domenica 12 agosto 2007

Rifiuti industriali di Bagnoli a Piombino


Cari Sindaci, se vi piacciono, prendeteveli.

Portare a Piombino i rifiuti industriali di Bagnoli facendo scorrazzare per il Mar Tirreno 2.000 bettoline in tre anni sarebbe, secondo i Sindaci della Val di Cornia tutta, un’opportunità. È vergognoso che il Sindaco Biagi si esprima in questi termini su un argomento tanto delicato, che non fa parte del suo programma di mandato, e che non si è mai preso la briga di discutere né con la cittadinanza né in Consiglio Comunale.

È sicuro che la sua raffazzonata e lacerata maggioranza sia d’accordo con lui? Si è chiesto che cosa pensi dell’operazione il Consiglio Comunale? È sicuro che la cittadinanza sia così ingenua da non capire che l’intera operazione è disastrosa per il nostro territorio?

Si prendono a Piombino, che ha già milioni di tonnellate della stessa roba, i rifiuti siderurgici di Bagnoli che hanno in più una buona quantità d’amianto. A Piombino non sanno come smaltire i rifiuti della Lucchini e, un impianto congruo, non esiste e non esisterà per i prossimi due anni come minimo. Il trattamento dei rifiuti a Napoli, costerebbe allo stato un decimo di quanto non costi l’operazione di cui Biagi è così entusiasta. Infatti, cari cittadini, questo pericoloso e costosissimo spostamento di rifiuto costa più di 600 milioni di euro, mille e trecento miliardi di lire. Poi in Italia non si trovano i soldi per aumentare le pensioni o per abolire lo scalone!

Chi ci guadagna? Non Piombino che verrà invasa di rifiuti industriali e che avrà il porto intasato per anni dalle bettoline che scaricano le scorie. Non ci guadagna lo stato (quindi non ci guadagnamo noi) perché spende per trattare i rifiuti dieci volte di più di quanto potrebbe. Non ci guadagna la salute pubblica, e questo è del tutto scontato, non ci guadagnano le attività turistiche fortemente danneggiate da uno scenario da catastrofe post industriale nel bel mezzo del golfo di Follonica. Ci guadagna solo chi gestisce questa montagna di denaro pubblico e chi trasporta i rifiuti industriali.

Se l’operazione fosse una possibilità di sviluppo, come sostiene Biagi, i napoletani si sarebbero tenuti i rifiuti industriali ben stretti. Se non fosse stato possibile smaltire i rifiuti a Napoli, come sostiene Biagi, non si capisce come mai in Campania riescano a trattare i 500.000 metri cubi di rifiuti industriali speciali che sono più difficili da lavorare. Se a Napoli possono trattare quelli, a maggior ragione potrebbero trattare gli altri. È dunque un’operazione politica dettata da interessi che nessuno ha ancora voluto chiarire; non ci sono ragioni tecniche che la motivino e non c’è alcuna logica nello spostare da una sito da bonificare all’altro una quantità di rifiuti pari alla volumetria dell’intero edificato del territorio di San Vincenzo.

Prima di appoggiare in modo tanto leggero e sconsiderato un simile progetto, Biagi avrebbe fatto bene a consultare la cittadinanza. Il Forum ha richiesto la convocazione di un Consiglio Comunale aperto sul tema. Si poteva avere almeno la correttezza istituzionale di attendere quella discussione.

Sapevamo che correttezza istituzionale, tutela della salute dei cittadini, salvaguardia del territorio e democrazia, non sono punti forti di quest’Amministrazione che eccelle in cemento e ruspe ma talvolta avremmo piacere ad essere smentiti.
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Nicola Bertini

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Commento di prova
Nicola

Anonimo ha detto...

l'articolo e molto interessante, ma la realtà di quale parla e molto triste.
www.fgsrottami.it