martedì 30 giugno 2009

Bandiera nera 2009

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Colgo diversi elementi fuorvianti nella discussione sulla bandiera nera che si è sviluppata in coda al post precedente.
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In primo luogo se si potesse superare la polemica sulla sconfitta e sul “rinnovamento” sarebbe magnifico. L’ho scritto chiaramente nell’articolo post elettorale: il Forum del centrosinistra ha ottenuto un risultato allo stesso tempo deludente e comunque importante (andare a rileggere il passaggio, è abbondantemente motivato).
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COME SEMPRE, nessuna preclusione al rinnovamento anzi, l’importante è non imboccare la deriva “giovanilistica” da altri intrapresa. Se si parla di contenuti (e sarebbe bene), ci sono sempre più numerosi segnali, più e meno tangibili, che indicano in modo inconfutabile come la nostra analisi del contesto socio economico sanvincenzino fosse più che esatta. Avanti dunque tenendo ben saldi a noi i nostri valori.
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Comunque, come sempre, qualche lettore del blog cerca di creare scontri su un evento che non può crearne affatto. Legambiente assegna per la terza volta la bandiera nera alla nostra Amministrazione. Questo ci deve dividere in tifosi della bandiera nera e non? Semplicemente questo dovrebbe far riflettere coloro che si sono ostinati a raccontare che l’Amministrazione vuol solo riqualificare e fare case per le giovani coppie.
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Forse Amministratori in carica e non, dovrebbero riflettere sulla filosofia di “sviluppo” sin qui adottata e sulle politiche urbanistiche approvate. Naturalmente tutto ciò richiederebbe uno sforzo che non so se gli amici del PD sarebbero pronti a sostenere: elaborare una nuova linea politica, un’altra concezione di “sviluppo”.
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Molto meglio scagliarsi contro chi, politicamente, rappresenta e condivide le critiche espresse da Legambiente, ovvero il Forum del Centrosinistra. Meglio urlare contro una forza coerente di opposizione che non nasconde certo di condividere pienamente le motivazioni di Legambiente ma che, come la stessa associazione ambientalista peraltro, non è affatto contenta della terza assegnazione a San Vincenzo della Bandiera nera.
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Questo vessillo è un simbolo, è un sintomo. Significa che, a parere di alcuni sprovveduti come il Forum del Centrosinistra, Vezio de Lucia, Asor Rosa, Salvatore Settis, Legambiente … San Vincenzo sta correndo velocemente verso l’esaurimento delle risorse fondamentali: acqua e suolo su tutte.
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A dimostrazione di questo si rimanda alla lettura dei dati circa produzione di rifiuti, consumi di acqua, energia e gas, contenuti nella dichiarazione ambientale con cui San Vincenzo ha incredibilmente ottenuto la certificazione Emas. Se qualcuno avesse voglia, anziché interpretare oggi l’elettorato di Biagi, ieri quello di Lera domani quello del Forum, di rispondere sui dati, farebbe cosa gradita.
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Nel frattempo, ringraziamo Legambiente che, con il suo lavoro di monitoraggio e controllo agisce da Istituzione e può svolgere un importante ruolo di sensibilizzazione della cittadinanza oggi troppo attenta ad altro per accorgersi che stiamo parlando del futuro e del presente di tutti e di ciascuno.
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Per quanto riguarda poi le dichiarazioni comparse sulla stampa, col loro guazzabuglio di contraddizioni e non sensi, sarebbe meglio soprassedere. Diciamo solo a Biagi che se si afferma nel primo paragrafo che Legambiente non è informata bene su Rimigliano e tre righe sotto che c’è stato un tavolo e Legambiente è perfettamente informata, si cade in contraddizione. Diciamo agli operatori turistici che prendersela con Legambiente, che ha giustamente sanzionato una previsione urbanistica sciagurata, accusandola di compromettere la nostra risorsa turistica è un po’ come accusare di omicidio il Tenente Colombo perché ha trovato il cadavere e vi conduce delle indagini.
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Chi compromette le nostre risorse è colui che pianifica il territorio in modo sciagurato. Legambiente attraverso la sua attività cerca di sensibilizzare i cittadini su questo punto fondamentale a tutela delle risorse e dell’economia. Mi pare cha ancora una volta si guardi il dito che indica la luna. Qualcuno lo fa per abitudine, altri perché non hanno voglia di rispondere nel merito e scelgono una posizione di comodo, altri ancora perché l’importante è che il privato di turno ci guadagni.
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BerN
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giovedì 25 giugno 2009

Qui ci pigliano per ir culo!

-Domenica 14 Giugno: si svolge l’iniziativa “Mercatino in corso”, con banchetti e stand in Corso Italia dalla mattina alla sera.

-Giovedì 18 Giugno: sul Tirreno, a firma di Lorenzo Bientinesi, un articolo spiega del successo di pubblico avuto dalla manifestazione organizzata da Confcommercio e Confesercenti, ma anche dai tanti disagi che ha procurato sia per la viabilità e gli accessi,sia per molti commercianti della zona interessata. Si paventa inoltre la mancanza della realizzazione (nella distribuzione logistica dei banchetti) di un passaggio praticabile per i mezzi di soccorso, mancanza anche da attribuire a chi ha firmato l’ordinanza e non solo a chi ha organizzato l’evento.
A margine dell’articolo c’è un piccolo trafiletto che annuncia un volantino di protesta da parte dei commercianti indirizzato guarda caso (!) alle proprie associazioni di categoria e al sindaco in cui si minaccia una serrata dei negozi in caso di ulteriori manifestazioni di questo tipo “Protestiamo contro ogni forma di mercato nel weekend, atteso per lavorare. Grande il disagio economico…..”

