mercoledì 5 settembre 2007

IL ROMPIOPINIONI - SOTTOSVILUPPATI

Nel numero estivo del Giornalino del Comune, la maggioranza definisce San Vincenzo -pag 12- un “PAESE COSTIERO IN VIA DI SVILUPPO”
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Sono sconcertato dall’ignoranza che dilaga sul Web e all’OCSE (l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). Dopo estenuanti ricerche non sono riuscito a trovare San Vincenzo nelle liste dei “Paesi in via di sviluppo”. Nelle liste troviamo l’Eritrea, il Mali, la Mauritania e molti altri Paesi africani, troviamo il Bangladesh, l’Iran, l’Afghanistan, l’Indonesia e molti altri in Asia. Compare la Bolivia assieme a Paraguay, Brasile e molti altri paesi latino americani ma, tra i “paesi in via di sviluppo" europei, San Vincenzo non esiste.

Ci chiediamo dunque quali fonti abbia la maggioranza per definire un paese in via di sviluppo San Vincenzo su un articolo comparso sul Giornalino del Comune (se ne consiglia la lettura solo ad un pubblico adulto e di tempra forte) spedito in ogni abitazione. Io comunque continuo a fidarmi del mio Sindaco e non posso negare che tale definizione risolve un buon numero di enigmi altrimenti insuperabili.

Ecco perché l’Amministrazione è pronta a sacrificare la spiaggia per dei sassi buttati in mare, è pronta a farsi divorare le colline e disboscare le valli senza neppure un tornaconto occupazionale, ecco perché si sacrifica il territorio al cemento, l’acqua alla speculazione e alla privatizzazione, ecco perché siamo pronti a barattare la salute con un pezzo di strada, come con l’operazione fanghi di Bagnoli, o per una videochiamata.

Tutto ciò accade perché siamo in via di sviluppo e, come in molte altre realtà simili, siamo stati travolti da modelli economici e sociali che non ci appartengono e che finiscono per immolare il bene collettivo in favore di interessi molto particolari. Comunque, visto che i paesi in via di sviluppo vengono fatti oggetto dell’elemosina internazionale, speriamo che anche il Consiglio Comunale di San Vincenzo, prendendo atto della gravità della situazione in cui viviamo, deliberi finalmente la richiesta alle Nazioni Unite di:
  • Un serio programma di alfabetizzazione (almeno mirato alle future classi dirigenti).
  • Un progetto, sperimentale, di distribuzione dell’energia elettrica.
  • Più cammelli per tutti.
  • La realizzazione del telegrafo.
  • La realizzazione della prima strada asfaltata che colleghi San Vincenzo con Venturina.
  • Reti nuove per i pescatori e zappe di ferro e non più di foglie di banano per lavorare la terra più a fondo.
  • Colorante rosa tossico per i giocattoli dei bambini.
Infine proponiamo un museo etnografico che conservi la memoria dei “veri sanvincenzini”, un po’ come accade in Australia con gli Aborigeni…

…Continua la prossima settimana--->>


Voglio precisare che sono conscio dei danni determinati dall’imposizione di modelli di sviluppo occidentali ad altre realtà. Sono conscio del coraggio, della dignità e della lungimiranza con cui molti movimenti si oppongono, in quei paesi, al furto della monocultura o alla rapina delle risorse minerarie.
Questo breve corsivo è destinato esclusivamente alla maggioranza che amministra San Vincenzo che, almeno sul Giornalino del Comune, dovrebbe fare un po’ più d’attenzione alle parole che usa. È solo ed esclusivamente in tal senso che il presente post usa stereotipi meschini che, ovviamente, in altro contesto sono da rigettare.

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