venerdì 31 agosto 2007

RIMIGLIANO CASO NAZIONALE


Rifondazione Comunista ha presentato alla Camera dei Deputati un’interrogazione parlamentare sul caso Rimigliano.

L’iniziativa di Rifondazione Comunista, che ha presentato un’interrogazione parlamentare sulla speculazione edilizia della Tenuta di Rimigliano ha una grande importanza politica e aiuta chi da sempre si oppone ai progetti che minacciano il parco a sdoganare fuori dalla Val di Cornia un caso che deve essere nazionale.

Ricordiamo le previsioni edificatrici che pendono sulla Tenuta e quindi sul Parco di Rimigliano:

  • Recupero del patrimonio edilizio esistente (12.500mq), nuova edificazione attorno ai casolari per 5.000mq per un totale di 17.500 mq di seconde case ovvero 270 unità immobiliari di 65mq. Inoltre una struttura alberghiera di nuova edificazione di cui si ignorano le dimensioni, probabilmente intorno ai 5-6.000mq ma potrebbero diventare finanche 13.000mq.

Un affare alla Monticchiello come viene giustamente ricordato nell’interrogazione parlamentare sia per la brutalità dell’intervento edilizio sia per il pregio dell’area in oggetto.

Il progetto del Parco di Rimigliano, nato negli anni ’70 come risposta di tutela di fronte ad una espansione edilizia enorme nel territorio comunale e mai attuato, doveva garantire ad un’area di grande pregio ambientale di non fare la fine della Piana.
Nonostante oggi il 12% del territorio comunale sia urbanizzato (quattro volte la media Toscana) e dunque sia ancor più necessario garantire che le residue aree libere da edificazioni si conservino intatte, l’Amministrazione vuol garantire l’interesse privato permettendo alla proprietà di lucrare a discapito del bene collettivo.

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