mercoledì 29 aprile 2009

RIDICOLI alias sennò m'incazxx

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Chiedevate com'è andato l'ultimo Consiglio di legislatura. Ecco a voi.
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Siccome il Forum del Centrosinistra ha osato sollevare la questione dell’intreccio tra politica e affari e della supremazia dell’interesse privato sul pubblico e lo ha fatto usando una figura retorica efficace e tagliente, l’ironia, il Capogruppo di maggioranza ha perso le staffe.
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Non abbiamo ancora il verbale della seduta e purtroppo Bandini non ha detto quel che ha detto al microfono pertanto è lecito dubitare che il verbale riporti tali frasi. Sta di fatto che nel discutere il nostro ordine del giorno sul nome di San Vincenzo da modificare in “città di San Vincenzo Sales”, Bandini ha accusato il Forum del Centrosinistra di essere ridicolo.
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Eccellente occasione per impostare un ragionamento. Ma come, sarebbe ridicolo chi usa l’ironia per esprimere e portare all’attenzione un problema molto concreto e reale, mentre sarebbe serio ed autorevole chi ha affermato (lo stesso Bandini) che “lo SDI è stato pagato con un consigliere d’amministrazione” oppure chi ha definito “sabbia grossolana” i sassi a nord del nuovo porto, sarebbe serio chi ha raccontato alla cittadinanza che Rimigliano è un parco naturale quando, basta controllare sul sito delle ANPIL e constatare che ciò non è vero e ancora sarebbe seria un maggioranza che ha subito 12 rimpasti di giunta, una maggioranza che dà cinque volte i permessi per demolire il Silo Solvay salvo poi diffidare la Solvay dal demolirlo ed esporsi ad un ricorso al TAR … Regolamento Urbanistico (telefonata al centrodestra per far mancare il numero legale) … Parcheggio pubblico presso il Garden Club (gestito abusivamente a detta della stessa maggioranza dal privato) eccetera, eccetera, eccetera, ec ce te ra ...
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Insomma bella serietà davvero la loro. L’elenco è stato lungo e dettagliato, a metà il Capogruppo non era più in grado di tollerare al punto da rivolgersi al Sindaco pregandolo (non proprio con queste parole) di impormi di smetterla di elencare le loro belle gesta altrimenti lui si sarebbe, per così dire, alterato.
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Di fronte al mio rammarico per delle intemperanze così scomposte, con grande senso di responsabilità e dimostrando un’alta considerazione delle istituzioni, il Capogruppo ha annunciato fieramente che potevo dire tutto quello che volevo, tanto lui avrebbe letto il giornale. Ce l'ho ancora dinnanzi agli occhi l'immagine del Capogruppo concentrato nell'istruttiva lettura per diversi minuti mentre si sforzava di ostentare indifferenza.
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Belle immagini, bei momenti. Davvero.
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BerN

