venerdì 19 giugno 2009

La politica del fare (come ci pare)

.
In un lungo articolo del Tirreno Biagi ritorna a polemizzare con Settis che aveva osato sollevare (in modo elegante) il problema della cementificazione della costa ed in particolare di San Vincenzo.
.
Non potendo rispondere sui dati, che sono impressionanti e confermano l’enorme consumo di suolo, risponde con LA POLITICA DEL FARE. Ma che cos’è la politica del fare?
.
Non lo saprei dire e temo che neppure chi la rivendica a sé ne abbia idea. O meglio è un concetto astratto sufficientemente ampio da potersi dimostrare permissivo nei confronti di qualsiasi piano presentato al Comune.
.
Per politica del fare si intende quel preciso filone politico che intende la trasformazione come il bene a prescindere dal giudizio di merito da dare alla stessa trasformazione. Non importa se una speculazione edilizia in una Tenuta agricola che dovrebbe essere parco naturale sia un danno per il territorio, il paesaggio, la collettività o un bene. L’importante è fare … poi si vedrà.
.
Riportato ad un contesto domestico è come se il vostro/la vostra convivente vi proponesse di mettere un bidet in cucina. Ma che ci fate col bidet in cucina? Se vi ponete questa domanda siete antichi, comunisti e volete affamare i vostri cittadini. Avanti la politica del fare! E avanti la retorica del fare (discorsi).
.
Ovviamente parliamo di un preciso pensiero FUNZIONALE ad esigenze amministrative molto particolari. Ovviamente parliamo di percorsi amministrativi che GENERANO CONSENSO.
.
Ma chi ce l’ha il copyright della politica del fare? Leggete una delle tante citazioni che ho trovato:
.
"... Ripulire Napoli dai rifiuti, salvare la nostra compagnia di bandiera, assicurare la sicurezza dei cittadini, regolare l' immigrazione, ridurre la spesa pubblica e gli sprechi, premiare il merito nella pubblica amministrazione, tornare al rigore negli studi, non è un format fondato sulla semplificazione. è semplicemente una politica del fare, che risponde alle esigenze e alle preoccupazioni della stragrande maggioranza dei cittadini: di destra e di sinistra. Quando lo capiranno non soltanto gli intellettuali o i brillanti editorialisti di Repubblica, ma soprattutto gli esponenti politici della sinistra, avremo sbarazzato il terreno da pericolosi equivoci e facili illusioni, e fatto un passo avanti sul terreno del confronto utile."
-->SANDRO BONDI
.
Sandro Bondi ringrazia Michele Biagi per aver accettato supinamente di attribuire alle ideologie della destra l’egemonia culturale anche nelle amministrazioni cosiddette di centrosinistra (continuiamo così, facciamoci del male).
.
La politica del fare è stato da sempre il cavallo di battaglia del Presidente del Consiglio. C’è chi afferma sulla stampa che se invece di Biagi fosse stato Sindaco il Prof Settis, San Vincenzo avrebbe rischiato di passare al centrodestra. Questo non è dimostrabile, inutile soffermarcisi.
.
Il dato che emerge è però che, come sempre, nonostante la crescita nazionale e la campagna elettorale aggressiva del centrodestra di Lera, Biagi ha vinto con tanti voti di destra. Tanti davvero.
.
Questo perché le politiche del fare che persegue Biagi sono politiche di destra. C’è chi pensa che le etichette destra – sinistra siano superate. Oramai si deve guardare solo al bene dei cittadini. Questa ovvietà glissa sul fatto che ci siano vari modi di interpretare il bene della società.
.
Comunque se vogliamo evitare l’etichetta di destra, fermiamoci a dire che questa politica del fare (condivisa, propugnata ed esaltata da Silvio Berlusconi e dal Sindaco Michele Biagi) intercetta, non a caso, molti voti di cittadini che alle europee hanno messo la croce sul PDL e sulla Lega. Insomma San Vincenzo non può rischiare di avere una amministrazione di centrodestra. San Vincenzo ce l’ha un’Amministrazione di centrodestra, da diversi anni. Un'Amministrazione che nel pianificare le scelte territoriali fa fare un po' quel che capita.
.
Come si possa poi tenere insieme senza scivolare nel ridicolo, ulteriori espansioni delle urbanizzazioni a San Vincenzo con la tutela dell’ambiente e del paesaggio come dichiara di voler fare il rieletto Sindaco è mistero che sfida le leggi della fisica. Biagi sa bene che per tutelare l’ambiente la prima cosa da fare è quella di eliminare l’avvio di Piano regolatore approvato dalla sua stessa maggioranza alcuni mesi fa e di formularne un altro improntato al consumo di suolo zero.
.
Conoscendo tuttavia la composizione della giunta, possiamo legittimamente disperare in cambiamenti di tale natura. Continuerà la politica del fare (come ci pare) e la retorica del fare (chiacchiere fumose).

