sabato 28 marzo 2009

Con noi, un'altra politica.

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Dalla lettura dell'articolo sul Tirreno di oggi dal titolo:"Il Forum s'impegna per Bertini, solo la lista civica è con Lera", titolo obbiettivamente estroso e singolare, ci mancherebbe altro che il Forum non s'impegnasse per Nicola Bertini, si sottolinea correttamente che il Forum non può avere ,essendo lista tipicamente locale, suoi simpatizzanti impegnati a destra e a manca in comitati promotri vari.

Se si è simpatizzanti del Forum a San Vincenzo, essendo lista tipicamente locale, si può non lavorare per il Forum ma, sicuramente si vota per il Forum e non si promuove altri. Ci sono per altro persone, connotate politicamente anche per passati impegni istituzionali, che passano da una lista ad altra, dal centrodestra alla lista dell'attuale maggioranza e viceversa, con straordinaria naturalezza, dimostrando quanto meno un non comune spirito d'adattamento, facilitato certamente da vicinanze di fondo e di prospettiva politica, in rapporto soprattutto con i ben noti poteri forti.

Nell'articolo si fa poi una sorta di parallelismo tra la lista cosidetta trasversale, ed è questa la connotazone politica che a loro dire la constraddistingue e che si cerca e si cercherà con forza di accreditare, e lo stesso forum. Entrambi hanno incidentalmente dei candidati politicamente caratterizzati: Lera di Forza Italia, Bertini del PRC. Nessun incidente naturalmente, la politica per difetto o per virtù, è spesso fatta a tavolino e difficilmente prevale l'incidentalità.

David Lera è esponente del Popolo Delle Libertà e come tale, anche se a livello locale va a capeggiare la lista già di centrodestra, con l'aggiunta di alcuni ex, di diverse formazioni politiche nazionali, chiede e chiederà e sicuramente riceverà voti da quel tipo di elettori. Nicola Bertini è segretario del PRC, e già nei 5 anni trascorsi ha ampiamente dimostrato di saper interpretare correttamente il ruolo di consigliere comunale del Forum di centrosinistra di San Vincenzo, indipendentemente dalla sua collocazione politca, avendo un retroterra elettorale ascrivibile proprio al centrosinistra, basta osservare con un minimo di attenzione i numeri tra elezioni politiche ed amministrative e avendo come interesse primario la salvaguardia territoriale, ambientale, culturale di San vincenzo, la sua stabilizzazione economica nel fondamentale saper produrre reddito e non rendita, la necessità di ritrovare etica e moralità nell'amministrarlo con correttezza e trasparenza.

Semmai una cosa soprattutto contraddistingue il Forum di centrosinistra dalla lista dell'attuale maggioranza e dalla lista di centrodestra, sedicente trasversale, ed è la profonda avversità verso ogni forma di "Casta"politica dominante, da più parti stigmatizzata , capace di riciclarsi senza vergogna alcuna, purché vengano rispettati i dettami generali delle loro necessità, i loro notabili di riferimento, che di volta in volta assegnano ora all'uno ora all'altro maggiori o minori attenzioni.

Il Forum di centrosinistra sfida chiunque a dimostrare il contrario ed è aperto ad ogni confronto in ogni sua pubblica assemblea. Ed per questo che con estrema convinzione si propone agli elettori di centrosinistra di San Vincenzo, senza grandi mezzi a disposizione, senza manifesti a grandezza naturale riproducenti i capi in testa, ma con la semplicità e la forza della ragione e delle idee, nella convinzione che in molti comprenderanno che è ormai giunta l'ora di cambiare profondamente il modo di fare politica, il modo di amministrare.

Fabio Mischi

martedì 24 marzo 2009

Chiamiamo le cose con il loro nome.

