giovedì 28 febbraio 2008

Ma dove sta la novità?

Il P.S. è nuovo. Il PD addirittura è “il nuovo” modo di governare che avanza. Tra tutte queste novità assistiamo alle polemiche di questi giorni sull’”infortunio di percorso”, così definito dal P.S., occorso al capogruppo della maggioranza al Consiglio comunale di San Vincenzo al quale ero presente.
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Come amministrato non trovo l’episodio preoccupante dal punto di vista della saldezza della coalizione o della “visibilità” di questo o quel partito. Lo trovo preoccupante in quanto conferma, se ce ne fosse bisogno, il senso dell’etica amministrativa di un intero gruppo dirigente.
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A noi che vorremmo dignità di Cittadini, non importa molto della “stabilizzazione del quadro politico”, anzi, nella situazione che ben conosciamo, questa è sinonimo di blindatura del potere e delle scelte politiche.
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A noi che siamo stufi della politica delle pacche sulle spalle, premerebbe molto di più essere rispettati, informati correttamente, invitati con costanza a percorsi partecipativi trasparenti.
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Per noi non c’è differenza nel linguaggio arrogante, da qualunque parte arrivi; siamo stufi di assistere inermi alla “spartizione degli incarichi”. Questo il messaggio che vorrei dare e spero daranno molti cittadini nelle prossime tornate elettorali.
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Francesco Morra

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Noto con mio dispiacere che anche il compagno Morra sciupa un'euro tutti i giorni per l'acquisto del pregiato "Tirreno".
Ma il compagno Morra non si occupava del comitato "giù le mani da San Vincenzo" dedito a monitorare la cementificazione selvaggia e incontrollata del comune?? ...e qui la cementificazione dov'è? ...qui si parla di politica corrotta e polemica da essa derivata; quanto di più schifoso ci possa essere nelle amministrazioni. Uno come lui dovrebbe stare al di sopra di queste cose.

Anonimo ha detto...

Hai completamente ragione. La realtà è che il compagno Morra non sa che io ho scritto. Lui è fuori a cercare le nuove cementificazioni mentre noi (suoi alter ego) ci dedichiamo ai nostri divertimenti. Uno si interessa di politica, uno di calcio, l'altro dà retta ogni tanto ai bambini, mentre quello che ha più buon senso non si vede mai, che sta sempre a lavorare nei campi. Ma non diteglielo se no ci manda anche noi.

Anonimo ha detto...

Certo l'immagine del compagno Morra, che innalza la zappa e incita i propri seguaci cantando "compagni dai campi e dalle offcine..." è molto poetica.
A San Vincenzo, ci mancava giusto un personaggio come lui, che fugge dall'industrializzato Nord, per giungere nella povera toscana, ad illuminare le menti degli ignari Sanvincenzini, che ogni giorno si svegliano sempre più usurpati delle proprie terre e circondati dal nemico cemento, versato nelle campagne toscane per dare rifugio a quei poveri milanesi che scelgono la misera vita di campagna, per disintossicarsi dallo smog.
Grazie Sig. Morra per guidarci in questa nuova rivoluzione contro il "Nuovo Regime".
Grazie Sig. Morra per tutto quello che ha fatto fino ad ora..(cosa?)

Nicola Bertini ha detto...

