mercoledì 4 marzo 2009

PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2009 - DATEVI DA FARE

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Questa lo schema di programma approvato dall'assemblea di Venerdì 27 febbraio che enuncia i punti fondamentali DA SCRIVERE (compito vostro) di qui a fine marzo. Per proporre i contenuti dei punti che più vi interessano potete usare questo blog, la mail istituzionale oppure potete venire alle assemblee che organizzeremo periodicamente.
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Insomma il programma lo scrivete voi, PER DAVVERO, tenete presente solo il manifesto etico politico che trovate più sotto, se volete privatizzare quel po' di spiaggia libera che c'è, avete sbagliato negozio.
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Sbizzarritevi e segnalate soprattutto punti che mancano e che secondo voi devono essere messi nel programma.
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PREMESSE
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Queste elezioni amministrative cadono in un momento molto delicato per il nostro Comune e per tutta l’Italia.

La crisi economica ha colpito pesantemente lavoratori e imprese anche nella nostra zona producendo gravi ripercussioni in termini occupazionali e sociali. Anche le Amministrazioni locali sono chiamate ad uno sforzo straordinario per dare una risposta concreta ed efficace alla situazione attuale.

Il rischio è che il momento di difficoltà venga preso a pretesto per aumentare le differenze economiche e sociali prodotte dallo "sviluppo" liberista. La corsa allo smantellamento dello stato sociale, della scuola ai diritti fondamentali dei lavoratori, non contrastata dalle amministrazioni locali, dimostrano il disegno politico in atto di rendere le fasce sociali più deboli ricattabili e pronte ad ogni compromesso.

Nel nostro territorio le industrie e le altre attività economiche attraversano un periodo di difficoltà inedita e anche il settore turistico risentirà della contrazione del mercato interno. San Vincenzo in questi anni ha perseguito un modello di sviluppo che ha prodotto un sistema economico fragile perché basato sulla speculazione e sulla rendita piuttosto che sul reddito. Di fronte ad una situazione così grave la risposta non può essere la riproposizione stanca ed anacronistica degli schemi e dei modelli che hanno determinato questa crisi.

Ci proponiamo pertanto elaborare nuovi concetti di “progresso” che includano al loro interno capisaldi irrinunciabili quali la conservazione del territorio, la giustizia sociale, la durevolezza del modello economico e la ridistribuzione (verso il basso) delle risorse. Al di fuori di tali confini c’è solo una società basata sulle leggi del più forte.

In tal senso l’Amministrazione Biagi ha responsabilità enormi avendo subordinato alle logiche e alle esigenze di alcuni grandi soggetti privati la pianificazione territoriale e le esigenze della collettività. Rompendo la subalternità dell’Amministrazione ai cosiddetti “poteri forti” si fa il primo e decisivo passo verso una maggior giustizia sociale e un’Amministrazione etica e democratica.

Un’Amministrazione che deve rendere conto del suo operato solo ai cittadini e che prenda le decisioni sulle questioni fondamentali (bilancio, pianificazione urbanistica, lavoro …) attraverso percorsi partecipati che coinvolgano appieno la cittadinanza.

In tal modo è possibile interrompere la svendita di beni collettivi e la privatizzazione dei servizi e di porzioni sempre più rilevanti di territorio date in pasto agli appetiti speculativi a danno della collettività. Eclatante è l’esempio della scomparsa della campagna e della moltiplicazione delle abitazioni che è stata accompagnata, paradossalmente, da una difficoltà crescente a reperire la prima abitazione. Anziché autorizzare nuove edificazioni di seconde case è venuto il momento di concentrare tutte le energie sull’edilizia popolare, settore pressoché fermo negli ultimi cinque anni.

È per rispondere alle esigenze concrete e per tutelare i diritti della cittadinanza che vale la pena di rinnovare l’impegno per una politica diversa e per un diverso futuro per San Vincenzo. Il nostro paese è stato amministrato da una maggioranza trasversale che ha trovato il suo blocco sociale di riferimento nelle grandi imprese della zona. Politicamente questa maggioranza ha coinvolto e coinvolge la destra e il cosiddetto centrosinistra. A testimoniare tale uniformità di idee ed intenti politici c’è il percorso di alcuni rappresentanti delle istituzioni che è superfluo qui ricordare.

