martedì 3 novembre 2009

Cronache consiliari. 30-10-2009 Parte 1


Ci scusiamo del ritardo rispetto alla conclusione del Consiglio Comunale di venerdì scorso, ma il materiale era tanto, come poi converrete dalla lettura dei molteplici post. Comunque eccoci qua col tenere fede all'impegno preso qualche settimana fa.

1. COMUNICAZIONI DEL SINDACO E DELLA GIUNTA COMUNALE
Nessuna comunicazione fatta.

2. NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE DEL COMUNE DI SAN VINCENZO. DOCUMENTO PRELIMINARE DEGLI INDIRIZZI POLITICO PROGRAMMATICI PER LA FORMAZIONE DEL NUOVO PIANO STRUTTURALE. INIZIO DEL PROCEDIMENTO

Relaziona l’assessore BANDINI:
“Riteniamo che sia fisiologico che un Piano Strutturale, dopo 10 anni, venga rivisto e quindi rifatto: dopo questo tempo ritengo che quello vigente non sia più all’avanguardia. C’è la necessità di integrare le nostre politiche territoriali in quelle del Comprensorio. Spesso siamo stati criticati di fare per contro nostro, e avevamo anche le nostre ragioni per farlo. Ma ora crediamo di poter e dovere dire la nostra nel Circondario.
Vogliamo anche un Piano partecipato: per noi la partecipazione deve diventare, da ora, non solo Comunicazione ai cittadini, ma vogliamo che essi contribuiscano alla stesura del piano strutturale, in particolar modo riguardo ai problemi della mobilità e non solo quelli connessi con l’edilizia.
Vogliamo che questo piano integri e vada verso uno sviluppo sostenibile: l’orizzonte strategico deve ovviamente essere all’interno di un processo evolutivo, dove ci sia arricchimento per l’economia del luogo, ma anche compatibilmente con le risorse ambientali.
Abbiamo incluso e recepito in questo Avvio al Procedimento del Piano Strutturale, i criteri provenienti dal Piano Indirizzo Territoriale della regione Toscana nonché dal Piano di Coordinamento Territoriale. Il Piano si è ispirato anche agli atti di politica ambientale che l’AATO5 ha emanato.”