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Mentre i commenti al post precedente esondano obbligandomi a ricordare a tutti che è sempre bene non cedere alle provocazioni, mentre ricordo che domani pomeriggio ci vediamo alla Sala Multimediale per organizzare il nostro lavoro e portare avanti il programma, ecco un ordine del giorno "birbante" per il prossimo Consiglio Comunale.
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Oggetto: modifica del nome del paese in "Città di San Vincenzo Sales"
Considerato il ruolo svolto dalla società Sales quale propulsore dell'economia locale, in particolare attraverso la costruzione e gestione del nuovo porto turistico;
Considerato l'esemplare sinergia registrata in tanti anni tra la società Sales, soggetto privato, e l'Amministrazione comunale di San Vincenzo, soggetto pubblico;
Vista la trasformazione irreversibile della fisionomia urbanistica e più estesamente del contesto ambientale, già attuata, che lega l'immagine del paese a tali scelte e alla loro realizzazione per omnia saecula saeculorum;
Dato che nella Provincia di Livorno esiste un illustre precedernte di toponomastica aziendale: il Comune di Rosignano Marittimo che ha completato il nome della propria frazione con il cognome del fondatore della omonima società Solvay;
Assodata la convergenza delle finalità amministrative del soggetto pubblico, l'A.C., con quelle del soggetto privato, la Società Sales sempre, naturalemente in vista del bene della comunità tutta;
Visto l'ordinamento del sistema delle autonomie anche per ciò che attiene alla concessione del titolo di città;
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Il Consiglio Comunela impegna l'A.C.
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ad intraprendere sollecitamente l'iter necessario ad inoltrare alla Regione Toscana la richiesta di modifica del nome del paese aggiungendo al nome del santo patrono quello di Sales, sentità la società omonima;
a sollecitare il ministero dell'interno perché predisponga la proposta necessaria al DPR per l'attribuzione del titolo di Città trovando motivazione nel raggiungimento dell'attuale status di Comune insigne per ricordi, monumenti storici e, soprattutto, per grado di importanza.
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BerN
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mercoledì 18 marzo 2009

No Biagi, No party

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Non una "convention" all'americana, niente famosi cantanti a rallegrare la monotonia dell'Assemblea, niente pasticcini, niente spumante.
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Nell'ennesima assemblea di discussione del Forum del Centrosinistra si è parlato di tutto: nome e simbolo della lista, candidati e programma. L'incredibile è che nessuno dei presenti ha mai chiesto trippa o hamburger né una bella cantatina.
L'assemblea, che si aggiorna MERCOLEDì 25 ore 17:30, ha deciso che:
  • Il nome rimane Forum del Centrosinistra per San Vincenzo
  • Il Simbolo rimane invariato salvo piccoli ritocchi grafici che ne migliorino la riuscita in bianco e nero
  • Il candidato sindaco per le prossime elezioni è Nicola Bertini
  • Il programma sarà affrontato sia dall'assemblea, che resta sovrana, sia da gruppi di lavoro operanti su singoli argomenti.

Per quanto riguarda le liste, sono ancora aperte ad ogni contributo, ma si registra un ottimo riscontro da parte della cittadinanza. Ci sono dunque le premesse per fare una lista molto qualificata e competitiva in grado di far tremare i polsi agli altri contendenti.

Ora più che mai l'impegno di tutti è necessario a partire dalla prossima assemblea di Mercoledì pomeriggio che deve essere partecipata e ha bisogno di qualche volantinaggio nei giorni precedenti.

Volantinaggi, assemblee, occasioni di discussione con la cittadinanza. Questi sono gli strumenti per la campagna elettorale di un soggetto politico a cui non piacciono le "convention" come strumento di partecipazione. Con le lucette colorate, la musica, i salatini, la convention ha il valore politico della gara di rutti: ci si diverte, si sta insieme ma alla fine chi è che sa cosa propone il candidato? Questi festeggiamenti deviano la partecipazione della cittadinanza dal programma, dai valori alla base di una proposta politica e puntano tutto sulle canzonette e sulla personalizzazione della politica.

A livello nazionale questa pratica ha orami un nome preciso: "berlusconismo". Ecco perché noi rivendichiamo con forza la nostra natura di forza politica di centrosinistra. Perché i nostri avversari, che fino ad oggi hanno amministrato il comune, hanno mostrato metodi e scelte programmatiche completamente estranee al centrosinistra.