BerN

Alla citazione di Sandro Bondi, si potrebbe contrapporre un altro testo, ci perdoni il Ministro poeta, di maggior eleganza:
.
« ... lo conosciamo bene il vostro finto progresso, il vostro comandamento "ama il consumo come te stesso"..e se voi lo avete osservato fino ad assolvere chi ci ha sparato verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte: voi non potete fermare il vento, gli fate solo perdere tempo.»
.

31 commenti:

studente di filosofia ha detto...

La citazione è una versione rarissima della "Canzone del Maggio" di Fabrizio De Andrè.

Anonimo ha detto...

Nicola svegliati. Il "vento" non esiste. Si è perso nei gulag e nelle falsità dei comunisti nella guerra di Spagna. E' caduto con il muro di Berlino. Si è assopito nella Cuba castrista dove muoiono i dissidenti. Si è spento nell'invasione d'Ungheria (quando i deputati PCI, in aula, inneggiavano all'Armata Rossa) e nella Primavera di Praga. Il vento non c'è più, lo hanno annientato decenni di ipocrisia e di dittature.

Anonimo ha detto...

E, vorrei ricordare, De Andrè era un libero pensatore tendente all'anarchismo. Non citatelo voi che siete l'emblema dell'ideologia.

Anonimo ha detto...

Ma che analisi banale sui voti da desra.
Ti viene in mente che nei comuni non si guarda tanto quanto nelle altre elezioni alla destra e sinistra ma si votano le persone perchè si crede in loro?
Ti viene in mente che persone che hanno votato il PD l'hanno fatto perchè gli piaceva il programma?
Ti sei accorto che non esiste più (o almeno è marginale) chi vota sempre a destra o sinistra o centro e magari ha anche una tessera in tasca?
Tanta gente, molti giovanissimi, tanti giovani e anche non giovani scelgono volta volta chi votare, e non giene importa niente se la volta prima hanno dato consenso alla parte opposta.
Potete continuare all'infinito con questi discorsi, ma la realtà è un'altra cosa, e per aspirare a governare per cambiare le cose bisogna viverla la realtà e non stare dentro un libro di storia.

Anonimo ha detto...

E' assolutamente vero che soprattutto nella realtà locale si tende a guardare di più le persone rispetto alle parti politiche. però è anche vero che ogni gruppo politico nel suo programma mette dentro quello che esso stesso rappresenta. principi di destra o di sinistra. e a me che sono di sinistra non verrebbe mai in mente di condividere un programma che abbia in sè dei principi di destra. allora la cosa può essere interpretata in due modi:
o il programma del biagi ha delle pendenze a destra tali da raccogliere consenso anche lì oppure ormai non si possiede più un principio dentro di noi, si guarda molto all'immagine senz aconsiderare il contenuto. e allora "sì sono di destra ma do il voto al biagi così poi al suo terrazzo mette uno striscione che mi fa morir dal ridere". ecco ho detto la mia.

jack of hearts ha detto...

de andré era un anarchico convinto!

sir francis drake ha detto...

