venerdì 21 marzo 2008

Quaderni dal Consiglio - Percorsi politici



Fuori Dani dentro Fabbri, Nannelli, assente, si dichiara.

Nel Consiglio c’è stato un bel giro di valzer. Dani si è dimesso ed è subentrata la seconda non eletta Fabbri. La scelta del Consigliere ex SDI rafforza la maggioranza permettendo l’ingresso di un’altra Consigliera del PD della cui fedeltà nessuno dubita.

Fuori Furio.

Non comprendiamo la scelta di Dani di lasciare in un momento così delicato il Consiglio Comunale. Certo la possibilità di mettere in seria difficoltà la maggioranza sui numeri, è sfumata. Sui contenuti la difficoltà è clamorosa ma, purtroppo, il Sindaco continuerà a collezionare figurette facendo alzare la manina ai consiglieri. Obbedite e zitti. Finchè avrà consiglieri disposti…

Eh, eh, eh! Nannelli!

Finalmente, senza neppure presentarsi in aula assumendosi la responsabilità della propria scelta, quella di contravvenire esplicitamente al mandato elettorale ricevuto quattro anni fa, Nannelli ha abbandonato il Gruppo Consiliare di destra e si appresta a navigare verso l’accogliente bacino del PD. Durante la discussione Bandini, nell’ennesima gaffe, anticipa il passaggio di schieramento annunciando che in maggioranza sono rappresentate oggi tutte le forze presenti nel 2004.

Ma gli elettori di Nannelli, del percorso politico del loro rappresentante, che ne pensano? Se hanno un valore le esperienze passate, ce lo ritroveremo vicesindaco della prossima amministrazione. Infatti l’attuale vicesindaco Camerini, già Forza Italia, nell’amministrazione 1999-2004 formò un gruppo consiliare autonomo per poi approdare nelle liste di Biagi.

Inciampi continui.

Oltre alla gaffe sopra citata, la maggioranza si è prodotta in una serie di inciampi abbastanza clamorosi. Nella discussione della scheda Villa Piani, l’Amministrazione afferma candidamente che non farà ricorso in Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che annulla quella speculazione edilizia perché quella sarebbe una questione privata che non riguarda l’interesse pubblico.

Eccellente. Peccato che una Pubblica amministrazione dovrebbe pensare non al privato ma all’interesse pubblico quando redige un Regolamento Urbanistico. Detto in altri termini, le nuove edificazioni in Villa Piani (e non solo quelle) sono quanto meno una forzatura gravissima delle leggi regionali. Perché accollarsi questo rischio se non nell’interesse pubblico? Chi sceglie e secondo quali criteri gli interessi privati che valgono un grave rischio amministrativo?

Un anno e mezzo fa, quando discutemmo il Regolamento Urbanistico, venne presentato come una grandinata d’interesse pubblico. Villa Piani era allora un’operazione che riqualificava l’intero tessuto edilizio e valorizzava l’offerta turistica del Comune. Oggi no. Oggi quella previsione non è nell’interesse pubblico ma in quello privato. Il problema non è che non si debba dire. Non lo si dovrebbe neppure pensare…

PIANINO STRUTTURALE

Siamo già in campagna elettorale, anche per le amministrative. Ecco che, oltre all’indecorosa deriva autoritaria testimoniata dal soggiogamento delle associazioni, arrivano le promesse di prebende. Prossimamente una variante al Piano Strutturale. Prima del 2009 verrà approvato un “atto di indirizzo” in cui si dirà come sarà il nuovo Piano Strutturale. Che pensiero gentile! Viene da pensare alla necessità di una maggioranza che ha amministrato nel peggiore dei modi di presentarsi con qualche promessa di calcestruzzo ad alcuni “grandi elettori”.

Che senso avrebbe altrimenti annunciare l’approvazione di un avvio del procedimento (un documento privo di valore amministrativo) prima delle elezioni? È naturale che il Piano strutturale sia materia della prossima Amministrazione dunque perché il Sindaco annuncia tale intenzione?

Ber N

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il traffico politico da un partito ad un altro la dice lunga su come alcuni personaggi (anche se io ritengo che loro siano i veri antipolitici) non abbiano più alcuna bussola noumenica che in altri tempi avrebbe fatto del trasformismo "transitanbile" quale che sia, un'impossibilità di principio ancor prima che di fatto. Sacrebelu! Parbleu! Il fatto è che dove l'odore soldi che non puzzano fanno di certi uomini quell'effetto che Dante descrive, prlando del pasto che Virgilio dà a a Cerbero per farlo calmare, nel VI canto dell'inferno: "Qual è quel cane che abbaiando agogna/ e si racqueta poichè il pasto morde/ che solo a divorarlo intende e pugna/ cotai si fecer quelle facce lorde/ dello demonio Cerbero che ntrona/ l'anime sì ch'esser vorreber sorde..." Naturalmente il pasto sono i soldi e Cerbero... beh Cerbero...
esatto!

Stefano

Anonimo ha detto...

Che cos'è il conformismo? Il conformismo è l'atteggiamento tipico di chi passa da una parte ad un'altra senza farsi troppi problemi e per questo sta sempre dalla parte giusta! Il conformista come minino legge tre quotidiani ed è sempre pronto a rispondere che tutto va bene, così, tanto per non dispiacere a nessuno, per mettere le mani avanti, tanto per mettersi al sicuro, ride e sorride sempre e sempre col solito sorriso da passaporto. E del resto, anche osservando la politica nazionale, ecco quali sono i valori nuovi, NUOVI, del pd, pronto ad attirare come fosse una piovra tutti quelli che ci stanno, il resto non conta, non importa la storia, anche perché, del resto, diciamoci la verità e siamo seri, nessuno ha abbastanza soldi per ricomprarsi il passato.

Coerenza e serietà per opportunismo e incoerenza.
E Speranza è una parola che non vuol dire niente.

Anonimo ha detto...

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