sabato 24 gennaio 2009

Acqua ATOOmica

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Molto opportunamente l’Asa ha precisato sulla stampa che è l’Atoo a determinare le tariffe e a controllare la qualità del servizio.

Ottimo, l’ATOO cos’è? Trattasi di organismo in cui siedono tutti i Sindaci (o loro delegati nel caso nostro il rappresentante è Bandini) dei comuni che, appunto, deve controllare il servizio gestito da ASA.
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Allora quando i nostri Sindaci, non solo Biagi ma anche i suoi colleghi di zona, accusano l’ASA di gestire male il servizio e di praticare prezzi eccessivi a che gioco giocano?
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Noi sappiamo che ultimamente alcuni cittadini si sono visti staccare l’acqua per bollette non pagate perché viziate da errori e contestate, abbiamo assistito alla chiusura dello sportello clienti, abbiamo constatato come per chiudere una perdita ci vogliano tre settimane, abbiamo gustato gli errori di fatturazione più fantasiosi ed improbabili.
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Con autentica gioia pensionati al minimo si sono visti arrivare bollette da 2.000 € per consumi comparsi dal nulla e con autentica gioia i cittadini ricevono conguagli pluriennali, persino quinquennali in alcuni casi.
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Tutto ciò saputo, e saputo altrettanto bene come siano i Sindaci o loro delegati a controllare il servizio e a determinarne i costi, qualcuno ci spieghi quali sono le cause che spingono i Sindaci di zona a scandalizzarsi per la gestione del servizio sulla stampa locale? Alcune ipotesi:

  • Amnesia
  • Allucinazioni competitive
  • Disidratazione
  • Shock da plurifallimento nel risolvere un problema attraverso call center
  • Campagna elettorale.

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Per complicare le cose c’è l’inspiegabile divisione dei pani e dei pesci. Quando i comuni gestivano direttamente il servizio, c’era maggior efficienza, un rapporto diretto tra UTENTE e “fornitore”, c’erano livelli occupazionali più elevati e L’ACQUA COSTAVA UN TERZO.
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Ora che c’è il “partenariato” pubblico-privato con il primo a “controllare” il secondo, il servizio è peggiorato, si è tagliato su personale, manutenzione, investimenti, l’acqua costa il triplo MA l’ASA dice d’essere in condizioni finanziarie pessime.
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Dove diamine vanno a finire i soldi delle bollette dell’acqua?
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Ora il Sindaco di Piombino vuole una nuova “governance” sull’acqua, peccato che per un lustro abbia ritenuto che tutto fosse ottimo e non ci fosse bisogno di nessun cambiamento. Inoltre cosa vorrebbe dire più pubblico? Un partenariato con il Pubblico che detiene il 70% anziché il 60%? Cosa cambierebbe?
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È evidente che con questi amministratori, che in piena continuità politica con i loro predecessori detengono l’intera responsabilità dell’operazione ASA, non c’è da sperare in un miglioramento né con il 70% né con l’85%. Con loro, per garantire un servizio decente non basta neppure il 200%.
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È un problema lessicale: cos’è il pubblico? Chi scrive, quando pronuncia la parola pubblico l’abbina a “interesse”, “patrimonio”, “bene”, “salute” ... I Sindaci pensano invece al Cinema. E che fa il pubblico al cinema? Molto ben rilassato, mangia e sta a guardare.
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BerN
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Cerchiamo, “okkio” permettendo, di riportare il dibattito nei commenti su livelli più decenti. Con l’avvicinarsi delle elezioni dobbiamo abituarci a certe azioni di disturbo tanto tristi quanto inoffensive. Facciamoci una cortesia: lasciamo correre.
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17 commenti:

Anonimo ha detto...

Parlato: Una parola ancora
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Ascoltami
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Ti prego
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Io ti giuro
Canto: Parole, parole, parole, parole parole soltanto parole, parole tra noi
Parlato: Che cosa sei
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Che cosa sei
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Che cosa sei
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Che cosa sei
Canto: Parole, parole, parole, parole parole soltanto parole, parole tra noi


OKKIO

Anonimo ha detto...

