sabato 29 dicembre 2007

Quaderni dal Consiglio - Natale interruptus ovvero Babbo Natale non trova parcheggio (e si deprime)


Parecchio da dire sui parcheggi. Due nostre interrogazioni riguardavano il divieto di sosta lungo tutta Via della Principessa e l’accesso ai parcheggi pubblici posti presso il villaggio turistico Garden Club.

Babbo Natale deve aver giudicato poco bravi i sanvincenzini e per il divieto di sosta a Rimigliano non c’è stato il regalo tanto atteso dai frequentatori del parco.

Il divieto di sosta rimane e di motivazioni plausibili ancora neppure l’ombra. C’è solo l’impegno (verbale) di concludere il passaggio di proprietà dalla Provincia al Comune entro sei mesi. Alla domanda però di come voglia agire l’Amministrazione quando la via sarà comunale, non c’è risposta.

Si sta invece concludendo la vicenda relativa ai parcheggi posti presso il villaggio turistico denominato Garden Club. Ci sono 134 posti auto di proprietà pubblica per i quali, la convenzione del ’90 stipulata tra la proprietà e il Comune prevedeva la fruizione pubblica.

Per quindici lunghi anni tali parcheggi sono stati impropriamente asserviti al villaggio turistico. Un danno economico per la collettività che si potrebbe stimare attorno al mezzo milione di euro. Un danno etico, per l’inosservanza, tollerata dalle amministrazioni succedutesi, di una convenzione.

Oggi la questione viene risolta in questi termini: il Comune cede tutto al privato. L’Amministrazione non solo rinuncia ad un altro pezzo di patrimonio pubblico, non solo lancia un messaggio preciso ai cittadini e cioè che le convenzioni possono tranquillamente essere violate per quindici anni senza nessuna sanzione per i trasgressori, ma sottovaluta incredibilmente il valore di quei 134 posti auto.

Volendo valutare quei parcheggi quanto quelli in paese, il valore di quindici anni di uso si aggirerebbe attorno ai 600.000€. Tuttavia una violazione così protratta nel tempo avrebbe dovuto essere sanzionata. E a tale somma avrebbe dovuto aggiungersi una congrua cifra come valutazione effettiva del bene. Ad essere stretti la richiesta avrebbe dovuto superare il milione e mezzo di euro. L’amministrazione ne ha richiesti 350.000.

Non ci sono parole. Ci chiediamo se sia opportuno denunciare le irregolarità che si possono riscontrare sul nostro territorio se poi l’Amministrazione anziché provvedere a far rispettare gli atti prodotti, getta la spugna e fa fare al privato quello che vuole.

Di fronte ad una tale subalternità dell’Amministrazione agli interessi dei provati, di fronte all’autoreferenzialità di una classe politica così arrogante da ritenere le proprie decisioni al di sopra di qualsiasi valutazione al punto che non giustifica nessun atto prodotto, rimane solo l’impotente esclamazione: vergogna.

Ber N

Foto tratte da
http://albarossa.splinder.com/
http://blog.libero.it/noeasywayout/view.php?id=noeasywayout&mm=0&gg=071227

2 commenti:

Anonimo ha detto...

GRANDE Nicola!!

sei tu il nostro Babbo Natale o
detto anche Santa Sanvincenzus anche se non hai la buzzetta come questi simpatici in foto!

Grazie per tutte le notizie che mi hai portato quest'anno, e che mi porterai.

sono i regali migliori che ho ricevuto a Natale!!

Anche perchè
poi mi hai alleviato da un grande senso di impotenza e dal grande dolore che avevo per il mio paese facendomi fare tante sane risate!!

grazie!!
Grazie anche a faustoo!!

Anonimo ha detto...