-Martedì 23 Giugno: sul Tirreno, a firma sempre di Lorenzo Bientinesi (o almeno credo visto che la firma è L.B.), in un altro articolo, Confcommercio per bocca del proprio presidente SERENA MALFATTI fa sapere che:
Riguardo all’ultimo mercatino in Corso Italia Confcommercio non ha mai dato il suo assenso. La presenza di mercati che vendono merce che si può trovare nei negozi della zona dove il mercato viene fatto, è dannosa per il commercio fisso che noi rappresentiamo e che deve essere tutelato, in un momento difficile come questo. Chiediamo all’amministrazione di richiedere il parere di entrambe le associazioni di categoria per poterne valutare l’opportunità. L’unico mercatino da noi promosso è stato quello pensato per incentivare il lavoro invernale attraverso la presenza di banchi che proponessero merce diversa da quella dei negozianti senza creare concorrenza diretta. Non possiamo che essere contrari ad iniziative così. I mercati non sono negativi in assoluto, ma è necessario trovare il giusto equilibrio e soprattutto il giusto momento, in modo da non creare pericolose situazioni di contrasto.”


Allora, io non sono andato al mercatino perché fuori paese quel giorno, e non posso certo esprimermi sull’organizzazione soprattutto logistica della manifestazione, e mi rimetto all’articolo di Bientinesi ed alle opinioni della gente che c’era.
Ma voglio esprimermi sul resto.
Già giovedì scorso, dall’articolo che leggete sopra, mi era balzata subito agli occhi una discrepanza: da un lato si legge di un evento patrocinato da Confcommercio e Confesercenti e accanto si manifesta un dissenso netto da parte dei commercianti stessi per questo evento! Ma si parlano tra vertici eletti ed elettori\associati oppure è come altre (tante) cose in Italia dove, seppur eletti con metodi democratici, poi chi va al potere fa che cazzo gli pare in barba al mandato ricevuto?
Leggo poi la smentita della signora MALFATTI, presidente di confcommercio……al che mi domando se nel manifesto pubblicitario dell’evento ci fosse un qualche logo che identificasse le associazioni promotrici: vado a vedere (se ne trovano ancora molti sui muri di paese) e vedo che in testa vi sono i loghi di FIVA CONFCOMMERCIO (ramo dei venditori ambulanti della stessa) e di ANVA CONFESERCENTI (ramo dei venditori ambulanti della stessa)! Già qui i dubbi aumentano: che per caso, tra i rappresentati di una associazione che è DENTRO Confcommercio e Confcommercio stessa non si parlano? La risposta me l’hanno data i commercianti stessi che ieri hanno distribuito, tra loro, un volantino di protesta con allegata la richiesta per l’effetuazione dei MERCATINI IN CORSO effettuata il 07 Aprile 2009 e protocollata in Comune 2 giorni dopo. Tale richiesta era firmataria da parte delle 4 associazioni di categoria interessate, ovvero:
FIVA
ANVA
CONFESERCENTI
CONFCOMMERCIO (!)

Immaginate un po’ di chi è la firma in rappresentanza di CONFCOMMERCIO?
Del suo presidente SERENA MALFATTI!
Basta chiedere a qualche commerciante di farsi vedere questo volantino con l’allegato della richiesta e vedrete che questa è la pura verità. Oppure andare in Comune e chiedere la lettura della richiesta in questione.

Quindi, mi domando perché un presidente di associazione dapprima promuove questa iniziativa, e poi a causa delle critiche piovute dagli stessi da lei rappresentati, si precipita a dissociarsi non ricordandosi che carta canta, e che lei davvero non può dissociarsi da qualcosa di cui era fautrice? Fossi nei commercianti iscritti a CONFCOMMERCIO chiederei le dimissioni dei vertici di rappresentanza……….come minimo……
Ma anche CONFESERCENTI non può stare zitta vedendo che la associazione “collega” non ha il coraggio e le responsabilità delle proprie azioni, azioni concordate e portate avanti insieme come in questo caso: comodo lasciare la faccia degli altri in piazza nel momento che piovono critiche, e star lì solo se arrivano elogi o successi.
Ma a questo mondo esistono commercianti e cittadini che si prendono anche la briga d’informarsi di ciò che gli accade intorno, senza prendere tutto per oro colato quello che viene da vertici di Associazioni, di partito o istituzionali, ma verificandone attendibilità e veridicità.
Allora viene anche da chiedersi se il progetto GALLERIA SOTTO LE STELLE patrocinato dalla stessa CONFCOMMERCIO (ampiamente caldeggiato dalla Malfatti) ma con molte critiche da parte dei commercianti stessi, non fosse anch’esso una mala-proposta: lascio a chi legge le congetture del caso, che alla luce di questi ultimi fatti direi che sono quantomeno ammissibili nella testa della gente.
La stessa gente che leggendo il Tirreno non può che farsi domande del tipo “Ma sono stupido io, lo è il giornalista, oppure qui c’è qualcosa che non quadra?”.

Mi aspetto, come in stile Papi-Silvio, una prossima smentita da parte di MALFATTI , tipo…….”io non ho mai detto quelle cose, è il giornalista che ha travisato”.

Ecco perché mi sento di dire che qui ci pigliano per ir culo!


