giovedì 23 ottobre 2008

Est modus in rebus

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Avete presente l'intervento edilizio in Via della Principessa 119? Trattasi, secondo quanto abbiamo verificato, della semplice operazione di rialzare l'abitazione esistente di un piano. Lì era presente una villetta di un piano. Sorge la domanda (innocente): com'è possibile che adesso ci sia una palazzina di dimenzioni planivolumetriche molto più rilevanti? La Sovrintendenza aveva dato parere favorevole all'intervento con la prescrizione del mantenimento di tutti gli alberi. Siamo sicuri che tale prescrizione sia stata osservata?
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In ogni caso, anche se tecnicamente tutto fosse a posto, com'è possibile che nel nostro Comune si possano realizzare interventi edilizi di tale impatto?
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Eppure, volendo credere all'Amministrazione, quando fu variato il Regolamento urbanistico gli esponenti della maggiornanza sostenevano che con tali modifiche era chiusa l'era degli interventi distruttivi del tessuto architettonico esistente (definendo così l'era Roventini), finiva la possibilità di trasformare una minuscola villetta in una palazzina a discapito del verde privato e della qualità paesaggistica.
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Invece ...
Ecco il testo dell'interrogazione
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Premesso che l’intervento edilizio in oggetto rientrerebbe, per quanto abbiamo verificato, nella casistica delle M5 del vigente Regolamento Urbanistico;
Considerato il parere della Sovrintendenza che vincolava l’assenso sul progetto all’obbligo di non abbattere gli alberi presenti;
Considerato invece che già il progetto presentato dalla proprietà, accolto dal Comune, presentava una notevole difformità in tal senso, prevedendo la “rimozione” di tre alberi e il mantenimento di otto (5 lecci, 2 melograni e un olivo);
Verificato che tali previsioni sono dettagliatamente contenute nella tavola integrativa alla Relazione Paesaggistica n 6 allegata al Permesso di Costruire n 20 del 31/1/2008;
Considerato che sulla base di tali previsioni è stata stipulata la convenzione che prevede tra l’altro la decadenza a danno del concessionario nel caso che “l’esecuzione delle opere d’urbanizzazione” siano avvenute “in sostanziale difformità dai progetti approvati, con mancata ottemperanza da quanto richiesto dal Comune per il rispetto del progetto”;
Visto che gli alberi in oggetto paiono essere stati tutti abbattuti e che tale violazione comporterebbe un radicale cambiamento del progetto non solo dal punto di vista del verde pubblico ma più in generale per il valore urbanistico e paesaggistico dello stesso;
Considerata la vistosa crescita plani volumetrica dell’immobile e l’ingombro dello stesso a fronte della ridotta disponibilità di superfici filtranti nell’area;
Considerato che il progetto approvato prevedeva una superficie filtrante appena superiore al 30%, minimo previsto per Legge;
Vista la ridotta distanza tra l’immobile costruito e gli immobili adiacenti;
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SI CHIEDE
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Come sia spiegabile la discordanza da quanto contenuto nel parere della Sovrintendenza e quanto previsto nel progetto approvato;
Se e quando sia stata verificata la conservazione degli alberi secondo quanto disposto dalla Sovrintendenza o quanto meno secondo quanto previsto dal progetto approvato;
Quali iniziative intenda prendere l’Amministrazione Comunale nel caso di abbattimento di alberi al di fuori delle previsioni progettuali;
Se dovessero risultare abbattimenti impropri quali Uffici avrebbero omesso il controllo della corretta realizzazione dei progetti;
Se e quando sia stata verificata nel dettaglio e con precisione la definizione dei confini dell’intervento per stabilire la percentuale di suolo filtrante;
Se e quando sia stato verificato nel dettaglio e con precisione che l’immobile venisse costruito in modo tale da garantire il 30% di superfici filtranti all’interno del perimetro d’intervento;
Se e quando siano state verificate le distanze tra pareti del nuovo edificio realizzato con le pareti degli immobili confinanti;
A quali Uffici spettassero tali incombenze;
Se l’Amministrazione Comunale o gli Uffici competenti abbiano ricevuto segnalazione da parte dei cittadini residenti nella zona affinché venissero effettuati tali controlli;
In caso non siano stati effettuati tutti i controlli sopra richiamati se l’Amministrazione ritiene che si possa procedere anche legalmente per le eventuali gravi negligenze commesse.
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Ber N
(Bertini Nicola).

29 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma questi signori vogliono trasformare San Vincenzo in una nuova Las Vegas?

Anonimo ha detto...

Scusate, ancora una riflessione a proposito del quinto commentatore di ieri: caro Nicola-Saviano per scatenare tale veemenza, devi proprio aver colpito nel giusto! Continua cosi. Come dice il caro Beppe: "Loro non molleranno mai, noi neppure."

Anonimo ha detto...

Scusa, ma Via della Principessa 119 dov'è esattamente?

Anonimo ha detto...

Dopo appena tre mesi dal rilascio del permesso del 31/1/2008, la società proprietaria ha presentato, con protocollo 2008/11232 del 09/05/2008, la richiesta di un Parere Preventivo relativo alla possibilità di presentare una variante finale che assorbisse tutte le difformità eseguite ed eseguende rispetto al permesso ed al nulla osta paesaggistico.
Credo che il Comune sia ancora lì che ci rimugina sopra.

