giovedì 15 gennaio 2009

SANCARLINI DEPURATI

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A San Carlo ci si arriva male e, nonostante ci fosse l’impegno elettorale di mettere in sicurezza Via del Castelluccio e Strada San Bartolo, alla fine del mandato Biagi, avremo, se tutto andrà nel verso giusto, Via del Castelluccio sicura e Strada San Bartolo no.
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Ma è altro, nell’intervento del Presidente del Consiglio di Frazione Dell’Agnello comparso sul Tirreno del 12 gennaio, che fa rimanere di stucco.
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Cosa vorrebbe dire che il Sindaco ha illustrato che il problema del depuratore lo risolverà il privato interessato alla lottizzazione di fronte alla chiesa di Santa Barbara? Saremmo molto lieti se il Sindaco ce lo illustrasse anche a noi, in Consiglio Comunale e questo per due ordini di motivi:
  • Innanzitutto perché Biagi dovrà spiegare ai residenti di San Carlo perché, se non ci fosse la lottizzazione, non avrebbero diritto ad un depuratore decente.
  • In secondo luogo perché vorremmo sapere chi risolverebbe il problema del depuratore se la lottizzazione dovesse partire tra quindici anni, come talvolta avviene.

Ricordiamo che il problema della depurazione delle acque a San Carlo è un problema “storico” e che puntualmente ad ogni scadenza elettorale viene riproposto, magari in termini diversi, per poi cadere nell’oblio per cinque anni.

Che il Sindaco, in carica da cinque anni, scarichi, in modo confuso e indefinito, in un futuro imprecisato e sulle spalle di un eventuale privato che eventualmente realizzerà una lottizzazione, il problema del depuratore, che peraltro non riguarda solo San Carlo, dà la misura dell’irresponsabilità dell’Amministrazione.

Tra le altre cose la lottizzazione davanti alla chiesa cui si fa riferimento era individuata nel Piano Strutturale come “campeggio” e la variante del Regolamento Urbanistico da sola non avrebbe potuto trasformarla in “residenza”.

Ma la Giunta Biagi si è contraddistinta per approssimazione sia negli atti che nei lavori. In questo senso riceviamo solo l’ennesima conferma.

BerN

24 commenti:

Anonimo ha detto...

dè, se date retta a vello che scrive il tirreno state freschi!
senti un po niola(pare tu sia l'oraolo) anchio c'avrei una domanda da fatti; visto che dìestate lavoro a rimigliano, ma il bagno, si po fà o un si po fà alla spiaggia dei ani io in vesti tre anni a esse sincero un lò ancora apito e un sò nemmeno osa di alla gente che me lo iede!

Anonimo ha detto...

boiadè ti vuoi schierare per favore?
da che parte stai?
da quella di chi cementifica o dalla nostra?

Anonimo ha detto...

Per la risposta alla richiesta dell'anonimo livornese, basta cliccare sul titolo di questo commento.
Se riesce a capire se si può fare il bagno o no, vincerà un caramellone perpetuo.

Anonimo ha detto...

Mi son letto tutta la pappardella.

Riassumendo, il sindaco dice:
S’è messo 4 o 5 volte il palo, ma quello improvvisamente sparisce;
Semmai metteranno un palo di cemento in mezzo al mare, così sarebbe intoccabile;
Si continuerà a buttare acido paracetico;
Ci sono “fughe” di acque chiare;
Il fosso subisce “l’ingerenza” di reflui;
La “base” del fosso è inquinata;
Andremo a “scovare” “con il tempo” gli scarichi abusivi, “tramite” le acque chiare;
Il divieto di balneazione arriva a soli 100 metri dal Garden Club, ma bastano, tanto da noi lo scirocco non tira mai.

Comunque “Niola” nu è rimasto punto soddisfatto.

Quelli del Garden Club pure, ma però evitano di fiatare.

Anonimo ha detto...

dè, più che acido paracetico a me mi sembra PARACULICO!