TEPUZZO

venerdì 19 giugno 2009

La politica del fare (come ci pare)

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In un lungo articolo del Tirreno Biagi ritorna a polemizzare con Settis che aveva osato sollevare (in modo elegante) il problema della cementificazione della costa ed in particolare di San Vincenzo.
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Non potendo rispondere sui dati, che sono impressionanti e confermano l’enorme consumo di suolo, risponde con LA POLITICA DEL FARE. Ma che cos’è la politica del fare?
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Non lo saprei dire e temo che neppure chi la rivendica a sé ne abbia idea. O meglio è un concetto astratto sufficientemente ampio da potersi dimostrare permissivo nei confronti di qualsiasi piano presentato al Comune.
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Per politica del fare si intende quel preciso filone politico che intende la trasformazione come il bene a prescindere dal giudizio di merito da dare alla stessa trasformazione. Non importa se una speculazione edilizia in una Tenuta agricola che dovrebbe essere parco naturale sia un danno per il territorio, il paesaggio, la collettività o un bene. L’importante è fare … poi si vedrà.
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Riportato ad un contesto domestico è come se il vostro/la vostra convivente vi proponesse di mettere un bidet in cucina. Ma che ci fate col bidet in cucina? Se vi ponete questa domanda siete antichi, comunisti e volete affamare i vostri cittadini. Avanti la politica del fare! E avanti la retorica del fare (discorsi).
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Ovviamente parliamo di un preciso pensiero FUNZIONALE ad esigenze amministrative molto particolari. Ovviamente parliamo di percorsi amministrativi che GENERANO CONSENSO.
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Ma chi ce l’ha il copyright della politica del fare? Leggete una delle tante citazioni che ho trovato:
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"... Ripulire Napoli dai rifiuti, salvare la nostra compagnia di bandiera, assicurare la sicurezza dei cittadini, regolare l' immigrazione, ridurre la spesa pubblica e gli sprechi, premiare il merito nella pubblica amministrazione, tornare al rigore negli studi, non è un format fondato sulla semplificazione. è semplicemente una politica del fare, che risponde alle esigenze e alle preoccupazioni della stragrande maggioranza dei cittadini: di destra e di sinistra. Quando lo capiranno non soltanto gli intellettuali o i brillanti editorialisti di Repubblica, ma soprattutto gli esponenti politici della sinistra, avremo sbarazzato il terreno da pericolosi equivoci e facili illusioni, e fatto un passo avanti sul terreno del confronto utile."
-->SANDRO BONDI
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Sandro Bondi ringrazia Michele Biagi per aver accettato supinamente di attribuire alle ideologie della destra l’egemonia culturale anche nelle amministrazioni cosiddette di centrosinistra (continuiamo così, facciamoci del male).
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La politica del fare è stato da sempre il cavallo di battaglia del Presidente del Consiglio. C’è chi afferma sulla stampa che se invece di Biagi fosse stato Sindaco il Prof Settis, San Vincenzo avrebbe rischiato di passare al centrodestra. Questo non è dimostrabile, inutile soffermarcisi.
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Il dato che emerge è però che, come sempre, nonostante la crescita nazionale e la campagna elettorale aggressiva del centrodestra di Lera, Biagi ha vinto con tanti voti di destra. Tanti davvero.
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Questo perché le politiche del fare che persegue Biagi sono politiche di destra. C’è chi pensa che le etichette destra – sinistra siano superate. Oramai si deve guardare solo al bene dei cittadini. Questa ovvietà glissa sul fatto che ci siano vari modi di interpretare il bene della società.
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Comunque se vogliamo evitare l’etichetta di destra, fermiamoci a dire che questa politica del fare (condivisa, propugnata ed esaltata da Silvio Berlusconi e dal Sindaco Michele Biagi) intercetta, non a caso, molti voti di cittadini che alle europee hanno messo la croce sul PDL e sulla Lega. Insomma San Vincenzo non può rischiare di avere una amministrazione di centrodestra. San Vincenzo ce l’ha un’Amministrazione di centrodestra, da diversi anni. Un'Amministrazione che nel pianificare le scelte territoriali fa fare un po' quel che capita.
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Come si possa poi tenere insieme senza scivolare nel ridicolo, ulteriori espansioni delle urbanizzazioni a San Vincenzo con la tutela dell’ambiente e del paesaggio come dichiara di voler fare il rieletto Sindaco è mistero che sfida le leggi della fisica. Biagi sa bene che per tutelare l’ambiente la prima cosa da fare è quella di eliminare l’avvio di Piano regolatore approvato dalla sua stessa maggioranza alcuni mesi fa e di formularne un altro improntato al consumo di suolo zero.
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Conoscendo tuttavia la composizione della giunta, possiamo legittimamente disperare in cambiamenti di tale natura. Continuerà la politica del fare (come ci pare) e la retorica del fare (chiacchiere fumose).

BerN

Alla citazione di Sandro Bondi, si potrebbe contrapporre un altro testo, ci perdoni il Ministro poeta, di maggior eleganza:
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« ... lo conosciamo bene il vostro finto progresso, il vostro comandamento "ama il consumo come te stesso"..e se voi lo avete osservato fino ad assolvere chi ci ha sparato verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte: voi non potete fermare il vento, gli fate solo perdere tempo.»
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mercoledì 17 giugno 2009