Proprio quando cominciarono ad arrivarmi commenti così aggressivi capii che ero dalla parte giusta. Per carità, giusta per me.
Sicuramente il nemico cemento ci circonda, sicuramente il Compagno Morra ha preferito, anziché asservirsi ai padroni "democratici" in cambio di un posto in ASIU, fare una scelta più difficile, quella di ragionare con la propria testa e portare sino alle estreme conseguenze i suoi ragionamenti (e soprattutto agire di conseguenza).
Non avrei creduto che questa scelta del Compagno Morra suscitasse delle reazioni tanto scomposte quanto, mi si perdoni, ridicole come quelle che leggo qua sopra. Evidentemente il Compagno Morra ha già fatto molto lavorando ad un'esperienza partecipata di cittadinanza attiva che, megari, si diverte e si compiace nel constatare come i gangli del binomio grandi affari-partito democrativo regiscano stizziti a prese di posizioni banali.
Già perché se un appunto deve essere mosso al Compagno Morra è quello di aver detto una banalità: è scandaloso che un soggetto politico che ha la presunzione di rivendicare la sua natura "nuova" e "moderana" ammetta con un certo orgoglio, persino nelle sedi istituzionali, di spartire le cariche negli enti partecipati per pagare un partito piuttosto che un altro.
Chi poi non comprende che l'attacco violento al territorio e al paesaggio è figlio della questione morale non merita risposte.
Ricordo ancora una volta, tanto per essere noioso, che il luogo comune secondo cui dire no sarebbe facile è una scemenza di portata mastodontica.
L'opposizione ad una società chiusa e clientelare è una scelta di grande coerenza e generosità. Richiede onestà intellettuale e capacità. Al contrario della scelta opposta non porta vantaggi e comporta la consaevolezza di andare incontro ad un atteggiamento vessatorio e arrogante da parte di una maggioranza che, non sapendo rispondere alle critiche per vie politiche, si fa scudo dei numeri per meglio esercitare il proprio arrogante potere.

Cordialmente

Nicola Bertini

Anonimo ha detto...

Se la parte giusta è quella di stare contro l'amministrazione "a prescindere" allora sicuramente mi rendo conto di aver sbagliato parte.
Di aver sbagliato, credendo che l'aministrazione ogni tanto ne azzeccasse qualcuna, di aver sbagliato credendo che qualche scelta potesse essere criticabile, e non rifiutata solo perchè decisa dalla giunta, di aver sbagliato nel credere di poter vedere nel futuro una politica costruttiva.
Di aver sbagliato tutto quando vedo scritto che a San Vincenzo le persone vengono tratte in salvo dalle "sabbie mobili"
Se i commenti sono aggressivi e fastidiosi, non si fanno più.

Anonimo ha detto...

Tanto per continuare ad enumerare banalità, dico che ognuno ha la responsabilità delle proprie scelte.
Quello che è aggressivo e fastidioso è attaccare le persone, che dicono ciò che pensano e lo firmano, in forma anonima.
Francesco Morra

Anonimo ha detto...

Il fascismo degli anni 2000 è ben diverso da quello che hanno conosciuto i nostri padri, fatto di botte, olio di ricino, censura, ecc. Il fascismo "MODERNO" è molto più sottile, impalpabile, discreto.
Il fascismo moderno non manda le truppe a sciogliere comitati di cittadini che si battono per la salvaguardia del territorio o della salute dei cittadini. Il fascismo moderno fa dei regolamenti che vietano ai cittadini di esprimersi sulla salvaguardia del territorio o sulla salute della popolazione.
Il fascismo moderno non dice che che nella gestione della cosa pubblica si deve favorire il privato. Il fascismo moderno sbatte i pugni sul tavolo (il proprio) per dire quali vantaggi trarrà la collettività dai progetti di sviluppo, per poi acconsentire che il privato tragga più vantaggi possibili dagli stessi.
Il fascista vecchio stampo si faceva aiutare dai camerati per "convincere" i dissidenti.
Il fascista moderno scrive in forma anonima sul blog del Forum.
Un saluto da
MAURIZIO VILIANI

Anonimo ha detto...

Sono pienamente concorde con quello che il compagno Morra ha scritto. Il Pd, con il suo sadismo democratico, avvelena la politica. Molto spesso i cittadini si dimenticano che, in politica, sono loro i diretti interessati e non possono sempre concedersi a rapporti anali col potere. Insomma invece di "ma anche" diciamo pure "ma no!"

Anonimo ha detto...

Ci cono persone che hanno completamente dimenticato che cosa sia l'umiltà. E per vedere e capire che la politica è corrotta basta veramente poco!