domenica 16 settembre 2007

DIRETTORE D'ORCHESTRA


Viva il suono delle ruspe, viva il fischio del treno, viva il ghigno cupo dei tir sulla superstrada. L'Amministrazione sembra in preda ad una allucinazione futurista. Ignorate le nostre proposte sul contenimento dei rumori si concedono deroghe come fossero caramelle.

Se è vero, come affermato dal gruppo di maggioranza, che San Vincenzo è un “paese costiero in via di sviluppo” è assolutamente normale vedere infrante le più elementari norme di sicurezza e salute pubblica pur di realizzare infrastrutture.

Non è solo il caso della costruzione estiva del porto, momenti indimenticabili con le benne a sollevare migliaia di metri cubi di bottino dal fondale, materiali che si riversavano nelle affollate acque di balneazione a sud della diga di sottoflutto.

Un altro bell’esempio è il cantiere del sottopasso ferroviario. Un’opera che c’è costata la pinetina nonostante, con un paio di piccole accortezze, ciò fosse inevitabile.

I cantieri lavorano celermente e poco importa se superino i livelli di rumorosità. Alcuni cittadini hanno ottenuto misurazioni delle emissioni rumorose in atmosfera e il riscontro è stato impietoso. Nonostante il limite sia fissato in un già poco tollerabile 70 dba, il cantiere lo superava abbondantemente per svariate ore.

Secondo l’OMS e l’Istituto Superiore della Sanità, l’esposizione a rumori compresi tra i 70 e i 90 dba può comportare disturbo e affaticamento, danno psichico e neurovegetativo e, in alcuni casi, [disturbo] auditivo.

Dimostrato dunque il danno alla salute pubblica arrecato da quel cantiere in cui si lavora, con mezzi obsoleti, per quattordici ore al giorno, il Sindaco, tutore e garante della salute dei cittadini, che fa? Facile, concede una bella deroga in cui si dice che la Sales non è più tenuta a stare sotto i 70 dba ma sotto gli 85 dba.

La prossima volta che, parlando della nostra salute, ci chiedono di fidarci delle Istituzioni, quale rumore scegliamo:
  • una pernacchia

  • una sonora scoreggia

  • un rutto, ma tutti in coro

Temo sia l’unica scelta che ci rimane, dunque, sono aperte le votazioni.


Ber N

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