Personalmente ritengo che la contraddizione sia una delle linee guida nella vita di ognuno di noi. A mio modo di vedere però una cosa è la contraddizione personale ed una cosa è la contraddizione politica. Riguardo alla politica di San Vincenzo, probabilmente il nostro gruppo non è riuscito a far passare quelle ottime idee tali da poter essere considerate come alternativa di governo: i cambiamenti ci mettono tanto tempo a realizzarsi. All'anonimo delle 18.35 gli regalo un sonoro vaffanculo in quanto non si firma; in secondo luogo gli dico che stai facendo un cacciucco storico dove confondi lo stalinismo con il comunismo: insomma se uno non conosce a sufficientemente un argomento non ne dovrebbe parlare.
Non vi rendete conto di dove ci porterà tutta questa politica del cemento? Ma cosa direte fra dieci, quindici anni? Vi volgerete indietro e...?
Terzo De André era anarchico e sicuramente oggi come avrebbe accarezzato la protesta in modo deciso e geniale come sapeva fare lui.

umliato e offeso ha detto...

È il caso di chiamare le cose col loro nome.
Com'è possibile che una lista come quella del Lera, che si è presentata ufficialmente come una lista nuova, raccogliendo al suo interno persone di destra come Michelotti o lo stesso Lera, sia riuscita a prendere più voti di quanti ne avrebbe dovuti prendere una seria opposizione di 5 anni del Forum. Ma davvero il Michelotti rappresenta la novità? Ma davvero il Morandini rappresenta l'alternativa? Sono facce vecchie con il vestito nuovo. Non metto in discussione la legittima scelta di ognuno ma semplicemente pongo in primo piano l'evidente contraddizione tra ciò che si dice e ciò che è.
Allora la domanda è: che cos'è che ha fatto sì che la lista del Lera abbia raccolto un consenso direi ampio per le sue prospettive in poco meno di un mese, ed il Forum abbia perso 97 voti?
La domanda è complessa e le risposte sono complicate.
Non è per essere maliziosi e cinici ma sinceramente penso che la politica in generale ma anche a San Vincenzo sia diventata intrattenimento: un movimento credibile come quello del Forum e sicuramente credibile può protestare e coinvolgere, può criticare e spingere alla partecipazione ma alla fine quello che conta, lo dico con profondo rammarico, è quante cene, merende, stuzzichini, aperitivi offri ai tuoi potenziali elettori.
Non è questa la sede per affrontare una questione seria e ampia come quella dell'esistenza o meno della sinistra, ma mi domando: un partito che si dichiara - o si dovrebbe dichiarare di sinistra - può portare avanti una campagna elettorale in questo modo - perché così è stato fatto - ? Conosco delle persone che mi hanno detto di aver votato il Biagi perché sono state invitate a cena. Certo, uno dice, la mamma dei cretini è sempre incinta, ma il punto è che se noi conducessimo un'indagine su quanti elettori del Biagi avessero saputo effettivamente i suoi progetti, noi del Forum non rimarremmo delusi. Ed allora, un po' ironicamente ed un po' tragicamente, lasciate ogni speranza voi ch'entrate!
I sanvincenzini hanno scelto ed avranno quello che si meritano.

Nel macroscopico le prospettive ovviamente non sono rincuoranti perché se basta pagare una pizza od invitare qualcuno ad una festa porno soft come fa Berlusconi....

Anonimo ha detto...

Sir Francis Sti Cazzi. Primo ricambio il vaffanculo. Secondo mi puoi gentilmente offrire un esempio in cui il comunismo è stato storicamente applicato in uno stato senza sfociare in dittatura.
Vediamo quanto mi fai ridere stasera.

paesano ha detto...

No Nicola, tu hai generalizzato, hai fatto tutta una serie di considerazioni sulla "politica del fare", considerazioni che per altro condivido.Ma Michele Biagi citando , ha parlato di SINISTRA DEL FARE.