BERTINI:
”Le leggi 5\95 e 1\2005 alle quali fate riferimento più volte in questo avvio di procedimento, dicono che il Piano Strutturale dovrebbe fotografare i limiti delle risorse di un territorio. Questi limiti di consumo di acqua e territorio in generale, sono stati raggiunti, e lo si evince dai molti dati che voi stessi riportate nel documento. Eppure presentate un piano che è la fotocopia di quello di 10 anni fa, procrastinando avanti nel tempo i problemi … magari allargando a vostro uso e consumo questi limiti di sfruttamento del territorio e delle sue risorse. Tante parole usate molte volte nel testo, ma delle quali non vi è una sola spiegazione, non si capisce che significato date a queste parole. E mai è usata la parola LIMITE. Non si trova traccia di EDILIZIA POPOLARE. La parola spiaggia è utilizzata solo 4 volte in 180 pagine e solo per riferimento spaziale non nel merito di un futuro pubblico sviluppo, in un qualcosa di prospettiva.
Inserite all’interno di questo documento, invece, una cosa che vorreste far passare come un fiore all’occhiello, ovvero l’A.N.P.I.L. di RIMIGLIANO (Aree naturali protette di interesse locale) che dichiarate essere di 300 ettari. A parte il fatto che è di 100 ettari e non 300, ma la cosa più sbalorditiva è che a tuttora la qualifica di A.N.P.I.L. richiesta dal Comune non è mai stata ratificata dalla Regione, per mancanza di vostri adempimenti.
Per quanto riguarda le varianti sul Porto, dite che sono settoriali (cioè specifiche su questo luogo, su San Vincenzo) poi però si parla di sistema circondario, di comprensorio, per emettere direttive. Quando fa comodo le cose si fanno senza interpellarlo il comprensorio!
Un piano al cui interno ci sono molti e chiarissimi riferimenti ad atti della scorsa legislatura, ma soprattutto riguardo ad ITER inerenti ed intrapresi nello scorso mandato. Ergo che questo documento era pronto da tempo e non è stato redatto coinvolgendo questo gruppo consiliare in carica. Mi rivolgo ai consiglieri qui stasera: ma voi davvero votate un documento nel quale voi non avete neanche messo bocca?
Un documento nel quale la stessa amministrazione riporta Consumi idrici in aumento costante di anno in anno, spazzatura +15%, energia elettrica +50%, consumo del suolo … ecco, quello lo omettete come dato! Molto indicativa come cosa. Infatti, a suffragio delle vostre intenzioni future, prevedete poi nuovi Campi Pozzi per Espansione edilizia.
Come se non bastassero i dati del passato qui riportati : +162.000 mq di costruzioni in più negli scorsi 10 anni, equivalenti al 15% di edificazioni nuove. Una percentuale superiore a qualsiasi altro territorio italiano e sicuramente stridente e cozzante col problema di limiti di risorse e territorio affrontato prima. Se continuiamo con questo passo tra 40 anni avremo occupato tutto il territorio disponibile sul suolo comunale, non contando il fatto che con quali risorse lo manterrei?
Nessun riferimento invece ai vari interventi edilizi che i cittadini conoscono molto bene del PARK ALBATROS, LAZZI, GARDENIA. Quelli non sono stati inseriti.
Ma voglio arrivare alle ultime 20 pagine. Si parla in maniera decisa di COMPATTAMENTO DELL’EDIFICATO. Cosa significa? O demolisci nelle zone rurali periferiche, dove si è consentito edificazioni a macchia di leopardo, ricostruendo vicino al centro abitato. Oppure, credo più probabile, costruisci FINO alle case in campagna. Al riguardo voi puntate il dito contro il fenomeno verificatosi di Città Diffusa. Ma dico io, perché si è diffusa secondo voi? E’ casuale? O c’è qualcuno che l’ha consentito e ora vuole venirci a dire che quello è un problema? Se il precedente piano strutturale stabiliva dei limiti, andavano fatti rispettare. E se qualcuno li oltrepassava, ancora di più bisognava essere fermi e ligi. Ma non è stato e non sarà così. Era fatto apposta quello, lo è anche questo: si dice tutto e nulla, mantenendo aperte tutte le possibilità”

**Dalla platea parte un qualcosa di imprecisato proveniente dall’Architetto GIOMMONI presente in sala. Oltre ad uno smanaccamento accentuato degno di un calciatore inviperito con l’arbitro. A cui Bertini risponde sorridendo che qualcuno lo vorrebbe mandare in un posto ma lui non avrebbe tanta intenzione di andarci. Invita fra l’altro l’architetto ad intervenire dal microfono se vuole.

“Le aree verdi, qui c’è scritto, non dovranno essere oggetto di massiccie edificazioni: un modo come un altro per non dire «Non ci si edifica manco per niente».
Per quel che riguarda San Carlo parlate di rarefazione dell’edificato: il significato di rarefazione è un altro, non la moltiplicazione delle molecole (qui delle case)!
Asserite addirittura che il piano strutturale vigente aveva troppi vincoli! Toppo pochi viste le conseguenze che voi stessi ammettete e che abbiamo poco fa.
Avete intenzione di fare un piano strutturale partecipato … sarebbe un bene visto che da due legislature proprio voi abolite qualsiasi forma di referendum consultivo sul territorio.
Una domanda voglio farvi: i residui del precedente piano, che fine fanno? Perché nel documento non vi è cenno al riguardo.
Concludo riportando la frase che conclude il documento e nella quale dite che non è una persona di buon senso quella che non accetta questo documento. Davvero qualificante. Io o chiunque altro sia contrario, e motivi il perché, cosa saremmo per voi ,delinquenti, idioti? Allora che mi si venga a dire qui, in faccia. O si è d’accordo con voi o si è degli scemi……o peggio.”

