venerdì 31 agosto 2007

RIMIGLIANO CASO NAZIONALE


Rifondazione Comunista ha presentato alla Camera dei Deputati un’interrogazione parlamentare sul caso Rimigliano.

L’iniziativa di Rifondazione Comunista, che ha presentato un’interrogazione parlamentare sulla speculazione edilizia della Tenuta di Rimigliano ha una grande importanza politica e aiuta chi da sempre si oppone ai progetti che minacciano il parco a sdoganare fuori dalla Val di Cornia un caso che deve essere nazionale.

Ricordiamo le previsioni edificatrici che pendono sulla Tenuta e quindi sul Parco di Rimigliano:

  • Recupero del patrimonio edilizio esistente (12.500mq), nuova edificazione attorno ai casolari per 5.000mq per un totale di 17.500 mq di seconde case ovvero 270 unità immobiliari di 65mq. Inoltre una struttura alberghiera di nuova edificazione di cui si ignorano le dimensioni, probabilmente intorno ai 5-6.000mq ma potrebbero diventare finanche 13.000mq.

Un affare alla Monticchiello come viene giustamente ricordato nell’interrogazione parlamentare sia per la brutalità dell’intervento edilizio sia per il pregio dell’area in oggetto.

Il progetto del Parco di Rimigliano, nato negli anni ’70 come risposta di tutela di fronte ad una espansione edilizia enorme nel territorio comunale e mai attuato, doveva garantire ad un’area di grande pregio ambientale di non fare la fine della Piana.
Nonostante oggi il 12% del territorio comunale sia urbanizzato (quattro volte la media Toscana) e dunque sia ancor più necessario garantire che le residue aree libere da edificazioni si conservino intatte, l’Amministrazione vuol garantire l’interesse privato permettendo alla proprietà di lucrare a discapito del bene collettivo.

giovedì 30 agosto 2007

Quaderni dal Consiglio II.


Quaderni dal Consiglio Comunale di San Vincenzo. Maggioranza in palese difficoltà su ogni punto all'odg. Sul Garden Club e sui fanghi di Bagnoli la discussione è scaduta in una pietosa farsa.


Rifiuti speciali di Bagnoli

Il Sindaco ci ha spiegato che si è informato sulla questione assistendo all’ultima assemblea del Sindaco Anselmi al Perticale e che ancor prima di essersi così minuziosamente informato, si era già espresso in modo favorevole perché i partiti della maggioranza avevano assunto quella posizione.

Il Centrodestra non se l’è cavata molto meglio. I Consiglieri di Cambiare San Vincenzo ritengono che ancora non si sappia qual è l’importo finanziario dell’operazione, quanti e quali materiali siano oggetto del trasporto e quali debbano essere trattati, quali stoccati…

Tutto questo ha dimostrato il livello d’impreparazione di 15 consiglieri su 17. Evidentemente né i membri della maggioranza né i membri del centrodestra hanno letto l’accordo di programma o l’allegato tecnico facilmente scaricabili da internet.

Comunque il Sindaco ha annunciato l’intenzione di organizzare un’assemblea con il Sindaco di Piombino per “informare” i cittadini. Informare e non far partecipare. In ogni caso, anche se si trattasse di partecipazione, il dialogo DEVE condurre all’avallo dell’operazione, il rifiuto dell’accordo, non ha diritto di cittadinanza nella discussione. In pratica il dialogo è quello strumento con cui il Sindaco deve convincere i cittadini che i fanghi di Bagnoli sono buoni. I cittadini comunque sappiano che di Referendum non se ne parla neppure.

Quaderni dal Consiglio I. Quer pasticciaccio brutto der Garden Club


Quaderni del Consiglio Comunale di San Vincenzo.
Maggioranza in palese difficoltà su ogni punto all'odg. Sul Garden Club e sui fanghi di Bagnoli la discussione è scaduta in una pietosa farsa.


Garden Club

Abbiamo già informato i lettori dell’intenzione dell’Amministrazione di svendere al Garden Club il diritto di proprietà di due ettari e mezzo di terreno con sopra la bellezza di 12.600mc di edificato per la sciocchezza di 400.000€, ovvero il costo di un appartamento di 70 mq a San Vincenzo. Il tutto in un momento in cui il Comune chiude i bilanci con utili dell’ordine di 1.200.000€, soldi che evidentemente non si sa come spendere.

Abbiamo anche scoperto, andando a scartabellare nei documenti, due “perle” che rendiamo di pubblico dominio per dare la misura del trattamento da sempre riservato al Garden Club dal Comune di San Vincenzo.

La prima chicca risale al 1988. Per inciso un metro quadro di terreno agricolo non edificabile, già nel 1988, aveva un costo oscillante tra 6.000 e 10.000£. Nel dicembre il Comune sottoscrisse una convenzione con il Garden nella quale si vendevano tre lotti al privato con capacità edificatoria complessiva di 32.000 mc circa. Ecco a quanto vendemmo, sarebbe più opportuno dire svendemmo, i terreni in questione.