martedì 28 aprile 2009

COLPO IN PRIMA

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Il Tirreno di oggi riporta in prima pagina con rimando a pag 11 un intervento del Forum circa la gestione del territorio a San Vincenzo. Per tutti quelli che non hanno letto il giornale ecco il testo integrale.
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"L’appello del professor Settis per bloccare l’ondata di cemento che ha invaso San Vincenzo costituisce un monito per chi governa il Comune e la Regione. Quello che è accaduto a San Vincenzo, come in altre realtà della Toscana, dovrebbe far riflettere. Come dimostra puntualmente il professor Settis, nessun rapporto è rintracciabile tra crescita demografica, domanda di nuovi alloggi e quantità di case realizzate. L’assessore Conti conferma il giudizio.
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Conti ammette infatti che «San Vincenzo non è soltanto una realtà troppo edificata, ma non è neanche una bellezza!». A difendere gli esiti di questo cedimento alla rendita resta solo il sindaco di San Vincenzo, Michele Biagi, il quale, davvero goffamente, continua a chiamare “riqualificazione urbana” lo scempio del territorio. Senza nulla togliere ai demeriti di Biagi, bisogna dire che quei risultati, oggi tanto deprecati, sono il frutto di decisioni condivise proprio dalla Regione e dall’assessore Conti.
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Gli effetti sono stati devastanti, soprattutto per il territorio rurale invaso da seconde case e capannoni sparsi che cancellano il confine tra città, paesi e campagne. San Vincenzo è un paradigma di questo modello distruttivo, che non ha risparmiato neppure le stupende colline che dal mare risalgono verso S. Carlo. Biagi e Conti hanno previsto la stessa sorte anche per la tenuta di Rimigliano con una variante che prevede alberghi e seconde case in quello che, un tempo, veniva ritenuto un parco naturale.
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Ma il fenomeno è ben più vasto. Osservando la Toscana dall’alto ci accorgiamo che, con la sola esclusione di Grosseto e in parte di Siena, la tendenza è alla saldatura dei capoluoghi di Provincia. Viaggiando sulle strade toscane, con l’esclusione della Maremma e delle colline senesi, si attraversano territori nei quali si ha la percezione di una continuità costruttiva, dove piccoli campi si alternano a sempre maggiori nuclei edificati. In gioco è l’identità stessa della regione e la possibilità di rilanciare la sua economia.
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Dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che la speculazione finanziaria legata alla crescita dei valori immobiliari, è stata una delle cause della crisi mondiale che ha travolto l’economia reale. Come dovrebbe essere chiaro che l’edilizia, di per sé, non garantisce sviluppo e benessere duraturo.
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Occorre tornare ad investire sull’edilizia popolare per evitare la fuga dei residenti che oggi si verifica dalle realtà turistiche e puntare tutto sull’adeguamento ai criteri di bioedilizia del patrimonio immobiliare pubblico e privato. Viceversa saranno compromesse irrimediabilmente le risorse fondamentali che costituiscono il futuro di una comunità. La replica del sindaco Biagi è distante anni luce da queste riflessioni. Ci chiediamo se, dopo il giudizio così gravemente negativo, l’assessore Conti senta il bisogno di fare qualche autocritica e di dire al sindaco come deve cambiare l’urbanistica a San Vincenzo e nelle molte altre realtà toscane che presentano gli stessi problemi.
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Noi proponiamo una soluzione semplice: una nuova amministrazione che separi gli interessi della comunità da quelli dei gruppi affaristici che la condizionano. Si torni insomma a far politica nell’interesse dei cittadini."
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BerN

venerdì 17 aprile 2009

Assessore Conti: BREVE SAGGIO SULLA BELLEZZA DI SAN VINCENZO

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L’Assessore Regionale (PD) Riccardo Conti, in risposta al Prof. Settis si lascia andare ad affermazioni impegnative che vogliamo prendere sul serio.
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Secondo l’Assessore Regionale San Vincenzo non è solo una realtà troppo edificata ma “non è neanche una bellezza!”
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Corre l’obbligo di ringraziare.
Grazie per la schiettezza Assessore. Grazie anche per la lucida analisi che ci offre. Una valutazione preziosa sull’estetica e l’attrattiva di un posticino come il nostro.
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Grazie per l’impegno, Assessore (credeva ce ne fossimo dimenticati?), che Lei ha dimostrato nel salvaguardare questo brutto posto. Grazie per lo spirito costruttivo con cui, lo riconosciamo, ha sponsorizzato il progetto di Rimigliano. Grazie d’esser stato tanto presente sul territorio, da soli, chissà, avremmo potuto sbagliare qualcosa, magari avremmo rischiato di non salvare il salvabile ma tant’è! Le siamo grati per gli interventi risolutivi.
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Grazie per aver riconosciuto – Biagi non lo fa e in questo è rimasto solo, in via d’estinzione, come un dodo solitario, pover tapin – grazie dunque per aver riconosciuto le nostre ragioni. Inutile nasconderlo “San Vincenzo non solo è una realtà troppo edificata …” beh, è quel che abbiamo sempre detto noi disfattisti estremisti del Forum del Centrosinistra e Lei, davvero ci fa un grande onore.
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Solo alcune domande sovvengono e procurano costernazione. Il Piano Strutturale che ha permesso di rendere San Vincenzo "una realtà troppo edificata", è stato approvato dopo gli accordi di pianificazione con la Regione e, vediamo se ci sbagliamo, ci pare di non aver sentito dichiarazioni indignate quando con il Regolamento Urbanistico del 2006 Biagi scaricava ancora cemento sul Comune. No, tutto taceva, ci pare di ricordare.
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E ci permetta, visto che non ci confondiamo, di rincarare: quali azioni hanno cercato di impedire che l’Amministrazione approvasse un avvio di Piano Strutturale in cui si dice che si costruirà ovunque. OVUNQUE dal mare al “villaggio di San Carlo”? Non c’era forse lei a osannare il piano di Rimigliano – un pomeriggio nella sala Consiliare – che consentirà di raddoppiare i volumi esistenti in una porzione di territorio unica e preziosa? Perché la Regione, anziché incentivare queste operazioni non tutela il Parco facendo pressioni sul Comune perché diventi FINALMENTE un’area protetta?
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Infine, visto che siete nello stesso partito, a chi dobbiamo credere, noi poveri mortali? A Biagi che dice che a San Vincenzo si costruisce solo per le giovani coppie e poi si riqualifica, oppure a lei che, avallando le nostre posizioni e quelle del Prof Settis, descrive San Vincenzo come una realtà troppo edificata?
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Magari faremo uno sforzo, noi mortali, e godendoci quel che rimane di un gran fascino che aveva il nostro Comune – dissipato da amministrazioni che hanno fatto dell’insipienza e della speculazione edilizia due dogmi – e lottando per tutelare quel che rimane – magari con un po’ più di impegno e costanza della Sua, Assessore – noi mortali, dicevo, faremo lo sforzo di guardare bene e di credere a ciò che vediamo.
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Sentiremo una sana rabbia che sale dalle vene ad animare parole contro chi ha dissipato tante risorse e compromesso la nostra economia. Sentiremo una sana indignazione che porterà a nuove proposte. Nuove teorie … E pratiche, se saremo in tanti.
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BerN