MORANDINI:
“Rilevo un irrigidimento sui rilievi fatti dalle minoranze sul documento della maggioranza. Un documento che è redatto dai tecnici comunali ma su direttive della giunta. Quindi…i tecnici non devono sentirsi personalmente lesi dalle critiche! (riferimento ovvio al fatto precedente)
La maggioranza in questo documento prende atto del troppo consumo del Territorio e delle sue risorse. Questo è un dato interessante … Ma si dà la colpa alla legge 5! Anzi, direi proprio che la filosofia di questo piano è «quello che la legge 5 non vieta … si può fare!». Dite che il P.S. vigente ha fatto danni, ma vi ricordo che alcuni vecchi consiglieri fecero battaglia proprio su questo ,e ciò portò a problemi interni alla maggioranza, con la messa da parte dei contrari. Passò la linea di Bandini e del Sindaco. Alcuni personaggi che votarono a favore di quel P.S. sono qui presenti, e ci vengono a dire che quello e le sue varianti hanno prodotto guai!
Anche per me a Città Diffusa si è arrivati solamente perché lo si è permesso. E ora per ricompattare cosa si fa, mettiamo le ruote alle case in periferia?
Ci dite che il territorio è sfasciato … sono 3-4 legislature che personaggi quali Bandini e Biagi applicano questi stessi principi d’indirizzo … di chi è dunque la colpa?
Ma mi pongo altri interrogativi. Chi vi vota, lo fa perché avete governato bene? Perché ce lo dite voi qui, ora, di non averlo fatto. E allora perché vi votano ancora? La risposta può essere solo una: perché ne traggono evidenti vantaggi.
Volete un bilancio partecipato? Prendete un’agenzia privata per farvi dire quello che volete, per poi non assumervi la responsabilità dicendo che sono i cittadini che l’hanno voluto. Così spendete soldi pubblici per niente, solo per un desiderio di legittimazione.

NESSUN INTERVENTO dal GRUPPO DI MAGGIORANZA.

Replica quindi il Sindaco BIAGI:
“Questo documento che andiamo a votare è solamente la partenza di un processo che sarà specificato poi dai regolamenti urbanistici.
E’ vero che è aumentato il carico urbanistico di San Vincenzo, in maniera superiore ad altri comuni, ma solamente andando verso l’incremento dei posti letto, sulla ricettività in generale e verso soprattutto l’insediamento di nuove attività … per avere aziende in più.
La variante e i il P.S. relativo di cui parla Morandini, portò sì delle difficoltà all’interno della maggioranza, ma essa andava a recepire perfettamente le politiche del Piano Strutturale di Area, diminuendo le edificazioni sul terreno agricolo. Il documento di politica ambientale approvato all’interno di questo Avvio al Procedimento dovrà poi tassativamente essere applicato. Non sarà lì solo per fare bella mostra di sé. Ad esempio per quanto riguarda la riduzione del consumo di suolo e di risorse, attraverso anche l’utilizzo della bioarchitettura. Perché se queste cose non si rispetteranno perderemo la certificazione EMAS alla quale noi teniamo particolarmente.
Rientreremo come anticipato dall’assessore, nella pianificazione della Val Di Cornia. Lo dico visto che in 5 anni siamo stati tartassati anche mediaticamente sul fatto che andavamo da soli. Ora discuteremo insieme. Nessuno va e potrà andare da solo.
Per quanto riguarda la partecipazione: essa si rifà alla normativa regionale sulla partecipazione attiva dei cittadini. Partecipazione nella quale vogliamo includere anche le altre forze politiche ma, e questo è ovvio, sempre e solo all’interno delle direttive di questo avvio al procedimento del Piano Strutturale. Da quelle non intendiamo distaccarci.
Presto partiremo col nuovo piano triennale delle opere pubbliche: San Carlo in testa, poi potenziamento delle attività sportive, per finire con i parchi.
Ci sono stati, è vero, episodi di diffusione urbanistica. Ma ci dobbiamo fermare o andare avanti?
Ancora un volta sono qui a ricordare dell’impegno preso per la realizzazione della via alternativa a Corso Italia, del nuovo villaggio scolastico per il quale annuncio che stiamo studiando una via che ci permetta di diminuire i tempi burocratici per la realizzazione del progetto, col nuovo piano della mobilità e quindi delle piste ciclabili…….
(la cosa prosegue con la solita solfa elettorale sentita più volte durante le elezioni e già 3 volte nello stesso medesimo intercalare, all’interno dei consigli comunali di questa legislatura. Niente più sul piano strutturale e sulle rimostranze fatte dalle opposizioni- ndr).
Non siamo tormentati da quanto si costruirà, ma dal come lo faremo.
(ha appena detto poco sopra che diminuivano e diminuiranno le edificazioni ndr)