Anonimo ha detto...

da indagini riservate pare che:
1) Gli alberi mancanti (5 lecci, 2 melograni e un olivo) siano stati abbattuti dalla Tromba d'aria. del 6 ottobre scorso e che le spoglie siano state prontamente evacuate nelle prime ore del mattino.
Sarà prontamente provveduto a piantare idonei sostituti, se pur di non analoga età (non si possono pretendere i miracoli)
2) Alla mancanza di sufficiente superficie assorbente non lastricata, si è ovviato mediante la realizzazione di un vasto ambiente sotterraneo in calcestruzzo da riempire con l'acqua piovana, per poi rilasciarla gradualmente in fognatura.
Normalmente tali ambienti sotterranei, dopo l'abitabilità, vengono attrezzati ed utilizzati come "taverne".
3) La distanza di dieci metri fra pareti finestrate è invece, in Italia, un minimo di legge inderogabile e quindi è del tutto impossibile che il costruttore (a meno di improvvisa pazzia) abbia violato tale norma.
In fede.
D.J.

Anonimo ha detto...

Vi comunico in anteprima che mio caro amico Lapo, dinamico manager torinese, guru della nuova creatività italiana, intende rilevare Alitalia, pagandola con l'intero patrimonio della famiglia Agnelli, per realizzare un suo vecchio sogno: ricavare dagli oblò degli aerei una nuova linea di occhiali da sole molto trendy.
Ogni lente pesa sedici chili, ma in compenso costa settemila euro e Lapo conta su un rapido successo internazionale presso il target dei ricchi coglioni, in rapidissima espansione in tutto il mondo.

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

Non so se vorranno fare di San Vincenzo Las Vegas, però è fin troppo evidente che ci sono degli interessi sotto che, ahimè, la gente comune non vuol vedere perchè continua ancora a pensare che il PD sia un partito di sinistra.

Anonimo ha detto...

Crisi Finanziaria
La parola d'ordine “torniamo al mattone” ha generato molti equivoci nei risparmiatori meno accorti, molti dei quali hanno acquistato carrettate di nuovi appartamenti appena costruiti a San Vincenzo, subito spazzati via dalle trombe d’aria e dai nubifragi che hanno preso a colpire quella zona.
Degli appartamenti ora rimane solo il water imbullonato al pavimento, e il proprietario seduto sopra che telefona al suo consulente finanziario gridando "venga qui, idiota, a ripetermi le sue cazzate sugli investimenti immobiliari".
Bene invece i loft a Manhattan, che raddoppiano di prezzo ogni anno grazie ai continui acquisti di Lapo Elkann, che ne ha comperati una cinquantina sperando di accaparrarsi quello fotografato sulla copertina di “Vogue Casa”, già abitato da Lou Reed.
In realtà quel loft si trova a Chicago, ma nessuno ha trovato il coraggio di dirglielo.

Anonimo ha detto...

quando alle prossime elezioni il nostro sindaco si ripresenterà, non pago di aver rovinato un paese, la maggior parte della gente crederà invece che il suo opertato sia stato buono e che ha fatto quel che poteva fare. Tutti giureranno in verba magistri (Veltroni)che il partito democratico è un partito di sinistra. Ho sconforto nel pensare che noi ci battiamo per far capire che non è così, che non è come ci vogliono far credere che sia. Ci sarà anche gente intelligente nel PD ma la linea che ha assunto fin dal suo nascere e la sua arroganza sono inaccettabili. Per quello che può contare: continuate così voi del Forum...

Anonimo ha detto...

Caro ultimo commentatore, condivido quello che dici e per tentare di confortarti voglio citarti due passi. Il primo è di Eraclito: "Se non speri l’Insperabile, non lo scoprirai, perché è chiuso alla ricerca, e ad esso non conduce nessuna strada."
Il secondo è di Errico Malatesta: “Anarchici noi restiamo anarchici malgrado tutto e malgrado tutti. Noi siamo stati vinti… Ma non sarà una sconfitta, del resto prevedibile, che ci farà rinunziare alla lotta… Non vi rinunzieremo nemmeno per cento, per mille sconfitte, poiché sappiamo che nei progressi umani è stato sempre a forza di perdere che s’è finito col vincere.”

Anonimo ha detto...