mercoledì 8 aprile 2009

RIQUALedIFICAnte


Splendido botta e risposta tra il Professor Salvatore Settis e il Sindaco Michele Biagi.

Il Tirreno di ieri riportava un argomentato intervento di Salvatore Settis che scriveva al Sindaco, con toni misurati e propositivi, pregandolo di far seguire ai cinque anni di speculazione edilizia e di assalto al territorio, un progetto di tutela delle aree agricole e un'attenzione al fabbisogno di prima casa.

Il Sindaco risponde con toni che ricordano il suo predecessore e che il Tirreno riassume in un "CARO SETTIS, QUI SI RIQUALIFICA". Avrebbe potuto starci anche un "è la riqualificazione, bellezza!". Nel testo non mancano alcune autentiche perle. Su tutte è assai pregevole la rivendicazione (che ogni tanto c'è, ogni tanto scompare) della DISCONTINUITA' con le politiche di Roventini.

Ma chi c'era in quell'Amministrazione? Non c'era forse l'Assessore ai Lavori Pubblici Michele Biagi, non c'era forse il capogruppo Pini, non c'era forse Corsani? E non c'erano forse gli stessi partiti? Dunque se le politiche erano sbagliate tanto da dover rivendicare oggi discontinuità, perché non si fecero avanti allora i nostri eroi della tutela territoriale?

Bene anche veder ricordata la variante al Regolamento Urbanistico, anno 2006, prodotta da Biagi che ha dilatato ulteriormente le zone edificabili ed ha tentato di autorizzare persino interventi in contrasto con il Piano Strutturale poi bocciati dal TAR (raddoppio di Villa Piani).

Questi paladini della difesa del territorio hanno approvato un avvio di Piano Strutturale in cui si aprono le costruzioni a San Carlo, in Val di Gori e in cui, c'è da scommetterci, ricadranno anche le zone di Guardamare da poco passate di proprietà e che non saranno mantenute a spinaci.

Questione etica e territoriale si mischiano e si confondono e danno la misura della "trasversalità" dello schieramento politico sanvincenzino. Ricordiamo, tanto per essere noiosi, come nell'approvazione del Regolamento Urbanistico, così avanzato da far tremare la maggioranza, mancò il numero legale necessario a MANDARE A CASA BIAGI NEL 2006 grazie alla corsa al rimpiattino di Nannelli e del centrodestra, opportunamente richiamati all'ordine dai compagni di politica della maggioranza.

Purtroppo nel progrmma del Biagi oltre alla "riqualificazione" di opere pubbliche, strade, edifici ecc ... non ci sarà la riqualificazione dell'etica. Tantomeno la troveremo nel forzista Lera sostenuto dal comitato composto da Morandini, Dani, Piero Bientinesi, Sergio Giomi che non compariranno in lista ma che lavorano per il candidato "trasversale".

Rispetto al risultato di cinque anni fa: primo Biagi, secondi i compagni del centrodestra, terzo il Forum, c'è urgente bisogno di una RIQUALIFICAZIONE.