  • primo lotto di mq 6.325, ceduto in diritto di superficie per anni 99, al prezzo di 222£ al mq ovvero 1.404.000£ - capacità edificatoria 3.600mc -
  • secondo lotto di mq 27.148, ceduto in diritto di proprietà, al prezzo di 266£ al mq ovvero 7.223.586£ - capacità edificatoria 18.522 mc –
  • terzo lotto di mq 19.934, ceduto in diritto di superficie per anni 99, al prezzo di 180,6 £ al mq ovvero 3.510.000£ - capacità edificatoria 9.000mc –
    Quindi vendemmo un totale di 53.407 mq al costo di 12.137.586£
    .

Ecco che oggi, il Comune si appresta a svendere una seconda volta ciò che già era stato svenduto.
Il secondo interessante documento che fa riflettere su chi avesse interesse a compiere quest’operazione, è una lettera inviata dalla proprietà del Garden nell’aprile di quest’anno in cui si ricorda all’Amministrazione che la società privata sarebbe disponibile, bontà sua, ad acquisire il diritto di proprietà delle aree attualmente in diritto di superficie. Peccato la legge voglia che sia l’Amministrazione a volersi disfare di un bene, non il privato a richiederlo ed ecco che la maggioranza propone l’improbabile ritornello secondo cui risponde all’interesse pubblico alienare questi beni di pregio. Alla nostra richiesta di sapere la ragione di tale operazione e il beneficio che dovrebbe derivare da tale svendita per il patrimonio pubblico, non è arrivata nessuna risposta.

Ecco perché il Forum del Centrosinistra per San Vincenzo ha ritenuto doveroso affermare, anche in Consiglio Comunale, che una simile vicenda merita d’essere portata all’attenzione della Corte dei Conti.

mercoledì 29 agosto 2007

STRUMENTI DEMOCRATICI


Quando le scelte sono importanti l’Amministrazione non vuole i cittadini tra le scatole
ovvero quando il gioco si fa duro, i duri giocano da soli.

Molti sarebbero gli strumenti democratici per discutere le decisioni più rilevanti per la vita della nostra comunità. Da assemblee e Consigli Comunali aperti (più facili da realizzare e forse più che opportuni quando gli Amministratori si trovano di fronte a questioni al di fuori del mandato elettorale) fino allo strumento referendario.

Invece la discussione di una mozione del Forum del Centrosinistra per San Vincenzo contro l’arrivo dei rifiuti speciali di Bagnoli a Piombino, sarà molto probabilmente l’unica iniziativa istituzionale nel Comune di San Vincenzo su un accordo che riguarda anche il nostro territorio e che costa alla collettività qualcosa come 680 milioni di € (1.310 miliardi di vecchie lire).

Avevamo richiesto al Sindaco un Consiglio Comunale aperto dove dibattere con i cittadini la vicenda. La nostra istanza è stata tenuta in frigorifero per tre settimane; poi il Sindaco c’ha detto che se volevamo fare un’assemblea, eravamo liberissimi ma che il Consiglio Comunale aperto non gli pareva opportuno.
Dunque portiamo ancora una volta il peso di rappresentare l’unica occasione per la cittadinanza se non di discutere, almeno di sentire dibattuto un tema di tale portata dopo che Biagi (assieme ai Sindaci della Val di Cornia) senza consultare né il Consiglio Comunale né la cittadinanza e senza aver mai discusso la vicenda con nessuno, s’è espresso in modo entusiastico a favore dell’operazione.

Informiamo il Sindaco che, qualora alcuni cittadini volessero intervenire durante il Consiglio Comunale, sarà nostra cura richiedere che possano essere ascoltati così come è avvenuto in passato con altri soggetti. Il Forum del Centrosinistra per San Vincenzo considera l’atteggiamento del Sindaco in questo caso degno di un podestà più che di un rappresentante dei cittadini che ha ricevuto il mandato su specifici elementi programmatici.

Il tentativo di far passare sopra la testa dei cittadini una decisione che impegna risorse pubbliche per una piccola finanziaria è la dimostrazione più evidente che non si hanno argomenti per controbattere alle critiche di chi sostiene l’estrema pericolosità dell’operazione. Per i contenuti dell’accordo dal sito del Corriere etrusco sono scaricabili i documenti ufficiali.

La cittadinanza deve reagire con forza a queste usurpazioni di sovranità. Per tutti il primo appuntamento è al Consiglio Comunale di oggi alle 17:30 dove tra l’altro verrà discusso anche l’ennesimo regalo che ci accingiamo a fare al Garden Club: 2 ettari di terreno con sopra 12.500mc di edificazioni che, passando da diritto di superficie a diritto di proprietà, vengono valutati la miseria di 400.000€! Un patrimonio di tutti svenduto senza ragione e senza che nessuno ne sapesse niente fino a l’altro ieri quando si è tenuta, a due giorni di distanza dal Consiglio, la Commissione Consiliare.