Quando si parla di Partito Democratico, si dovrebbe sempre fare una distinzione fra quello nazionale e quello locale. Quello nazionale che io tendo forse ottimisticamente a identificare in Veltroni e Bersani, ma anche in Letta e Franceschini, anche se nato e cresciuto fra grandi incertezze, timidezze, errori e contraddizioni, è per me un soggetto politico dignitoso, decentemente progressista, in mano a persone per bene che, visto il panorama italiano, possono essere senz’altro definite più che presentabili.
Questo partito l’ho votato e voglio avere fiducia in una sua positiva evoluzione e maturazione, di cui forse si cominciano a vedere i primi passi.
L’obiezione che, quando erano al governo gli uomini del PD hanno fatto poco o nulla, è priva di valore perché in quelle condizioni, con il cappio al collo prima di Bertinotti e compagni e poi di Mastella e compari, nessuno sarebbe riuscito a fare di più.
Quindi io sostengo il PD, convinto che, in ogni caso, sia rimasto l’ultimo realistico argine alla deriva populista, immorale, prepotente e antidemocratica imboccata dal nostro paese.
Diverso è il caso dei PD locali in genere e di quello di San Vincenzo in particolare.
Qui il partito, nonostante non abbia mai avuto problemi numerici per governare, ha lasciato che le varie Giunte promuovessero una dissennata espansione edilizia, diventando il partito del mattone e degli affari immobiliari e stravolgendo così il paese e la qualità della sua vita.
Cosa distingue San Vincenzo da un comune governato da Forza Italia ? Forse qualche muscolarità in meno, ma essenzialmente il fatto che il sindaco è stato scelto in loco e non è un Gauleiter scelto da Denis, con l’imprimatur di Silvio.
Certo, meglio che nulla, ma che tristezza però.
Tuttavia in ambito comunale forse sarebbe ancora possibile tentare delle vie alternative (quelle che la legge elettorale, ormai ha precluso per sempre in ambito nazionale).
Una lista di centrosinistra, non massimalista, ma ragionevolmente progressista e, più che altro, formata da persone CREDIBILI, capaci e per bene, allergiche a QUALSIASI affarismo, potrebbe confrontarsi con il PD locale e forse arrivare, se non a batterlo, a condizionarlo, facendolo rientrare nel solco della vecchia cara SINISTRA PRESENTABILE.
Girerebbero meno quattrini ma tornerebbero in auge espressioni come:dignità, correttezza, decoro, onore, integrità, ormai del tutto desuete e scomparse da tutte le televisioni d’Italia.
Sogni? Purtroppo sì.

Anonimo ha detto...

caro ultimo commentatore quello che dici è privo di fondamento! Vogliamo parlare del buco che ha fatto Veltroni nel Comune di Roma; vogliamo parlare della privatizzazione dell'acqua; vogliamo parlare del pogrom contro i rom che sempre Veltroni ha fatto all'indomani dell'omicidio della Reggiani; vogliamo parlare dei tagli alla scuola che ha fatto il ministro Fioroni; vogliamo parlare di tutti i soldi che nelle finanziarie sono stati regalati alle banche e agli imprenditori; vogliamo parlare di tutti i miliardi che sono stati versati per le missioni di guerra all'estero; vogliamo parlare del vero cappio al collo di persone come Paola Binetti; vogliamo parlare di un "politico" impresentabile come Rutelli che ha cambiato più camicie di Mussolini; vogliamo parlare di Enzo Carra e Antonio Papania uomini del PD condannati in via definitiva e che sono comodamente seduti in Parlamento. Vogliamo parlare di tutto questo o no?
Informati!

Anonimo ha detto...

Il commentatore "perplesso" più che perplesso mi sembra un tantino ingenuo ed una di quelle classiche persone che si ostina a non voler vedere, o meglio a non voler criticare il PD, quasi in una forma che definirei aprioristica. Come si fa a dire che la colpa è di Bertinotti -che pure il sottoscritto non stima più almeno da tre o quattro anni, quando il governo Prodi non ha realizzato uno che fosse uno dei punti che aveva dettagliato nel suo programma? Si regalano i soldi alle banche, alle COOP, si va a fare grandi ossequi a Confindustria, si candida Colaninno & Co., si presentano nelle liste integralisti cattolici come Paola Binetti, si adopera come leitmotiv della campagna elettorale il dire: "no, ma noi con Berlusocni vogliamo dialogare perchè riteniamo che sia giusto fare così..." poi Veltroni, come caduto dalle nuvole, si rende conto che "Non è possibile dialogare con Berlusconi"; si accusa un popolo -quello dei Rom e dei Sinti- di essere la causa del male dell'Italia (e non mi venite a dire che Veltroni è incolpevole perchè è stato proprio lui ad inaugurare i pestaggi, non a caso questo è notoriamente un metodo molto democratico)? Le COOP rosse di D'Alema costruiscono la base di Vicenza: questa sì che è una politica di sinistra! Come fai commentatore "perplesso" ad illuderti ancora che questo sia un soggetto politico di sinistra? Veltroni ieri è stato molto populista, specialmente sulla scuola: il governo Prodi aveva tagliato fondi alla scuola e lui lo elogia. Questa si chiama ipocrisia, non a caso consideriamo un attimo l'etimo di questo termine: "ipocrisia" deriva dal greco "hypocrites" composto da ypò (sotto) e da krinein (cioè spiegare, giudicare, analizzare): gli antichi Greci appellavano l'ipocrita l'attore. Veltroni è un attore e non credo -seppure ritengo che all'interno del PD ci siano alcune persone intelligenti,come Odifreddi, che ci siano tante differenze fra PD locali e il PD nazionale. Ricordo in una puntata di ANNOZERO, durante la campagna elettorale, Franceschini che messo alle strette da Flavia D'Angeli, non sapeva cosa rispondere sul conflitto di interessi. Vogliamo poi toccare la questione della guerra? Quelli dell'Unione avevano fatto una campagna elettorale dove si prometteva di tagliare i finanziamenti alle missioni di guerra e poi cosa fanno? Si incazzano e se la prendono tutti con il senatore Turigliatto perchè si è rifiutato di votare i finanziamenti alla guerra! Ma non è l'articolo 11 della nostra Costituzione che recita: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;
consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni;
promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."? Come fai a sostenere che il PD non abbia avuto interessi economici a condurre queste manovre? Perchè non critichi un po' il PD invece di assolverlo in toto? Qui nessuno sta pretendendo la purezza ma non mi venite a raccontare che il Partito Democratico fa opposizione in Parlamento! Il "ministro ombra" per il caso Alitalia era il figlio di Colaninno, insomma... Commentatore "perplesso" mi sembra che la tua sia una cecità riconducibile ad un "monismo politico" -passatemi l'espressione-piddiino che, ahimè, crea proselitismo inconsapevole delle crepe che albergano all'interno di questo "grande partito". E poi, e questa è la cosa che più mi ha fatto incazzare, Veltroni, prima che crollasse il governo e ci fossero le elezioni, decise che "l'epoca delle ideologie era finita!" Per prima cosa: lui chi crede di essere per dire questo, il paraclito? Non a caso pochi giorni dopo ci fu una splendida intervista di Dario Fo che si scandalizzava di queste parole. Ma poi bisogna stare attenti alle parole che si usano: ideologia è parola polisemica! Con questo assioma Veltroni ha cestinato, tanto per citarne alcuni, Hegel, Marx, Marcuse, Adorno, Sartre e molti altri. Cioè l'ha fatto Veltroni è! Sono tanto lontani i tempi della Grecia dove per lo meno c'erano meno buffoni di oggi e si prestava molta più attenzione alle parole. E non mi venire a dire che la purezza è impossibile perchè se dopo aver letto questa mia risposta pensi questo significa, probabilmente, che i tuoi "pregiudizi" politici sono impossibilitati ad adire metessi di confronto.

