venerdì 26 ottobre 2007

Multe sulla Principessa. Proibito l'accesso a Rimigliano

Questo post è lungo, me ne rendo conto, vi prego tuttavia di dedicare qualche minuto in più alle questioni che VI riguardano, leggendolo per intero e possibilmente scrivendo qualche commento.
L’attività edilizia è fuori controllo al punto che sotto la teleferica, zona che sarebbe assolutamente inedificabile, sono spuntati come funghi graziosi “annessi agricoli” a più piani con parabola satellitare e giardinetto Hollywood style.

I maggiori controlli sulle attività di cantiere che avevamo richiesto per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, non sono stati neppure presi in considerazione.

Strutture nate per essere Residenze Turistico Alberghiere usate come seconde case, prime residenze usate come case vacanza, persino alloggi alla zona PEEP usati come seconde case e nessuno si sogna di intervenire.

Varianti in corso d’opera sia su lavori pubblici (porto, sovrappasso, viabilità) che negli strumenti urbanistici con regali volumetrici gettati alla rinfusa come il cacio sui maccheroni. Privati che si arricchiscono a spese dei beni collettivi, uso improprio di beni demaniali, occupazione abusiva di suolo comunale… Tutto bene.

Ma il divieto di sosta signori… Quello sì che è un problema degno di attenzione che rischia di mettere in pericolo la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni. L’Amministrazione Biagi dev’essere inflessibile con chi parcheggia alla Principessa.

Non è solo il solito vizio di fare cassa. Il Comune di San Vincenzo usa l’autovelox per rimpinguare le finanze comunali e pagare inutili quanto costose consulenze esterne. Le multe sono una vera leva fiscale e una vera emergenza visto che al 31 agosto il Comune poteva vantarsi d’aver sanzionato 8.000 infrazioni al codice della strada.

Non è neppure il solito vizio di dimostrarsi forti con i deboli e deboli con i forti come avviene per il parcheggio di proprietà comunale al villaggio turistico di proprietà PROMITAL, conosciuto come Garden Club, usato da quindici anni dal privato come fosse roba sua.

Stavolta c’è un intento malcelato nelle multe affibbiate a chi ha osato parcheggiare al parco di Rimigliano. È legittimo temere che quest’irrigidimento incomprensibile da parte dell’Amministrazione sia parte della strategia che da diversi anni denunciamo.

L’area deve essere libera dai cittadini che sino ad oggi l’hanno frequentata. Gli interessi che si muovono nel lato a monte della Principessa sono forti e non saranno fermati se non con una grande mobilitazione popolare.

Ricordiamo che a monte sta per essere approvato un piano che prevederà la costruzione di un grande albergo e di almeno 260 unità immobiliari. Secondo voi a chi sarà asservita la fascia a mare una volta che quest’intervento sarà realizzato?

Inoltre ricordiamo che l’Amministrazione ha dato il via libera nel piano spiaggia alla possibilità d’affittare ombrelloni anche a Rimigliano, ha approvato un piano per la fascia a mare che incrementa i volumi presenti e prevede aumenti considerevoli dei consumi idrici.

La “soluzione” ventilata da Biagi è inaccettabile. Individuare tre aree per parcheggio (magari a pagamento) una a nord una in mezzo ed una a sud lungo la Via della Principessa rappresenterà di fatto l’estromissione dei sanvincenzini da Rimigliano e la monetizzazione del diritto dei residenti ad usufruire del parco.

In questo modo sarà più facile per i privati che realizzeranno la speculazione edilizia (voluta dall’Amministrazione) nella Tenuta sottrarre in modo definitivo la Fascia a mare alla libera fruizione sia d’estate che d’inverno.

Anche per Rimigliano, dietro le parole sviluppo e valorizzazione si cela l’asservimento di ampie porzioni dell’area ad un privato e la mercificazione del diritto dei cittadini di fruire liberamente di un bene collettivo di inestimabile valore.

Chi legge queste parole comprenderà che ogni piccolo intervento nell’area deve vedere un'opposizione forte e attiva perché necessario alla privatizzazione del parco. Il Forum del Centrosinistra non può bastare a scongiurare un disegno dietro cui si muovono e consolidano interessi economici e politici così forti e arroganti.

Chi legge queste parole, se vuole salvare per sé e per le future generazioni un bene come il parco di Rimigliano ha il dovere civico d'attivarsi coinvolgendo gli ampi settori della cittadinanza non disposti a farsi scippare Rimigliano (a cui il Forum del Centrosinistra non riesce ad arrivare) in una lotta popolare a questo sciagurato progetto.

Occorre rifondare il Comitato per Rimigliano oppure rassegnarsi a vedere il parco spolpato come una povera carcassa. È una battaglia sociale totale. Investe infatti il valore ambientale e paesaggistico dell’area ma anche la sua funzione sociale ed economica. Si tratta di lottare per salvare il significato storico del parco ma anche la valenza turistica che ha. Parliamo di riaffermare la priorità dell'interesse pubblico sul lucro del privato, di riproporre la questione etica di una politica schiacciata sul mondo degli affari ed ormai indistiguibile da esso. Certamente non ultima, si tratta di una questione di dignità. La dignità che viene palmo a palmo sottratta ai sanvincenzini sempre meno in diritto di usare liberamente il bene collettivo. Un territorio sempre più asservito e svenduto a interessi privati.

E visto che nel territorio ci siamo anche noi, siamo noi stessi venduti e asserviti agli interessi dell’imprenditore di turno. È la nostra qualità della vita svenduta assieme alle nostre prospettive, a quelle delle future generazioni.

Con le multe sulla Principessa non si sanziona il divieto di sosta. Si vuol eliminare la consuetudine dei cittadini di considerare Rimigliano un bene di tutti.

Per tutto questo il Forum del Centrosinistra per San Vincenzo richiederà l’annullamento delle sanzioni e la garanzia per i sanvincenzini di poter fruire del parco tutto l’anno e in modo assolutamente gratuito.

Per tutto questo il Forum del Centrosinistra per San Vincenzo continuerà la battaglia per scongiurare la speculazione edilizia sperando di non ritrovarsi da solo a farlo e ben sapendo che, se rimarrà solo, un pezzo fondamentale di San Vincenzo sarà perduto per sempre.

Ber N

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