoso per noi coltivare illusioni, altrettanto e forse più dannosa può risultare la predicazione del disfattismo e del quietismo, dai quali il sistema non può che trarre giovamento. Un fatto: noi ci troviamo di fronte ad un sistema che sin dall'inizio del periodo fascista ha ripudiato l'idea stessa di progresso e che ancora oggi continua a ripudiarla con le proprie azioni, un sistema le cui contraddizioni interne tornano sempre a manifestarsi in guerre disumane e non necessarie e la cui crescente produttività è crescente distruzione e crescente dissipazione. Un simile sistema non è invulnerabile. E infatti in tutti gli angoli del mondo esso si sta già armando contro l'opposizione e persino contro l'opposizione dell'intelligenza. Noi possiamo anche non vedere gli effetti positivi della nostra azione di resistenza, ma dobbiamo continuare ad esercitarla per poter ancora lavorare da uomini ed essere felici. Non si può più essere felici, non si può più esercitare un lavoro umano rimanendo legati al sistema."

da:"La fine dell'utopia"
Herbert Marcuse
un amico

Anonimo ha detto...

Poi come è andata ?