Anonimo ha detto...

io non capisco la posizione di quelli del garden club...
qui non è necessario essere Rasputin per capire i seri rischi che corre l'ambiente...

liberator ne tardaveris

Anonimo ha detto...

dè, la posizione? supina!

Anonimo ha detto...

cosa c'entra il garden club coi rischi all'ambiente? quello è un villaggio turistico, la gente gli c'è andata fino a ora che il botro ai marmi scarica quello che scarica e gli c'andrà anche poi.
Figurati se loro si mettono a incomodare l'amministrazione per l'ambiente.

perbenista

Anonimo ha detto...

come cosa c'entra?

scusa non è che se un qualsiasi corpo umano soffre di ematuria, il cervello umano di quello stesso corpo dice: "ma a me cosa me ne frega, tanto è un altro l'organo in questione!"

ma come ragionano questi qui?

Anonimo ha detto...

Per il prossimo carnevale il sindaco ha annunciato la messa in scena (nel tendone Platinette di piazza Mischi) del nuovissimo poema eroicomico:
"IL PALO RAPITO"
di Biagi-Pini-Giannellini

Anonimo ha detto...

ah,ah,ah!!
Come comici ce li vedo!!

Ma al di là delle battute quando ci si rivede fra tutti per organizzare questa sineciosi politica contro questo PD cementificatore?

Anonimo ha detto...

Quest'ultimo blog è la dimostrazione, se ancora ce n'era bisogno, che l'amministrazione procede in modo sprovveduto, sconsiderato, squadernato.

LA GENTE È STANCA CARO SINDACO!

Anonimo ha detto...

che bello che bello

finalmente anche la gente se ne sta rendendo conto!!

Anonimo ha detto...

nuova proposta:

riaprire un qualsiasi cinema magari con due sale!

Anonimo ha detto...

dè, ciao belli,visto che conosco poo i vostri problemi di paese cosa ne pensate del "contrbuto"che devano versà l'estraomunitari e del novo decreto legge 1340?
so curioso!

Anonimo ha detto...

Chiaramente chiunque frequenti questo blog può avere un'opinione diversa da quella che sto per scrivere, quindi premetto che questa è la mia.

È inutile essere ipocriti. Il "problema" dei clandestini è un "problema" che va affrontato alla radice: chi decide di lasciare volontariamente il suo paese lo fa per ragioni disperate che, penso, nessuno di noi possa immaginiare fino in fondo. Spesso arrivano in Italia su quelli che sno stati grottescamente definiti i "barconi della morte", vengono segregati in luoghi che assomigliano a lager, e sono molte le proposte sopratutto per quanto riguarda alcuni esponenti della Lega, di piazzare dei cannoni sulle coste meridionali, quasi come se si giocasse a battaglia navale, per affondare queste navi clandestine. Ovviamente i fattori di attrazione che spingono queste persone ad immigrare nel nostro paese - che del resto, almeno geograficamente, si presenta come il più esposto al flusso - sono generati da una promessa di felicità, dal desiderio di un futuro migliore e tutto questo viene accentuato dalla nostra televisione che, come loro stesso dicono, giunge fin nei loro paesi e convincendoli che l'Italia sia una sorta di nuova America o comunque un luogo dove si può ancora sperare. Al contrario, giunti in Italia, si ritrovano vomitati in uno Stato che spesso fa fatica a comprendere il significato della parola integrazione e questo perché l'insicurezza, il timore e la paura ha spinto diversi a riversare tutto il loro odio contro chi non ha colpe.
Detto questo ognuno di noi sa perfettamente che la televisione e i giornali, soprattutto in campagna elettorale, gonfiano i fatti portando il cittadino a pensare ingenuamente di essere in continuo pericolo, di sentirsi eternamente minacciato, di vivere in una sorta di permanente stato di tensione - e questo ricorda molto Goebbles. In un manifesto della Lega Nord comparso per le ultime elezioni politiche sotto una foto di un indiano siuox campeggiava a caratteri cubitali questa scritta: LORO HANNO SUBITO L'IMMIGRAZIONE. ORA VIVONO NELLE RISERVE. Tutto questo, ovviamente, accresce l'odio contro il diverso e il razzismo e porta l'uomo a rinchiudersi dentro il suo egoismo, precludendo definitivamente la strada al dialogo e all'integrazione.
La tassa da far pagare agli immigrati, come la "notizia" che i presunti rimpatri sono aumentati, o la brillante idea di chi vuole fermare i flussi migratori dimostrando di ignorare anche grossolanamente un pur minimo senso della Storia, tutto questo è solo fumo negli occhi: queste operazioni sono ridicole perché inapplicabili, e la destra lo sa ma sa anche che in uno stato di crescente insicurezza, per di più accresciuta dalla crisi economica, i cittadini hanno bisogno di sentirsi difesi. Per quanto riguarda l'aspetto legale non penso sia giusto sbattere in prima pagina il mostro categorizzandolo come "il romeno" et similia: esiste una sola razza: quella umana. Il principio che la legge è uguale per tutti (anche se per qualcuno è più uguale) e che chi sbaglia paga (al limite uno diventa Presidente del Consiglio) vale tanto per i cittadini italiani quanto per gli immigrati. Ma tutto questo ci deve porre nell'ottica della comprensione e non della condanna, del pregiudizio o del razzismo: l'immigrazione è un "problema" crescente di cui si deve occupare con maggior impegno tutta la comunità europea e non solo l'Italia - sopratutto poi con questo governo.