Interviene quindi l’architetto GIOMMONI per un intervento tecnico, a suo dire:
“Per quanto riguarda le aree verdi interne, la pianificazione è giudicabile solamente per la qualità degli interventi. I piani dove si costruisce poco non sono migliori di quelli dove si costruisce tanto.
Per quanto riguarda la dotazione ambientale delle strutture urbane, l’amministrazione dovrà poi stabilire quali saranno le tutele del verde urbano.

(citazione del GIOMMONI dal TESTO pg.154 dell'avvio. Qui potete scaricare l'intero Documento discusso.)

Rispetto alle previsioni non è stato messo il Park Albatros perché dalle nuove edificazioni fatte non risulta essersi ottenuto nessun posto letto in più. E’ stata solo una riorganizzazione delle strutture.
Per quanto riguarda i residui servono solo a stabilire cosa del vecchio preventivato è stato fatto, in parole povere per stabilirne l’efficacia. Saranno i regolamenti urbanistici che stabiliranno poi cosa sarà fatto dei residui.

** Durante la lettura dei passaggi del documento da parte di GIOMMONI ci sono stati 3-4 interventi da parte delle opposizioni per rimarcare il fatto che l’architetto tralasciava parole all’interno delle frasi, facendone cambiare di fatto il significato. E’ inoltre stato fatto notare che il GIOMMONI stava facendo un intervento politico e non tecnico e che in quel modo sarebbe stato meglio avesse risposto l’assessore. Negli attimi di concitazione il sindaco esclama “Via, c’è gente!”

In questi anni San Vincenzo ha avuto uno sviluppo edilizio costiero. Ora noi contrappesiamo, non solo per funzioni connesse alla fascia costiera, ma anche per creare poli alternativi all’interno un sistema di assi trasversali, e non più longitudinali alla linea di costa. Ruolo importante, all’interno di questo programma, svolgerà San Carlo: che per noi dovrà diventare la porta d accesso ai Parchi della ValDiCornia. E’ da escludere che vi si EDIFICHI MASSICCIAMENTE.
Su RIMIGLIANO: esiste il piano ma non essendoci ancora la concessione non si è potuto inserirlo nel Piano Strutturale.”

BERTINI:
“Se RIMIGLIANO risulta non ancora attuato allora mi dovete dire perché non è stato inserito nei residui non attuati come altri interventi?”

CAMPIONE:
“Siamo stati più volte, anche in passato, tirati in ballo come meri alzatori di mano. Quindi intervengo non solo per dimostrare che questo non siamo. In merito alla partecipazione al P.S. ritengo che sia una scelta importante.
Invito i colleghi delle opposizioni a rivedere il loro giudizio su questo documento, almeno per quel che riguarda il tentativo dichiarato di migliorare la qualità del nostro territorio.”

LERA:
“Noi ci riferivamo al contenuto quando invocavamo interventi da parte del Gruppo Consiliare della maggioranza. Probabilmente non ci siamo fatti capire noi….
Io leggo da questo documento e i dati ivi riportati che San Vincenzo non ha più la possibilità di crescere. Però poi si generano delle aperture in seno a queste affermazioni: il ricompattamento!
Si vuole dare l’impressione di una strategia, per lasciarsi poi aperte le porte per fare tutt’altro.
Qualità della viabilità? Ne vediamo già dei bellissimi esempi in questi giorni, con rotonde che appaiono e scompaiono ... magari anche perché portate via da automobili!
Vi chiedo perché non è mai menzionata la proposta commerciale del secondo supermercato: si è lasciato cadere un intento o faceva più comodo non inserire anche quella voce a bilancio del consumo di suolo?
E della fantasmagorica copertura della zona blu, cavallo di battaglia del sindaco durante la campgan elettorale……..che fine ha fatto?”