Un secondo appuntamento che segnaliamo, ancora sulla vicenda rifiuti speciali di Bagnoli, è un dibattito a cui parteciperà anche il Sen Allocca che si terrà domani, 30 agosto alla Festa di Liberazione alla pinetina di Riotorto.

lunedì 27 agosto 2007

Repubblica del Garden Club


Ennesimo regalo dell’Amministrazione al villaggio turistico: più di due ettari di terreni con sopra 12.500 mc di edificazioni valutati la sciocchezza di 400.000€

Ammettiamo che voi abbiate la piena proprietà su di un terreno di quasi due ettari e mezzo a 50 metri dal mare. Ammettiamo che voi abbiate concesso, riconoscendo ad un terzo il diritto di superficie per 80 anni, di costruirci sopra qualcosa come 12.500 metri cubi di ristoranti, bar ecc…

Domanda: vi passerebbe mai per la testa di sbarazzarvi di questo bene che fra 80 anni torna nella vostra piena proprietà (in quella dei vostri nipoti)? E comunque, se il soggetto terzo a cui avete concesso l’attività edificatoria dovesse richiedervi di diventare LUI il proprietario, oggi AD 2007 quanto gli chiedereste?

Il Comune di San Vincenzo è il proprietario di 2 ettari e 3.500mq lungo la via della Principessa dove oggi sorgono i servizi ai turisti del Garden Club. Tra un’ottantina d’anni quest’area sarebbe tornata in possesso del Comune e dunque sarebbe tornata al PATRIMONIO PUBBLICO.

Invece il Comune CHIEDE AL GARDEN CLUB DI COMPRARGLI QUEST’AREA. Perché mai? Non è dato sapere. La legge prevede, proprio perché l’interesse pubblico è sovra ordinato all’interesse privato, che sia il Comune a decidere di sbarazzarsi di un’area. In realtà, ad essere razionali, è molto più probabile che in questo caso sia stato il Garden Club a chiedere al Comune i terreni in oggetto. Fatto sta che, nonostante non abbia problemi di entrate, il Comune vende 2,35 ha e 12.500 mc al Garden Club.

Ci sarebbe da riflettere sull’opportunità di vendere a questo soggetto privato, che così scarso rispetto ha dimostrato per le norme dettate dal Comune gestendo il parcheggio pubblico di 134 posti auto presente nell’area come fosse roba sua, un pezzo di patrimonio pubblico di tale pregio. Ma forse parlare di etica a San Vincenzo è proibito. Parliamo di ciò che gli Amministratori ben conoscono. Lo sapete, stimati lettori, a quanto il Comune ha la faccia tosta di vendere questi beni di immenso valore economico? 400.000€.

Ovvero
96€ a mq gli immobili e gratis il terreno
O se preferite 17€ a mq il terreno e gratis gli immobili
O se ritenete 48€ a mq gli immobili e 8,5 € a mq il terreno
O se volete 72€ a mq gli immobili e 4 € a mq il terreno

Uno scandalo che ricorda troppo la svendita del piano terra del Cinema Tirreno (una sala di 300mq ceduta a 77.500€ ) e che merita d’essere conosciuto dalla Corte dei Conti. A rincarare la dose c’è il fatto che la Giunta Biagi, nonostante la nostra battaglia sulla ri-acquisizione al pubblico del parcheggio indebitamente fatto proprio dal Garden Club, non ha ancora imposto l’apertura al pubblico dei 134 posti auto in oggetto oggi recintati, permettendo al villaggio turistico di ricavare forti utili sfruttando indebitamente un’area pubblica per l’ennesima stagione turistica.

FUORI STRADA

Viabilità: l'Amministrazione tolga subito i paletti in ghisa e discuta con i cittadini il futuro assetto viario.

Dal Consiglio Comunale di un mesetto fa, era scaturito un verdetto inequivocabile: neppure la maggioranza difende la viabilità del centro. Infatti, ad eccezione di un paio di interventi dell’Assessore Pini e del Capogruppo Bandini, nessun esponente della maggioranza ha osato difendere la scelta del dimezzamento delle vie, dell’apposizione di ostacoli di evidente pericolosità e del senso unico che costringe i veicoli a percorrere chilometri per spostarsi da un punto all’altro del centro urbano intasando le vie e, spesso, creando lunghe code.

A distanza di un mese nulla è cambiato. Avevamo sollevato preoccupazioni circa l’incolumità di pedoni e ciclisti ed avevamo ricordato che scelte di tale portata non possono essere prese da un paio di persone in segreto. Avevamo richiesto che le decisioni potessero essere ridiscusse e che l’intero assetto viario potesse essere ridefinito con un percorso di partecipazione che coinvolgesse l’intera cittadinanza. Invece nulla è cambiato.

La viabilità è rimasta quella nonostante una signora abbia dimostrato a proprie spese la pericolosità degli spartitraffico spaccandosi la testa contro una fioriera. Tutto è rimasto così com’era nonostante gli ingorghi abbiano creato più di un disagio e parti della maggioranza (i Consiglieri Dani e Morandini si sono espressi in modo fortemente critico in Consiglio Comunale) rigettino l’attuale serpentina di sensi unici.