"È solo a favori dei poveri che ci è data la speranza"
WALTER BENJAMIN

RASKOLNIKOV

Anonimo ha detto...

Nicola, in questo blog, aveva scritto qualche tempo (in data 1 giugno 2008) fa uno splendido articolo intitolato se non ricordo male "Altri". Mi trovai in quell'occasione come in molte altre a condividere in toto quello che lo scritto riportava.

Per quanto mi riguarda cercherò di risponderti ma naturalmente questa mia risposta è solo una mia opinione che non vuole rappresentare il diverso sentire dei commentatori di questo blog.

E'molto difficile, nell'affrontare questo argomento, partire da un punto in quanto questo argomento non ha nè una lettera maiuscola, principio di una frase qualsiasi, nè potrà mai avere in un suo punto stabile una qualsiasi fine considerato che l'uomo per se stesso ha una caratteristica che lo contraddistingue: la divagazione instabile. Mi sia concesso l'uso di alcune citazioni, in questa mia breve dissertazione proposta dal nostro amico livornese, la prima delle quali è di Levinas: "Il Nomade non è necessariamente qualcuno che si muove. I nomadi non sono coloro che si spostano come emigranti; sono quelli che non si muovono, sono quelli che diventano nomadi per restare nello stesso posto sfuggendo ai codici." Vi pregherei di notare, cari lettori, quel "necessariamente" che apre infinite possibilità di discussione. Ora come già Raskolnikov ha fatto notare nel suo scritto, il problema principale che riguarda la nostra "patrica Italia" è la comunicazione; non intendo qui ripetermi su problemi che hanno occupato già da e per molto tempo lodevoli giornalisti dell'ordine, sull'illegittimità da parte di un Presidente del Consiglio di avere tutto quell'impero fra mass media e giornali che gli permette di fare il bello ed il cattivo tempo; quello che più ritengo grave e pericoloso è la nostra ignoranza. So che quello che sto per scrivere non troverà magari ampi consensi ma questo non mi preoccupa più di tanto in quanto, come ho già ricordato, queste sono opinioni che appartengono al mio possessivo. Dato per scontato che, come ha scritto Kropotkin: "...la legge ha semplicemente approfittato dei sentimenti sociali dell'uomo, per fargli digerire con i precetti morali che accettava, ordini utili alla minoranza degli sfruttatori contro cui si ribellava. La legge ha pervertito il sentimento di giustizia, invece di svilupparlo." (di questo ne è una prova evidente anche quello che sta succedendo in Palestina in questi giorni); dato per scontato questo, mi sembra limpido il fatto che l'impero che il signor B. è riuscito a creare nel corso degli anni, senza una minima interferenza da parte di quello che oggi è chiamato il PD, il quale anzi, al contrario, non ha fatto altro che incoraggiare surrettiziamente la sua stessa ascesa ai vertici del governo, questo impero ha carcerato fanciulli ancora in fasce che sono cresiuti in una serra di ombre ed onde televisive, concausa certo miliare della sua futura crescita. Di che cosa potrà ri-appropriarsi questo individuo quando avrà superato i cinquanta? Della sua scheletrica e quantomai delirante libertà televisiva? Della sua prigionia che mascherò e che continuerà a mascherare sotto il nome di libertà? (ho scritto tante volte in questo blog che bisogna liberarci dalla libertà) Che tipo di crescità avrà questo pargolo che, fisso davanti ad una scatola, impara a sillabare sciocchezze fin dalla pre-infanzia? In una percentuale che gli studiosi considerano sempre più in aumento, diverrà una persona medicocre e manipolabile. (Non si può diventare mediocri, bisogna sempre oltrepassarsi, tendere all'infinito, essere DER EINZIGE, cioè unici)La scuola purtroppo non si trova in condizione di aiutare molto questo ragazzo che già nella fase pre-adolescenziale, quella più critica -come ci insegna Freud, mostra sintomi di un'aggravata solitudine che,ed è questo l'elemento interessante e sconcertante al tempo stesso, si manifesta non nel suo solipsismo ma nella folla, nella moltitudine creando atmosferiche cicatrici che nessuna speciale geodetica è in grado di ricucire. Mi si