Nel Consiglio Comunale del 28 dicembre il sindaco ha risposto alle numerose interpellanze presentate in merito:
Prima Domanda
Chiederà il Comune la deroga alla Provincia anche per l’Inverno?. Il sindaco NON ha risposto
Seconda Domanda
Cosa farà il Comune quando la strada sarà comunale? Il sindaco NON ha risposto, ma ha lasciato chiaramente intendere che continuerà a fare le multe, con questa incredibile motivazione: "La sosta presuppone la riduzione del limite di velocità da 90 a 70 Km/h e questa riduzione costituirebbe un sacrificio insopportabile per i cittadini che debbono andare a Piombino".
A parte il fatto che se uno ha furia c’è la Superstrada dove si può andare a 110 km/h, l’allungamento del tempo di viaggio nel caso di riduzione a 70 Km/h (come già avviene nei cinque mesi estivi) è di ben 68 secondi (un minuto e otto secondi) su circa 25 minuti di viaggio totale fino a Piombino.
Infatti per percorrere i 6 chilometri di Rimigliano a 90 km/h occorrono 240 secondi;
per percorrerli a 70 km/h occorrono ben 308 secondi (appunto 68 secondi in più).
Davvero un tempo insopportabile, senza contare fra l’altro la maggiore sicurezza ed il minor consumo di carburante. Ma che ci raccontano?
Terza domanda
Perché il Comune ha cominciato a fare le multe dopo venti anni?
Il Sindaco ha letto una relazione del Comandante dei Vigili Urbani nella quale, lo stesso prima cita alla lettera la definizione di “banchina” dettata dall’art. 3 del Codice della Strada:
Può essere definita banchina, solamente quella parte parte della sede stradale compresa fra la carreggiata (zona destinata alla marcia dei veicoli) ed uno dei seguenti manufatti:
- marciapiede
- spartitraffico
- arginello
- ciglio intreno dell'eventuale cunetta
- ciglio superiore della scarpata di eventuali rilevati
Poi lo stesso Comandante, non essendo riuscito ad avvistare sulla Principessa nessuno fra i cinque manufatti tassativamente elencati dal Codice della Strada, si è autonominato Legislatore e all’art 3 del C.d.S. ha aggiunto un proprio emendamento individuando un sesto nuovo ed inedito manufatto:
la "recinzione del bosco"
Ora si che lo spazio di sosta lungo la Principessa (compreso fra carreggiata e recinzione) può ben definirsi "banchina". Bravo davvero il nostro creativo Comandante. Congratulazioni per la originale trovata.
In realtà le cose stanno in questi termini:
Il Comune, per motivi imperscrutabili e comunque per ora non confessati, ha deciso (politicamente deciso) di impedire la sosta fuori stagione lungo il parco di Ripigliano.
I parcheggi che il Sindaco dice già esistano sono risibili. (La Torraccia è decentrata oltre la fine del Parco, La via del Lago è scomoda e stretta e lì davvero è pericoloso parcheggiare, lo slargo di Botro ai Marmi è limitato e fronteggiato sia dall'unica area privata recintata, sia dall'unico tratto di mare dove sarebbe vietata la balneazione, dal momento che il Botro ai Marmi raccoglie gli scarichi del depuratore) . Trattasi cioè di evidente presa in giro.
Il Comune sa benissimo che le multe sono illegittime perché le ampie aree di sosta, lato mare, lungo il Bosco non sono configurabili come banchine, ma come sempre succede in questi casi, non si preoccupoa della legittimità dei suoi atti, tanto sa benissimo che per un privato il ricorso costa più della multa ed in ogni caso le eventuali spese di una vertenza perduta e di una multa annullata non le paga certo né il Sindaco né il Comandante dei Vigili.
Una volta questi atteggiamenti si chiamavano “arroganza del potere”.
Siccome però il dispetto ed il danno viene fatto ai propri concittadini, senza che la Comunità ne tragga alcun vantaggio, si chiede al Comune di mostrare saggezza e ragionevolezza, tornando sui propri passi. A tutti capita ogni tanto di fare un errore, l'importante è correggerlo.


Se invece si volesse cocciutamente perseverare si sarebbe probabilmente in presenza dell’esatto enunciato della Terza legge della Stupidità (enunciata da Carlo M. Cipolla, Professore Emerito di storia Economica a Berkeley http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Maria_Cipolla) in
Allegro ma non troppo, (Il Mulino, 1988, ISBN 8815019804). Le leggi fondamentali della stupidità umana:
Terza Legge
“Una persona stupida è chi causa un danno ad un altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.”

Per una dimostrazione fotografica di quanto sopra vedi
http://rimigliano.blogspot.com/