I soggetti politici che organizzano queste americanate de noartri ci paiono distanti dalle richieste di sobrietà e parsimonia che una gran parte della società avanza alla politica. Peccato far scadere un momento potenzialmente importante per la partecipazione attiva dei cittadini, nella parodia d'un varietà trito e ritrito.

BerN

sabato 14 marzo 2009

GHIOZZONEWS - Sabbia grossolana e polvere di stelle

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Qualche giorno fa, l’Assessore ai lavori pubblici ha rilasciato alcune dichiarazioni sui lavori del porto. A parte gli errori grossolani sull’inizio dei lavori (febbraio 2006 mentre per l’assessore si è iniziato in autunno), a parte la grossolana dimenticanza delle pause estive a cui l’assessore attribuisce i ritardi (in realtà le pause estive erano calcolate nei tre anni previsti e non sono neppure state rispettate), colpisce l’affermazione di alto valore tecnico e scientifico a proposito della sabbia grossolana.
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A nord del porto ci sarebbe ancora la "sabbia grossolana", e non i sassi come aveva affermato la giornalista. Bisognerà mettere dei cartelli ben visibili ed in diverse lingue. Immaginate che un bambino chieda ai genitori: «Posso giocare con la sabbia?» e i genitori sprovveduti non siano a conoscenza della differenza scientifica tra sabbia e sabbia grossolana.
Il titolo della stampa il giorno dopo sarebbe:
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Bambini giocano con “sabbia grossolana” a nord del porto.
Due costole e tre falangi fratturate. Al pronto soccorso affermano "mai vista sabbia simile"
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Immaginate ancora che un bambino chieda di costruire un castello di sabbia (grossolana). Beh, organizziamoci, ci vorrà una valutazione d’impatto ambientale perché se il bambino è, come molti, bravo, ci ritroviamo un’altra torre Galoppini in lungomare Marconi.
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In fondo se l’Assessore ai lavori pubblici parlasse con Berlusconi potrebbe dargli un prezioso consiglio su come “rilanciare” l’edilizia senza correre il rischio di passare per cementificatore: sabbia grossolana e polvere di stelle armata.
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È bello assai avere il dono dell’eufemismo.
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BerN
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venerdì 6 marzo 2009

QUADERNI DAL CONSIGLIO - labirintici compagni e liberal-ufo-socialforzisti in brodo di UFO.