Visto che proprio l’Assessore ai Lavori Pubblici e il Sindaco hanno ammesso che la decisione è stata presa da loro due con il prezioso aiuto dei rappresentanti delle associazioni di categoria (dunque nessuno ha sentito i cittadini, nessuno ha neppure informato il Consiglio Comunale) ci chiediamo come sia possibile che cinque o sei persone dispongano della cosa pubblica con tanta leggerezza da operare scelte di forte impatto sulla vita di tutti all’insaputa dei cittadini. Questa sarebbe la politica "rinnovata" di Biagi che avrebbe governato 365 giorni l'anno insieme per San Vincenzo?

domenica 26 agosto 2007

CAVE HOMINI


È agli sgoccioli la stagione estiva e, anche per quest’anno, i venditori ambulanti hanno dormito sotto i lecci.

Per i bambini ci sono i giochi e la scuola, e le palestre che vanno bene anche per gli adulti che hanno anche la casa col letto. I cani hanno la cuccia, la spiaggia per cani e l’area per cani agli impianti sportivi.

I migranti invece dormono in Via Tridentina. L’Amministrazione che, come ci informa il Vicesindaco Camerini (ex Forza Italia, ex opposizione di centro, ex consigliere all’associazionismo, ex esponente del gruppo consiliare La Margherita) fa il possibile e l’impossibile per il sociale, si onora di mandare, di tanto in tanto, la polizia municipale nel bosco per mandar via i migranti rei di CAMPEGGIO ABUSIVO.

Peccato che il loro campeggio non sia una scelta e che, a causa della costrizione, tornino nel bosco due giorni dopo la retata. Vivono in condizioni igieniche precarie emarginati ed esclusi dalla comunità. È del tutto ovvio che senza un’alternativa, queste persone continueranno a bivaccare nei boschetti ai margini del paese.

Questo anziché un motivo per alimentare, come purtroppo avviene, la xenofobia con argomenti fascisti mutuati dall’equazione immigrato=criminale, dovrebbe spingere l’Amministrazione a cercare una sistemazione congrua a queste persone.

L’attenzione per il sociale passa anche da questo e purtroppo, a prescindere da cosa ne pensi il Vicesindaco, l’Amministrazione è fortemente inadempiente. Risale all’anno scorso la nostra richiesta di trovare una soluzione che tuteli la dignità di questi individui e la stessa richiesta l’abbiamo dovuta riformulare all’inizio di quest’estate.

Possibile che l’Amministrazione abbia trovato lo spazio e organizzato un luogo dove portare a passeggio i cani (importante, per carità) e non sappia dove far dormire i migranti?

sabato 25 agosto 2007

IL COMITATO RACCOGLIE 4575 FIRME E L'ACCORDO SLITTA


E i fanghi possono attendere.

Se dovessimo dare retta alle rosee previsioni di sviluppo che il Partito Democratico della Val di Cornia sbandiera ai quattro venti, dovremmo essere drammaticamente preoccupati per il nostro futuro. Infatti slitta di un mesetto la firma dell’accordo sui fanghi e, volendo ascoltare il PD slitta con questo anche la realizzazione della 398 e l'ampliamento del porto di Piombino.

Naturalmente la 398, strada necessaria a Piombino, non è stata ancora completata a causa di amministrazioni inette che non hanno perseguito questo obiettivo. Naturalmente nulla c'entra la 398 con i rifiuti industriali di Bagnoli: pensate che non c’è ancora né un progetto né un tracciato. Naturalmente se si vuol ampliare il porto non si capisce perché non farlo con i rifiuti industriali (e sono davvero tanti) presenti a Piombino e non con quelli campani.

I Sindaci della Val di Cornia si sono persino adoperati per esprimere il loro auspicio che il nostro territorio divenga un luogo in cui trattare i rifiuti speciali di tutt'Italia. Naturalmente, mentre lavoriamo le scorie industriali prodotte nell'ultimo secolo da Lampedusa al Brennero, dovremmo anche, secondo i Sindaci, essere attraenti per i turisti che, notoriamente, adorano portare i bimbi a fare lo scivolino nelle discariche delle grandi industrie.

La grande opposizione popolare al progetto ha costretto l'Amministrazione piombinese a far scivolare l'accordo. Ora è necessario far recedere I SINDACI dal proposito di far arrivare questi maledetti rifiuti. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare alle iniziative del comitato NO FANGHI di cui daremo notizia anche su questo sito. Ricordiamo inoltre che mercoledì 29 agosto alla torre, a partire dalle 17:30, si terrà il Consiglio comunale dove verrà discussa anche una nostra mozione sull'argomento (per l'odg completo cliccate qui ordine del giorno).

giovedì 23 agosto 2007

DEMOCRAZIA INFANGATA


“I rifiuti industriali di Bagnoli? Tutta roba buona”

Nuovo incontro pubblico del Sindaco di Piombino sulla vicenda “Fanghi di Bagnoli” ieri al Perticale. Nella partecipata assemblea ancora una volta si sono registrati numerosi interventi contrari all’operazione.