Anonimo ha detto...

Quanto sopra elencato dai due anonimi (se adottate anche voi un nickname forse è più facile dialogare) è in gran parte vero e, nel caso del cappio della Binetti (che avevo scordato), sacrosanto.
Tuttavia questa lunga serie di manchevolezze del PD (alcune inscusabili, altre invece in parte giustificabili) non può essere un alibi ragionevole per sentenziare che il PD in fondo non è tanto diverso dal PDL e quindi rifugiarsi in uno sdegnato astensionismo, o (puri e duri) in un voto matematicamente inutile e quindi oggettivamente a favore della Destra.
Purtroppo viviamo in un mondo reale e se ci rimane un briciolo di razionalità dobbiamo venire a patti con la nostra purezza ideale.
Se guardiamo i fatti con obbiettività il rapporto fra PD e PDL sulle colpe elencate dagli anonimi sono più o meno i seguenti:
Provvedimenti liberticidi o razzisti PD/PDL 1/5
Tagli alla scuola PD/PDL 1/2
Regali agli imprenditori PD/PDL 1/2
Iniziative di guerra PD/PDL 1/3
Politici impresentabili PD/PDL 1/4
Politici inquisiti e condannati PD/PDL 1/20
Ossequio al Vaticano PD/PDL 1/10
E aggiungo io:
Leggi ad personam PD/PDL 1/30
Conflitto di interessi PD/PDL 1/30
Ideali ed Etica PD/PDL 10/1
Non sono tutti uguali. Ce ne corre, e come.
Di sicuro ciascuno di noi deve continuare a fare ogni sforzo perché tutti questi 1 diventino degli zero, ma al dunque bisogna usare la nostra razionalità e, all’interno di un’alternativa secca, scegliere fra le due, la parte migliore. (stiamo palando delle ELEZIONI POLITICHE)
Altrimenti possiamo sempre fare come il sopra rammentato Turigliatto al quale Michele Serra dedicò nel 2007 questo (a mio parere condivisibilissimo e razionalissimo) commento:
“I Cavalieri dell’Ideale”
SI CAPISCE, uno ha tutto il diritto di coltivare i suoi ideali integerrimi. E di sentirsi eletto dal popolo lavoratore anche se è stato spedito in Senato da una segreteria di partito.
Uno ha tutto il diritto di rivendicare purezza e coerenza, così non si sporca la giacchetta in quel merdaio di compromessi e patteggiamenti che è la politica. Però, allora, deve avere l’onestà morale di non fare parte di alcuna coalizione di governo. E deve dirlo prima, non dopo.
Deve farci la gentilezza di avvertirci prima, a noi pirla che abbiamo votato per una coalizione ben sapendo che dentro c’erano anche i baciapile, anche i moderatissimi, anche gli inciucisti. A noi coglioni che di basi americane non ne vorremmo mezza, ma sappiamo che se governano gli altri di basi americane ne avremo il triplo.
Invece no: questi duri e puri se ne strafottono della nostra confusione e della nostra fatica. Prima salgono sulla barca della maggioranza, poi tirano fuori dal taschino il loro cavaturaccioli tutto d’oro e fanno un bel buco nello scafo, per meglio onorare la loro suprema coerenza e la nostra suprema imbecillità.
Un bell’applauso ai Cavalieri dell’Ideale: tanto, se tornano Berlusconi e Calderoli, per loro cosa cambia? Rimarranno sul loro cavallo bianco con la chioma al vento.

Anonimo ha detto...

