lunedì 1 ottobre 2007

GUIDA TURISTICA

Niente foto oggi. Andate prima voi alla Conchiglia. Percorrete tutto Viale Serristori fino in fondo, finché la staccionata non vi fermi. Entrate sulla spiaggia dall’ultimo pertugio o persino, per un miglior effetto, dal fosso che segna il confine tra edificato e non, tra San Vincenzo e Castagneto.

Ho un quarto di secolo e, fino ad una dozzina d’anni fa, andavo tutta l’estate alla Conchiglia a fare il bagno. Andavo proprio dove il fosso si confonde alla spiaggia. Giocavo a costruire dighe altissime e mura poderose per castelli fatti di una sola torre franata in alto non per un attacco nemico, semplicemente perché ancora non era stata completata.

Provate voi ora a costruire un castello di sabbia. Andate a vedere cos’ha potuto un po’ di mare mosso, una mareggiata niente di speciale dopo due mesi di bonaccia.

Proseguite nel Comune di Castagneto. Avrete i pugni stretti per la rabbia che vi divora la gola se, come me, conoscevate quei metri di spiaggia. Proseguite già guardando in avanti, seguendo punte e gole mai viste in quel luogo. Un profilo nervoso ha la Conchiglia, un profilo di mare agitato.

Troverete la duna erosa, ormai duecento metri di “salto”, duecento metri di scalino e rupe. Panchina di nuovo scoperta e ginepri con le radici a pescare nell’aria. A quel punto potrete tornare indietro e ammirare la diga enormemente protratta a largo e vedrete quant’è vicina. È vicina nonostante sia lontana. È vicina nonostante sia due chilometri più in giù.

Come d’altronde giustamente nota Fabrizio Ferri, Presidente del Consorzio del porto di Salivoli (altro esempio di sostenibilità) il porto di San Vincenzo “interrompe in modo innaturale la continuità di una costa lineare”. Peccato che nessuno se ne sia accorto guardando le sole carte del progetto ma ci siano voluti decine di migliaia di metri cubi di massi scaricati in mare e la spiaggia alla Conchiglia ridotta com’è ridotta.
Perchè fosse chiaro c'è voluto un Sindaco che costruisse un'alta diga non di sabbia ma di massi, non per gioco sulla battigia ma sul serio nel mezzo del paese. E il Sindaco, nascondendo la ruspina dietro la schiena, riesce ancora a sostenere che se c'è l'erosione non è certo colpa Sua.

Ber N

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