A parte le affermazioni secondo cui i “materiali”, così vengono chiamati i rifiuti speciali in questione, sarebbero tutt’altro che inquinati e altre amenità del genere proposte dal Sindaco di Piombino, sono rimaste senza risposta le questioni da sempre poste tra cui: come mai far attraversare tutto il Mar Tirreno a dei rifiuti industriali che Piombino ha già in abbondanza e che potrebbero essere trattati tranquillamente a Napoli?

Anche il Forum del Centrosinistra è intervenuto durante il dibattito. Segnaliamo, per eleganza e alto senso della carica istituzionale che ricopre, la reazione della Deputata della Repubblica Dottoressa Velo Silvia quando ho osato pronunciare la parola “amianto” (nella foto la "eternit" di Bagnoli, industria che produceva proprio lì, amianto in quantità). L’Onorevole ha ritenuto opportuno interrompermi dandomi ripetutamente del bugiardo. È solo una delle numerose reazioni dei fautori del progetto che si sono dimostrati piuttosto nervosi e pronti a scattare alla minima manifestazione di dissenso.

Forse è la consapevolezza che le oltre 4.000 firme raccolte dal comitato contro l’operazione (oltre 200 a San Vincenzo) in una sola settimana, sono una rappresentazione concreata delle opinioni dei cittadini stanchi di vendere la propria salute una volta per una strada la volta successiva per un porto…

Tuttavia se i cittadini non sono d’accordo, peggio per loro! Avanti tutta per chiudere la questione entro DOMANI, 24 AGOSTO. Di referendum non si deve parlare, i Sindaci, di fronte alla consultazione popolare, quindi all’espressione diretta di coloro che devono, volenti o nolenti, rappresentare, hanno la reazione dei vampiri di fronte all’aglio.

A San Vincenzo avevamo richiesto al Sindaco Biagi la convocazione di un Consiglio comunale aperto sull’argomento. Viceversa Biagi ha dichiarato il sostegno all’operazione assieme agli altri Sindaci del Circondario.

Invitiamo i cittadini a inviare una mail di protesta all’indirizzo del Sindaco sindaco@comune.sanvincenzo.li.it che ha ricevuto la delega alle elezioni su materie ben precise e non può fare come gli pare su argomenti tanto importanti senza consultare nessuno.

Domani il Sindaco di Piombino Anselmi, dopo aver fatto qualche assemblea in agosto e dopo aver incassato una grandinata di no all’operazione, si farà dare carta bianca dal Consiglio Comunale per firmare l’accordo.

E senza un minimo di auto-ironia queste sono le stesse persone che danno lezioni di democrazia al Comitato no fanghi.

mercoledì 22 agosto 2007

'sti Lazzi!

Ammettiamo che sotto il tetto di casa, a dormire, siate in quattro. Ora se tutti i cittadini sono uguali è giusto che spetti anche a voi il diritto di ampliare di quanto volete, anche realizzando nuovi edifici, la vostra abitazione purché in casa rimaniate 4. Avete una casa di 90 mq e un gran giardino di 250 mq? Eccellente fatevi una seconda casa in giardino oppure tirate una parete inglobando il vostro pesco e facendone un salotto.

A Riva degli Etruschi succede questo e molto altro ed il tutto è perfettamente legale vista la convenzione fra il Comune e la Lazzi per la gestione dell'area. Il Comune rinuncia completamente alla pianificazione e al controllo del territorio e dice alla Lazzi: fai un po' come ti pare, l'importante è che se hai duemila posti letto, duemila rimangano.

A Riva degli Etruschi quanto si può costruire?
Quanto pare e piace alla proprietà. Il Comune, attraverso il Consiglio Comunale, non solo non può sindacare sulle progettazioni del privato, ma non ne è neppure informato!

A Riva degli Etruschi, cosa si può costruire?
Cosa pare e piace alla proprietà. Purché non siano aumentati i posti letto, si possono ampliare o costruire ex novo market, ristoranti, casette, lodge, palestre, piscine, solarium, terme, anfiteatri ecc... La proprietà ha già ampliato il ristorante e sta buttando giù le sue casette in mezzo ai lecci per ricostruirle più grosse in posizioni diverse (in modo tale da buttare giù sempre più lecci).

A Riva degli Etruschi quali tutele esistono per la conservazione della duna e della lecceta?
Nessuna. Assolutamente nessuna. Raramente si trova una tale assenza di tutele. Sembra che si tratti di un'area degradata e marginale, mentre stiamo parlando di una porzione di ecosistema dunale e retrodunale preziosissimo e in tutto simile a quello di Rimigliano di cui, evidentemente, quell'area fa (faceva?) parte.