No, "perplesso" proprio non ci siamo. Sarebbe come dire, estremizzando molto le cose, che in campanga elettorale io dico di abolire la pena di morte e poi quando salgo sui gradini del potere compio innumeri esecuzioni capitali. "Perplesso" ragiona con me: che scopo ha fare delle campagne elettorali dove tutto si promette e poi nulla si mantiene? Questa cos'è la "crociata delle prese per il culo"? Ci hanno preso in giro, hanno preso in giro i movimenti che si erano battuti contro la guerra, chi si era esposto notevolmente al fine di istituire una commissione parlamentare d'inchiesta per fare luce sui fatti di Genova, chi aveva pensato che invece di una politica liberista atta a salvaguardare solo gli interessi dell'esclusivismo individualista di una casta che, di fatto, va da Storace a Bertinotto, ci fosse stata la possibilità di una giustizia sociale che vedesse per lo meno ridimensionato lo strapotere delle banche e il loro strozzinaggio nei confronti della povera gente che ha un mutuo e che non sa come fare ad arrivare a fine mese; hanno preso in giro i pensionati con la loro falsa riforma; hanno fatto Ministro della Giustizia un personaggio come Clemente Mastella; l'elenco l'ho già enumerato prima ed è inutile continuare. Secondo me il problema è proprio questo che la gente scorda quello che il centrosinistra, l'Unione, ha fatto. Veltroni non è un'alternativa ma una eguaglianza, con l'unica differenza che ha meno condannati nel suo partito. Se poi a te piace accettare i compromessi come quelli della guerra (cioè è come se tu sostenessi: in nome del fatto che sennò viene Berlusconi, è giusto dare il mandato ad una coalizione che ora che siamo in campagna elettorale ci promette cuori e poi ci dà picche! Non importa se finanziano la guerra (e su questo ti consiglio di leggere i libri di Gino Strada se non lo hai fatto) se, cioè, danno i soldi all'esercito, se costruiscono basi militari a Vicenza etc. e non prendiamoci per il culo perchè con i finanziamenti che arrivano ai così detti "missionari di pace" non ci comprano le caramelle da regalare ai bambini, lo sappiamo bene cosa ci fanno!) fallo pure, è un tuo diritto! Io non mi sento di dare il voto a delle persone che non fanno che prendermi in giro, a degli ipocriti e potrei quasi dire, a dei berlusconiani: IO NON ME LA SENTO DI DARE IL MIO VOTO A DEI GUERRAFONDAI; IO NON ME LA SENTO DI DARE IL MIO VOTO A DELLE PERSONE CHE CON UN SORRISO MELLIFLUO GUARDANO OGGI AGLI STRATI PIU' DEBOLI E DELLA SOCIETA' E DOMANI SI LAMENTANO PERCHE' DELLE PERSONE SCENDONO IN PIAZZA (COME E' STATO IL CASO DEL 20 OTTOBRE DELL'ANNO SCORSO) A RICORDARE LORO CHE QUELLO CHE STAVANO FACENDO NON ERA CIO' PER CUI ERANO STATI ELETTI; IO NON ME LA SENTO DI DARE IL VOTO A DELLE PERSONE CHE HANNO INTRODOTTO IL LAVORO INTERINALE IN ITALIA (PERCHE' CARO MIO E' STATO IL GOVERNO D'ALEMA A FARLO) E POI ORGANIZZANO UNA MANIFESTAZIONE -ALLA QUALE FRA L'ALTRO IO PARTECIPAI- CONTRO L'ARTICOLO 18: IPOCRISIA; IO NON ME LA SENTO DI DARE IL VOTO AD UN PARTITO CHE QUANDO CI FU L'OCCASIONE DI FARE UNA LEGGE SUL CONFLITTO D'INTERESSI NON HA MAI AVUTO IL CORAGGIO DI FARLA; IO NON ME LA SENTO DI DARE IL VOTO AD UN PARTITO CHE VUOLE ALLEARSI CON L'UDC, CON L'UDC, TI RENDI CONTO? Il berlusconismo ha vinto già da anni e a mio parere sei molto disattento se non consideri il fatto che ha invaso anche buona parte del PD. Il mondo della televisioni, del successo, della corruzione non è mai stato combattuto seriamente né dai DS nè tanto meno dalla Margherita. Erano pericoli che non dovevano essere presi sottogamba! E non si può dire che addirittura negli anni che precedettero il 1968 non ci fu chi fece di questo problema che allora stava nascendo una sua dura e profonda critica: Herbert Marcuse ha scritto nel capitolo 2, intitolato “La chiusura dell’universo politico” del suo libro “L’uomo a una dimensione” (cito testualmente): “La società della mobilitazione totale, che va prendendo forma nelle aree più avanzate della civiltà industriale, combina in unione produttiva i tratti dello stato del benessere e dello stato belligerante. A paragone delle società che l’hanno preceduta, si tratta invero di una “nuova società”. Le zone tradizionali di disturbo vengono ripulite o isolate, gli elementi di rottura sono posti sotto controllo. Le tendenze principali sono note: sottomissione dell’economia nazionale ai bisogni delle grandi società con il governo che serve come forza che stimola, sorregge e talvolta esercita anche un controllo; inserimento dell’economia stessa in un sistema mondiale di alleanze militari, di accordi monetari, di assistenza tecnica e di piani di sviluppo; graduale elisione delle differenze tra la popolazione in tuta e quella col colletto bianco, tra il tipo di direzione proprio del mondo degli affari e quello dei sindacati, tra attività del tempo libero e aspirazioni di differenti classi sociali; promozione di un’armonia prestabilita tra la cultura accademica e i fini della nazione; invasione del domicilio privato da parte di una compatta opinione pubblica; apertura della camera da letto ai mezzi di comunicazione di massa. Nella sfera politica questa tendenza si manifesta in una marcata unificazione o convergenza degli opposti. Le decisioni prese di comune accordo dai due maggiori partiti in tema di politica estera prevalgono, richiamandosi alla minaccia del comunismo internazionale, su interessi di gruppo tra loro in concorrenza, e si estendono alla politica interna, dove i programmi dei grandi partiti diventano sempre meno distinguibili, perfino nel grado di ipocrisia e nell’odore di cliché. Tale unificazione degli opposti incide sulla possibilità stessa di un mutamento sociale, in quanto coinvolge quegli strati sociali sul cui dosso il sistema progredisce; quelle stesse classi, in altre parole, la cui esistenza impersonava un tempo l’opposizione al sistema come un tutto.”
Il PD come il PDL è diventato quasi un ufficio di collocamento. E l'Unità -quotidiano fondato da Antonio Gramsci, da Antonio Gramsci!, ha finito per avallare questa deriva liberista! Karl Marx scrisse: "Le circostanze fanno l'uomo non meno di quanto l'uomo faccia le circostanze." Ora tu, in vista di un idealismo ben più grande di quello che può eventualmente essere il mio, ti senti in obbligo o in necessità di assolvere a piene mani tutto questo, bene fallo pure. Non provi ribrezzo nel sapere che c'è gente corrotta nel PD? Caro perplesso credo che tu sia molto più idealista di me.