Ha cioè voluto, consapavolmente o meno, caratterizzare meglio quel suo fare(stupendo l'esempio del bidè) dandogli l'impronta, attivismo sì, fare sì , ma di sinistra.

Intanto si potrebbe obbiettare che la sua giunta per quasi 4-5/6 non è di sinistra. Un bell'impegno fare "da sinistra" con la maggioranza dei collaboratori non di sinistra. Certo c'è sempre lui, caput mundi , che decide per tutti. Ho qualche dubbio.

Se poi lui e la sua giunta sono la sinistra del fare, esiste nella nostra appetibile realtà una destra dello speculare?

E in che rapporti sta la sinistra del fare con la destra dello speculare?

E se rapporti esistono (e ci sono) , non è che l'una cosa annulla , vanifica l'altra, non è che consentire speculazione toglie a quel fare ogni possibiltà di essere SINISTRA?

Da qui , credo , la conclusione, che anche tu trai, che in effetti Biagi ha un.ampia maggioranza assoluta perchè tutto sommato governa , come governerebbe una destra,forse, ancor meglio , da quel punto di vista, di una destra.

Quantomeno una destra-destra sconterebbe, non solo in consiglio , ma credo tra la gente, una forte opposizione. Con Biagi sindaco, la destra dello speculare, fa i suoi interessi e la gente è contenta, convinta di essere governata dalla SINISTRA del FARE.

studente di filosofia ha detto...

Personalmente credo che le differenze di destra e sinistra, oggi come oggi, siano come scrisse Deleuze tanti anni fa "modi differenti di guardare ed analizzare il mondo".

Ricordo all'anonimo delle 21.14 di ieri sera che il COMUNISMO NON E' LO STALINISMO: sono due cose molto diverse tra loro, come già qualcuno ti ha fatto notare ma a me sembra che tu perseveri nell'errore. Inoltre, visti i tempi che corrono, ci sarebbe da chiederti che cosa ha prodotto di buono il Capitalismo e non credo che a questa domanda tu possa dare una risposta positiva.

Il progetto del Forum non è un progetto comunista ma è un progetto che vede in un altro modo lo sviluppo del proprio paese. Che poi fra le persone che compongono il Forum ci siano comunisti, anarchici, taoisti, sufisti, luddisti questo non significa che il progetto è sia carente.

Inoltre, e questo è un invito che rivolgo in primis a me, cerchiamo di evitare discussioni sterili su questi argomenti in quanto il tema che verremmo a trattare sarebbe così esteso e complesso che non ne trarremmo niente se non ognuno acqua al proprio mulino. Mi spiego?

Un ultimo e esasperante invito a firmarsi!

Anonimo ha detto...

State continuando a parlare di cose che ai 3/4 dell'elettorato italiano non importano un c...o !!! La gente vuole sapere cosa si vuole fare e chi lo fa. Sul come non tutti sono interessati quanto sul cosa e sul chi. Da qui provate a lavorare su una semplice analisi: Ai sanvincenzini piace cosa vuol fare "per san vincenzo" e piacciono anche le persone che dovranno farlo. Siete comunque liberi di continuare a parlare di tutto e di più ma apparte il piacere di una discussione tra presunti intellettuali tutto ciò non vi ridà i 97 voti persi urlando al lupo al lupo x 5 anni.

M...M...M...

marxman ha detto...