ASILO NIDO: una necessità sempre più sentita

La società attuale vede sempre più coppie con figli nelle quali chi lavora sono entrambi i coniugi e non solo il classico Padre di Famiglia: la perdita del potere di acquisto, l'aumento dei prezzi dei beni e servizi, le necessità e le voglie ci hanno spinto a questa nuova impronta di economia domestica.
Ovviamente questo ha comportato un disagio: se i figli non sono già in età scolastica si crea il problema di doverli seguire e accudire mentre si è al lavoro.
Incontro a questo problema vengono dunque gli asili nido.
Asilo nido che a San Vincenzo, dallo scorso anno, si trova a dover fronteggiare una richiesta ben superiore alla propria disponibilità di posti.
D'altronde con la crisi economica in atto ormai da mesi, le famiglie in cui si rende necessario lavorare da parte di entrambi i coniugi per far fronte al mutuo, al cibo, alle bollette o alla perdita del lavoro "Principale" sono aumentate.
Già dallo scorso anno, nel comune di San Vincenzo, era stata approntata la soluzione del Micro-nido, per venire incontro a queste esigenze e alla crescente risultante domanda.
Ottima iniziativa, fra l'altro votata dalla totalità del consiglio comunale ma che purtroppo non riesce ancora a soddisfare ben il 40% delle richieste.
E' di questi giorni, infatti, la pubblicazione delle graduatorie degli ammessi al NIDO nell'anno educativo 2009\2010: ancora 22 bimbi rimangono tagliati fuori, quindi con il permanere del disagio di molte famiglie.
La Lista di Michele Biagi, rieletto sindaco di San Vincenzo alle scorse elezioni, riportava nel suo programma di mandato:
"L’asilo nido deve diventare un servizio universale, disponibile per chiunque abbia bisogno. Vogliamo rafforzarlo, puntando ad azzerare le liste di attesa e sperimentando nuovi servizi come quello del micronido o del nido domiciliare. L’obiettivo è rendere i servizi all’infanzia più flessibili, per venire incontro alle esigenze delle famiglie, allungando i tempi di apertura durante il giorno e nei periodi estivi, consolidando anche l’ottima esperienza del nido estivo e dei campi solari."

Esortiamo quindi la Giunta entrante, che di quel programma elettorale sarà esecutore, ad adoperarsi quanto prima per potenziare il servizio ASILO, rispettando le promesse elettorali e confermando le buone intenzioni manifestate nel 2008.
Il FORUM dal canto suo, avendo nel proprio programma, una proposta pressochè identica a quella della lista BIAGI per quanto riguarda l'Asilo Domiciliare, darebbe il suo appoggio ad iniziative in tale direzione, purchè fatte con trasparenza e celerità..........proprio perchè il bisogno è veramente sentito e grava su molti genitori, che sperano in una soluzione pubblica in tempi rapidi.

Riporto per ulteriore informazione, il contenuto della proposta Forum, in modo più dettagliato: l'asilo domiciliare (così chiamato e normato in Italia) ha origine nei paesi nordici dove il nome originale sarebbe "Mamma per mamme".


MAMMA PER MAMME (Tagesmutter)

Una nuova figura professionale che potrebbe risolvere i problemi sia delle mamme in cerca di lavoro che delle donne in cerca di un aiuto.
«Mamma-per-mamme» è una nuova tipologia di servizio che offre l'opportunità di ripensare le case, le competenze di cura, i saperi e le risorse del territorio per una presa in carico condivisa della responsabilità di allevare bambini e bambine. Si tratta di un progetto nato dall'esperienza fatta dal Trentino Alto Adige, e ancor prima dai paesi nordici, con le cosiddette «tagesmutter» o «mamme di giorno», dove mamme con figli propri aprono la loro casa anche a figli di famiglie vicine realizzando, con la necessaria preparazione professionale e adeguatezza di spazi, una risposta seria al crescente bisogno di custodia di bambini piccoli, inseriti in una dimensione familiare.
Quello della custodia dei minori non è un problema da poco : l'Osservatorio regionale per l'infanzia e l'adolescenza di Bassano del Grappa stima che tra asili nido, nidi aziendali e servizi similari, il Veneto raggiunga appena il 20% dei bambini. Al restante 80% ci pensano le mamme stesse e i nonni. Oppure altre mamme: ma sono ancora poche, qui, le sperimentazioni di forme di custodia alternativa come le «tagesmutter». E la situazione nelle altre regioni è similare.
LA FORMAZIONE
La «Mamma-per-mamme» è un adulto che sceglie di accogliere nella propria abitazione un piccolo numero di bambini/e per condividere con loro spazi e tempi, coinvolgendo anche le persone che in quella casa ci vivono, in particolare i figli.
Questa scelta può diventare un lavoro educativo in seguito ad un percorso di formazione di 400 ore, così distribuite: 150 ore di teoria; 100 ore di stage; 150 ore di aggiornamento in servizio (supporto all'avviamento).
Il corso di formazione per diventare «Mamma-per-mamme» è gratuito e approvato : gratuito perché finanziabile con il Fondo sociale europeo. Al termine del percorso verrà rilasciato l'attestato di qualifica riconosciuto sul territorio regionale.
MATERIE, SAPERI, ESPERIENZE
Durante le lezioni teoriche verranno proposte materie relative alla gestione di un piccolo servizio educativo domiciliare: elementi di psicologia dell'età evolutiva, elementi di pedagogia e di psicologia sociale, attività di vita pratica, igiene e pronto soccorso, dietologia e puericultura.
In genere i requisiti per seguire il corso e diventare Tagesmutter sono: sesso femminile, età compresa tra i 21 e i 50 anni, essere interessata ai servizi per l’infanzia, risiedere o avere il domicilio nel comune organizzatore, essere inoccupata o disoccupata e, dettaglio fondamentale, disporre di una casa sufficientemente spaziosa e luminosa per accogliere i bambini da accudire.