Mentre invito tutti a “riempire” il programma, vi racconto un po’ del penultimo Consiglio comunale del mandato 2004/2009.
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Crisi? Previsioni rosee: la danno 29 a 1.
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La prima discussione lunedì pomeriggio è stata quella sul bilancio. Discussione che sarebbe stata forse noiosa se stavolta l’Amministrazione non “c’avesse provato”. Infatti il 3 febbraio il Forum presentò un odg sul sostegno a disoccupati e cassintegrati chiedendo un piano comunale di ammortizzatori sociali nel bilancio di previsione.
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Il Consiglio Comunale non è stato più convocato ma sappiamo che il 5 febbraio l’Amministrazione aveva contattato (invano) l’INPS, come da noi richiesto, per determinare la base interessata ad interventi di questa natura così da quantificare le risorse da destinare al capitolo di bilancio.
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Naturalmente non ci saremmo mai aspettati che la conclusione fosse un misero fondo di 10.000€ per fare un po’ di sconto a pochi soggetti sulle rette di asili e mense e sulle attività sportive o culturali. Pensavamo a qualcosa di più ampio in cui ricadesse il problema dell’acqua, della TIA (anche per le imprese), degli affitti e molto altro ancora.
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Insomma la montagna partorisce il topolino e lo vuol spacciare per elefante all’opinione pubblica con tanto di comunicati stampa e roboanti proclami. Far notare che per la sola progettazione del Piano Strutturale esiste una previsione di 290.000€, ventinove volte il “fondo crisi”, che il piano del personale ha istituito quattro dirigenti e cinque posizioni organizzative e amenità simili è ovviamente demagogico, secondo la maggioranza.
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Due talenti, molto peculiari
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Diamo a Cesare quel che è di Cesare, non sono i nostri interventi i più interessanti. Equipe di antropologi, squadre di etnologi e parecchi esperti di UFO sono rimasti impressionati e disorientati per i concetti espressi dal SocialForzista e dal Compagnoliberista.
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Socialforzisti e Compagniliberisti provengono da due galassie molto lontane ma, incredibilmente, si ritrovano perfettamente a loro agio nella maggioranza PD di Biagi. Ascoltare i loro interventi ed avere il raro privilegio di osservarli da vicino mentre si stracciano le vesti in difesa di un'Amministrazione Comunale in cui si riconoscono -e che dunque è al contempo forzista, socialista, liberista e comunista- è affascinante ed istruttivo.
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Effetto collaterale, dopo aver udito gli interventi di questi due rappresentanti, molti ufologi si sono tesserati al PdCI mentre gli antropologi, storditi da una labirintite acuta, si sono ritrovati a sguazzare nel fango del cantiere del porto.
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Di che porto?
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Un cantiere ancora incerto, cosa costruisca nessun lo sa ma che sia buona cosa ciascun lo dice. Siamo di fronte all’ennesima variante sostanziale alle opere del porto, operata al di fuori della VIA, operata al di fuori della Gara d’appalto, operata al di fuori della politica e del raziocinio.
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Ora si annuncia che verrà chiesto alla Regione, i cui studi avevano determinato in 350 posti barca (più piccoli di quelli ora previsti) la capienza del porto, di condurre nuovi studi per dire quante barche in più ci possiamo mettere.
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L’Amministrazione non ha una sua proposta sul numero. Non chiede cioè alla Regione cinquanta, settanta o quattrocento posti barca, chiede invece uno studio d’impatto che smentisca il precedente e che dia un numero. E che si diano i numeri ce ne accorgiamo subito: perché le associazioni? Detto altrimenti se quest’intervento è per la cosiddetta “nautica sociale”, perché escludere i cittadini che non sono iscritti ad associazioni ma che per una vita hanno avuto la barca nel porto?
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Inoltre essendo questa la stessa Amministrazione che ha avviato le opere, perché accorgersi ora, a tre mesi dalle elezioni, che i vecchi utenti (270) sono stati sfrattati dal porto? Non era prevedibile visti i prezzi annunciati dalla SALES? Nessuna risposta. Speriamo che sulla vicenda si esprima la sempre valida Commissione Temporanea di Controllo sui Lavori del Porto Turistico, presieduta dal rappresentante in ATOO (acqua), Segretario del PD e Capogruppo di maggioranza Bandini (una figura di garanzia).
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Proponiamo che per l’occasione la commissione usufruisca della consulenza decisiva degli antropologi affetti da labirintite e degli ufologi Comunistiliberisti.
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Chissà che loro non aiutino a svelare questo misterioso comportamento …
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BerN
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mercoledì 4 marzo 2009

PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2009 - DATEVI DA FARE

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Questa lo schema di programma approvato dall'assemblea di Venerdì 27 febbraio che enuncia i punti fondamentali DA SCRIVERE (compito vostro) di qui a fine marzo. Per proporre i contenuti dei punti che più vi interessano potete usare questo blog, la mail istituzionale oppure potete venire alle assemblee che organizzeremo periodicamente.
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Insomma il programma lo scrivete voi, PER DAVVERO, tenete presente solo il manifesto etico politico che trovate più sotto, se volete privatizzare quel po' di spiaggia libera che c'è, avete sbagliato negozio.
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Sbizzarritevi e segnalate soprattutto punti che mancano e che secondo voi devono essere messi nel programma.
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PREMESSE
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Queste elezioni amministrative cadono in un momento molto delicato per il nostro Comune e per tutta l’Italia.