Leggo ora l'ultimo commento di effe di ieri nel post precedente e onde evitare cattive interpretazioni mi spiego con lui: la domanda "ma lo sai quanta gente condannata c'è in parlamento??" non è -in Logica- premessa al dire che io assolvo gli stupratori. IO CONDANNO CATEGORICAMENTE GLI STUPRATORI E FRANCAMENTE NON PENSAVO CI FOSSE BISOGNO DI DIRLO IN QUANTO VA DA SE'. Ho solo detto, e leggetevi i commenti, che per quello che è la mia idea politica e civile, non credo che la castrazione chimica, così come la pena di morte in America risolva questo problema o i problemi in generale e che sia un mezzo utile e democratico che possa essere adottato da un Paese che si dica civile (tralasciando ogni eventuale e possibile commento su questo ultimo aggettivo). Semplicemente questo. Ripeto: IO CONDANNO OGNI STUPRATORE VIOLENTATORE E SIMILI. C'è da considerare inoltre il fatto che forse OKKIO non sa che molti stupri avvengo fra le mura italiane e di questi non se ne sa niente (infatti lui accusa tutto un popolo ma degli stupri italiani non ne parla) perchè la propaganda di regime non ha interesse a darne notizia e anche in questo caso va da se' che sono da condannare in maniera assoluta. Ma è anche per questo infatti che non si può condannare un popolo intero dicendo che "tutti sono stupratori, tutti sono assassini, tutti rapiscono i bambini, tutti spacciano droga"; ci sono alcune persone,in tutti i popoli, che compiono questi reati gravissimi e queste persone (ma non il popolo in quanto collettività) sono da condannare soprattutto per quanto riguarda lo stupro! Se infatti dovessimo condannare tutta una popolazione a causa di un numero di balordi, saremmo anche costretti, dal canto nostro, a formulare questo seguente sillogismo: siccome in Italia c'è la mafia; noi siamo italiani quindi noi siamo mafiosi. Ti pare corretto questo sillogismo? Ovviamente no. Non si deve mai generalizzare. Mi dispiace effe che hai colto l'ambiguità perchè non era voluta assolutamente e non c'era assolutamente. Se ti riferisci poi alla domanda "Se tu ti trovassi nella loro situazione che cosa faresti?" era riferita alla condizione dell'immigrato non dello stupratore! Cioè vale a dire: se tu ti trovassi costretto a dover emigrare per problemi estremi di povertà saresti contento di essere preso a cannonate, come propose la lega qualche anno fa? Le parole "trovarsi nella loro condizione" -lo ripeto- erano riferite alla situazione dell'immigrato non dello stupratore. Non volevo assolutamente che succedesse questo fraintendimento, ti pregherei,dunque, appena leggi questo post, di rispondermi e di dirmi se mi sono sufficientemente spiegato.

Anonimo ha detto...

Scusami Nicola non ho ben capito: cioè il Bandini è il nostro responsabile per quanto riguarda la questione dell'acqua, no? Ma di fronte a questi scandali questi signorotti che cosa fanno? Cioè il Bandini non si rende conto che questo è un problema da non sottovalutare come -pare, stando almeno alle tue parole, sia stato fatto finora? Altra considerazione: ma quanti sanvincenzini sono al corrente di questa storia?

Anonimo ha detto...

Forum: "Ma assessore Bandini che cosa ci dice a proposito del problema dell'acqua?"

Bandini: "Zitto, zitto... acqua in bocca!"

Anonimo ha detto...

Scusami Nicola ma alla domanda "dove finiscono i soldi?" il Bandini cosa risponde?

Anonimo ha detto...

Buongiorno a tutti.
Sono d'accordo sul glissare e non dare soddisfazione a certi personaggi.
Vorrei però entrare nel merito e porre delle domande in riferimento alla questione acqua.
Spero di avere delle risposte.
é indubbio che l acqua è un bene primario etcetc....
1) I comuni avrebbero le risorse sia umane, economiche, i mezzi, per gestire direttamente la risorsa?
2) se si ,sappiamo quanto possa costare l'operazione?
3)i 500 dipendenti asa si licenziano o se li accollano i comuni?
4) a quali costi(non solo economici)?
5)Siamo sicuri , visto i tagli delle finanziarie che hanno ridotto le entrate dei comuni, che il costo dell'acqua diminuisca?
Al momento non me ne sovvengono altre.
Ciao

Indeciso Critico

Anonimo ha detto...