** Il Sindaco BIAGI fuori dal microfono dice che non era assolutamente un suo cavallo di battaglia. Noi ricordiamo perfettamente che quelle furono le sue parole quando ci fu la presentazione del progetto dell’opera, dicendo che “Noi mettiamo in campo questo progetto….” Mentre il tutto era stato annunciato come un progetto di Confcommercio. Ndr)

Replica di BANDINI:
“Questo , lo ricordo, è solo un avvio al procedimento. Poi ci sarà, dopo la partecipazione pubblica alla sua stesura, l’approvazione del Piano Strutturale. Dopodichè verranno fatti i regolamenti urbanistici che quelli, davvero saranno applicativi. Le linee definitive, dunque, non ci sono all’interno di questo documento.
Dovreste semmai apprezzare il fatto che questa maggioranza applicherà un percorso partecipativo questa volta.
Ma voglio anche soffermarmi sul fatto che P.I.T. e P.T.C. regionali saranno applicati direttamente nel nostro Piano Strutturale: e questi stabiliscono che le aree verdi divengono INTOCCABILI.
Assi trasversali: in questi intendiamo soffermarci soprattutto per ciò che riguarda il sistema di viabilità, per far usufruire meglio delle zone interne, non tanto per quel che concerne nuove edificazioni. Il Piano Strutturale non si occupa solo di edilizia.
Edilizia per giovani coppie: è vero, il prezzo della convenzionata è attualmente ancora troppo alto e dovremo trovare i sistemi che consentano e garantiscano una miglioria sotto questo aspetto.
C’è fra l’altro la volontà di applicare il Piano Casa, già accettato dalla Regione Toscana, anche su San Vincenzo
Voglio ribadire per quel che riguarda il porto, che esso non aumenterà ulteriormente i posti barca disponibili.
Per quanto riguarda RIMIGLIANO ribadisco quello già detto dall’architetto GIOMMONI: i piani attuativi non possono essere inseriti in questo avvio se non convenzionati. E’ la legge che lo impone così. (ma non risponde sul perché allora non sia inseriti nei residui non attuati ndr)”

BERTINI:
“Il mio intervento è basato esclusivamente sui dati che avete scritto nel documento. Nel quale c’è scritto che non è possibile recuperare dai danni fatti.
Confermo con forza la mia opinione sulla incompletezza dell’atto: se non si dichiara effettivamente quanto si è costruito come si può accettare la eventuale precisione delle affermazioni seguenti. Ad esempio parlate di circa 530 abitazioni nuove accertate, ma dicendo al contempo di non poter stabilire quante invece siano realmente arrivate a fare una stima di 900!
Ancora una volta: il suolo edificato a quanto ammonta? Perché questo dato non ce lo date?
E voglio concludere con un paio di cose che sono contento di potervi dire qui, all’interno del CC, e delle quali mi assumo ovviamente la responsabilità. Parlate di meno edificazioni in futuro.
Allora perché SALES ha appena acquistato i campi antistanti all’area feste? Se costruite le scuole lì, alla SALES darete i terreni delle vecchie scuole, più centrali e quindi più appetibili. Se non le costruite lì……..beh……l’area attualmente non è edificabile…….
Nei campi davanti al guardamare la LAZZI costruirà un nuovo villaggio turistico o un’aggiunta a quello attuale.
E soprattutto per quel che riguarda gli assi trasversali, so benissimo a cosa vi riferite: l’area che viene evidenziata dalla dimessa teleferica SOLVAY delimiterà una nuova strada verso San Carlo che verrà edificata per intero.”

Il documento è poi passato coi voti favorevoli della maggioranza e i contrari delle opposizioni.

LA REDAZIONE

10 commenti:

Bafometto ha detto...