Questo progetto politico si propone quindi di governare il paese affrontando i problemi alla loro radice e attuando un nuovo rapporto con la cittadinanza. Il percorso di partecipazione per produrre una concreta e valida alternativa di amministrazione alle politiche sinora espresse dalle Giunte Roventini – Biagi testimonia la diversità di cultura politica da chi ha scelto nelle segreterie di qualche partito il candidato, le liste e i programmi.



DEMOCRAZIA, PARTECIPAZIONE, STRUTTURA COMUNALE

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1. UN’AMMINISTRAZIONE FATTA DI DIBATTITO

a. Assemblee
b. Centralità del Consiglio Comunale

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2. BILANCIO PARTECIPATO / BILANCIO SOCIALE / BILANCIO AMBIENTALE

a. Assemblee di reale costruzione del bilancio.
b. Tetto per le spese relative all’acquisizione di beni e servizi in economia.

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3. TRASPARENZA ANCHE VIA WEB

a. Pieno accesso ai documenti amministrativi (allegati compresi).
b. Forum periodici aperti alle domande e alle istanze dei cittadini.

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4. GIUNTA COMUNALE

a. Sei assessori nel nostro comune sono troppi, quattro sono più che sufficienti.
b. Assessori esterni? No, grazie.

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5. PROTOCOLLO ETICO

.a. Nomine negli enti partecipati
b. Spese per incarichi a professionisti esterni

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6. NETTA SEPARAZIONE TRA MONDO DELLA POLITICA E MONDO DEGLI AFFARI.

a. Massima attenzione a conflitti di interesse

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7. RIVOLUZIONE NELLA GESTIONE DEL PERSONALE.

a. Quattro dirigenti e cinque posizioni organizzative in un Comune come il nostro non sono tollerabili.



LAVORO, SERVIZI, ATTIVITA' ECONOMICHE E PRODUTTIVE

Per un progresso fatto di reddito, contro le speculazioni, ed improntato alla giustizia sociale.

1. UN RITORNO DELL’INTERVENTO PUBBLICO IN CAMPO ECONOMICO
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2. SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
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3. FAVORIRE IL REDDITO NON LA RENDITA
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4. GOVERNARE I PROCESSI ECONOMICI NON SUBIRLI, NON ASSECONDARLI
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5. TURISMO
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6. COMMERCIO
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7. ATTIVITA' ARTIGIANALI - PIP
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8. AGRICOLTURA
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9. PRECARIETA'

BENI COLLETTIVI, SALUTE DEI CITTADINI
Per una politica di conservazione e valorizzazione delle risorse collettive, contro ogni tipo di privatizzazione e vendita dei beni comunali.

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1. CASA

a. Basta speculazione. C’è bisogno dell’edilizia popolare.

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2. ACQUA

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3. SPIAGGIA

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4. PATRIMONIO IMMOBILIARE COMUNALE

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5. RISORSE PAESAGGISTICHE

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6. IMPIANTI DI DEPURAZIONE

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7. MESSA IN SICUREZZA ACUSTICA DEL TERRITORIO

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8. INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

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9. INQUINAMENTO ATMOSFERICO

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ASSETTO DEL TERRITORIO, URBANISTICA, AMBIENTE.

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1. PIANIFICAZIONE URBANISTICA

. Piano Strutturale
. Colline e San Carlo
. Rimigliano e Parchi
. Paradisino
. Masseto e Ginepraie
. Spiaggia
. Edilizia Popolare
. Piste Ciclabili, Percorsi Pedonali
. Reti Escursionistiche
. Illuminazione Pubblica

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2. VIABILITà

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3. CAVE

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UNA NUOVA ATTENZIONE PER SAN CARLO

Questo capitolo verrà affrontato nell'iniziativa pubblica che sarà organizzata prossimamente a San Carlo

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CULTURA, SCUOLA, TEMPO LIBERO E SPORT.
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1. CULTURA
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2. SPETTACOLI

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3. SCUOLA

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4. SPORT

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5. IMPIANTI SPORTIVI

. Difesa di un’area che fa gola alla speculazione

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6. USO SOCIALE E SPORTIVO DEL VELODROMO

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7. ATTIVITA' VENATORIE

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SOCIALE
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1. EDILIZIA POPOLARE

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2. PROSPETTIVE PER IL SILO SOLVAY

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3. ASSOCIAZIONISMO

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4. AREA FESTE

. Una gestione pubblica che garantisca l’eguaglianza nel trattamento.