Ribadiamo inoltre che occorre riformulare le fasce ISEE in modo da ridistribuire la quota che non copre direttamente il Comune in modo tale che chi ha di più, paghi di più e chi ha meno, abbia facilitazioni. Attualmente le fasce ISEE si fermano a 27.000 € dopo di che, tutti pagano la stessa cifra. Non è logico né socialmente equo.
Ci sono circa 3 mesi per cercare e trovare le risposte più adatte, prima che il prossimo anno educativo abbia inizio: il Forum sarà controllore serio e deciso (compito che deve spettare all'opposizione) affinchè si faccia tutto il possibile da parte dell'amministrazione per dare sollievo a quelle famiglie che ne hanno fatta richiesta, ancor prima del rispetto degli impegni elettorali, perchè i problemi sociali di tutti i giorni devono prescindere dalla contrapposizione politica.
Buon lavoro.


TEPUZZO

martedì 9 giugno 2009

Un risultato che punisce San Vincenzo

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Eccoci con i soliti due consiglieri e con novantotto voti in meno. Cos’è successo? Cos’abbiamo sbagliato?
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Forse abbiamo disorientato gli elettori: dove s’è mai vista a San Vincenzo una lista che si propone come alternativa alla forza di governo e che, dopo la sconfitta, anziché saltare il fosso e piombare in maggioranza, rimane compatta a rivendicare le istanze per cui è nata?
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Dove s’è mai vista a San Vincenzo una lista che per cinque anni conduce un lavoro minuzioso di controllo degli atti amministrativi e di elaborazione di proposte politiche sempre respinte con sicumera dalla maggioranza?
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Dove s’è mai vista a San Vincenzo una lista che fa campagna elettorale con settecento euro senza offrire cene, mangiate, ballate e compagnia cantando?
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Quando l’elettore s’è trovato d’innanzi ‘sta roba, chiaramente ha preferito dirottare il suo suffragio altrove, per essere sicuro che non ci potessero essere cambiamenti.
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Sì, ad una prima analisi questo potrebbe essere il resoconto, invece occorre aggiungere qualcosa.
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Ragionando
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Innanzi tutto bisogna focalizzare la giusta attenzione su un dato: i voti di preferenza. Il voto alla persona nella data lista ha, soprattutto nella nostra piccola realtà, caratteristiche peculiari. Sappiamo che madri, padri, parenti, amici, hanno condotto una campagna elettorale personalizzata per indirizzare il voto di preferenza su “il mi’ bimbo” “il mi’ amico”…
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Accade sempre ma in alcuni casi questo fenomeno assume proporzioni molto rilevanti. In un elettorato, per scelta o per necessità, poco informato sulle decisioni amministrative, l’attribuzione di un voto a Tizio perché è amico di Caio che io conosco è una scelta finora non sviscerata fino in fondo.
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Cosa c’è di politico in questo tipo di voto? Quale recepimento delle proposte programmatiche esiste? Non parliamo poi della partecipazione alla stesura del programma …
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Se voto lui perché è amico di Caio non è importante che abbia passato tutti gli schieramenti possibili ed immaginabili, non conta niente se ha competenze amministrative o non o se è “tagliato” o meno per quel tipo di compito.
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Questo fenomeno è inesistente nel Forum del Centrosinistra che raccoglie voti sulla proposta politica, sul programma, e non sui singoli candidati.
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Resistendo
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Se penso a quanto impegno ho destinato insieme prima a Laura Catapano e poi a Fausto Bersotti nel controllo dell’Amministrazione, nell’elaborazione di una linea politica chiara e coerente, nella formulazione di proposte politiche contenute in decine di ordini del giorno, mozioni e proposte di deliberazione, se penso a tutto ciò, mi sconvolge che una forza che si è presentata tre mesi fa abbia ottenuto il 25% dei voti.
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La lista Lera ha intercettato un voto di protesta che ha individuato nella presunta “novità” del candidato sindaco un fattore di cambiamento. Il voto si è strutturato in larga parte per conoscenza diretta e personale di un singolo candidato.
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In questo senso questa “novità” ha tolto parecchi voti al Forum non ho capito sulla base di quali contenuti programmatici visto che, se bene analizzate, le proposte della lista trasversaldestrista sono simili assai a quelle di Biagi.
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Dunque mi sia permessa l’affermazione per cui paga di più una campagna elettorale costosa e roboante piuttosto che cinque anni di impegno concreto e coerente. Ovviamente nei prossimi cinque anni assisteremo a qualcosa di simile: aspettarsi che l’ex vicesindaco di Biagi faccia opposizione a Biagi per cinque anni è surreale.
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È più che lecito attendersi la riproposizione di una scelta co-governista che accomunerà la novità della lista civica alla novità della giovane lista Biagi.
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Già! Biagi.
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Biagi deve aver bene amministrato se si accetta il sillogismo zoppo per cui i voti sono proporzionali ai meriti politici. Sono molto contento che la cittadinanza sia così soddisfatta dell’Amministrazione uscente, vuol dire che c’è gioia e serenità nel nostro paese. Ma anche in questo caso corre l’obbligo di aggiungere qualcosa.
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Livelli d’impegno
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Innanzi tutto abbiamo già molte volte denunciato un clima di ostilità nei confronti di chi dissente. Lo denunciamo ancora e aggiungiamo che questo clima impedisce (e non a caso) lo svilupparsi di proposte amministrative alternative. Alcuni nostri sostenitori sono stati costretti a condurre una sorta di campagna elettorale “nascosta”, lontana dai gangli del controllo sociale che si avverte nel nostro Comune.
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Mentre chi si spertica in piazza a sostenere il cavallo vincente riceve il pubblico plauso, chi osa sostenere altra teoria teme (giudichi chi legge se a ragione o a torto) ritorsioni velenose.
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Inoltre quali sono le risorse finanziarie messe in campo per questa campagna elettorale? Da dove sono saltate fuori? Chi ha “investito” ingenti somme di denaro, in quale forma di compensazione spera?
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Spiace che anche l’argomento della parsimonia nella campagna elettorale a poco sia valso nell’orientare il consenso, forse perché la stampa non ha passato questa notizia. ci permettiamo di chiedere oggi a quanto siano ammontate le spese della campagna elettorale delle altre liste, sapendo che la nostra spesa si è fermata a quota 700 euro.
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Ci sarebbe poi da aprire un capitolo sui clientes, ma forse mi dilungherei eccessivamente. Basti dire in questo caso che le difficoltà oggettivamente incontrate da una lista di maggioranza o da una lista di opposizione sostenuta da un grande partito – PDL – con tanti soldini, sono incommensurabilmente inferiori rispetto alle difficoltà che noi abbiamo superato.
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L’impegno profuso da chi ha collaborato alla campagna elettorale è infatti enorme e generoso. Ringrazio ancora tutti quanti per la loro opera di volontariato che ci ha fatto ottenere un risultato importante.