Anonimo ha detto...

Perplesso dovresti accettare meno compromessi, perchè è a forza di compromessi che è stata rovinata l'Italia.

Anonimo ha detto...

C'è del marcio in via della Principessa!

Anonimo ha detto...

no perplesso, non ci siamo! non ci siamo per niente! Un partito politico non si presenta alle elezioni senza un programma e se in un programma c'è scritto NO ALLA TAV, NO AL LAVORO PRECARIO, NO AL RIFINANZIAMENTO DELLE MISSIONI DI GUERRA, Sì AI FINANZIAMENTI ALLA SCUOLA PUBBLICA, Sì ALLE UNIONI CIVILI, Sì ALLA SANITà PUBBLICA, per me, innocente elettore, significa che quando quel partito o quella coalizione vincerà le elezioni rispetterà QUEL PROGRAMMA e invece, le ripeto, vogliamo parlare dei soldi che sono stati regalati alle scuole private, vogliamo parlare del fatto che nessuno nel pd ha il coraggio di far pagare le tasse a chi non le ha mai pagate come la Chiesa, vogliamo parlare del fatto che D'Alema ha inserito il numero chiuso alle università violando l'articolo 34 della Costituzione. In una democrazia non ci si presenta con un programma e poi, per cause di forza maggiore, non lo si rispetta. Quindi non si tratta di fare i Cavalieri dell'Ideale, caro perplesso, ma si tratta di essere stanchi di essere presi in giro, e non facciamo il gioco dei chi ha fatto meno male fra Pd e Pdl, si tratta di piantarla con l'ipocrisia. Non voglio andare a votare votando il meno peggio, preferisco non essere rappresentato che essere rappresentato da chi, in piazza, usa tante belle parole e poi manda in Parlamento due condannati: Carra e Papina uomini del Pd. E non venirmi a parlare di etica!

Dedicato a Veltroni:

"Ciò che noi rifiutiamo non è senza valore ed importanza. È anzi
proprio per questo che il rifiuto è necessario. C’è una ragione che non accetteremo,
c’è un’apparenza di saggezza che ci fa orrore, c’è un’offerta d’accordo e di conciliazione
che non accoglieremo mai. S’è prodotta una rottura. Siamo stati ricondotti a quella
franchezza che non tollera più la complicità"

MAURICE BLANCHOT

Anonimo ha detto...

Scusami commentatore "perplesso" ma un giorno con che faccia dirai ai tuoi figli di aver votato un partito che finanzia la guerra?

Anonimo ha detto...

Baruch Spinoza ha scritto: "È il desiderio che spinge la maggior parte degli uomini a raccontare cose, non come esse sono in realtà, ma come si vorrebbe che fossero, nella speranza che sia molto più facile farsi conoscere attraverso storie di spettri che non raccontano fatti reali." E ancora: «Chi dà quello che spetta a ciascuno per timore della pena capitale agisce dietro comando altrui e costretto dalla paura di un male, né può chiamarsi giusto; mentre chi attribuisce a ciascuno il suo perché conosce la vera ragione delle leggi e la loro necessità agisce con coerenza e secondo decisione propria, non altrui, e perciò è a buon diritto chiamato giusto.» E ancora: "Il fatto che il silenzio sia spesso di utilità al potere nessuno può negarlo, ma che senza di esso il potere non possa conservarsi, nessuno potrà mai provarlo. "

Meditate

Nicola Bertini ha detto...