Detto ciò esistono solo due possibilità: o il Comune riformula la convenzione e fa sì che Riva degli Etruschi non sia una repubblica indipendente con proprie leggi, oppure deve accordare a tutti i cittadini lo stesso sacrosanto diritto a costruire fin quando vogliono, cosa vogliono e come vogliono senza nemmeno farlo sapere in Comune.

Saremo mica meno Etruschi della Lazzi?

mercoledì 15 agosto 2007

UN ANIMALE TIPICO DEL NOSTRO ECOSISTEMA COSTIERO: IL TRATTORE


NELLA FOTO POTETE OSSERVARE UN GIGANTESCO TRATTORE CHE PERCORRE IL FRONTE EROSO DELLA DUNA DI RIMIGLIANO.


La duna di Rimigliano è interessata da un grave fenomeno erosivo. Da tempo lo sappiamo e ormai da anni Regione e Provincia hanno stanziato per interventi di contenimento del fenomeno 774.000€. In attesa che questi soldi arrivino vediamo come dovrebbe intervenire, e come invece interviene, l'Amministrazione.

Dobbiamo considerare che di turisti a Rimigliano ne arrivano molti e tutti accedono ancora all'arenile calpestando i fronti erosi della duna. In molte località di fronte allo stesso problema si sono collocate delle passerelle in legno di poco sopraelevate da terra in modo che le migliaia di turisti che ogni settimana calpestano la rena non aggravino il fenomeno in atto.

L'Amministrazione no! Biagi & co hanno preferito sperperare 860.000€ (ottenuti con l'accensione d'un rilevante mutuo) per rifare i bagni, mettere le docce a pagamento, ampliare il bar e ILLUMINARE ampi tratti del parco. Se la duna se ne va in mare chi se ne infischia sembra pensare la maggioranza.

Sin qui però denunciamo ciò che non viene fatto per tutelare una così importante risorsa. Vediamo invece cosa viene fatto per dissiparla.

Logicamente per raccogliere i rifiuti prodotti dai cittadini che vanno in spiaggia ci sono a Rimigliano molti cestini per l'immondizia. Altrettanto logicamente i sacchi a fine giornata vengono raccolti. Indovinate, graditi lettori, come vengono raccolti.

Facile. Basta prendere un trattore abbastanza grande da spiaggiare una portaerei, munito di ripiano posteriore e fargli percorrere da nord a sud e da sud a nord tutta la lunghezza dell'arenile.

Indovinate da dove passa. Esatto! Passa proprio rasente la duna in modo da velocizzare ed aggravare l'erosione della stessa. Geniale. Il bello è che paghiamo per farci portare via ogni giorno un pezzetto di duna.

Visto che gli stessi sacchi dell'immondizia sono presenti all'interno del bosco e vengono ugualmente ritirati, perché non far percorrere a piedi quei pochi metri che separano la spiaggia dal sentiero interno al parco (è più scocciante per chi lo fa ma si possono usare carrettini per non rendere troppo pesante il lavoro) senza dover scempiare la spiaggia con enormi trattori?

Sarebbe un piccolo gesto importante per le positive conseguenze sulla duna e sull'arenile e significativo per il cambiamento di logica con cui si interviene sul territorio. Sarebbe...


martedì 14 agosto 2007

Spiaggia nostra


La spiaggia libera è praticamente sparita dal Comune di San Vincenzo e la maggioranza non tollera quei pochi ritagli che sono rimasti. Così ha approvato un "Piano Spiaggia" in cui si prevede la realizzazione di tre nuovi stabilimenti oltre a quelli esistenti e la definizione "spiaggia libera attrezzata" per Rimigliano.

Così dal centro urbano la spiaggia libera sparisce e a Rimigliano SI POTRANNO AFFITTARE OMBRELLONI.


Ecco il testo di una mozione presentata dal Forum del Centrosinistra per annullare queste previsioni.


Visto che, a seguito dell’ampliamento del porto turistico una significativa parte dell’arenile libero del nostro Comune è stata inglobata dalla diga foranea;
Considerato che, la diga foranea ha provocato un arretramento della linea di costa generalizzato e in alcuni tratti assai consistente;
Considerato che, il fenomeno erosivo è stato certificato anche dai monitoraggi svolti dalla ditta appaltatrice;
Considerato che già oggi quando gli effetti del nuovo piano particolareggiato della spiaggia non sono rilevabili sull’arenile, la spiaggia libera è relegata a piccoli fazzoletti residuali tra una concessione demaniale e l’altra;
Visto che tali spazi nella stagione estiva sono affollati all’inverosimile al punto che molto spesso residenti e turisti non trovano neppure un ritaglio di spiaggia per sedersi;
Considerato che di fronte ad una situazione così critica, il nuovo piano spiaggia non prevede una riduzione delle superfici concessionate bensì tre ulteriori aree asservite ai privati e precisamente:



