martedì 28 aprile 2009

COLPO IN PRIMA

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Il Tirreno di oggi riporta in prima pagina con rimando a pag 11 un intervento del Forum circa la gestione del territorio a San Vincenzo. Per tutti quelli che non hanno letto il giornale ecco il testo integrale.
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"L’appello del professor Settis per bloccare l’ondata di cemento che ha invaso San Vincenzo costituisce un monito per chi governa il Comune e la Regione. Quello che è accaduto a San Vincenzo, come in altre realtà della Toscana, dovrebbe far riflettere. Come dimostra puntualmente il professor Settis, nessun rapporto è rintracciabile tra crescita demografica, domanda di nuovi alloggi e quantità di case realizzate. L’assessore Conti conferma il giudizio.
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Conti ammette infatti che «San Vincenzo non è soltanto una realtà troppo edificata, ma non è neanche una bellezza!». A difendere gli esiti di questo cedimento alla rendita resta solo il sindaco di San Vincenzo, Michele Biagi, il quale, davvero goffamente, continua a chiamare “riqualificazione urbana” lo scempio del territorio. Senza nulla togliere ai demeriti di Biagi, bisogna dire che quei risultati, oggi tanto deprecati, sono il frutto di decisioni condivise proprio dalla Regione e dall’assessore Conti.
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Gli effetti sono stati devastanti, soprattutto per il territorio rurale invaso da seconde case e capannoni sparsi che cancellano il confine tra città, paesi e campagne. San Vincenzo è un paradigma di questo modello distruttivo, che non ha risparmiato neppure le stupende colline che dal mare risalgono verso S. Carlo. Biagi e Conti hanno previsto la stessa sorte anche per la tenuta di Rimigliano con una variante che prevede alberghi e seconde case in quello che, un tempo, veniva ritenuto un parco naturale.
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Ma il fenomeno è ben più vasto. Osservando la Toscana dall’alto ci accorgiamo che, con la sola esclusione di Grosseto e in parte di Siena, la tendenza è alla saldatura dei capoluoghi di Provincia. Viaggiando sulle strade toscane, con l’esclusione della Maremma e delle colline senesi, si attraversano territori nei quali si ha la percezione di una continuità costruttiva, dove piccoli campi si alternano a sempre maggiori nuclei edificati. In gioco è l’identità stessa della regione e la possibilità di rilanciare la sua economia.
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Dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che la speculazione finanziaria legata alla crescita dei valori immobiliari, è stata una delle cause della crisi mondiale che ha travolto l’economia reale. Come dovrebbe essere chiaro che l’edilizia, di per sé, non garantisce sviluppo e benessere duraturo.
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Occorre tornare ad investire sull’edilizia popolare per evitare la fuga dei residenti che oggi si verifica dalle realtà turistiche e puntare tutto sull’adeguamento ai criteri di bioedilizia del patrimonio immobiliare pubblico e privato. Viceversa saranno compromesse irrimediabilmente le risorse fondamentali che costituiscono il futuro di una comunità. La replica del sindaco Biagi è distante anni luce da queste riflessioni. Ci chiediamo se, dopo il giudizio così gravemente negativo, l’assessore Conti senta il bisogno di fare qualche autocritica e di dire al sindaco come deve cambiare l’urbanistica a San Vincenzo e nelle molte altre realtà toscane che presentano gli stessi problemi.
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Noi proponiamo una soluzione semplice: una nuova amministrazione che separi gli interessi della comunità da quelli dei gruppi affaristici che la condizionano. Si torni insomma a far politica nell’interesse dei cittadini."
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BerN

6 commenti:

d ha detto...

mi piace molto la conclusione. Speriamo che questo articolo abbia vasta eco tra i sanvincenzini.

jack of hearts ha detto...

Speriamo che serva a qualcosa!
Speriamo che i sanvincenzini ci diano fiducia.

Anonimo ha detto...

chissà perchè ma temo che siano discorsi buttati al vento. è vero che la speranza è l'ultima a morire ma è anche vero che può essere rimasta sotto qualche colata di cemento o sotto uno dei pietroni del porto.
io ci spero, davvero, ma la gente preferisce farsi riempire la testa di vuoto che di idee.
dopo questa ventata di ottimismo, vorrei agiungere che ad ogni modo è comunque importante che il forum ci sia. è l'unico che informa e si oppone a certi scempi. gli altri stanno tutti dalla stessa parte in un gran miscuglio. lasciamo perdere di cosa.

Anonimo ha detto...

CHI SI LODA SI.......


MANOLESTA

Q.T. ha detto...

Un bell'articolo. È interessante vedere come quelli del Pd si scannino a vicenda. La risposta del sindaco a Settis fa sinceramente ridere per non dire di peggio. Il fatto che il professor Settis sia intervuto contro l'amministrazione che appartiene al suo stesso partito non fa altro che dimostrare non solo la distanza che intercorre tra la cittadinanza e la politica ma anche fra gli intellettuali di sinistra e gli stati maggiori della sinistra che non hanno fatto altro, san vincenzo docet, che inseguire le logiche lobbystiche e gli affarismi dei poteri forti. E non per niente il Pd è imploso!

Q.T.

Anonimo ha detto...

Servirà si a qualcosa, purtroppo lo scempio è davanti agli occhi di tuti!