5. SOCIETA' SOLIDALE, SOCIETà SICURA

. Garantire una vita dignitosa a ciascuno rende la società più solidale e sicura.


6. I NOSTRI AMICI ANIMALI

. Un impegno serio per la cura degli animali

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BerN

20 commenti:

Anonimo ha detto...

1 - abolizione del clientelismo

2 - recupero, ove possibile, del
territorio

3 - stop al progetto di Rimigliano
che prevede un assassinio di
piante a vantaggio di un nuovo
albergo turistico che non serve

4 - possibilità di partecipare a
decisioni che riguardano la
cittadinanza tutta

5 - ripristino dei referendum
consultivi

6 - stop al cemento

7 - organizzare incontri pubblici
dove la popolazione esponga i
propri problemi e tentare di
risolverli

8 - che non succeda più che una
amministrazione stanzi 290.000
euro per un piano strutturale
che sarà il nuovo cancro
urbanistico di San Vincenzo

9 - mai usare arroganza politica di
stampo fascistoide come questa
giunta Biagi ha dimostrato

10- valorizzazione di una cultura
che non sia SOLO la cultura di
Platinette ma anche temi di
più ampio interesse.

11- urgenza di prestare attenzione
a quelle fasce del sociale più
deboli che sono afflitte dallo
strozzinaggio delle banche ed
hanno più di un figlio a carico

12- ripensare totalmente da capo
il consiglio comunale: E'
INAMMISSIBILE L'ARROGANZA E LA
MALEDUCAZIONE CHE ADOTTANO
CERTI PERSONAGGI NOTI DI QUESTA
MAGGIORANZA. QUANDO C'E' UN
CONSIGLIO COMUNALE CI SI DEVE
COMPORTARE CON RISPETTO E NON
COME SE FOSSIMO IN UN BAZAR.

13- ove possibile attuare una
ridistribuzione sociale che
protegga le fasce più deboli.

Per ora mi sono venuti in mente questi punti e per quanto mi riguarda, visto che il tempo stringe, invito anch'io le molte persone che magari leggono il blog ma non commentano mai, invito costoro a farci e scriverci le loro proposte: il pericolo per San Vincenzo è serio. Durante l'ultimo consiglio comunale è stato devastante: questi galantuomini democratici, puoi anche dimostrargli palmarmente le loro malefatte, sapete cosa si ottiene in risposta di ciò: la gente che si alza e non ascolta! Eccolo il Partito Democratico.

Anonimo ha detto...

Hai ragione il pericolo è serio....

Anonimo ha detto...

è quello che penso anche io: non possiamo lasciare per altri cinque anni il Paesi in mano a dei cretini.

Anonimo ha detto...

Condivido lo scritto di jack. Volevo chiedere: è possibile in un prossimo futuro che San Vincenzo si riappropri di un Cinema tutto suo?

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda il titolo: CULTURA, SPORT E TEMPO LIBERO.