A "perplesso"

I commenti sono del tutto liberi e possono spaziare dal PD alla culinaria. Quindi discutete pure anche di politica nazionale, certo in questo caso c'avete preso gusto.
La mia personale e pubblica opinione sul PD è conosciuta ma devo dirvi, in tutta onestà, che da un punto di vista meramente amministrativo il commento di Perplesso mi rincuora. Che persone che votano il PD perché ci credono, riescano tuttavia a valutare criticamente il PD di San Vincenzo e dintorni, è un dato politicamente significativo.
Non faccio affatto una distinzione tra PD locale cattivo e PD nazionale buono ma tra la dirigenza e una larga fetta di militanti del PD da un lato che hanno abbracciato convintamente le ragioni degli interessi economici predominanti e una parte dei militanti del PD che ancora non l'hanno fatto e che sono rimasti secondo me "intrappolati" in un partito sempre più confindustriale e di destra.
Rispondo comunque non sulle opinioni di carattere nazionale espresse da perplesso (in questo blog non mi compete più che tanto) quanto alla proposta di una lista di "centrosinistra non massimalista ma ragionevolmente progressista" che potrebbe arrivare, se non a batterlo, a condizionare il PD riportandolo in un solco di vecchia e cara presentabile sinistra.
Tale prospettiva politica mi pare impraticabile e utopistica.

Tu stesso (mi permetto di darti del tu) hai rilevato che il PD è autosufficiente. In cinque anni di esperienza da consigliere, nonostante mi sia sempre sforzato di motivare le mie posizioni argomentandole razionalmente, non sono riuscito mai a vedere un interesse nel metodo empirico - razionale dall'altra parte.
Al contrario si fa muro su provvedimenti palesemente contrari all'interesse collettivo e indirizzati a garantire interessi assai particolari. Non si sente neppure il bisogno di spiegare razionalmente, di trovare una mutanda alle vargogne, tanto hanno la maggioranza ...
Dunque, quali le probabilità di condizionare politicamente chi è condizionato in senso più profondo e, permettimi, proficuo?
Altra dimostrazione di quanto sopra sta nell'operato di alcuni altri partiti, taluni tutt'altro che "massimalisti" (a proposito tale termine riferito a partiti oggi presenti in Italia mi fa un po' sorridere) che non hanno potuto far altro che arrendersi alla deriva del PD o uscire dalla maggioranza ma che non l'hanno affatto condizionata.
Credo d'essermi dilungato più che abbastanza ma ti invito a rispondere al post o contattarmi per mail.

Saluti

BerN

Anonimo ha detto...

Rispondo innanzitutto alla domanda fattami da un anonimo alle 16,58.

Cosa dico ai miei figli.

Innanzitutto gli dico di ringraziare ogni sera iddio per averli fatto nascere e vivere in una democrazia occidentale.

Poi gli dico che, purtroppo, non sono per niente fiero di aver votato per il Partito Democratico, campione di contraddizioni, irresolutezza, errori, incapacità, pieno di burocrati rincotti e di personalità dall’etica incerta.

Gli dico anche che sono angosciato che essi debbano vivere nell’unica sciagurata democrazia occidentale asservita ad una persona immorale che per mezzo delle televisioni, del denaro e della politica, assecondata da plotoni di servi acquistati con i soldi e col potere, e votata da milioni di persone, ipnotizzate dalla TV, spaventate ed egoiste, è riuscita in quindici anni a distruggere quasi ogni traccia di Etica nel nostro povero paese.

Infine gli dico che, nei limiti che le legge mi permette, ho sempre fatto, faccio e farò tutto quello che posso per contrastare questa tragedia, anche a costo di dover, quando manca una qualsiasi alternativa, venire a patti con la mia coscienza.

Per ultimo gli dico che nella vita NON ESISTE il bianco assoluto e, forse, nemmeno il nero assoluto. La vita è una serie ininterrotta di grigi e nella nostra umana imperfezione dobbiamo cercare di far sì che le nostre azioni siano di un grigio più chiaro possibile.
I purissimi cavalieri dell’ideale al galoppo sui loro cavalli bianchi, con le bionde chiome al vento, che proclamano al popolo stupefatto: “o perfetto o niente” sono, sicuramente in buona fede, dei novelli Tafazzi che finiscono (involontariamente sia ben chiaro) per tirare allo stesso popolo le peggiori fregature.

Anonimo ha detto...

Rispondo a Nicola
Non è che io possa avere ricette particolari. Tuttavia l’unica via mi pare quella di presentare una lista civica di Centro sinistra che possa essere votata anche da una parte di chi, attualmente a San Vincenzo vota, per abitudine per il PD.

In fondo qualche giorni fa hai fatto un sondaggio proprio su questo argomento e mi pare, anche se per ora non lo hai commentato, che i votanti abbiano dato un indicazione del genere con una percentuale inequivocabile.

Quindi l’attuale recinto del Forum dovrebbe essere allargato a tutta l’area di centro sinistra, candidando persone (impolitici, margheriti, socialisti, diessini, sinistri) che per la loro storia personale siano conosciute dai sanvincenzini come persone per bene, credibili e capaci e che condividano la nostra disapprovazione per la politica del mattone e degli affari. Il programma dovrebbe essere breve, senza voli pindarici, conciso, concreto, interessante e convincente.

Il Comune non legifera sui grandi temi dei diritti delle persone né sulla politica estera e quindi eventuali idee non perfettamente coincidenti su questi temi non dovrebbero essere di ostacolo alla formazione di una lista civica più ampia, di area assai allargata, seppur ragionevolmente omogenea.