La crisi economica ha colpito pesantemente lavoratori e imprese anche nella nostra zona producendo gravi ripercussioni in termini occupazionali e sociali. Anche le Amministrazioni locali sono chiamate ad uno sforzo straordinario per dare una risposta concreta ed efficace alla situazione attuale.

Il rischio è che il momento di difficoltà venga preso a pretesto per aumentare le differenze economiche e sociali prodotte dallo "sviluppo" liberista. La corsa allo smantellamento dello stato sociale, della scuola ai diritti fondamentali dei lavoratori, non contrastata dalle amministrazioni locali, dimostrano il disegno politico in atto di rendere le fasce sociali più deboli ricattabili e pronte ad ogni compromesso.

Nel nostro territorio le industrie e le altre attività economiche attraversano un periodo di difficoltà inedita e anche il settore turistico risentirà della contrazione del mercato interno. San Vincenzo in questi anni ha perseguito un modello di sviluppo che ha prodotto un sistema economico fragile perché basato sulla speculazione e sulla rendita piuttosto che sul reddito. Di fronte ad una situazione così grave la risposta non può essere la riproposizione stanca ed anacronistica degli schemi e dei modelli che hanno determinato questa crisi.

Ci proponiamo pertanto elaborare nuovi concetti di “progresso” che includano al loro interno capisaldi irrinunciabili quali la conservazione del territorio, la giustizia sociale, la durevolezza del modello economico e la ridistribuzione (verso il basso) delle risorse. Al di fuori di tali confini c’è solo una società basata sulle leggi del più forte.

In tal senso l’Amministrazione Biagi ha responsabilità enormi avendo subordinato alle logiche e alle esigenze di alcuni grandi soggetti privati la pianificazione territoriale e le esigenze della collettività. Rompendo la subalternità dell’Amministrazione ai cosiddetti “poteri forti” si fa il primo e decisivo passo verso una maggior giustizia sociale e un’Amministrazione etica e democratica.

Un’Amministrazione che deve rendere conto del suo operato solo ai cittadini e che prenda le decisioni sulle questioni fondamentali (bilancio, pianificazione urbanistica, lavoro …) attraverso percorsi partecipati che coinvolgano appieno la cittadinanza.

In tal modo è possibile interrompere la svendita di beni collettivi e la privatizzazione dei servizi e di porzioni sempre più rilevanti di territorio date in pasto agli appetiti speculativi a danno della collettività. Eclatante è l’esempio della scomparsa della campagna e della moltiplicazione delle abitazioni che è stata accompagnata, paradossalmente, da una difficoltà crescente a reperire la prima abitazione. Anziché autorizzare nuove edificazioni di seconde case è venuto il momento di concentrare tutte le energie sull’edilizia popolare, settore pressoché fermo negli ultimi cinque anni.

È per rispondere alle esigenze concrete e per tutelare i diritti della cittadinanza che vale la pena di rinnovare l’impegno per una politica diversa e per un diverso futuro per San Vincenzo. Il nostro paese è stato amministrato da una maggioranza trasversale che ha trovato il suo blocco sociale di riferimento nelle grandi imprese della zona. Politicamente questa maggioranza ha coinvolto e coinvolge la destra e il cosiddetto centrosinistra. A testimoniare tale uniformità di idee ed intenti politici c’è il percorso di alcuni rappresentanti delle istituzioni che è superfluo qui ricordare.

Questo progetto politico si propone quindi di governare il paese affrontando i problemi alla loro radice e attuando un nuovo rapporto con la cittadinanza. Il percorso di partecipazione per produrre una concreta e valida alternativa di amministrazione alle politiche sinora espresse dalle Giunte Roventini – Biagi testimonia la diversità di cultura politica da chi ha scelto nelle segreterie di qualche partito il candidato, le liste e i programmi.



DEMOCRAZIA, PARTECIPAZIONE, STRUTTURA COMUNALE

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1. UN’AMMINISTRAZIONE FATTA DI DIBATTITO

a. Assemblee
b. Centralità del Consiglio Comunale

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2. BILANCIO PARTECIPATO / BILANCIO SOCIALE / BILANCIO AMBIENTALE

a. Assemblee di reale costruzione del bilancio.
b. Tetto per le spese relative all’acquisizione di beni e servizi in economia.