Da anni il nostro cementificato paese si trova in una condizione culturale molto critica: già alcune persone su questo blog hanno, in più occasioni e sotto innumeri aspetti, mostrato come coloro che dovrebbero essere garanti e mecenati di quella che viene chiamata "cultura" si vantino e si comportino all'opposto di quel minimo di civiltà che potremmo chiamare appunto civile; non mi soffermerò tanto sulla maleducazione che vige a regola durante i Consigli Comunali, che ormai -diciamo- sono diventati occasione per tarallucci e vino, per barzellette e letture dei giornali, per veloci corse al bagno come fosse il gioco della bandierina (capisco pienamente il punto dodici di Jack of Hearts e condivido la sua indignazione). Quello che più mi interessa constatare è l'arroganza democratica con cui queste persone pretendono di poter comandare, quale legulei di una democrazia amministrativa un po' sui generis, ed accattoni vivaci di quelle occasioni che rendono l'uomo ladro (absit iniuria verbis), quasi che la partecipazione della cittadinanza fosse un lusus naturae e che non abbia motivo di essere se non quello di facciata. In questi mesi su questo blog e durante gli incontri proposti dal Forum, si è respirata invece un altro concetto di questo tipo primo di cultura su cui voglio confrontarmi con i fruitori di questo spazio: organizzare incontri e partecipare alla popolazione da un lato le "birichinate" (per usare un eufemismo, beninteso) dell'amministrazione, dall'altro le proposte del Forum, nelle persone di Fausto e Nicola, ecco tutto questo è un altro concetto di democrazia che certo inaugura una netta dicotomia, una presa di distanza radicale da quell'arroganza da faccia di bronzo di cui ho scritto poc'anzi. E infatti: forse che per tentare di coinvolgere nuovamente la popolazione in ciò che gli è consono, nel suo governo (questo significa democrazia), in tempi in cui si rischia un nichilismo masticato quotidianamente, forse che, cari lettori, pensate che sia giusto fare come ha fatto questa amministrazione, cioè abolire, di fatto gli strumenti della democrazia? Come coinvolgere i cittadini se non chiedendo loro di partecipare attivamente alle decisioni, alle scelte? Pensiamo davvero di avvicinare nuovamente i sanvincenzini ai problemi del territorio impedendogli, con un'arroganza da Ventennio, di dar fiato alle loro idee? Si vede già da queste domande retoriche come ci sia, alla base, un'idea diversa di democrazia e di cultura. Alcune persone hanno accusato il Forum di essere disfattista, estremista, contro il progresso e simili. Bene, io dico, e le discussioni e proposte di questo blog ne sono una prova lapalissiana, io dico che queste persone o non hanno prestato dovuta attenzione agli articoli scritti oppure fanno orecchi da mercante. Quante volte abbiamo invitato gli indecisi a partecipare ai nostri incontri? Sempre, ma costoro, almeno fino ad oggi, non si sono fatti vedere. Quando si accusa il Forum di essere disfattista e contro il progresso, si fa un torto: il Forum non è contro il progresso ma per un progresso che non avvantaggi gli affaristi democratici, un progresso finalizzato, ad esempio, ad una edilizia popolare, un progresso che si confaccia all'ambiente. Si può cogliere anche in questo tema un elemento partecipativo notevole, nevvero? Esprimere coraggio di fronte a delle scelte che non possono non prendersi, come appunto la salvaguardia dell'ambiente e del territorio, non significa affatto essere reazionari o conservatori ma casomai giustifica una esigenza immininte alle condizioni stesse e al grado di sviluppo che un Paese può sostenere. Volete davvero, cittadini,veder splendere su Rimigliano tonnellate di cemento? Volete davvero che il nostro parco venga privatizzato? Dove andremo al mare noi? Esisterà ancora una spiaggia libera? Chiedo un favore anzi meglio, faccio un appello al popolo del blog: diffondete per favore la notizia che questa amministrazione, quale ciliegina sulla torta, ha stanziato 290.000 euro ( d u e c e n t o n o v a n t a m i l a euro) per una nuova quanto inutile colata di cemento e solo 10.000 euro per i cassaintegrati e le famiglie più bisognose. Ecco spargete queste notizie, anche fra elettori di destra, facciamole sapere queste VERGOGNOSE manovre (che in consiglio hanno però trovato l'apprezzamento del Nannelli)volte ad una sfacciataggine che fa ribrezzo. Sapete in consiglio comunale cosa è successo quando è stato fatto notare questo sperpero? Ebbene niente: calma e atarassia si potevano sorprendere sui volti distratti dei nostri amministratori. Ora certo, mi sembrerebbe di offendere la cultura di questi galantuomini-amministratori se scrivessi che costoro applicano questo metodo atarassico perchè hanno studiato e compulsato Epicuro e la sua dottrina, quindi non incorrerò in questo errore che non mi perdonerei, tanto l'enunciarlo mi affliggerebbe fino al fondo più segreto della mia etica. Ecco, cultura significa anche questo: responsabilità. Vorrei anche entrare un po' più nel merito e affrontare un altro aspetto della cultura: su questo blog, non troppo tempo fa, con le eccellenti espressioni forbite da certi individui di cui non farò nomi, si è parlato anche, argomento che c'entra poco con San Vincenzo, di fascismo e antifascismo. Ecco io credo che quando delle persone arrivino a vantarsi di essere fascisti vuol dire che qualcosa nella Cultura non va e non possiamo tributare sempre e comunque la colpa al Sistema, al Palazzo e quindi limitarci all'indignazione ma sarebbe molto interessante, a livello culturale, organizzare dei piccoli incontri storici su argomenti storici che potranno essere discussi in itinere per confrontarci e per non accettare che, nel nostro Paese, ci siano persone che si dicano felicemente fascisti(questo è solo una proposta, naturalmente). Credo inoltre che l'organizzazione di incontri pubblici, cosa non prioritaria per l'amministrazione uscente, sia centrale per un dibattito di confronto quale quello che ci proponiamo.
Queste sono le mie proposte.