caro Anonimo la gente vuole la gente vuole....la gente non vuole ,questa è la differenza e anche tu sei la gente..caro anonimo M. M. M.
Il cambiamento fa fatica, il cambiamento va verso un'ignoto un meno conosciuto ,è per questo che si vive in un italia e di conseguenza in un Paesino conservatore,per carita' finche sto bene anche io non vorrei cambiare...e chi me lo fa fare...sarebbe bello dire non cambiero' mai perchè voglio stare bene cosi' com'è ,ma tanto se non è il coraggio di cambiare per crescere x il nostro bene e per la societa' è la vita stessa che ci fara' cambiare ,io ho detto vita ma in termini politici puo' essere una crisi economica ,un cambio di figure di riferimento...,un sisma...,un'attentato...esagero
E' facile dare la responsabilita' sempre al popolo sovrano,se perdi non hanno capito niente se vinci ,hanno capito....a me sembra che sei te che non hai capito...io mi prendo le responsabilita' a prescindere dalla gente,poi se la gente mi applaude va bene .. ok.
Pero' ricordati ,tu hai la responsabilita' di dire alla gente che male o bene c'è
,loro hanno bisogno di trasparenza non di salire sul carro dei vincenti come i tifosi di calcio ,ma siamo a questi livelli ,si vince o si perde,si fa la campagna acquisti.
interessa solo quello e va bene si accetta ,fa parte del gioco ma è politica no gioco di sport,
c'è gente che per un impegno politico ci ha lasciato le penne e la storia insegna.
quindi questo per dire che i politici hanno il dovere di dibattersi ,ma non per finalizzare solo vittorie e favori bensi' per integrare il loro pensiero di destra o di sinistra ,la democrazia dimostra che c'è spazio per tutti ,sia per un dipendente che per un imprenditore,ma sempre nel rispetto dell'equilibrio sociale e ambientale.
i politici lavorino sulle proprie responsabilita' individuali e collettive e non perche' sorretti da bandiere piu' o meno grosse,perche' è dalle responsabilita' che si costruisce un economia e una societa'.
immaginatevi un padre che mente ,un capocantiere che promette,una madre bugiarda ,o un dottore che sbaglia le diagnosi!!!
a volte puo' succedere che 97 voti li perdi perche' la verita' puo' fare un po' paura e allora vai a rifugiarti a cercare conforto sulla nave piu' grossa e ti senti piu' sicuro ......

Anonimo ha detto...

A volte può succedere che il cambiamento è quello che tu chiami coservismo o che il tuo cambiamento può essere inteso come politica conservatrice.
A volte la verità non è quella che sembra o che si pensa. A volte la verità non esiste, o per lo meno non può essere oggettivamente una sola e dipende dai punti di vista. La politica è anche questo, non esiste una verità di destra e una buigia di sinistra e viceversa.Esiste semplicemente una verità complessa che anche nei suoi aspetti incontrovertibili può essere vista da destra o da sinistra. Il punto di osservazione a volte inganna, altre permette di vedere meglio o di vedere qualcosa che da un'altra parte sfugge. In politica la miglior posizione è quella che ti fa vedere bene e più lontano.
In democrazia sono gli elettori che scelgono da che parte osservare. Anche a san vincenzo si è scelto, non è detto che si abbia ragione ma parlare di quelli che hanno preso il 60% come quelli che hanno sicuramente torto è francamente eccessivo. Così come è banale pensare che si vincono le elezioni con le cene, come è offensivo dire che i sanvincenzini non capiscono niente perchè non vi hanno premiato. Inutile nascondersi dietro un dito, hanno scelto perchè vogliono quello e non altro, quando avrete la decenza di scendere al livello della gente e provare a spiegare e convincere in maniera serena le persone che la vostra proposta è migliore (ma secondo me non lo è) invece di inveire contro tutte le maggioranze (come se la loro compsizione fosse ininfluente) magari avrete un po di consenso.

M...M...M...

Gio ha detto...

Questa storia che il forum "non è sceso tra la gente" mi sa di scusa, di quelle che si tirano fuori quando i luoghi comuni sono finiti. Se fare un'opposizione e una intera campagna elettorale denunciando quello che secondo il forum non andava e ribadendo la necessità di fare gli interessi di tutti vuol dire non essere vicini alla gente, allora c'è qualcosa di sbagliato nel tuo ragionamento, anonimo di cui sopra. Nicola ha parlato chiaro e ha parlato a tutti: se la maggioranza dei sanvincenzini non lo ha seguito è perchè non ha voluto ascoltare, e ha preferito fare i "propri" interessi.