  • L’area del lungomare Marconi rimasta esterna al porto

  • L’area della Conchiglia, sino al confine con Castagneto Carducci

  • L’area del Fosso delle Prigioni

Considerata inoltre la classificazione dell’arenile non urbano (Rimigliano) come spiaggia libera attrezza ovvero spiaggia in cui si possono affittare ombrelloni;
Visto che le spiagge sopra ricordate sono le ultime spiagge libere del nostro comune e sono già oggi insufficienti a garantire il diritto dei cittadini ad usufruire liberamente del demanio pubblico;
Ricordato che, la spiaggia è un bene collettivo ed è intollerabile una politica che obblighi i cittadini che vogliano usufruirne a pagare;


Il Consiglio Comunale


Si impegna ad eliminare dal Piano Particolareggiato della Spiaggia le previsioni di nuove concessioni d’arenile;
Si impegna a rivedere la classificazione dell’arenile di Rimigliano riportandola ad essere spiaggia libera a tutti gli effetti;
Si impegna a trovare forme per incentivare la convenzione tra strutture turistiche e stabilimenti balneari in modo da liberare consistenti tratti di spiaggia alla libera fruizione.


lunedì 13 agosto 2007

Perché Sales, Solvay e Rimigliano srl finanziano le nostre feste? Capitalisti filantropi?

Di seguito riportiamo l'interrogazione presentata dal Forum sui finanziamenti dei tre concerti di "Festestate 2007" generosamente concessi da Solvay, Sales e Rimigliano srl.

Oggetto: interrogazione sui contributi privati per finanziamento dei tre concerti di Festestate 2007.
  • Verificato il costo complessivo,137.272 euro, della manifestazione in oggetto,
  • appurato il contributo di soggetti privati,
  • accertato che la Società SOLVAY ha erogato al Comune 13.200 euro,
  • accertato che la Società SALES ha erogato al Comune 42.000 euro,
  • accertato che la Società RIMIGLIANO S.R.L. ha erogato al Comune 30.000 euro,
  • considerata l’inusuale generosità di tali elargizioni,
  • considerato che la RIMIGLIANO S.R.L. non è da molto tempo proprietaria della Tenuta di Rimigliano e non risulta esercitare attività che possano determinare un rapporto tanto stretto con l’A.C.,
  • ricordato che l’unico legame, che risulti di pubblica conoscenza, tra la suddetta società e il Comune è la previsione urbanistica presente su quel territorio,

si chiede


se tali elargizioni siano state esplicitamente richieste ai privati e con quali modalità,
se la richiesta eventuale del Comune sia stata avanzata con motivazioni diverse da soggetto a soggetto e quali siano state,
se tali contributi siano stati oggetto di trattativa e chi l’abbia condotta per il Comune e per le Società,
se le Società abbiano spontaneamente elargito i contributi,
se tali contributi siano stati finalizzati alla manifestazione o abbiano avuto altre destinazioni nelle intenzioni delle società eroganti,
come e chi abbia stabilito il contatto tra Comune e privati non potendolo immaginare come frutto di una naturale concomitanza,
se l’A.C. giudichi estranee tali donazioni agli enormi interessi che tali società hanno a San Vincenzo: la Solvay costruisce una ferrovia e scava per 35milioni di t. le nostre colline, la Sales costruisce il porto dopo che ha ottenuto di cambiare il progetto esecutivo, la Rimigliano s.r.l. ha fatto sapere che vuol costruire e parecchio a Rimigliano,
perché tra gli sponsors della manifestazione non appaia il nome della Rimigliano s.r.l. e con quali motivazioni,
se il Comune sia stato beneficiario di tanta generosità in anni precedenti, in quali occasioni e da parte di chi.

domenica 12 agosto 2007

Rifiuti industriali di Bagnoli a Piombino


Cari Sindaci, se vi piacciono, prendeteveli.

Portare a Piombino i rifiuti industriali di Bagnoli facendo scorrazzare per il Mar Tirreno 2.000 bettoline in tre anni sarebbe, secondo i Sindaci della Val di Cornia tutta, un’opportunità. È vergognoso che il Sindaco Biagi si esprima in questi termini su un argomento tanto delicato, che non fa parte del suo programma di mandato, e che non si è mai preso la briga di discutere né con la cittadinanza né in Consiglio Comunale.

È sicuro che la sua raffazzonata e lacerata maggioranza sia d’accordo con lui? Si è chiesto che cosa pensi dell’operazione il Consiglio Comunale? È sicuro che la cittadinanza sia così ingenua da non capire che l’intera operazione è disastrosa per il nostro territorio?

Si prendono a Piombino, che ha già milioni di tonnellate della stessa roba, i rifiuti siderurgici di Bagnoli che hanno in più una buona quantità d’amianto. A Piombino non sanno come smaltire i rifiuti della Lucchini e, un impianto congruo, non esiste e non esisterà per i prossimi due anni come minimo. Il trattamento dei rifiuti a Napoli, costerebbe allo stato un decimo di quanto non costi l’operazione di cui Biagi è così entusiasta. Infatti, cari cittadini, questo pericoloso e costosissimo spostamento di rifiuto costa più di 600 milioni di euro, mille e trecento miliardi di lire. Poi in Italia non si trovano i soldi per aumentare le pensioni o per abolire lo scalone!

