venerdì 15 febbraio 2008

PESCAGHIOZZI - Lampioni burloni


Oggi il Comune di San Vincenzo ha partecipato (con tanto di annuncio a mezzo stampa) alla giornata “m’illumino di meno”. Mentre il Sindaco svitava qualche lampadina verso le ore 19:00, il territorio, dalla sua maggioranza urbanizzato, faceva bella mostra di sé fin dagli osservatori su Urano.

Il “Mariva”, l’insediamento che questa Giunta ha realizzato permettendo che fossero più che raddoppiati i volumi previsti da Roventini, ha ripetuto il rito dello scaccia allocco. Infatti nell’ex lecceta la sensibile Amministrazione Biagi ha permesso venissero installati decine e decine di lampioni a palla che, non solo costeggiano le numerose viuzze, ma si sparpagliano in tutto l’ex bosco dunale e retrodunale.

Al “Park Albatros”, la cui ricettività è stata DECUPLICATA e il cui profilo è stato stravolto, non ci sono solo i lampioni a palla, che proiettano più luce in alto (dove non serve) che in basso, ma fanno bella mostra di loro molti faretti (quelli da un 1.500W alla faccia del risparmio energetico) puntati verso l’alto proprio alle chiome dei pini (forse, anche in questo caso con l’obiettivo di spaventare gufi e barbagianni).

Ultimo esempio, ma l’elenco sarebbe assai lungo, i tratti di illuminazione pubblica di recente installazione. All’inizio di Strada San Bartolo ci sono tanti lampioni che l’alternanza tra dì e notte è un ricordo romantico ma in compenso passando da quel tratto di strada i cittadini possono farsi le lastre gratis.

In una nostra interrogazione sull’argomento c’è stato risposto che una delle esigenze che spinge l’amministrazione ad eccedere (lo si riconosce persino con un certo orgoglio) nell’illuminare alcune vie riguarda la necessità di sicurezza. Ovvero si illumina troppo per via dei ladri.

L’argomento è serio, non c’è che dire, tuttavia mi permetto di proporre un criterio di valutazione ad un’Amministrazione così sensibile al risparmio energetico: perché non forniamo una torcia ai ladri che ne facciano richiesta? Se proprio devono essere agevolati nel trovare il buco della serratura, non potremmo almeno agire con razionalità energetica?

La sicurezza si garantisce combattendo l’emarginazione e riducendo le diseguaglianze sociali non facendo le lastre ai passanti. Sono gufi, allocchi, civette e barbagianni ad avere paura della luce, non i ladri.

“Il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me” (Kant). Che la maggioranza non voglia essere osservata dagli astri mentre amministra come sta amministrando? Che la Giunta Biagi preferisca rispondere ai lampioni piuttosto che alle stelle? Il lampione al mercurio sopra di me e la legge morale dentro di me. Non c’è che dire, cambia tutto.

Ber N

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