Anonimo ha detto...

interessi e marketing,questa è la ricetta politica.
purtroppo è la realta',Papy ha insegnato bene a tutti(o quasi)

d ha detto...

be' a volte possiamo renderci conto che tutto ciò che stavamo vedendo non era altro che una benda messa sui nostri occhi...

effe gi ha detto...

Rileggendo attentamente alcuni commenti, anche passati, vuoi a causa del loro anonimato, rilevo della confusione in alcune posizioni che meriterebbero delle precisazioni da coloro che le hanno scritte.

L'anonimo del 19/06 delle 19:27 afferma testualmente:
"Ti viene in mente che nei comuni non si guarda tanto quanto nelle altre elezioni alla destra e sinistra ma si votano le persone perchè si crede in loro?
Ti viene in mente che persone che hanno votato il PD l'hanno fatto perchè gli piaceva il programma?"

Secondo me il primo aspetto non non può essere indipendente dall'altro. Il secondo, invece sì.
Io posso essere propenso a votare alcune persone all'interno di uno schieramento perché ci credo e mi fido di loro, ma la conferma me la deve dare solamente la condivisione del loro programma politico.
Altrimenti anche voi date ragione a Nicola quando, nel lungo intervento del 9 Giugno dice: "In un elettorato, per scelta o per necessità, poco informato sulle decisioni amministrative, l’attribuzione di un voto a Tizio perché è amico di Caio che io conosco è una scelta finora non sviscerata fino in fondo. [...] Se voto lui perché è amico di Caio non è importante che abbia passato tutti gli schieramenti possibili ed immaginabili, non conta niente se ha competenze amministrative o non o se è “tagliato” o meno per quel tipo di compito."
Il votare solo perché si crede in una persona, senza informarsi a fondo su cosa farà e soprattutto sul come denota una certa ristrettezza di vedute.

A questo punto mi allaccio al commento di M...M...M... del 20/06 alle 15:13.
Dal mio punto di vista l'interessarsi al cosa si vuol fare senza preoccuparsi del come, o è sintomo di ottusità o dell'essere sprovveduti.
Se voi vi volete costruire o comprare una casa, visto che ci andrete ad abitare vorreste sapere qualcosa in più sui materiali usati, sulla qualità delle rifiniture, avere una garanzia della sicurezza degli impianti, del fatto che sia libera da ipoteche, ecc., o vi basta un tetto sopra la testa e poi si vedrà? La risposta mi sembra sia scontata, vi interessate non solo del COSA.
Perché allora non interessarsi e giudicare su COME certi obiettivi saranno realizzati anche sul territorio, che è un bene comune, appartenente a tutti e che ciascuno di noi deve sentire come proprio.
Se non verrà perseguita un politica di sviluppo che minimizzi l'impatto sulle risorse dell'ambiente, tra 10-15 anni ci troveremo ancora a "fare" per rattoppare le conseguenze di ciò che è stato fatto solo perché si voleva che si facesse.

Se non c'è un progetto di sviluppo lungimirante che consideri tutti gli aspetti e gli impatti a 360° dovremo camminare sempre volgendosi indietro per paura che qualcosa di fatto porti, per proseguire con la metafora delle toppe, degli strappi e rischiando di inciampare ad ogni passo, invece di poter guardare sicuri avanti, sentendosi sicuri della strada percorsa.
Ecco perché è importante il modo in cui certe cose si fanno e il mio giudizio su coloro che pensano che l'importante sia solo il fatto che si facciano.
Sul fatto poi che alla gente interessa anche CHI le fa, porterebbe ad una serie di considerazioni che voglio evitare per non cadere in ulteriori polemiche, perché non penso che sia per garanzia del COME saranno fatte.

FG

effe gi ha detto...