Non avevo dubbi su ciò che avevi voluto dire, la tua posizione mi era chiara basandomi sui tuoi interventi passati. Avevo interpretato correttamente quello che dicevi e ne ho trovata la conferma nel tuo ultimo intervento.
La mia è stata una provocazione per sperare di far capire a chi aveva usato strumentalmente quella frase, che aveva compiuto un atto non certo esemplare, avevo volutamente lasciato il beneficio del dubbio sull'interpretazione per "forzare" un chiarimento che smentisse clamorosamente le conclusioni che si erano tratte dal tuo internvento.
Giocare sull'interpretazioni delle affermazioni è un gioco sporco, specialmente se si sfrutta l'interpretazione negativa per supportare la propria idea senza essere sicuri che sia quella corretta.
Ora che la posizione è chiara per tutti mi aspetterei una reazione da chi ha tratto, maliziosamente immagino, delle conclusioni errate dalle tue parole.
Non dico delle scuse ma, forse, l'ammissione di aver un po' esagerato.
Con stima.

FG

Nicola Bertini ha detto...

Dunque
1- Le posizioni del Bandini e dell'Amministrazione sono riscontrabili nelle risposte alle nostre interrogazioni e nelle discussioni delle nostre mozioni sull'acqua. Non voglio distorcere io le posizioni della maggioranza, vi prego di farvi da soli un'opinione sulla Ricerca Atti del sito del Comune di San Vincenzo. Ci sono i verbali dei vari interventi. A suo tempo, visto che l'ATOO non sa controllare o non vuole controllare, abbiamo persino richiesto a Bandini di dimettersi per protesta dall'organismo. Ma era una posizione strumentale, secondo la maggioranza.

2- Passiamo a Indeciso Critico. Propongo un approccio pragmatico all'argomento: i livelli occupazionali non possono che aumentare visto che furono pesantemente tagliati nel 2003 e che quelli attuali non paiono sufficienti a garantire il servizio. Dunque nessun licenziamento e nessun costo aggiuntivo: eliminando il profitto del gestore privato (o i debiti riversati sul servizio) i costi sono limitati all'osso.
Il servizio idrico si può abbondantemente finanziare con le bollette tant'è vero che a Massa Carrara, dove ancora l'acqua non è privata, la bolletta costa un terzo -UN TERZO- e il servizio funziona meglio che nel livornese.
Se ci riescono a Massa perché non dovrebbe essere possibile a Livorno?
Per il costo dei dipendenti ho già fatto presente l'esempio massese e non ho capito quali costi non economici possano provocare i dipendenti eventualmente in futuro comunali.
Insomma il servizio è attualmente in gestione: la comunità paga un privato perché gestisca un servizio sino a ieri direttamnte gestito dal comune, il quale gestisce l'acqua e ci guadagna sopra (o scarica debiti sul servizio). Dunque perdita secca per la comunità.
Sui costi dell'operazione si parla di un contratto di servizio: l'ASA ha violato delle norme per cui si possa considerare il contratto decaduto?
Se sì, non c'è bisogno di attendere neppure la scadenza naturale (che è comunque prossima). Se no attendiamo la scadenza e non rinnoviamo.
NESSUN COSTO trattasi meramente di scelta politica.

BerN

Anonimo ha detto...

grazie di avermi risposto effe, ora posso riprendermi.

Con stima
zeta

Anonimo ha detto...

RIASSUMENDO:
Con la gestione 100% pubblica,si incremanta l'occupazione, dimunisce il costo del bene, e ci sarebbe la copertura finanziaria anche per riammodernizzare la rete idrica non essendoci più i profitti del privato!
Visto che sei stato preciso e celere nel rispondermi, mi illumini sul perchè hanno messo in mano tutto al privato? forse perchè il cigri stava fallendo?ma no era una consociata pubblica?non vorrei dire fesserie!!
ciao

Indeciso critico

Nicola Bertini ha detto...

Il fenomeno delle privatizzazioni dell'acqua non è solo un tema locale ma riguarda tutt'Italia.
A partire dal 1994 con la Legge Galli esiste la possiilità di far gestire ad un privato il servizio.

Che caratteristiche ha l'acqua? Perché privatizzare nel '94?