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3. TRASPARENZA ANCHE VIA WEB

a. Pieno accesso ai documenti amministrativi (allegati compresi).
b. Forum periodici aperti alle domande e alle istanze dei cittadini.

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4. GIUNTA COMUNALE

a. Sei assessori nel nostro comune sono troppi, quattro sono più che sufficienti.
b. Assessori esterni? No, grazie.

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5. PROTOCOLLO ETICO

.a. Nomine negli enti partecipati
b. Spese per incarichi a professionisti esterni

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6. NETTA SEPARAZIONE TRA MONDO DELLA POLITICA E MONDO DEGLI AFFARI.

a. Massima attenzione a conflitti di interesse

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7. RIVOLUZIONE NELLA GESTIONE DEL PERSONALE.

a. Quattro dirigenti e cinque posizioni organizzative in un Comune come il nostro non sono tollerabili.



LAVORO, SERVIZI, ATTIVITA' ECONOMICHE E PRODUTTIVE

Per un progresso fatto di reddito, contro le speculazioni, ed improntato alla giustizia sociale.

1. UN RITORNO DELL’INTERVENTO PUBBLICO IN CAMPO ECONOMICO
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2. SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
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3. FAVORIRE IL REDDITO NON LA RENDITA
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4. GOVERNARE I PROCESSI ECONOMICI NON SUBIRLI, NON ASSECONDARLI
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5. TURISMO
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6. COMMERCIO
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7. ATTIVITA' ARTIGIANALI - PIP
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8. AGRICOLTURA
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9. PRECARIETA'

BENI COLLETTIVI, SALUTE DEI CITTADINI
Per una politica di conservazione e valorizzazione delle risorse collettive, contro ogni tipo di privatizzazione e vendita dei beni comunali.

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1. CASA

a. Basta speculazione. C’è bisogno dell’edilizia popolare.

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2. ACQUA

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3. SPIAGGIA

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4. PATRIMONIO IMMOBILIARE COMUNALE

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5. RISORSE PAESAGGISTICHE

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6. IMPIANTI DI DEPURAZIONE

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7. MESSA IN SICUREZZA ACUSTICA DEL TERRITORIO

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8. INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

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9. INQUINAMENTO ATMOSFERICO

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ASSETTO DEL TERRITORIO, URBANISTICA, AMBIENTE.

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1. PIANIFICAZIONE URBANISTICA

. Piano Strutturale
. Colline e San Carlo
. Rimigliano e Parchi
. Paradisino
. Masseto e Ginepraie
. Spiaggia
. Edilizia Popolare
. Piste Ciclabili, Percorsi Pedonali
. Reti Escursionistiche
. Illuminazione Pubblica

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2. VIABILITà

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3. CAVE

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UNA NUOVA ATTENZIONE PER SAN CARLO

Questo capitolo verrà affrontato nell'iniziativa pubblica che sarà organizzata prossimamente a San Carlo

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CULTURA, SCUOLA, TEMPO LIBERO E SPORT.
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1. CULTURA
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2. SPETTACOLI

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3. SCUOLA

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4. SPORT

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5. IMPIANTI SPORTIVI

. Difesa di un’area che fa gola alla speculazione

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6. USO SOCIALE E SPORTIVO DEL VELODROMO

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7. ATTIVITA' VENATORIE

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SOCIALE
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1. EDILIZIA POPOLARE

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2. PROSPETTIVE PER IL SILO SOLVAY

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3. ASSOCIAZIONISMO

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4. AREA FESTE

. Una gestione pubblica che garantisca l’eguaglianza nel trattamento.

5. SOCIETA' SOLIDALE, SOCIETà SICURA

. Garantire una vita dignitosa a ciascuno rende la società più solidale e sicura.


6. I NOSTRI AMICI ANIMALI

. Un impegno serio per la cura degli animali

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BerN