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Questa lo schema di programma approvato dall'assemblea di Venerdì 27 febbraio che enuncia i punti fondamentali DA SCRIVERE (compito vostro) di qui a fine marzo. Per proporre i contenuti dei punti che più vi interessano potete usare questo blog, la mail istituzionale oppure potete venire alle assemblee che organizzeremo periodicamente.
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Insomma il programma lo scrivete voi, PER DAVVERO, tenete presente solo il manifesto etico politico che trovate più sotto, se volete privatizzare quel po' di spiaggia libera che c'è, avete sbagliato negozio.
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Sbizzarritevi e segnalate soprattutto punti che mancano e che secondo voi devono essere messi nel programma.
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PREMESSE
.Queste elezioni amministrative cadono in un momento molto delicato per il nostro Comune e per tutta l’Italia.
La crisi economica ha colpito pesantemente lavoratori e imprese anche nella nostra zona producendo gravi ripercussioni in termini occupazionali e sociali. Anche le Amministrazioni locali sono chiamate ad uno sforzo straordinario per dare una risposta concreta ed efficace alla situazione attuale.
Il rischio è che il momento di difficoltà venga preso a pretesto per aumentare le differenze economiche e sociali prodotte dallo "sviluppo" liberista. La corsa allo smantellamento dello stato sociale, della scuola ai diritti fondamentali dei lavoratori, non contrastata dalle amministrazioni locali, dimostrano il disegno politico in atto di rendere le fasce sociali più deboli ricattabili e pronte ad ogni compromesso.
Nel nostro territorio le industrie e le altre attività economiche attraversano un periodo di difficoltà inedita e anche il settore turistico risentirà della contrazione del mercato interno. San Vincenzo in questi anni ha perseguito un modello di sviluppo che ha prodotto un sistema economico fragile perché basato sulla speculazione e sulla rendita piuttosto che sul reddito. Di fronte ad una situazione così grave la risposta non può essere la riproposizione stanca ed anacronistica degli schemi e dei modelli che hanno determinato questa crisi.
Ci proponiamo pertanto elaborare nuovi concetti di “progresso” che includano al loro interno capisaldi irrinunciabili quali la conservazione del territorio, la giustizia sociale, la durevolezza del modello economico e la ridistribuzione (verso il basso) delle risorse. Al di fuori di tali confini c’è solo una società basata sulle leggi del più forte.
In tal senso l’Amministrazione Biagi ha responsabilità enormi avendo subordinato alle logiche e alle esigenze di alcuni grandi soggetti privati la pianificazione territoriale e le esigenze della collettività. Rompendo la subalternità dell’Amministrazione ai cosiddetti “poteri forti” si fa il primo e decisivo passo verso una maggior giustizia sociale e un’Amministrazione etica e democratica.
Un’Amministrazione che deve rendere conto del suo operato solo ai cittadini e che prenda le decisioni sulle questioni fondamentali (bilancio, pianificazione urbanistica, lavoro …) attraverso percorsi partecipati che coinvolgano appieno la cittadinanza.
In tal modo è possibile interrompere la svendita di beni collettivi e la privatizzazione dei servizi e di porzioni sempre più rilevanti di territorio date in pasto agli appetiti speculativi a danno della collettività. Eclatante è l’esempio della scomparsa della campagna e della moltiplicazione delle abitazioni che è stata accompagnata, paradossalmente, da una difficoltà crescente a reperire la prima abitazione. Anziché autorizzare nuove edificazioni di seconde case è venuto il momento di concentrare tutte le energie sull’edilizia popolare, settore pressoché fermo negli ultimi cinque anni.
È per rispondere alle esigenze concrete e per tutelare i diritti della cittadinanza che vale la pena di rinnovare l’impegno per una politica diversa e per un diverso futuro per San Vincenzo. Il nostro paese è stato amministrato da una maggioranza trasversale che ha trovato il suo blocco sociale di riferimento nelle grandi imprese della zona. Politicamente questa maggioranza ha coinvolto e coinvolge la destra e il cosiddetto centrosinistra. A testimoniare tale uniformità di idee ed intenti politici c’è il percorso di alcuni rappresentanti delle istituzioni che è superfluo qui ricordare.
Questo progetto politico si propone quindi di governare il paese affrontando i problemi alla loro radice e attuando un nuovo rapporto con la cittadinanza. Il percorso di partecipazione per produrre una concreta e valida alternativa di amministrazione alle politiche sinora espresse dalle Giunte Roventini – Biagi testimonia la diversità di cultura politica da chi ha scelto nelle segreterie di qualche partito il candidato, le liste e i programmi.