Anonimo ha detto...

ma chiste so' cose 'ei pazzi, uè!

Anonimo ha detto...

Avete presente il cartone animato TOPO GIGIO, ecco quando all'amministrazione comunale gli viene fatto notare lo spreco dei 290.000 euro, l'amministrazione ruba la battuta a TOPO GIGIO, dicendo: "Ma cosa mi dici mai?"

Anonimo ha detto...

Cretino sarai te e chi ti circonda!

DIRITTO DI REPLICA

Anonimo ha detto...

Difendo tutto il mio diritto ad essere cretino, che me ne faccio infatti della vostra intelligenza?

Anonimo ha detto...

Il diritto di replica cui fai appello nella tua firma non dà comunque il diritto di offendere chiunque, specialmente chi non c'entra con le affermazioni di un singolo.
Indubbiamente eccessiva l'uscita di "d" (mi sarebbero venuti a mente un sacco di altri aggettivi meno offensivi nell'immediato, ma decisamente più pesanti), esattamente sullo stesso piano la tua.
Siete pari, anzi no, tu sei andato oltre offendendo a tua volta altre persone.
Diciamo che abbiamo diritto ad un offesa gratuita non replicabile per ristabilire la parità.
Poi, forse è meglio se lasciamo perdere queste schermaglie da scuola elementare (...e io una volta più di te!) e ci dedichiamo a discussioni un po' più costruttive, sia da parte nostra che di chi critica.

FG

Anonimo ha detto...

ringrazio sciacallo per avere preso le mie difese ma all'anonimo di 12.01 io dico che ho scritto quello che penso e non sarai certo te a impedirmelo

Anonimo ha detto...

Salve a tutti, è da poco tempo che leggo il forum, e vorrei esporre un mio pensiero che reputo inportante riguardo i giovani e le istituzioni.Per poter sopravvivere una società deve sapersi rinnovare preparando le nuove generazioni ad assumere le responsabilità necessarie per realizzare una convivenza civile e democratica.Una preparazione che deve passare dalla conoscenza dei propri diritti e all'apprendimento della partecipazione alla vita sociale, culturale e politica.Quindi le future politiche giovanili devono essere tese a migliorare la qualità della vita, attraverso la creazione di occasioni di incontro, cioè uno spazio dove i giovani possano confrontarsi in uno spirito di autodeterminazione e di condivisione di desideri, sogni, progetti e responsabilità.Un pò di quelcemento usato in questo paese potrebbe essere usato a tal proposito.

Anonimo ha detto...

Cretini sarebbero tutti quelli che ci sono adesso e naturalmente anche quelli che verranno, sempre senza nemmeno sapere chi ci sarà...
O sei un tantino prevenuto oltre che maleducato oppure prevedi il futuro...
Qualche numero per il lotto????

Anonimo ha detto...