dirà, come è vero, che gli elementi traumatici affollano la crescita e che, in una certa misura, devono essere "benedetti". E' vero. Il problema, anzi i problemi successivi sono due: l'esempio negativo e la volgarità della sua appendice. Mi spiego: nella fase di ribellione, la fase edipica essenzialmente, per sopportare il rifiuto parentale a compiere un atto illuministicamente (in)conscio, quelle pulsioni vicine alla violenza devono manifestarsi come sintomi reali (anche se poi altra questione sarebbe stabilire che cos'è la realtà), ovvero martellare la censura -che l'ultimo Freud chiamerà Super-io, fino ad esibirsi in un pubblico disattento e disattendibile a questa volontà ricorrente nella fase adolescenziale. Per quanto non possa essere creduto, questo "periodo di incubazione" è determinante e rappresenta una primalità. Per fare alcuni esempi: c'è chi si dedica all'alcol anima (tanto è immortale secondo alcuni) e corpo (questo però no) e fuma sigarette; chi si getta delirante nella follia del calcio; chi inzia a mangiare senza riuscire ad avere una dieta, insomma tutti esempi che denunciano un eccesso riconducibile ad una situazione che appartiene ed è appartenuta a noi tutti. E' qui che si rivela l'importanza dell'esempio negativo e la sua appendice. Nella vicinanza di un esempio negativo c'è una specie di agnizione e di trasferimento: è così che molto spesso una persona più grande rappresenta ed incarna quelle angosce che non sappiamo affrontare. Si deve per ad un certo punto interrompere questa liason sinergica, altrimenti si depriva la propria personale crescita dell'affetto del mondo; di questa durevole esperienza deve rimanere l'appendice. Ora nella nostra società, purtroppo, l'esempio negativo è o il calciatore, o l'attore, o il modello,o la velina. Tutti questi modelli, in sè, e ripeto, in sè, non hanno niente di negativo; o per meglio dire l'adolescente che li idolatra non vede in loro niente di negativo ed ecco dunque che viene completamente eliminata la fase dell'esempio negativo, figlia di una non conoscenza non certo imputabile all'adolescente o all'adoloscenza. Questo iato che si viene a creare, nascondendo quindi la necessità della volgarità (intendo qui "volgarità" dall'etimo cioè "la qualità di ciò che è comune") - in quanto considero il linguaggio scurrile come un fenomeno non così rilevante, avrà bisogno nei diciotto anni, o nei venti, di esprimersi con quadruplicata prepotenza. Ecco dunque che abbiamo bisogno di qualcuno con cui sfogare il sentimento di morte e riconosciamo nel diverso questa possibilità. Dobbiamo ricordarci che siamo tutti diversi dal diverso stesso: la diversità appartiene ai molti io che ci compongono e continuiamo a simulare inconsapevoli. La parola "diverso" viene dal latino "divertere" e significa "deviare, separarsi da, andarsene". Come ha fatto limpidamente notare Raskolnikov, la gente comune non ha voglia di indagare a fondo la radice dei problemi (problema è qui inteso dall'etimo greco, cioè "ciò che mi si pone davanti") perchè non è interessata a quel sentimento che accomuna tutti, ovvero la diversità appunto; preferisce eleggere beceroni ignoranti, caricature di politici, demagoghi puttanieri, soubrette che per e con un solo rapporto orale (si intenda qui colloquio, nevvero?) diventano ministre che con facilità si esprimono favorevolmente alla castrazione chimica e sono liete di potersi schierare a favore di una via intitolata a Giorgio Almirante, senza probabilmente sapere nemmeno chi fosse costui. Questi personaggi hanno fatto della medicorità un vanto, un vessillo: vexilla regis prodeunt inferni. Questo piattume capitalistico, affaristico, televisivo ha avvolto anche buona parte di quella che viene chiamata oggi (e non so perchè) opposizione parlamentare, il PD. L'arrendevolezza lessicale, la povertà di ideali, l'utilitarismo solipsistico RENDONO UGUALI E NON DIVERSI. Finchè ci sarà qualcuno che non si arrenderà a questo tipo di qualunquismo, ecco che potremo togliere quel "necessariamente" dall'apoftegma di Levinas e diventare finalmente diversi e nomadi.

