lunedì 13 ottobre 2008

Che c'entra?

Sicuramente neppure la stampa ha notizie sufficienti per fare chiarezza sulla vicenda, ma leggendo che l'Assessore provinciale all'Ambiente Rocco Garufo s'è dimesso, si rimane per lo meno perplessi.
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Di motivi per dimettersi dall'assessorato all'ambiente di una provincia come quella di Livorno ce ne sarebbero, di concreti e politici, a decine:
  • la forte erosione sugli arenili tra Rosignano e Cecina (naturalmente accelerata dai progetti umani)
  • la forte erosione a sud di Cecina provocata dalle urbanizzazioni che non verrà migliorata dal nuovo mega porto-canale
  • la contaminazione da CROMO ESAVALENTE dell'acqua usata nelle case di Cecina e Rosignano
  • il dilagare della pianificazione urbanistica affidata ai privati con la crescita esponenziale di urbanizzazioni scriteriate e antiestetiche
  • il consumo di suolo spaventoso in tutta la provincia per le nuove edificazioni
  • l'accordo per l'arrivo a Piombino dei fanghi di Bagnoli
  • la speculazione edilizia prossima ventura a Rimigliano
  • il nuovo porto turistico privato di San Vincenzo
  • la situazione delle spiagge di Salivoli e di tutto il parco della Sterpaia a Piombino
  • il dilagare delle cave soprattutto nei Comuni di Campiglia, dove in un caso non si procede neppure per il ripristino secondo i progetti approvati, e San Vincenzo
  • il metodo usato in più comuni per la cosiddetta pulizia delle spiagge (uso massiccio di trattori che deteriorano l'arenile)
  • la decadenza del trasporto pubblico a favore del privato
  • l'arretratezza nella tutela della salute dei cittadini in quanto a inquinamento acustico e atmosferico
  • la diffusione degli sprechi idrici e i consumi sempre crescenti
  • la diffusione degli sprechi energetici e il crescente problema dell'inquinamento luminoso
  • l'impiego minimo di tecnologie per il risparmio idrico ed energetico

E nonostante ne abbia scritti molti, ci sarebbero altri punti ancora.

Orbene, per cosa s'è dimesso Garufo? Perché gl'hanno rubato il computer. Avete letto bene. Garufo ha denunciato il furto di un computer e il ladro dell'oggetto ha speso (non so bene come) quasi quarantamila euro. Garufo s'è impegnato a pagare la bolletta ma rassegna le dimissioni.

Perché? Mi hanno sempre insegnato che chi viene derubato è una vittima, talvolta anche il ladro è vittima della società ecc, ma di sicuro chi viene derubato è vittima. Perché dunque, avendo denunciato il furto, oltre ad impegnarsi a risarcire il conto salatissimo, Garufo presenta le dimissioni?

Qualcuno nei commenti avanzi delle ipotesi perché io non capisco e quando non capisco sto male.

Grazie.

BerN

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh, ad una prima riflessione le dimissioni potrebbero essere legate al "senso di colpa" per l'incauta custodia di un'attrezzatura avuta in uso provvisorio dall'amministrazione provinciale. Da qui il furto ed il danno economico.
Non conosco come sia potuto accadere,la coseguenza però, sul piano personale, riguardante l'assessore, se pur caso raro, è comunque tra le cose possibili.

Certo che l'elenco di situazioni politico-ambintali riguardante molta parte della nostra provincia, avrebbe offerto all'assessore - e ad altri- ben più consistenti motivazioni per profonde riflessioni autocritiche riguardanti il suo incarico provinciale.Evidentemente il metro utilizzato per valutare ciò che ci circonda : dall'ambiente esterno , alle situazioni personali, è profondamente diverso tra chi scrive e l'assessore.
Personalmente sarei portato, nel ricoprire eventuale simile incarico amministrativo, a sensibilità che, pur segnandomi profondamente per aver sottostimato danni ambientali ed altro, non mi farebbero comunque trascurare una mia palese dabbenaggine.

Tutto questo non avendo strumenti tali per esprimere valutazioni dietrologiche od altro. Se ci saranno ulteriori esplicitazioni, ci aiuteranno a capire meglio, e la trasparenza la più alta, è la trave portante della buona amministrazione.

Anonimo ha detto...

San Vincenzo 9 Ottobre 2008
COMUNE DI SAN VINCENZO
Provincia di Livorno
COMUNICATO STAMPA
Al via lunedì 13 ottobre i lavori di risistemazione di via del Castelluccio. Strada chiusa a tratti e nei giorni lavorativi.
..............
L’ammontare complessivo dei lavori è di 265 mila euro. La progettazione dell’intervento è invece costata 350 mila euro.
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Martina Pietrelli
Resp. Ufficio Supporto Organi Politici
Comune di San Vincenzo
0565 707201

Forse l'assessore si è dimesso sconvolto dal fatto che un Comune della sua Provincia abbia speso 350.000 euro per il progetto di un'opera stradale di 265.000 euro.
La notizia che a San Vincenzo c'era un progettista così caro gli è stata fatale.

Anonimo ha detto...

pare, ma nuè certo, che il motivo delle dimissioni sia dovuto all'intenzione dell'assessore di candidarsi al Consiglio Comunale dei Ragazzi di San Vincenzo, la cui elezione, ricordo tutti gli assessori di San Vincenzo che fossero interessati, si svolgerà Mercoledì 5 novembre, presso i locali i della sacuola media inferiore.

Anonimo ha detto...

Credo sia verosimile che Garufo si sia dimesso da Assessore provinciale per il Consiglio dei Ragazzi.
Quello che fa senso è che le due cariche non siano cumulabili. Perché, mi chiedo, ci si deve privare del valido Assessore all'Ambiente per avere un valido consigliere dei Ragazzi?
Prenda esempio, l'ex Assessore dalla Sindaca Velo che dopo averlo garantito promesso e ripromesso non s'è ancora dimessa da Sindaco di Campiglia nonostante sia stata eletta ben due volte due Parlamentare di questa bella Repubblica.

E. Testi

Anonimo ha detto...

Ci sarebbe mica il verso che qualcuno rubasse il portatile a Berlusconi?

Anonimo ha detto...

l'imbarazzante silenzio del PD è l'indizio che le dimissione hanno altre motivazioni... il dispetore jerrik indaghi ancora. Aspettiamoci uno scandalo alla Provincia, è solo un buchetto, la falla deve ancora arrivare. Al PD pare si siano solo affrettati ad indicare un attempato e blindato sostituto. Sarà il nuovo che avanza...

Anonimo ha detto...

Beh i latini ci aiutano molto in questo:
- Excusatio non petita, accusatio manifesta;
- Ut sementem feceris ita metes;
- Accidere ex una scintilla incendia passim;
- Mater artium necessitas.