Volevo fare alcune considerazioni ma prima una doverosa premessa: tutte le osservazioni ma soprattutto le critiche che promuoverò in questo mio commento non sono dirette alle persone ma alle idee politiche. Quello che mi sembra buffo (e non comico) è una semplice considerazione: alle interrogazioni circostanziate, precise e puntuali (con la dimostrazione di una dedizione che non credo meriti questo consiglio comunale)portate avanti da Bertini non si è data alcuna risposta in merito e oltretutto esprimo il mio rammarico nei confronti dell'invito rivolto da Giommoni a Bertini di andare a quel paese: ognuno ha il suo modo di intendere la democrazia ed il rispetto delle parti pur nella differenza delle vedute (sic!). All'intervento di Bertini si è risposto in modo vago dicendo: "Io credo che comunque questo sia un piano molto importante... bla bla bla ... e comunque la partecipazione attiva della cittadinanza (non lettori, non è una barzelletta)... bla bla bla..." Insomma ma chi è che da sempre ha voluto e portato avanti una speculazione, ops! volevo scrivere "costruzione", di nuove case, di nuovo cemento... etc. insomma ma davvero ci volete far credere che le case spuntino come funghi? Oltretutto sarebbero funghi antiestetici, estetici, velenosi o mangiabili? Riguardo alle parole di Campioni, per quanto mi riguarda non posso che esprimere il mio rammarico poiché vedo che nelle nuove generazioni non c'è alcuna attenzione nei confronti di quei pochissimi spazi di verde che sono rimasti in questo nostro paese; ve la siete presa perché vi hanno detto che siete "alzatori di mano"? Avete forse dimostrato, per ora, il contrario? Vi rivolgo una domanda: ma voi veramente avete mai pensato che un territorio e le sue risorse non sono infinite? Voi vi siete mai chiesti che cosa è il limite, il senso del limite?
Ecco invece di rispondere sempre con quelle frasi da luoghi comuni "il mondo è bello perché è vario" e simili, inziati a proporvi questa riflessione un po' come quando si andava alle elementari e ci facevano fare i compiti a casa o il compito in classe; ecco anch'io vi invito a questo compito in classe: titolo del tema: IL SENSO DEL LIMITE. SAN VINCENZO E' GIA' OLTRE?

Tepuzzo ha detto...

Avendo partecipato alla stesura del testo, almeno fino a commenti che stimoleranno la discussione mi asterrei da miei punti di vista.
Voglio piuttosto dire una cosa su un fatto che secondo me doveva essere strettamente colegabile con il Consiglio Comunale.
Oggi sul Tirreno, e ora l'ho visto sul sito del Comune, si fa mensione di una "iniziativa promossa dall’amministrazione comunale per discutere con i cittadini di San Vincenzo il Piano delle opere pubbliche per i prossimi tre anni."
Iniziativa che comincia......domani!

La trovate qui:
http://www.comune.san-vincenzo.li.it/urp/comunicati%20stampa/2009/Novembre_2009/2_11_09.htm


Bene, a parte la mensione a mezzo stampa, non era il caso di darne notizia anche in sede di Consiglio Comunale, e soprattuto PER TEMPO a tutta la cittadinanza con lettere distribuite agli abitanti? Se si vuole fare davvero partecipazione alla cosa pubblica, allora si deve mettere in conto una informativa capillare e tempestiva, non certo così.

effe gi ha detto...

Ho letto anch'io l'articolo a cui fa riferimento Tepuzzo.
Per dovere di cronaca e inquadrare meglio la situazione devo aggiungere che questa notizia è stata relegata ad un trafiletto di mezza colonna in cronaca.

Dopo una prima lettura della notizia il mio pensiero è stato: "però... vogliono cominciare davvero con la partecipazione...".
Ovviamente subito dopo è intervenuta un minimo di elaborazione e mi sono detto: "però... cominciano prestino... non vogliono perdere tempo. Domani c'è il primo incontro... Già.. e come mai in Consiglio si sono tenuti sul vago?"
Poteva essere un'ottima occasione di propaganda dire in sede ufficiale che dalla settimana successiva sarebbero iniziati questi incontri "rionali". Se andate a vedere sul sito del Comune vedrete che la notizia è stata pubblicaata il lunedì successivo.

Mi sembra alquanto strano che la cosa sia stata decisa e definita durante il fine settimana.
Quindi mi viene da chiedermi: Perché?

Chi di voi lettori sapeva di questa iniziativa prima di leggere il giornale stamattina, e chi prima addirittura di leggerlo poco sopra?

Sono fortemente convinto che chi "doveva" sapere, lo sapeva.

Sarebbe interessante se coloro che corrispondono a questa categoria ci facessero sapere le fonti, e comunque non penso tra queste ci sia il sito del Comune, mal tenuto e inutile per la maggior parte delle volte che uno lo va a visitare...