Se un progetto del genere si concretizzasse e rischiasse di provocare un travaso consistente di voti dal PD, vedresti nascere un’improvvisa agitazione ed interesse da parte dei nostri amici, con sviluppi non predeterminabili.

Anonimo ha detto...

nessun partito si presenta o come perfettamente bianco o perfettamente neri, come non esistono i duri e puri, ma esiste quella che comunemente si chiama ipocrisia, opportunismo, populismo.
Politicamente preferisco non attendermi niente piuttosto che venire deluso, o peggio, tradito!

Nicola Bertini ha detto...

Perplesso, lo spazio per commentare il risultato del sondaggio è scivolato un po' indietro nel tempo a domenica 12 ottobtre ma io stesso rilevavo l'equivocità della terza risposta (in effetti non mi aspettavo che prevalesse proprio per l'ambiguità voluta che conteneva)che richiede uno sforzo ulteriore a chi a votato: un commento esplicativo.
Naturalmente non è ad un sondaggio che può essere affidato il futuro della "sinistra alternativa" (=sinistra pronta a delineare progettare promuovere una alternativa di futuro), c'è bisogno di un'assemblea in cui fare il bilancio dell'esperienza amministrativa che si sta concludendo, raccogliere dalla cittadinanza le istanze e dalla nostra "base" le proposte per le prossime amministrative.

Così, pour parler, diciamo subito che la soluzione che prospetti offre una opportunità e un grave rischio. Se infatti c'è la possibilità di coagulare i voti provenienti sia dalla Sinistra che dal PD, c'è altresì il rischio di produrre quello che ormai chiamo l'effetto arcobaleno:
il margheritato non vota la lista perché nella lista c'è il rifondarolo, il rifondarolo non vota la lista perché nella lista c'è il margheritato. Non è questione solo di partiti. Ci sarebbe in quella coalizione chi ha appoggiato alcuni provvedimenti Biagi perché in maggioranza (DENTRO O FUORI LE ISTITUZIONI) e che, per questo scaccerebbe i voti di opposizione a Biagi, dall'altra parte ci sarebbe chi non sopporterebbe di votare "quelli che dicono sempre no".
Insomma trattasi di Nodo Gordiano e temo che non sia auspicabile farsi invadere dai Macedoni per scioglierlo attendendo la spada di Alessandro Magno.

Credo in ogni caso che sia opportuno che il Forum del centrosinistra convochi un'assemblea per riassumere i quattro anni e rotti dell'Amministrazione Biagi soffermandosi soprattutto sul rapporto politica affari, sulla speculazione edilizia sulle privatizzazioni...

BerN

Anonimo ha detto...

"Peplesso" vorrei che fosse chiara una cosa: quando contesto le tue posizioni non parto dalla premessa -come tu sembri accusarmi- la verità mi appartiene. Come direbbe Nietzsche: "La verità è una puttana e noi abbiamo l'arte per non morire a causa della verità." Abbiamo fatto una discussione democratica dalla quale è venuto fuori che te (se mi posso permettermi di darmi del tu) sei disposto ad accettare questi compromessi e per te il gioco vale la candela. Quando ho scritto: "te cosa dirai ai tuoi figli?" non l'ho scritto con intento offensivo ma solo per il fatto che -per quanto mi riguarda- se un giorno avrò dei figli non potrei mai dire loro che ho votato un partito guerrafondaio. Detto questo, ognuno è libero di votare chi vuole. Concludo ripetendo che la tua posizione è molto più ideale della mia e i "cavalieri dell'ideale" sono un po' un refrain che ormai alcuni usano perchè non hanno voglia di indagare a fondo le grosse crepe in seno al PD.

Anonimo ha detto...

Perplesso io credo che ci voglia un po' più di "pelagianesimo politico" che tutta questa accondiscendenza a partiti che non la meritano!

Anonimo ha detto...

Cosa ne penso di D'Alema e del suo accolito La Torre? Tutto il male possibile.
Ma anche tanti altri appartenenti al PD mi fanno letteralmente ribrezzo (basti pensare a Villari come esempio esaustivo).
E poi ci sono quelli che non sopporto fisicamente come Rutelli e quelli che mi sembrano dei marziani, come la Binetti e Carra.
Tuttavia queste persone attualmente non hanno incarichi nel partito e, anzi, alcuni di loro conducono una vera e propria fronda contro Veltroni.
Io spero che progressivamente vengano tutte indotte ad andarsene.
Certo il PD sta ancora navigando fra tantissime incertezze, timidezze, errori e contraddizioni, ma il suo gruppo dirigente tutto sommato è composto, non certo da aquile, ma da persone che, visto il deprimente quadro politico italiano, mi sembra possano essere definite come persone per bene.
Certo è un po' triste non poter volare subito in alto e in qualche modo essere costretti ad accontentarsi, ma la vita è così. I momenti esaltanti sono davvero rari, ma io voglio continuare ad avere fiducia ed a confidare in una positiva evoluzione e maturazione, del Partito Democratico, accompagnata da una definitiva emarginazione di tutti i discutibili personaggi che ancora lo infestano.
Non solo perché attualmente in Italia non esiste un'alternativa (e questo è un fatto), ma perché le potenzialità di realizzare un partito riformista maggioritario, non sono ancora perdute e mi pare un dovere contribuire a far sì che che questa speranza non svanisca per sempre.