DEMOCRAZIA, PARTECIPAZIONE, STRUTTURA COMUNALE
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1. UN’AMMINISTRAZIONE FATTA DI DIBATTITO
a. Assemblee
b. Centralità del Consiglio Comunale
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2. BILANCIO PARTECIPATO / BILANCIO SOCIALE / BILANCIO AMBIENTALE
a. Assemblee di reale costruzione del bilancio.
b. Tetto per le spese relative all’acquisizione di beni e servizi in economia.
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3. TRASPARENZA ANCHE VIA WEB
a. Pieno accesso ai documenti amministrativi (allegati compresi).
b. Forum periodici aperti alle domande e alle istanze dei cittadini.
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4. GIUNTA COMUNALE
a. Sei assessori nel nostro comune sono troppi, quattro sono più che sufficienti.
b. Assessori esterni? No, grazie.
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5. PROTOCOLLO ETICO
.a. Nomine negli enti partecipati
b. Spese per incarichi a professionisti esterni
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6. NETTA SEPARAZIONE TRA MONDO DELLA POLITICA E MONDO DEGLI AFFARI.
a. Massima attenzione a conflitti di interesse
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7. RIVOLUZIONE NELLA GESTIONE DEL PERSONALE.
a. Quattro dirigenti e cinque posizioni organizzative in un Comune come il nostro non sono tollerabili.
LAVORO, SERVIZI, ATTIVITA' ECONOMICHE E PRODUTTIVE
Per un progresso fatto di reddito, contro le speculazioni, ed improntato alla giustizia sociale.
1. UN RITORNO DELL’INTERVENTO PUBBLICO IN CAMPO ECONOMICO
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2. SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
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3. FAVORIRE IL REDDITO NON LA RENDITA
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4. GOVERNARE I PROCESSI ECONOMICI NON SUBIRLI, NON ASSECONDARLI
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5. TURISMO
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6. COMMERCIO
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7. ATTIVITA' ARTIGIANALI - PIP
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8. AGRICOLTURA
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9. PRECARIETA'
BENI COLLETTIVI, SALUTE DEI CITTADINI
Per una politica di conservazione e valorizzazione delle risorse collettive, contro ogni tipo di privatizzazione e vendita dei beni comunali.
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1. CASA
a. Basta speculazione. C’è bisogno dell’edilizia popolare.
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2. ACQUA
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3. SPIAGGIA
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4. PATRIMONIO IMMOBILIARE COMUNALE
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5. RISORSE PAESAGGISTICHE
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6. IMPIANTI DI DEPURAZIONE
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7. MESSA IN SICUREZZA ACUSTICA DEL TERRITORIO
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8. INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
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9. INQUINAMENTO ATMOSFERICO
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ASSETTO DEL TERRITORIO, URBANISTICA, AMBIENTE.
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1. PIANIFICAZIONE URBANISTICA
. Piano Strutturale
. Colline e San Carlo
. Rimigliano e Parchi
. Paradisino
. Masseto e Ginepraie
. Spiaggia
. Edilizia Popolare
. Piste Ciclabili, Percorsi Pedonali
. Reti Escursionistiche
. Illuminazione Pubblica
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2. VIABILITà
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3. CAVE
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UNA NUOVA ATTENZIONE PER SAN CARLO
Questo capitolo verrà affrontato nell'iniziativa pubblica che sarà organizzata prossimamente a San Carlo
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CULTURA, SCUOLA, TEMPO LIBERO E SPORT.
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1. CULTURA
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2. SPETTACOLI
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3. SCUOLA
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4. SPORT
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5. IMPIANTI SPORTIVI
. Difesa di un’area che fa gola alla speculazione
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6. USO SOCIALE E SPORTIVO DEL VELODROMO
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7. ATTIVITA' VENATORIE
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SOCIALE
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1. EDILIZIA POPOLARE
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2. PROSPETTIVE PER IL SILO SOLVAY
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3. ASSOCIAZIONISMO
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4. AREA FESTE
. Una gestione pubblica che garantisca l’eguaglianza nel trattamento.
5. SOCIETA' SOLIDALE, SOCIETà SICURA
. Garantire una vita dignitosa a ciascuno rende la società più solidale e sicura.
6. I NOSTRI AMICI ANIMALI
. Un impegno serio per la cura degli animali
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BerN