Chi ci guadagna? Non Piombino che verrà invasa di rifiuti industriali e che avrà il porto intasato per anni dalle bettoline che scaricano le scorie. Non ci guadagna lo stato (quindi non ci guadagnamo noi) perché spende per trattare i rifiuti dieci volte di più di quanto potrebbe. Non ci guadagna la salute pubblica, e questo è del tutto scontato, non ci guadagnano le attività turistiche fortemente danneggiate da uno scenario da catastrofe post industriale nel bel mezzo del golfo di Follonica. Ci guadagna solo chi gestisce questa montagna di denaro pubblico e chi trasporta i rifiuti industriali.

Se l’operazione fosse una possibilità di sviluppo, come sostiene Biagi, i napoletani si sarebbero tenuti i rifiuti industriali ben stretti. Se non fosse stato possibile smaltire i rifiuti a Napoli, come sostiene Biagi, non si capisce come mai in Campania riescano a trattare i 500.000 metri cubi di rifiuti industriali speciali che sono più difficili da lavorare. Se a Napoli possono trattare quelli, a maggior ragione potrebbero trattare gli altri. È dunque un’operazione politica dettata da interessi che nessuno ha ancora voluto chiarire; non ci sono ragioni tecniche che la motivino e non c’è alcuna logica nello spostare da una sito da bonificare all’altro una quantità di rifiuti pari alla volumetria dell’intero edificato del territorio di San Vincenzo.

Prima di appoggiare in modo tanto leggero e sconsiderato un simile progetto, Biagi avrebbe fatto bene a consultare la cittadinanza. Il Forum ha richiesto la convocazione di un Consiglio Comunale aperto sul tema. Si poteva avere almeno la correttezza istituzionale di attendere quella discussione.

Sapevamo che correttezza istituzionale, tutela della salute dei cittadini, salvaguardia del territorio e democrazia, non sono punti forti di quest’Amministrazione che eccelle in cemento e ruspe ma talvolta avremmo piacere ad essere smentiti.
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Nicola Bertini

Accadrà?


Lettera aperta al Presidente della Regione Claudio Martini


Sig Presidente,
L’Amministrazione di San Vincenzo ha proposto una serie di modifiche sostanziali al progetto d’ampliamento del porto turistico. Ma è davvero possibile fare quel ci pare? Soprattutto quando si tratta di un Comune. C’è un progetto definitivo del porto che è stato approvato dalla Regione con il limite di 350 posti-barca. Ebbene il Sindaco dichiara sui giornali e fa scrivere sul giornalino del Comune che il porto sarà più grande di quello autorizzato e che ci saranno più posti di quelli autorizzati, quanti non si sa, perché in democrazia è il Sindaco a decidere.
Ma davvero le Istituzioni preposte al rispetto delle regole e delle leggi lasceranno che il Comune faccia carta straccia della Valutazione d’Impatto Ambientale, che ha decretato inderogabilmente 350 posti barca, e permetteranno che un Sindaco cambi a piacimento le carte in tavola e si svincoli da obblighi che ogni cittadino dovrebbe osservare, pena l’immediata denuncia alle Autorità competenti e le sanzioni connesse?
Davvero accadrà che la Provincia, la Regione e tutte le altre Istituzioni di controllo ammetteranno che al posto dell’unico progetto sottoposto a V.I.A. per obbligo di legge ne venga realizzato un altro che travolge i parametri e le misure su cui si fonda l’autorizzazione a costruire? Un progetto, costato 500.000 €, che non è stato autorizzato da nessuno, a parte la Giunta comunale a cui la legge non riconosce alcun potere in materia di V.I.A..
Davvero accadrà che il porto sarà allargato di un ettaro, che ci saranno infilate barche più grosse, che saranno aumentati gli ormeggi, che saranno fatti 11 box nautici e 20 posti macchina in più e che saranno cambiate le piazze snaturando così il progetto definitivo approvato dalla Regione Toscana?
Ad un cittadino che volesse modificare le misure della propria casa in costruzione, o ampliare di 20 cm la veranda, o costruire un box di un metro per un metro in giardino senza autorizzazione come risponderebbero le istituzioni?
Siccome le regole devono essere rispettate da tutti e siccome noi sosteniamo la necessità delle regole ed abbiamo fiducia nelle Istituzioni che se ne fanno garanti, riteniamo non ammissibile che a contravvenirle sia proprio un Comune.
Se è altrimenti, vorrà dire che non abbiamo capito niente, ma noi cittadini ci aspettiamo che a spiegarcelo siano le Istituzioni che hanno anche questo tra i loro compiti.
In attesa di un gentile riscontro inviamo cordiali saluti.

Consiglieri comunali del Forum del Centrosinistra per San Vincenzo

Nicola Bertini
Fausto Bersotti