giovedì 4 settembre 2008

Controlli

.

Mentre il neopresidente Bandini ci onora di una replica sulla stampa che raccomandiamo ai lettori, sul Tirreno appare lo scoop: dal sottopasso non ci passano le barche.

Non per essere antipatici ma possiamo dire che, pur non facendo parte della commissione porto, che ce ne eravamo accorti più di un anno fa e non abbiamo esitato a segnalarlo. Se le misure non potevano che essere quelle necessarie, tanto valeva fare un sottopasso per sole automobili risparmiando la pinetina (le rampe sarebbero state più corte).
.
Ma no, il progetto è rimasto quello e ora ci troviamo un sottopasso che, per come è costruito, non serve a niente. Ci meravigliamo che la sempre vigile commissione porto non abbia rilevato tale madornale errore, e pensiamo ai cantieri, ai disagi, agli incredibili ritardi subiti per un'opera che non è neppure coerente con le progettazioni.
.
Già vediamo il nuovo Presidente, metro alla mano, controllare più e più volte le altezze esclamando "Eppure..., eppure m'avevano detto che..." e poi, quando s'è fatto strada l'inquietante pensiero "E ora come si fa?".
..
Già perché tra le cose di cui la commissione non si è accorta c'è stata la modifica della flotta tipo, provvedimento sulla cui legittimità abbiamo espresso più di un dubbio, che ha aperto il porto a barche sempre più grosse.
.
Bella frittata.
.
Adesso che è stato realizzato, non val più la pena di controllare le altezze del sottopasso e anche questo episodio getta una luce inquietante sulla funzione della commissione. Ormai l'unico controllo che può avere un senso è quello dell'immagine qui sopra.
.
Ber N
.
.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Oscar Wilde ha scritto:
"se Dio ha messo un limite all'intelligenza, l'avrebbe dovuto mettere anche alla stupidità"

gdb

Anonimo ha detto...

Se non ci passano le barche, mi chiedo: ma il Bandini come fa a passarci?

Anonimo ha detto...

Non è importante che passino le barche.
Che bisogno c'è?

Eventuali rimessaggi e/o manutenzioni possono naturalmente essere eseguiti nel "bellissimo" cantiere che la società costruttrice ha "provvidenzialmente e tempestivamente" costruito nell'area portuale.
Servizio completo!!
Anche se così si aggiunge una pietruzza ai dubbi che sono sorti sulla concreta utilità del new-porto alla locale economia.

Anonimo ha detto...

P R I M U M C O S T R U I R E
D E I N D E V E R I F I C A R E
...

Anonimo ha detto...

Mi lascia perplesso l'intervento della Pini su "Il Tirreno" di oggi (11/09) che dice che il sottopasso è stato fatto con le dimensioni maggiori possibili, se serviva più grosso avrebbero dovuti, o sopraelevare la ferrovia (avremmo avito anche noi la nostra bella cremagliera?) o fare il sottopasso sotto il livello del mare (praticamente più sott'acqua di ora).
Mi lascia perplesso perché mi chiedo: sapendo già in partenza che non sarebbe servito per farci passare le barche più grosse alleggerendo il transito dal Passaggione e di conseguenza dalle varie chicane del centro, perché è stato fatto un progetto che ha sventrato un'area verde, e inoltre, secondo me, è poco sicuro perché lato monte per immettercisi tocca fare una curva cieca a gomito con conseguente rampa a strapiombo? Comunque mi rincuora il fatto che il pezzo prosegue dicendo che le barche più grosse potranno sfruttare l'accessso che verrà fatto da quello che rimarrà della piazza del Kimera (altro luogo storico, cancellato dalla furia progressista? Pardon, democratica).
Ma come ci arriveranno le barche a quell'accesso? Se la viabilità rimarrà l'attuale, immagino in contromano, bloccando il traffico che è già sacrificato dalle "migliorie" apportate.
Comunque leggetelo l'articolo e vediamo se ritrovate anche voi un vago retrogusto di cinegiornale di propaganda.

FG

Anonimo ha detto...

Quando si dice che un'amministrazione... non è all'altezza!

Nicola Bertini ha detto...

Come di consuetudine non censuriamo nessun commento dei cittadini sul blog, solo prendiamo le distanze dal commento del 7 settembre delle 17:14.

Per il Forum
Nicola Bertini