Lavoriamoci

BerN

lunedì 6 aprile 2009

ECCOCI

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Il Forum del Centrosinistra è stato già in grado, prima tra le forze politiche sanvincenzine, di proporre a chi è interessato, una lista completa delle candidature per le prossime elezioni amministrative.
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Vale la pena precisare che l'attenzione che alcuni stimati commentatori hanno riservato a questo passaggio è eccessiva. Comunque le boutade di questi si rivelano infondate.
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Naturalmente, ad ulteriore prova della nostra apertura nei confronti di chi ha partecipato, nei modi più svariati, all'attività politica degli ultimi cinque anni, la lista è "provvisoria": siamo aperti a "sostituzioni eventuali". Tutti i candidati infatti si sono resi disponibili con spirito di umiltà e disponibilità a farsi da parte per eventuali cambiamenti che possano garantire un miglior risultato al soggetto politico ed una più ampia rappresentatività.
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I nomi proposti all'assemblea e approvati:
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  1. Acerbi Paola
  2. Bersotti Chiara
  3. Campigli Renzo
  4. Caporioni Sergios
  5. Caselli Federica
  6. Catapano Laura
  7. Ceccarelli Sandro
  8. Fantozzi Manuela
  9. Fazzini Roberto
  10. Fratini Giacomo
  11. Giomi Fabio
  12. Landi Roberto
  13. Manetti Mario
  14. Morra Rosa
  15. Viliani Maurizio
  16. Zazzaro Alfonso
Per chi scrive è emozionante constatare come molte persone, conosciute a San Vincenzo, diano in questo modo un importante riconoscimento al lavoro del Forum del Centrosinistra.
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Ne scaturisce una lista rafforzata che mantiene perfettamente in equilibrio la necessità di esperienza e di "rinnovamento", la necessità di proporre nuovi volti e di rappresentare le istanze di lavoratori e pensionati.
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Perfettamente in equilibrio tra la continuità, da rivendicare con orgoglio, con quanto fatto dal Forum del Centrosinistra per San Vincenzo fino ad oggi, e l'apertura ad istanze finora poco rappresentate all'interno della nostra forza politica.
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Questa è una lista che merita di amministrare il Comune e, detto senza timore di essere smentiti, a San Vincenzo farebbe molto bene essere amministrato da queste persone.
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Nei due anni di vita del blog ho ricevuto nei commenti molti insulti. Sono un tipo sportivo e non me la prendo. Per rispetto alle persone che si impegnano nella lista del Forum, annuncio che non saranno tollerati insulti nei loro confronti e che qualunque commento di questo tipo verrà, ovviamente, eliminato.
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Mantenere il dibattito su toni civili è necessario ed è un elemento di dignità per chi scrive e per chi legge.
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BerN
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mercoledì 1 aprile 2009

Sospetto diffuso

Saremo dei professionisti della demagogia, diremo sempre "no" a tutto, non proporremo mai niente, ma una piccola proposta la lanciamo con tutte le nostre energie.
Dopo che, nell'ultimo consiglio comunale è stato approvato il bilancio di previsione con 10.000€ per disoccupati e cassintegrati e 290.000 per la progettazione del Piano Strutturale e soprattutto
DOPO CHE IL SINDACO C'HA CANDIDAMENTE SPIEGATO COME ANCHE I SOLDI PER INCARICHI A PROFESSIONISTI ESTERNI SIANO CONTRO LA CRISI: SONO PUR SEMPRE SOLDI CHE RILANCIANO L'ECONOMIA FINENDO NELLE TASCHE DI QUALCUNO ...

... ci siamo sentiti in dovere di proporre questo ordine del giorno:

Oggetto: implementazione fondo di sostegno a cassintegrati e disoccupati.

Visto il bilancio di previsione 2009;

Considerata l’esiguità del fondo destinato al sostegno a cassintegrati e disoccupati che ammonta solo a 10.000 €;

Visto che le risorse disponibili nel bilancio permettono all’Amministrazione di prevedere 290.000 € per la progettazione del nuovo piano strutturale;

Viste le risorse disponibili per gli incarichi relativi alla certificazione EMAS;

Viste le risorse disponibili per mantenere all’interno della struttura comunale quattro dirigenti e cinque posizioni organizzative;

Il Consiglio Comunale

Impegna l’Amministrazione ad incrementare seriamente i fondi a sostegno di cassintegrati e disoccupati tagliando anche sui capitoli sopra richiamati;

Impegna l’Amministrazione Comunale ad attivare le procedure necessarie per creare prospettive lavorative temporanee per i disoccupati.

E mi viene il sospetto che non siamo noi ad essere quelli poco seri, quelli del no, quelli lontani dalle esigenze della cittadinanza, i demagoghi, gli ideologizzati. Se questo sospetto si diffondesse?

BerN