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Un risultato importante?
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Già, perché l’obiettivo delle altre forze in campo era un obiettivo che va per la maggiore a livello nazionale. Volevano il falso bipolarismo sanvincenzino. Stessi programmi, stessi uomini, stessi principi ispiratori, stessa campagna elettorale, STESSO BLOCCO SOCIALE DI RIFERIMENTO.
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Questa ricetta ci riporta alle pratiche di co-governo finora attuate nel nostro comune. Centro destra e falso centrosinistra, a braccetto, cementificano in qua e in là, diffondendo di tanto in tanto un comunicato stampa per salvare le forme.
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È più che comprensibile che il blocco sociale sulle cui esigenze le due forze di co-governo costruiscono il loro programma, desideri che l’anomalia istituzionale, quel bruscolino fastidioso, sia rimossa dalle istituzioni o il più possibile marginalizzata.
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Non dico che l’obiettivo dei due soggetti politici fosse direttamente quello di farci fuori, certo è che la lista civica sapeva di non poter ottenere importanti risultati senza una bella fetta dei voti del Forum (infatti …). Invece alla maggioranza non sarebbe parso il vero di doversi confrontare in Consiglio con una sola pseudo opposizione compiacente e ossequiosa, pronta a votare sì, a trasmigrare nella maggioranza o a rimanere minoranza per dare l’impressione che esiste la democrazia e il dibattito in un Consiglio Comunale assolutamente svuotato di dignità e potere.
A sostegno di questo argomento, richiamo anche la diffusione in paese dell'argomento del "voto utile". Argomento inedito nlle elezioni amministrative sanvincenzine usato da alcuni attivisti della "lista civica" perché, sulla base di sondaggi si era accertato che si era vicini dal rovesciare Biagi (eh, i sondaggi!) e che il Forum era al 4%, e dal Biagi perché il voto al Forum avrebbe favorito la vittoria (!) di Lera.
Tralasciando il fatto che il voto utile a livello nazionale ha portato il paese dove lo ha portato (magari occorrerebbe più senso di responsabilità da parte di chi usa quest'argomento), precisiamo che così facendo sono andati a finire sullo sfondo del dibattito politico i contenuti.
E, come è già accaduto, qualcuno ha votato come se, anziché dare forza alla proprie idee, dovesse scommettere alle corse dei cavalli.
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Il risultato del Forum del Centrosinistra in questo contesto è un risultato positivo. Resistere in un periodo nazionale particolare all’attacco di queste istanze condotte con spregiudicatezza dalle forze di co-governo, è un’impresa titanica soprattutto a San Vincenzo.
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Perché soprattutto?
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Come ogni soggetto politico il Forum del Centrosinistra attraversa varie fasi in cui cambia il segno dell’impegno degli attivisti e la risposta dell’elettorato.
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È superfluo qui ricordare che la piattaforma programmatica da cui parte la proposta politica del Forum comprende temi come la tutela territoriale e dei beni collettivi, i servizi essenziali per la cittadinanza, la promozione dei saperi e delle capacità dei cittadini in particolare dei più giovani, la giustizia sociale e la democrazia nei processi decisionali.
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L’evento della costruzione del porto turistico è stato in questo senso un trauma in grado di demotivare e allontanare, una buona parte degli attivi. Una volta realizzata un’opera così invasiva e dannosa, quali sono le ragioni dell’impegno politico a San Vincenzo?
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Il porto turistico non rappresenta solo una ferita nella pianificazione urbanistica. Nella vicenda si sono intrecciati assenza di partecipazione e recepimento delle istanze dei cittadini, latitanza della funzione pubblica del controllo, un intreccio particolare tra interesse collettivo e privato, e molto altro.
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Si è trattato di una battaglia – perduta – che ha lasciato profonde tracce nel nostro elettorato e nei nostri simpatizzanti.
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Sappiamo che l’impegno sul tema di Rimigliano, a San Vincenzo, è molto meno sentito rispetto a quanto non lo fosse il porto e la battaglia, importantissima per la tutela di quell’area coinvolge meno energie ed entusiasmi di quanti meriterebbe.
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A maggior ragione, l’impegno di tante persone in questa campagna elettorale e il voto di 651 cittadini deve rappresentare un attestato di stima da non sottovalutare.
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Comunque quello che più conta ora per il Forum del Centrosinistra e per San Vincenzo è che un nuovo gruppo di persone si coaguli attorno alle emergenze presenti nel nostro territorio e che trovi mezzi di informazione e di divulgazione innovativi per rendere partecipe la cittadinanza di un nuovo movimento democratico che investa le istituzioni cittadine richiamandole continuamente ai loro obblighi e alle loro responsabilità.
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Quello che è mancato, anche per colpa nostra e mia, negli ultimi cinque anni.
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Quello che non dovrà mancare da qui in avanti. Un gruppo che ritrovi la propria vitalità potendo contare su un notevole bagaglio di esperienze e che sappia dire con forza a chi ci amministra che non di sudditi ma di cittadini è composta la comunità di San Vincenzo.
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Un ultimo invito va a chi ha vinto una volta ancora le elezioni.
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Avete ancora una volta la maggioranza assoluta. Avete ottenuto ancora una volta, grazie alle dinamiche sociali sopra descritte, l’avallo della cittadinanza. Avete la responsabilità grande di amministrare nell’interesse collettivo e avete la forza per non orientare le vostre scelte seguendo le istanze di pochi.
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Avete la possibilità di fermare lo scempio del territorio di cui vi siete finora nutriti con l’obiettivo, poco nobile, di mantenervi saldi su un trono ormai logoro, in un castello che crolla a poco a poco.
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Per produrre ricchezze effimere non avete esitato a distruggere ricchezze imperiture, per tacitare le vostre stesse coscienze avete tentato di tacitare quelle degli altri. Avete violentato parole spogliandole di significato e usandole come zeppe di legno scadente per mantenere in equilibrio i vostri tristi giochi farseschi.
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Ciò che è più grave è che avete nascosto, alla meglio, la realtà perché nessuno potesse descrivervi la vostra fragilità, avete esercitato l’arroganza che è propria del potere quando si accompagna all’insicurezza e all’incapacità.
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L’augurio che rivolgo ai sanvincenzini è che d’ora in poi sappiate fare ben altro.
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Per quanto mi riguarda, dopo le mille campagne denigratorie nei confronti di chi sa dire solo “no”, mi pare che questo nostro movimento, ancora capace dopo tante sconfitte di tener vivo il dibattito democratico e esercitare, mi perdonino gli altri, l’egemonia culturale nel panorama politico sanvincenzino, sia simile a quelle piante di stamonio che nascono e fioriscono con incredibile forza nei campi appena diserbati.
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E perdonatemi se, per una volta sono sceso un po’ troppo nella retorica.
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BerN
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lunedì 8 giugno 2009