Ciao Enrico, ti saluto e sono felicissimo che da poco hai iniziato a leggere questo blog, popolato di saltimbanchi, filosofi, lettere dell'alfabeto, comuni cittadini, studenti, lavoratori, persone arrabbiate, fanti di cuori, sciacalli, iene e chi più ne ha più ne metta. Ti rignrazio anche della tua proposta che prenderemo in considerazione e ti invito a partecipare mercoledì prossimo al nostro nuovo incontro che si terrà presso la sala multimediale in piazza O.Mischi alle 21.00: porta più persone che puoi e di nuovo benvenuto!

Riguardo al commento di qui sopra non si capisce che cosa voglia dire l'anonimo delle 17.53. In ogni caso per parte mia invito a non rispondere alle provocazioni che sono soltanto sterili e simboleggiano fragilità politica e una zoppicante capacità di analisi della situazione, tema quest'ultimo che è molto caro al popolo del blog.

Anonimo ha detto...

Se la provocazione è sintomo di fragilità politica e zoppicante capacità di analisi allora il forum che vive di provocazione sarebbe già infermo oltre che frantumato...
Oppure alcune delle proposte per le elezioni non sono provocazioni ma vorreste davvero attuarle??
Perchè senno, riprendo il primo commento, il pericolo è serio e ci sarà si da preoccuparsi si ma di voi...

Anonimo ha detto...

Vi segnalo un nuovo locale assolutamente imperdibile.
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Un'idea del genere poteva venire solo a Kiko (Dado) Figurelli, l' estroverso architetto piombinese che sognava da sempre un tocco cosmopolita nel cuore della sua città.
Il Mish-mash di Salivoli è il vero e proprio tempio della cucina fusion. Il massimo dell'audacia global e della sperimentazione senza frontiere.
Il proprietario è un franco-vietnamita, il cuoco è egiziano, l'aiuto-cuoco canadese, le ricette turche, la carne è argentina, i camerieri sono ominidi della Galassia di Oberon, i suonatori di bongo sono ex orchestrali della Rai disoccupati.
Londinese purosangue il sommelier che circola tra i tavoli in Aston Martin. La cassiera è una ex battona del porto di Amburgo scelta perché è la sola che riesce a mantenere la disciplina.
Originalissimo l'happy-hour a base di tartine di antilope, che viene macellata sul posto tra le suggestive urla rituali del personale. Eccellente l'insalata di licheni con peli di tricheco e il carpaccio di diavolo della Tasmania.
Notevole il salame di pitone, interminabile al taglio.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo del 5 marzo delle 19.06 (perchè non ti firmi con un qualsiasi soprannome, come vedi è più facile apostrofarci, così) non capisco perchè ti adiri tanto: mi sembra che di tutte le proposte che sono state avanzate in questo spazio tu ti concentri solo su delle espressioni che certo non sono il massimo dell'eleganza ma che evidentemente rendono manifesto un dissenso che probabilmente -visto anche i tempi che tirano a livello nazionale- desta notevole preoccupazione. Perchè c'è da avere paura di noi ti chiedo? Forse perchè noi non ci proponiamo con quell'arroganza educata che hanno messo in chiaro Nicola e gli scritti di Jack of Hearts, per avere una prova palmare della quale basta partecipare ad un consiglio comunale? Perchè noi ti facciamo paura? Perchè non siamo accecati dall'affarismo cementificatore? Perchè proponiamo partecipazione? Tu credi sul serio che il problema principale per le famiglie di san vincenzo e per i cassaintegrati sia quello di avere un piano strutturale da 290.000euro? Offenderei certo la tua intelligenza se ti ritenessi capace di una simile sintesi. Il discorso qui è un altro: l'amministrazione uscente ha una serie di valori che sono lontani dagli effettivi bisogni della maggior parte dei cittadini. E adesso non mi chiedere perchè avete consensi, in quanto a questa domanda è già stata data ampia e soddisfacente risposta in commenti a post precedenti. DOvete essere in grado di accettare le critiche anche quelle più vementi che vi vengono fatte. Se vi vengono mosse delle accuse, anche le più turpi, invece di reagire indignandovi e sostenendo che la gente del Forum è tutta estremista e non sa fare altro che criticare e offendere -cosa per altro assai discutibile, un buon politico dovrebbe essere in grado di interpretare questo malcontento e non fare orecchi da mercante. Se c'è qualcuno che pensa,permettetemi la citazione, come ebbe a dire Cicerone: regibus exterminatis, libertas in re publica constituta est (cioè: cacciati i tiranni, fu stabilita la libertà nello Stato), voi dovete accettarlo e dimostrare con i fatti che le persone che pensano questo si ingannano. Ad esempio: che cosa c'è di democratico nell'abolire un referendum consultivo? Vi sembra democratico questo? Ah già, dimenticavo quasi che gli amministratori del PD, (compreso il Mencarelli che in questo blog è stato a più riprese chiamato in causa) durante il consiglio comunale, sono troppo impegnati a scambiarsi battute, ad andare in bagno, a fumare una sigaretta, a fare i cicisbei. Allora io dico: PROVATEMI IL CONTRARIO ! DIMOSTRATE CHE SIAMO IN TORTO !

