mercoledì 15 agosto 2007

UN ANIMALE TIPICO DEL NOSTRO ECOSISTEMA COSTIERO: IL TRATTORE


NELLA FOTO POTETE OSSERVARE UN GIGANTESCO TRATTORE CHE PERCORRE IL FRONTE EROSO DELLA DUNA DI RIMIGLIANO.


La duna di Rimigliano è interessata da un grave fenomeno erosivo. Da tempo lo sappiamo e ormai da anni Regione e Provincia hanno stanziato per interventi di contenimento del fenomeno 774.000€. In attesa che questi soldi arrivino vediamo come dovrebbe intervenire, e come invece interviene, l'Amministrazione.

Dobbiamo considerare che di turisti a Rimigliano ne arrivano molti e tutti accedono ancora all'arenile calpestando i fronti erosi della duna. In molte località di fronte allo stesso problema si sono collocate delle passerelle in legno di poco sopraelevate da terra in modo che le migliaia di turisti che ogni settimana calpestano la rena non aggravino il fenomeno in atto.

L'Amministrazione no! Biagi & co hanno preferito sperperare 860.000€ (ottenuti con l'accensione d'un rilevante mutuo) per rifare i bagni, mettere le docce a pagamento, ampliare il bar e ILLUMINARE ampi tratti del parco. Se la duna se ne va in mare chi se ne infischia sembra pensare la maggioranza.

Sin qui però denunciamo ciò che non viene fatto per tutelare una così importante risorsa. Vediamo invece cosa viene fatto per dissiparla.

Logicamente per raccogliere i rifiuti prodotti dai cittadini che vanno in spiaggia ci sono a Rimigliano molti cestini per l'immondizia. Altrettanto logicamente i sacchi a fine giornata vengono raccolti. Indovinate, graditi lettori, come vengono raccolti.

Facile. Basta prendere un trattore abbastanza grande da spiaggiare una portaerei, munito di ripiano posteriore e fargli percorrere da nord a sud e da sud a nord tutta la lunghezza dell'arenile.

Indovinate da dove passa. Esatto! Passa proprio rasente la duna in modo da velocizzare ed aggravare l'erosione della stessa. Geniale. Il bello è che paghiamo per farci portare via ogni giorno un pezzetto di duna.

Visto che gli stessi sacchi dell'immondizia sono presenti all'interno del bosco e vengono ugualmente ritirati, perché non far percorrere a piedi quei pochi metri che separano la spiaggia dal sentiero interno al parco (è più scocciante per chi lo fa ma si possono usare carrettini per non rendere troppo pesante il lavoro) senza dover scempiare la spiaggia con enormi trattori?

Sarebbe un piccolo gesto importante per le positive conseguenze sulla duna e sull'arenile e significativo per il cambiamento di logica con cui si interviene sul territorio. Sarebbe...


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