Raffronto 1 : EUROPEE 2009 - POLITICHE 2008


Uno schemettino che riassume i dati venienti da questa tornata elettorale per ciò che ha un valore nazionale più che locale. Sono messi in raffronto i dati delle EUROPEE di quest'anno e le POLITICHE dello scorso anno, dati a mio vedere maggiormente confrontabili, rispetto alle europee di 5 anni fa.

Ho riportato i dati in modo che partiti che hanno concorso con stesso nome e simbolo ad entrambe le tornate lelettorali siano subito confrontabili. I dati degli altri partiti sono comunque riportati ma il confronto su essi lo lascio alla sensibilità di ognuno.

Spero di fare cosa gradita a tutti.


TEPUZZO


venerdì 5 giugno 2009

Dibattito televisivo a GRANDUCATO (3° round)

Stesso tipo di POST della volta scorsa. Un post per segnalare la presenza su youtube del dibattito tenutosi a Granducato TV, e messo in onda il 05-06-2009. Così, tanto per metterlo a disposizione di chi non ha potuto vederlo, e di qualsiasi parte politica sia. La qualità non è delle migliori perchè scarsa la ricezione da parte di chi lo ha registrato. Il filmato di circa 40min è suddiviso in parti di circa 10min l'una, perchè youtube impone questo limite temporale per l'upload di video. Questi i 5 link:


Parte1 http://www.youtube.com/watch?v=XTyyEB1WIIg
Parte2 http://www.youtube.com/watch?v=sLio76P18j0
Parte3 http://www.youtube.com/watch?v=6c5lxgUMZlE
Parte4 http://www.youtube.com/watch?v=sS8ChdXpGJ8
Parte5 http://www.youtube.com/watch?v=52hrGjVI0pI


Buona visione.

mercoledì 3 giugno 2009

MANTENERE LA CALMA

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Non diffondiamo più il volantino con il grafico che rendeva ai cittadini comprensibile e subito visibile, lo spostamento da una coalizione all'altra di personaggi pubblici che hanno rappresentato le istituzioni in un recente passato o che le rappresentano oggi.
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Ci è stato espressamente e calorosamente richiesto dalla lista civica, al punto che un sostenitore della stessa ha inveito in mezzo alla zona blu contro alcuni attivisti del Forum del Centrosinistra minacciandoli di querela.
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Episodi inqualificabili che non devono ripetersi. Noi ci chiediamo che cosa di nuovo o di sconosciuto ai più ci fosse scritto su quel volantino, ci chiediamo se sia ancora possibile e permesso fare un po' di informazione in questo paese senza essere minacciati di querela con conseguente trafila giudiziaria pluriennale, ci chiediamo come mai, se davvero non si voleva essere in vista, si sia partecipato al lancio della Lista stessa in alcuni casi con tanto di nomi e foto sui giornali locali, ci chiediamo che cosa ci sia scritto di diverso nel volantino da quanto comparso sulla stampa un paio di settimane fa (tutte cose mai smentite), ci chiediamo se sia possibile dire chiaramente ai cittadini quali personaggi pubblici, ex amministratori, sostengono le varie liste o meglio da chi sono sostenute le liste in campo, ci chiediamo molto e molto altro.
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Naturalmente, visto che questo è stato uno degli argomenti sostenuti, ci rammarichiamo se le sensibilità individuali di alcuni sono state turbate dal volantino in questione. Credevamo di non offendere assolutamente nessuno ed è del tutto evidente che l'affermazione per cui noi del Forum del Centrosinistra ci impegniamo in una politica libera da traformismi e voltafaccia è un'affermazione di principio che rivendichiamo e che non si riferisce a nessuno in particolare ma ad un contesto politico che vede spostamenti frequenti e repentini di importanti personaggi pubblici. Se qualcuno poi se la sente cucita addosso, significa che ha maturato alcuni dubbi sul suo percorso politico.
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Precisiamo infine che tutto è legittimo e tutto è rispettabile. Voglio però dire che in quest'epoca di grande confusione e spaesamento ciò che più è rispettabile è la trasparenza nei confronti degli elettori.
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BerN
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martedì 2 giugno 2009