Quello che tremendamente vi spaventa sono le nostre proposte, il fatto che noi facciamo partecipare le persone al dibattito e diamo loro ascolto. Voi questo non lo fate, voi siete arroganti.

Probabilmente rivincerete anche le elezioni ma prima o poi verranno fuori le vostre malefatte e il vostro comportamento scorretto e allora ci prenderemo la rivincita.

Anonimo ha detto...

Proposta: POSSIBILITA' DI ESPRIMERSI DURANTE I CONSIGLI COMUNALI

Anonimo ha detto...

E' la prima volta che scrivo, nonchè la prima volta che leggo il BLOG.
Ho vottato schede nulle alle ultime 3 elezioni per quanto riguarda la parte "comunale", in parte come segno di protesta verso questa amministrazione, non tanto per le persone ma per la tipologia degli atti e degli intreventi fatti. In altra parte, perchè volevo vedere se le alternative politiche davano prova concreta di impegno.
Questa volta la mia scheda sarà valida.......


Ritengo sia non più procrastinaile l'attuazione di un serio piano casa popolare a San Vincenzo: e per serio intendo appartamenti vivibili ma non certo ville, alla portata di una qualsiasi famiglia media con uno stipendio medio di 1300€ mensili, quindi a prezzi agevolati, e non ultimo trasparenza nella loro assegnazione.
Io non mi intendo di diritto, leggi e quant'altro, ma non esiste la possibilità pratica che il comune destini aree di proprio possesso a tale tipo di edilizia, faccia accordi con un qualsiasi studio di architetti per avere un progetto semplice a basso costo? O lo faccia redarre in comune a costo zero!
Ed esiste ancora la possibilità giuridica, di far partecipare la cittadinanza alla costruzione di questi edifici per abbattere ancora di più i costi? Una specie di cooperativa sociale, dove chi ha tempo e magari capacità partecipa a questo progetto, nel rispetto delle norme e della sicurezza. Come se si fosse in un dopo-guerra e dovessimo ricostruire tutto.......
Io credo che si troverebbero persone, magari pensionati, magari disoccupati, che darebbero anche solo 2 ore al giorno del proprio tempo per costruirsi o costruire ai propri nipoti la possibilità di vivere decentemente.
Tutto questo, magari sotto la direzione di ditte edili regolari e qualificate.
Oh, magari parlo male,e sono solo utopie di un pazzo che ancora crede alle favole di un paese unito nel momento del bisogno......però......

Il mio intervento non è solo rivolto al forum di centrosinistra, ma anche alla attuale amministrazione che di certo leggerà questo blog, come mi è parso di capire.

La mia preoccupazione, non solo a livello comunale, è che molti, nelle stanze dei bottoni, la sera quando vanno a letto, dormono tranquilli, perchè a suon di dirsele e sentirsele confermare da chi la pensa uguale a loro, sono arrivati ad una quasi auto-certificazione del proprio pensiero
E' come quello che a suon di dire bugie,ad un cero punto non distingue più la verità da essse!

Anonimo ha detto...

Scusate se copio qui un post messo su NO BIAGI NO PARTY, ma ritengo questa sia la collocazione più giusta. Spero possa servire quantomeno come spunto a NICOLA.


