
Secondo voi, questo quadro di John Constable, Flatford Mill, suggerirebbe le stesse emozioni se ci fossero in mezzo 150 camere d’albergo?
L’Amministrazione si prepara ad approvare la speculazione edilizia a Rimigliano. Si comincia con il trasformare i metri quadri di patrimonio edilizio "esistente" da 12.500 a 17.000. Poi ci si buttano sopra 150 camere d’albergo senza specificare quanto suolo occuperanno (ma in effetti cambia poco saperlo) e infine affermando, senza timore di cadere nel ridicolo, che lo spazio per l’agricoltura sarà lo stesso, non si abbatteranno alberi, ci saranno più cardellini e cinciallegre…
Lasciando momentaneamente da parte il fatto che, stando alle leggi fisiche, è assolutamente impossibile che lo spazio a disposizione dell’agricoltura, una volta edificati EX NOVO circa 10.000 mq possa essere lo stesso, facciamo una breve riflessione sul paesaggio.
Avere degli accrocchi edificati al posto dei casolari attualmente esistenti e una grande struttura alberghiera modificherà profondamente le caratteristiche paesaggistiche della Tenuta. I parcheggi necessari, i giardini per la ricca clientela, i campi da tennis (che ci saranno di sicuro) determineranno lo stravolgimento dell’area.
L’impatto antropico che si produrrà soprattutto sulla fascia a mare sarà semplicemente insostenibile.
E pensare che l’Amministrazione potrebbe, senza alcuna difficoltà, annullare le previsioni urbanistiche precedenti e approvare un piano che preveda il solo recupero dei 12.500 mq esistenti, e la reale rivitalizzazione dell’attività agricola.
Sul metodo che si à seguito per giungere a questo piano è forse inutile tornare ancora. Una domanda però sorge spontanea: Perché nel ’97 i metri quadri esistenti nella Tenuta erano 12.500 e oggi sono diventati 17.000?
Come hanno fatto i poderi a moltiplicarsi?
Ber N
L’Amministrazione si prepara ad approvare la speculazione edilizia a Rimigliano. Si comincia con il trasformare i metri quadri di patrimonio edilizio "esistente" da 12.500 a 17.000. Poi ci si buttano sopra 150 camere d’albergo senza specificare quanto suolo occuperanno (ma in effetti cambia poco saperlo) e infine affermando, senza timore di cadere nel ridicolo, che lo spazio per l’agricoltura sarà lo stesso, non si abbatteranno alberi, ci saranno più cardellini e cinciallegre…
Lasciando momentaneamente da parte il fatto che, stando alle leggi fisiche, è assolutamente impossibile che lo spazio a disposizione dell’agricoltura, una volta edificati EX NOVO circa 10.000 mq possa essere lo stesso, facciamo una breve riflessione sul paesaggio.
Avere degli accrocchi edificati al posto dei casolari attualmente esistenti e una grande struttura alberghiera modificherà profondamente le caratteristiche paesaggistiche della Tenuta. I parcheggi necessari, i giardini per la ricca clientela, i campi da tennis (che ci saranno di sicuro) determineranno lo stravolgimento dell’area.
L’impatto antropico che si produrrà soprattutto sulla fascia a mare sarà semplicemente insostenibile.
E pensare che l’Amministrazione potrebbe, senza alcuna difficoltà, annullare le previsioni urbanistiche precedenti e approvare un piano che preveda il solo recupero dei 12.500 mq esistenti, e la reale rivitalizzazione dell’attività agricola.
Sul metodo che si à seguito per giungere a questo piano è forse inutile tornare ancora. Una domanda però sorge spontanea: Perché nel ’97 i metri quadri esistenti nella Tenuta erano 12.500 e oggi sono diventati 17.000?
Come hanno fatto i poderi a moltiplicarsi?
Ber N
2 commenti:
http://it.wikipedia.org/wiki/San_Vincenzo_(LI)
http://rimigliano.blogspot.com/
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