Settis e De Lucia ci copiano!

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Visto un commento al precedente post preciso che non crediamo né che Report ci copi né che il prof. Settis e il prof. De Lucia si ispirino all’attività politica del Forum del Centrosinistra per San Vincenzo quando esprimono le loro opinioni sulla stampa.
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Tuttavia quando si registra una sintonia tale tra ciò che andiamo asserendo da anni e le prese di posizione di importanti esponenti del mondo della cultura, non si può che evidenziarla con un pizzico d’orgoglio.
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Ieri sera a Venturina, in una sala comunale strapiena, i due ospiti, moderati da Rossano Pazzagli hanno ben inquadrato la questione del consumo di suolo e della distruzione del paesaggio mettendola in correlazione con la crisi economica globale e del settore edile in particolare.
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Alcuni dati che dimostrano che la pianificazione pubblica è ormai del tutto sottomessa agli interessi particolari, ci vengono dalle previsioni dei piani regolatori di tutt’Italia (a partire da Roma, dove l’ultimo atto di Veltroni prima di dimettersi, è stato quello di approvare un Piano che prevede 15.000 ettari di consumo di suolo con ben 70.000.000 di metri cubi di edificazioni) e dal moltiplicarsi di infrastrutture di cui molto spesso non si riesce a capire la pubblica utilità.
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Il territorio non più considerato come bene pubblico dunque ma come merce per soddisfare appetiti economici che divorano le campagne ma non danno casa a chi né ha bisogno, distruggono coste e luoghi di interesse storico, ma non creano opportunità di lavoro …
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Sono stati evocati, come lontani e sbiaditi esempi di un’altra concezione politica del bene pubblico, gli esempi del Parco di Rimigliano (progetto anni ’70 quando vennero stralciati 300.000mc di edificazioni dalla Tenuta), degli espropri alla Sterpaia, dello stralcio del milione e ottocentomila mc di edificazioni dal promontorio di Populonia …
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Scelte che sono lontanissime da una pratica urbanistica accondiscendente con interessi particolari di ogni sorta. Unico neo della serata, l’assenza di tutti, DICO TUTTI, i sindaci uscenti, l’assenza del Segretario Val Di Cornia del PD Matteo Tortolini, l’assenza degli assessori all’urbanistica uscenti …
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Insomma due personaggi come Settis e De Lucia parlano in pubblica assemblea e le maggioranze uscenti, vedono bene di non andare a sentire quello che dicono. Peccato, la presenza di molti di loro avrebbe sicuramente contribuito a spiegare a queste persone che hanno idee “piccole, rancorose, conservatrici” qual è il modo giusto di gestire il territorio e quali meravigliose prospettive per la collettività le ricette messe in atto dai sindaci della Val di Cornia offrano.
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Tortolini & C, insegnateci! Non siamo cattivi, magari ci mancano le conoscenze giuste.
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BerN
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lunedì 1 giugno 2009

Forum copiato

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Una domenica sera davanti alla televisione e l’inquietante scoperta: “Report” ci copia!
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Sabato sera il Forum ha promosso un’iniziativa elettorale sul territorio e l’ambiente (invece di offrire cene …) in cui si sono messe in evidenza le opportunità tecniche per edificare e ristrutturare secondo i criteri di bioedilizia e bioarchitettura.
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Marco Mantovani con la sua esperienza pratica, e Damiano Bianchi con una interessante carrellata su materiali e tecniche possibili per il risparmio energetico e una migliore qualità della vita, hanno dimostrato abbondantemente la fattibilità e l’importanza di tali iniziative.
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Volevamo argomentare un punto essenziale del nostro programma: sarebbe vantaggioso per la collettività se anziché procedere a nuove edificazioni distruggendo aree agricole e paesaggio e consumando una risorsa limitata come il territorio, si ristrutturassero, accogliendo le tecniche di bioedilizia, gli immobili esistenti.
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Ha concluso Rossano Pazzagli che ha esteso il discorso alla qualità della pianificazione e al rapporto tra interesse pubblico e privato.
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Infatti questa è la radice dei nostri problemi: l’urbanistica contrattata col privato, quella che Lera e Biagi invocano e praticano per Rimigliano, un metodo che anziché far derivare dalle necessità della collettività la gestione del territorio, subordina la tutela di una risorsa esauribile alla rendita di qualche soggetto privato.
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Praticamente quello che abbiamo potuto ascoltare ieri sera dall’autorevole trasmissione “Report”. Chi se la fosse persa può andare sul sito e notare come la nostra piccola realtà sia affetta dagli stessi enormi problemi di Roma, di Milano ecc …
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E mai come in questo caso è stato distante dalla realtà il detto “mal comune mezzo gaudio”.
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BerN
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