Ci si riempie la bocca con la parola "partecipazione", più volte sbandierata in fase di dibattimento consiliare, e poi mi sembra che questa partecipazione non si cerchi così tanto in modo da poterla allargare a quanti più cittadini si possano raggiungere e far, appunto, partecipare.

Oppure si cerca la partecipazione di coloro che possono dare "poca noia" ad un incontro pubblico, coloro che la pensano un po' come noi, diciamo, in modo da salvare capra e cavoli: facciamo vedere che siamo partecipativi e non ci esponiamo troppo alle critiche durante gli incontri.
Si dice che si vogliono "conoscere le loro esigenze [dei cittadini NdR] e cercare di raccogliere le loro opinioni in merito".
Oppure è solo propaganda costruendo consenso con incontri mirati, a giustificazione delle proprie azioni e mascherandolo da partecipazione?
Mi dispiacerebbe che questi incontri, che comunque potrebbero essere una ricchezza, si trasformassero in un monologo propagandistico del Sindaco e della sua Giunta.

Vorrei che chi parteciperà a questi incontri si aprisse a discuterne serenamente su queste pagine cercando di raccontare effettivamente cosa succede.

Così come cerchiamo di fare noi con le cronache dei Consigli Comunali.
Spero che i nostri sforzi attuali e a venire (ci sono delle gustose sorprese nella cronaca dei punti successivi) aiutino molti a capire un po' di più le ragioni delle azioni di opposizione oltre che dare un quadro più articolato su cui formarsi delle opinioni sulle azioni dell'Amministrazione.

Non so... forse sono un po' paranoico, ma l'esperienza mi ha insegnato che con certa gente "è meglio aver paura che buscarne..."

Chissà se il tempo mi smentirà?

FG

Tepuzzo ha detto...

Si anche a me può stare bene una vera partecipazione, ma ribadisco quello detto prima sulle tempistiche e sull'informazione, e aggiungo che magari prima di incontrare la gente e fargli un sunto del piano triennale delle opere pubbliche, perchè il Comune non fornisce (almeno online) questo piano?
Almeno chi ha voglia se lo va a guardare e va all'incontro con già qualche idea.
SI pretende che chiunque comprenda nel giro di pochi minuti di esposizione cosa si voglia fare e come?
Se si vuole essere corretti fino in fondo si da a tutti il materiale di cui si vuol discutere prima che la discussione cominci. Se no ci vedo forte squilibrio......e questo squilibrio non deve far certo parte di un qualcosa di partecipato: se no alla fine tutto si riduce come in passato a qualcosa di "qui si presenta quello che facciamo" e non un consesso dove si possa anche decidere. Almeno in parte.....

Ci avete detto durante tutta l'esposizione del piano strutturale (l'avvio per essere più precisi) che ammettete i vostri errori e che volete rimediare cambiando rotta e facendo della partecipazione un punto focale di questo cambio: partendo così partite male......vedete di porre rimedio, grazie.

Anonimo ha detto...

Per fortuna non c'è solo il Tirreno che deve dare le informazioni. Ci sono le radio, altri giornali,ed anche il sito del Comune. Basrta cliccare su zomunicati stampa> e vedere quando il comune lo ha comunicato ai giornali.

Tepuzzo ha detto...

Appunto.....come se tu non avessi letto quello che c'è scritto sopra.
EffeGi l'ha detto chiaramente: IL LUNEDI' SUCCESSIVO al Consiglio Comunale , ovvero il 2 Novembre!
Come scritto sul sito.
E come da me linkato oggi.

Ma pare davvero troppo sforzo andare a leggere DAVVERO quello che scriviamo qui. Il pregiudizio è grosso da parte di qualcuno.
Ma quante persone pensi possano avere accesso ad internet, o leggere il giornale..... e soprattutto in quel dato giorno in cui la notizia esce. Cosa fanno, gli indovini? Uno può leggere il giornale 300 giorni e poi mancare il giorno in cui c'è la notizia importante.
Se si vuol davvero far sapere a tutti una cosa i modi ci sono.....non solo in campagna elettorale.
E ribadisco, spero che comprendano questa critica perchè non ha senso parlare di partecipazione non facendo arrivare l'informazione a tutti.

effe gi ha detto...