L'acqua è un bene essenziale per la vita di ciascuno ergo la domanda non può calare, il privato è certo che se qualcosa dovesse andare male il pubblico sarebbe costretto ad intervenire per garantire un servizio essenziale.
Che tale provvedimento sia stato preso proprio nel '94 non è casuale: le multinazionali hanno registrato una crisi, legata alla crisi economica complessiva (serpente monetario europeo), che ha seminato insicurezza. La transizione economica dei paesi ex Patto di Varsavia ha avuto enormi ricadute e i capitali per essere certamente remunerativi in paesi come l'Italia avevano bisogno di garanzie forti. Ecco perché a partire da quella congiuntura economica si è proceduto a privatizzare tutto il privatizzabile.

Nella nostra esperienza locale il CIGRI è arrivato ad essere liquidato con debiti molto rilevanti ma la liquidazione del CIGRI è avvenuta solo nel 2005 (posso sbagliare di un anno, non di più). Il debito era determinato anche dal fatto che il CIGRI continuava ad esistere senza essere più il gestore del servizio idrico!
Le amministrazioni l'hanno lasciato in una condizione di zombie consumando risorse che regolarmente hanno dovuto ri-sganciare i cittadini.

Per inciso anche la gestione pubblica non garantisce, in sé, la buona amministrazione del bene. Ci vorrebbe una buona gestione pubblica (vale per l'acqua, le ferrovie, l'elettricità, il telefono, poste ...). Tuttavia più acqua si consuma più il privato e più incassa ergo più è contento. Il pubblico può impegnarsi seriamente per contrarre i consumi.

Comunque le date non tornano, il debito CIGRI è in gran parte successivo all'operazione ASA.

Questa società è stata ricapitalizzata già nel 2003 con somme molto ingenti. C'erano storie di società latinoamericane inspiegabili che avevano determinato debiti importanti.

Cambiò la dirigenza investita dallo scandalo ma per i cittadini non cambiò nulla: bollette sempre più alte, servizio sempre più scadente, ASA sempre in rosso. Dunque la domanda a cui non so proprio dare risposta è perché i soldi non bastino mai.

C'è anche un problema strettamente livornese legato a questa società che è partita in debito di "ossigeno" e non s'è mi ripresa.

Cosa c'entra tutto questo con l'interesse pubblico? Niente, proprio niente. Questa storiella è l'ennesima dimostrazione della gravità della questione etica che attanaglia la politica italiana.

BerN

Anonimo ha detto...

Grazie.

Indeciso critico

Anonimo ha detto...

Quando partecipai alla marcia della pace "Agliana-Quarrata", padre Zanotelli nel corso del suo intervento mostrò chiaramente come la privatizzazione dell'acqua fu opera sia del PDL quanto del Partito Democratico. Mi sembra che questo ultimo articolo di Nicola avvalori ancora di più le parole di Zanotelli.

Vergogna PD!

Anonimo ha detto...

Domani cosa altro privatizzeranno, l'aria?

Anonimo ha detto...

Domani cosa altro privatizzeranno, l'aria?

Anonimo ha detto...

Auqca (dedicato a tutti gli astemi)

Forse dir non si può con parola
quel che passa nella fogna
ma ben san tra le politiche lenzuola
che l'innominata a tutti abbisogna.

Ebbene sì, chiunque io sia
dico ciò che non posso dir, perchè
denuciar si deve questa ipocrisia
come tre per zero uguale tre.

Se c'è un problema "tubatura"
vai a chieder informazioni
ma per quelli sei quotidiana iattura
e decisamente un rompicoglioni:

nessuno sa, nessuno vede né sente
ignoranti?, ciechi? o sordi?
eppure qualcuno acconsente
a chiedere un sacco di sòrdi!

Riprendiamo dunque la sveglina
carichiamola a modo nuovo,
e ci alzeremo la mattina
e ripartiremo ab ovo.

Ma poniamo attenzione ai furbi
ché se l'attenzione cala
e col denaro non si turbi
la nostra impresa usque ad mala.

Forse dir non si può con parola
quel che passa nella fogna
ma ben san tra le politiche lenzuola
che l'innominata a tutti abbisogna.

Anonimo ha detto...

chist' so' 'utti mariuoli!