".....
Comincio io con l'argomento che mi sta più a cuore:la casa.
Parlavamo, io in un altro post e in questo qualcun altro, della possibilità di parteciapre alla costruzione di case popolari da parte della cittadinanza con abbattimento dei costi, la famosa autocostruzione, perfettamente enunciata poco più su dal bravissimo enrico.
Ok, mi sembra che non siamo andati tanto lontani dal "realizzabile",e soprattutto non ci siamo avvicinati a immobilizzare il paese. Infatti vi invito a dare una bella occhiata a questi link di cui sotto:

http://www.autocostruzione.net/index.php

e

http://www.alisei.org/ una azienda(anche se non è proprio la parola adatta) nata proprio per la realizzazione di tali progetti in tutti i suoi aspetti, ovvero edilizio, giuridico, economico ecc....

Vi lascio sotto una breve descrizione di cosa fanno queste persone,dati ufficiali li potrete trovare sul loro sito (da notare che a MONTERIGGIONI, non molto oontano da qui dunque, hanno già un bando per queste cose......noi proprio non ci sentiamo!).



L'ESPERIENZA DI ALISEI NELL'AUTOCOSTRUZIONE DELLA CASA


Una realtà di riferimento in Italia per i progetti di autocostruzione della casa è certamente Alisei Autocostruzioni, una divisione operativa con personalità giuridica nata nel 2004 in seno ad Alisei, associazione non governativa che da vent'anni opera nel campo della cooperazione allo sviluppo e all'aiuto umanitario.

Il primo passo da compiere per rendere possibile un progetto di autocostruzione prevede il coinvolgimento dell'amministrazione pubblica, in particolare i Comuni, che, una volta sposata la logica e le opportunità insite nell'autocostruzione, ha due compiti fondamentali: l'individuazione dell'area edificabile e la promozione del progetto presso la cittadinanza in modo da individuare il gruppo di famiglie da comprendere nel progetto. Normalmente i gruppi sono composti da un minimo di dieci fino a un massimo di venti famiglie. Le caratteristiche che devono avere le famiglie per partecipare al progetto sono normalmente definite dall'amministrazione comunale.

Una volta individuata l'area e il gruppo di famiglie "autocostruttrici", Alisei è in grado di attivare dei propri partner finanziari che consentono di aprire a favore degli autocostruttori dei mutui agevolati e che, normalmente vedono la prima rata di pagamento solo a lavori ultimati, quando cioè la famiglia prende fisicamente possesso della sua casa.

A questo punto finalmente si apre il cantiere e i membri designati dalle famiglie si trasformano in muratori mettendo a disposizione il proprio tempo libero a favore del gruppo di lavoro e del progetto. Naturalmente il lavoro di questi neofiti del mattone è rigorosamente coordinato da un architetto, responsabile del progetto e da tre tutor esperti (un capomastro, un impiantista elettrico e un impiantista termoidraulico). A supporto esiste anche la figura del mediatore sociale che ha il compito di mantenere l'armonia e la coesione all'interno del gruppo di lavoro, risolvendo gli eventuali screzi interpersonali che si potrebbero venire a creare.

Con l'aiuto degli esperti il gruppo si divide in squadre di lavoro ciascuna con competenze specifiche (i muri, il tetto, gli impianti, ecc.). Finalmente il cantiere è pronto e organizzato per iniziare i lavori che, normalmente, si concludono con l'ingresso delle famiglie nelle case 24 o 36 mesi dopo il via. Da notare che ogni autocostruttore non sa, durante il lavoro, se sta costruendo la propria casa o quella di un altro, infatti le singole unità abitative vengono assegnate solo alla fine dei lavori tramite estrazione a sorte.

La metodica dell'autocostruzione così concepita ha evidentemente un valore sociale: nessuno, dopo due o tre anni di lavoro insieme, potrà più dire di non conoscere il proprio vicino di casa. Soprattutto però il contenuto importante è quello economico che da Alisei viene individuato in un risparmio intorno al 70% rispetto al valore normale di mercato. Un risparmio quindi notevolissimo anche se volessimo, per pessimismo, ridimensionarlo rispetto alle stime di Alisei. Un dato comunque è certo: per apprezzare i valori dell'autocostruzione è sufficiente una visita a uno dei cantieri aperti.

....."