Forse non sono stato tropo preciso nelle date degli eventi, anche se qualcuno ha saputo comunque districarcisi.
Faccio un riepilogo con gli aggiornamenti dell'ultim'ora.

- Venerdì 30 ottobre c'è stato il Consiglio Comunale in cui si è parlato in termini abbastanza vaghi di partecipazione dei cittadini nel percorso del Piano Strutturale.
- Sul sito del Comune compare un comunicato stampa del 02 Ottobre che a partire da Giovedì 05 Novembre dice sono fissati degli incontri per discutere con i cittadini del piano delle opere pubbliche dei prossimi tre anni.
- Mercoledì 04 Novembre la notizia compare su "Il Tirreno"
- Giovedì 05 Novembre la notizia compare su "La Nazione"
- Giovedì 05 Novembre alle 21:00 c'è il primo incontro. A San Carlo.

Rinnovo l'invito a coloro che l'avessero saputo prima di questa settimana a farci sapere se ci sono stati altri strumenti di comunicazione che hanno contribuito alla diffusione della notizia.

Converrete che i tempi sono un po' stretti per permettere una partecipazione degna di questo nome o comunque che rispecchi il vero significato del termine.

Una partecipazione che prevede un minimo di preparazione da parte dei cittadini che vogliono prendere seriamente la cosa e crederci.

Essendo precisi potremmo dire che in Consiglio si è parlato di Piano Strutturale e le riunioni parlano specificatamente di Piano delle Opere Pubbliche, ma quando si parla di partecipazione non mi sembra sia corretto fare un distinguo tra le due cose. Se si vuole iniziare un percorso di partecipazione della cittadinanza, questo penso sia indipendente dall'argomento specifico su cui si va dibattere visto che dovrebbe abbracciare molteplici aspetti della vita del paese. Oltre ad essere comunque un fiore all'occhiello dell'Amministrazione che decide di dirigersi SERIAMENTE in questa direzione.

Per come la PRESENTANO, la partecipazione è uno strumento per essere più vicini ai cittadini, per ascoltare le loro esigenze, accogliere i loro suggerimenti ed eventualmente integrare le informazioni ricevute, nel progetto a cui si stanno facendo partecipare.
Per come la REALIZZANO, mi sembra che la partecipazione sia molto più vicina all'accezione passiva del termine, come se si stesse partecipando da spettatori ad un evento, o ad un corteo o ad un comizio.

Qui rientra in campo un vecchio argomento: la differenza sostanziale tra FARE perché così si fa vedere che qualcosa si è fatto e FARE quanto di meglio è possibile fare.
Possibile che ogni volta che viene fatto qualcosa, vengono fuori delle piccole osservazioni, spesso abbastanza ovvie, condivise da molti, seguendo le quali, ciò che è stato fatto poteva essere fatto MEGLIO?
Com'è possibile che spesso queste osservazioni vengono fuori da gente comune, non da tecnici, che le elaborano seguendo semplicemente la regola del buon senso? Inoltre spesso vengono fuori a cosa fatta perché non è stata data possibilità di partecipare nel processo di progettazione.

Ecco, sarebbe interessante che facessimo diventare questi incontri un modo per spingere l'Amministrazione a fare MEGLIO ciò che ha intenzione di fare aggiungendo le nostre piccole osservazioni da gente comune per migliorare i progetti futuri.
Se poi i suggerimenti non verranno accolti, i consigli non saranno seguiti e le parole saranno state buttate al vento, ciascuno si farà il proprio esame di coscienza. Però è solo così che si può vedere se la fiducia che si è donata ai propri rappresentanti è stata ben riposta o meno.

FG

Anonimo ha detto...

A San Carlo sono stati consegnati dei volantini. Negli altri posti non lo so..

Anonimo ha detto...

Non ho visto il volantino, e quindi non so i contenuti.
Questo è già un inizio intanto.
Bene. Grazie dell'intervento.

Tepuzzo ha detto...

Mi ero dimenticato la firma. Ero o l'anonimo sopra.
Spero i volantini siano stati distribuiti prima dei nostri interventi. Ma anche non fosse così, e fosse solo perchè spronati, sarebbe un piccolo fatto positivo comunque.