Riguardo al tema centrale del post invece la cosa che dovrebbbe far maggiormente riflettere è come sempre di più si realizzino dei sinistri paragoni tra chi comanda a livello nazionale e chi amministra a livello locale.
Fateci un po' mente locale e provate ad usare qusta chiave di lettura, probabilmente il punto di vista potrebbe cambiare.
Un'altra cosa abbastanza significativa è che molti sostenitori dell'attuale amministrazione, anche qui sul blog, tendono, per controbattere, ad utilizzare delle tecniche finora proprie della propaganda di governo tipo "Libero" o "il Giornale", questo si realizza nell'ingigantire le critiche poste dalla parte avversa fino a renderle paradossali per ridicolizzarle.
Purtroppo, vediamo bene il risultato nel nostro Paese, è un metodo che paga, ma da coloro che si professano democratici in contrapposizione ad un atteggiamento autoritario e quasi dispotico della controparte a livello nazionale, non mi saprei mai aspettato di vederlo usare.

In conclusione tanto per alleggerire il dibattito sul comunismo, ecc., vi voglio consigliare di seguire attentamente questo spezzone audio che dovrebbe fa riflettere su come sia importante sapere il significato di ciò che si afferma. Personalmente l'ho trovato molto educativo e vorrei invitare coloro che lo guarderanno ad una profonda riflessione.

http://www.youtube.com/watch?v=1nKGC6MrLZ0

FG

d ha detto...

il problema è proprio questo: la gente parla senza sapere di che cosa parla!

Anonimo ha detto...

Ma i sinistri paragoni li fate altro che voi.

studente di filosofia ha detto...

EFFE, è proprio per il video che hai consigliato a tutti di vedere, che noi del Forum non dobbiamo farci spaventare e continuare nella strada del confronto ma senza abbandonare l'importanza delle parole e della cultura, così come abbiamo fatto fino ad ora.

effe gi ha detto...

Generalmente i paragoni vengono fatti da chi li coglie, per diversi scopi: al fine di esprimere meglio un concetto o, come inquesto caso, per porre l'accento su alcuni argomenti.
In particolar modo quelli negativi difficilmente vengono portati all'attenzione da una delle parti coinvolte nei medesimi.
Comunque, niente vieta a chi questi paragoni non li condivide di argomentare il contrario in modo almeno paragonabile a quello di chi si è sforzato a metterli in luce.
Si tratta di tutto un altro paio di maniche. però. se questi paragoni non VOGLIONO essere visti e/o considerati.
Penso che l'autore della frasina buttata lì possa accontentarsi dell'attenzione che le è stata data e produrre qualcosa di un po' più articolato.

FG

Anonimo ha detto...

non sono bavo ad articolare, cmq ribadisco che i paragoni berlusca-biagi li fate e li vedete solo voi. E' tutta fantasia frutto della vostra frustazione per i risultati che ottenete. Fate voi come berlusconi che inventate un argomento, lo volete far diventare il tema del giorno e ci aprite un monologo schierato sulla linea della presunta notizia.
avremo 5 anni per vedere tutti come stanno le cose, sono certo che il tempo continuera a non darvi ragione

sir francis drake ha detto...

io sono certo del contrario

Gio ha detto...

Li abbiamo già avuti 5 anni, purtroppo!

Anonimo ha detto...

Avete perso la lingua?

Anonimo ha detto...

NO aspettano che qualcuno faccia qualcosa per criticarlo...

ah ah! ha detto...

non potete fare a meno di noi.....avete bisogno di noi...siete cosi ovvi e noiosi tra di voi vero??

Anonimo ha detto...

Di certo le vette di partecipazione e vivacità del vostro blog (il defunto sanvincenzopd blog) questo blog non potrà mai raggiungerle.

Ma ci faccia il piacere!!!!!!!!!!

ragazzo mattiniero ha detto...

A me sembra che voi non aspettiate altro che di criticare (si fa per dire, perchè poi le vostre non sono affatto critiche ma semplicemente banali commenti nei quali non dite niente) qualsiasi proposta venga da noi. Lo avete fatto in campagna elettorale e lo volete ancora riproporre come metodo. Non abbiamo affatto perso la lingua, semplicemente quando non abbiamo abbiamo nulla da dire non intasiamo questo spazio con le nostre opinioni sul gossip e quant'altro.