Anonimo ha detto...

interessanti osservazioni quelle dello studente.

tu vuoi sapere che cosa pensiamo sula tassa?

be' questa è la mia risposta: io penso che i politici debbano ridursi drasticamente lo stipendio e raccontare meno frottole!

Anonimo ha detto...

dè, ma della 1340 un sapete niente?
allora ve lo dio di osa si tratta: vogliono equiparà i repubblichini di salò ai partigiani per dagli la pensiona da combattenti!!!!!!!!!!!!!!
e purtroppo un è uno scherzo, ne come vello di av è bossi ministro delle riforme,tremonti all'eonomia,berlusca presidente del governo e fede direttore di un telgiornale!
bona!

Anonimo ha detto...

Certe posizioni sui repubblichini e sul rispetto che si deve loro sono state espresse anche da politici che si dicono di sinistra come Violante.
Tutto questo è molto imbarazzante: il tasso di disoccupazione è altissimo e il ministro della Difesa (mi chiedo se non sia più opportuno, meno ipocritamente, chiamarlo ministero della Guerra) pensa a rendere onore a chi combatteva per mantere in vita la dittatura fascista.
Semplicemente allucinante.

Anonimo ha detto...

il rispetto dei morti va bene ma santificare chi ha glorificato la dittatura, questo è veramente antidemocratico!

Anonimo ha detto...

...qui si fa l'Italia
e
si muore
dalla parte sbagliata
in una bella giornata di sole
...
qui si fa l'Italia
e si muore

Anonimo ha detto...

be' è la conferma che siamo in una dittatura democratica nostalgica del fascismo, dove non c'è opposizione parlamentare
...

Anonimo ha detto...

Ragazzi riprendiamo a definire il programma arricchendolo con nuove proposte, forza!